I Forum di Amici della Vela

Versione completa: motori a raffreddamento diretto.
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Molto dotto Ian, grazie, ma io non sono all'altezza di derivare una soluzione al mio problema alla base del 3D: e cioè è meglio lasciare depositare sul circuito di raffreddamento del motore calcare o sale ? Quale dei due è più facilmente rimovibile? Da quello che dice Fabio sarebbe meglio il sale che poi si può rimuovere lavandolo col saltaway, ma è così? Ciao a tutti
Ciao Fabio il liquido volvo verde va bene, ma costa 40 euri, mentre quello del supermercato ne costa dodici. Ma quale del supermercato può equivalere a quello Volvo il rosso o il blu?


yS
(21-07-2015 18:44)lfabio Ha scritto: [ -> ]FD, per me (e oltre che per me - per tutte le tante persone del settore che conosco) si, meglio la distillata, da non usarsi pura ma addittivata.

A quel punto si apre un mondo ovvero: o usi l' antigelo in percentuale da 'poco freddo', che' in Mediterraneo si spera che -30 non li vedrai mai - oppure, soprattutto se hai un motore diciamo con circuito termico 'difficile' puoi provare a usare l' acqua distillata col solo additivo apposito, che riduce la tensione superficiale aumentando quindi lo scambio termico e che ha il suo bravo pacchetto anticorrosione. L' additivo in questione, pero', l' ho trovato solo in US.

Ovviamente in quest' ultimo caso avresti l' obbligo di scaricare il refrigerante quando venissero temperature prossime allo 0.

Enio, il liquido volvo verde va bene. Io per deformazione e disponibilita' ci metto quello blu BMW, perche' so di potermi fidare e perche' ne ho comunque in casa...
(21-07-2015 21:15)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Ciao Fabio il liquido volvo verde va bene, ma costa 40 euri, mentre quello del supermercato ne costa dodici. Ma quale del supermercato può equivalere a quello Volvo il rosso o il blu?


yS
(21-07-2015 18:44)lfabio Ha scritto: [ -> ]FD, per me (e oltre che per me - per tutte le tante persone del settore che conosco) si, meglio la distillata, da non usarsi pura ma addittivata.

A quel punto si apre un mondo ovvero: o usi l' antigelo in percentuale da 'poco freddo', che' in Mediterraneo si spera che -30 non li vedrai mai - oppure, soprattutto se hai un motore diciamo con circuito termico 'difficile' puoi provare a usare l' acqua distillata col solo additivo apposito, che riduce la tensione superficiale aumentando quindi lo scambio termico e che ha il suo bravo pacchetto anticorrosione. L' additivo in questione, pero', l' ho trovato solo in US.

Ovviamente in quest' ultimo caso avresti l' obbligo di scaricare il refrigerante quando venissero temperature prossime allo 0.

Enio, il liquido volvo verde va bene. Io per deformazione e disponibilita' ci metto quello blu BMW, perche' so di potermi fidare e perche' ne ho comunque in casa...

È per questo che compro il paraflu blu, 5€ al litro e via!
I liquidi delle case di motori nautici sono dei furti - come i motori.

Il Paraflu va abbastanza bene, qualsiasi liquido con pacchetto anticorrosivo NON organico va bene.

Perche' non organico? Principalmente perche' di sicuro dentro c'era gia quello e pulire davvero bene un circuito di raffreddamento eliminando ogni traccia del liquido precedente e' un lavoro che e' da ridere anche se si ha il motore al banco...

Per quanto riguarda invece sale e calcare: sono da eliminare entrambi ma se hai un motore a raffreddamento diretto hai poco da scegliere. Il sale E il calcare li hai che girano.

In quello il Saltaway aiuta parecchio - e anche un ciclo occasionale con opportuno acido che stia li proprio per eliminare quel residuo fisso ben descritto da Iansolo *secondo me* male non fa.

Ma io con la parte impianti/motori delle barche ho un rapporto particolare: devono funzionare. E basta.
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.. e cioè è meglio lasciare depositare sul circuito di raffreddamento del motore calcare o sale ?
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Forse non sono stato capito, cio' che cercavo di far notare e' che il sale (cloruro di sodio) essendo facilmente solubile e' irrilevante al confronto della molto piu' grande quantita' di calcio (sotto varia forma, fra l'altro piu' difficile da sciogliere) che l'acqua di mare puo' depositare rispetto all'acqua dolce (intendendo quella dell'acquedotto).
Tutto giusto.
Ma, c'è sempre un ma, nel motore della barca che ho per mani adesso, di far lavaggi non se ne parla nemmeno, perché, come abbiamo ironizzato tempo fa con un meccanico amico (amico vero) quel Nanni è a ruggine portante e depositi impregnanti, vale a dire che se tolgo la ruggine viene appresso qualcos'altro (ma non so a priori cosa), se decalcifico o lavo i condotti, piscerebbe dappertutto essendo un colabrodo a depositi tappanti.
Già ho detto che nel circuito secondario insieme al liquido ho messo più confezioni di turafalle perché, tra l'altro, c'è il collettore criccato, e per ora tutto funziona e anche abbastanza bene.
Ma non è questo il sistema, io ho deciso di tenerlo così e di prolungarne la vita quasi con accanimento terapeutico, perché appena smette di funzionare, c'è già il motore di rimpiazzo pronto, ma finché va, perché no?!
Dice: "E se si pianta in mare?" Ragazzi è una barca a vela, di motore ne ha già un altro lassù.
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Dice: "E se si pianta in mare?" Ragazzi è una barca a vela, di motore ne ha già un altro lassù.
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Verissimo, mi accadde una quindicina d'anni fa al largo delle Eolie, impiegammo circa 23 ore per raggiungere Portorosa (il piu' vicino porto) complice il vento che non voleva saperne di collaborare e un po' di corrente che da quelle parti la ho sempre trovata contro in qualunque direzione andassimo.... le ultime due ore potemmo farle a motore perche', tornata luce sufficiente, fu possibile intervenire sullo scambiatore lavandolo alla buona quanto basto' per fargli sopportare senza brontolare le ultime 10 miglia in totale assenza di vento.
Vela = pazienza.
Smiley4

Quando a vela "e basta" capita che il vento molli in vista della terra, o quando non ci si fida troppo di chi si lascia al timone per farsi un riposino randeggiando, calare l'ancora a pennello, con una ventina/trentina di metri di calumo, se proprio non ci si trova al largo di una costa a picco, da una certa sicurezza.
Smiley4
Salute, Amici. Vengo dal Liceo classico e mi mancano le basi per capire al volo alcune cose, importanti in barca più di una traduzione dal greco. Comunque vorrei andare in barca anch'io e per questo chiedo al Forum informazioni.
Provo a dire cosa ho capito: Il sale che si deposita nei circuiti dell'acqua non è una cosa tragica in quanto si scioglie o andando o a fine stagione lavando col saltaway. Mentre è molto più pericoloso il calcare che, a 'sto punto, credo sia quello che ostruisce i fori dell'acqua della testata e non fa raffreddare bene il motore.
Ma, come si può fare a ridurre i depositi di calcare ? Lavandolo a fine stagione con aceto, piò rappresentare una soluzione?
BV. Enio


(22-07-2015 00:17)IanSolo Ha scritto: [ -> ]----
.. e cioè è meglio lasciare depositare sul circuito di raffreddamento del motore calcare o sale ?
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Forse non sono stato capito, cio' che cercavo di far notare e' che il sale (cloruro di sodio) essendo facilmente solubile e' irrilevante al confronto della molto piu' grande quantita' di calcio (sotto varia forma, fra l'altro piu' difficile da sciogliere) che l'acqua di mare puo' depositare rispetto all'acqua dolce (intendendo quella dell'acquedotto).
(21-07-2015 20:56)IanSolo Ha scritto: [ -> ]L'acqua di mare ha un contenuto in calcio di gran lunga superiore a quello delle acque potabili, cio' e' dovuto allo stesso fenomeno che la porta ad avere un cosi' alto contenuto in cloruro di sodio (l'acqua dei fiumi si riversa in mare, qui si concentra per vaporazione e ritorna sotto forma di piogge, poco saline, ai fiumi e il ciclo si ripete) la differenza principale e' che nell'acqua di mare il calcio e' prevalentemente sotto forma di solfato (gesso) che, una volta precipitato per aggregazione a caldo, e' di difficilissima dissoluzione. La precipitazione dei sali di calcio avviene prevalentemente per perdita di acido carbonico a temperature elevate da parte del bicarbonato di calcio (abbastanza solubile) che si trasforma in carbonato (la forma poco solubile) e depositandosi "trascina con se" (effetti legati allo ione comune) anche parte del solfato di calcio. Per questo e' necessario prestare attenzione ai depositi calcarei nei motori a raffreddamento diretto o nel lato "acqua di mare" per quelli con scambiatore.

Di seguito i principali sali contenuti mediamente in 1 kg di acqua di mare in g/kg dopo totale evaporazione a 180 gradi ("residuo secco" che ha trasformato tutto il bicarbonato di calcio in carbonato):

cloruro di sodio 27,123
cloruro di magnesio 3,807
solfato di magnesio 1,658
solfato di calcio 1,260
solfato di potassio 0,863
carbonato di calcio 0,123
bromuro di magnesio 0,076

Totale 35,000

Se confrontiamo questi dati con quelli di una qualunque acqua potabile ci rendiamo conto della differenza.

Ciao Enio, ti riporto questa risposta che dovrebbe soddisfare la tua domanda.
In parole povere, l'acqua di mare non è solo acqua & sale ma c'è molto altro ed il deposito è dato da questo cocktail di elementi.
(22-07-2015 10:50)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Salute, Amici. Vengo dal Liceo classico e mi mancano le basi per capire al volo alcune cose, importanti in barca più di una traduzione dal greco. Comunque vorrei andare in barca anch'io


Vacci tranquillo e riserva le buone dosi suggerite di "onanismo mentale" a ottobre, quando i ragazzini vanno a scuola, le signore riprendono le loro attività cittadine e tu, solo nelle uggiose e umide giornate in barca, cercherai occupazioni e passatempi.
Tutto serve, anzi è bene fare, ma non è una questione né di giorni, né di settimane: si tratta di ordinaria manutenzione.
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Magari Dapnia potessi farlo!!!! Ma 'sto cavolo di motore si è tappato la settimana scorsa e lo ho smosso solo con l'aceto...Spero vada e possa davvero rimandare tutto ad ottobre. BV


(22-07-2015 11:33)dapnia Ha scritto: [ -> ]
(22-07-2015 10:50)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Salute, Amici. Vengo dal Liceo classico e mi mancano le basi per capire al volo alcune cose, importanti in barca più di una traduzione dal greco. Comunque vorrei andare in barca anch'io


Vacci tranquillo e riserva le buone dosi suggerite di "onanismo mentale" a ottobre, quando i ragazzini vanno a scuola, le signore riprendono le loro attività cittadine e tu, solo nelle uggiose e umide giornate in barca, cercherai occupazioni e passatempi.
Tutto serve, anzi è bene fare, ma non è una questione né di giorni, né di settimane: si tratta di ordinaria manutenzione.
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Ho già risposto velocemente, provo a chiarire.
Ritengo SICURAMENTE molto meglio sciacquare con acqua DOLCE!
La quantità di sale contenuta nell'acqua di mare è considerevolemtne più elevata del cloro di quella dolce ed è anche molto più aggressiva.
Non per niente è VIVAMENTE consigliato sciacquare i fuoribordo con acqua dolce ad ogni utilizzo (se se ne ha la possibilità e la voglia).
Prova solo a confrontare la quantità di residuo dell'acqua dolce con quella salata.
Io non sono tanto d' accordo con Iansolo in merito.

Vero che i depositi a base calcio sono meno solubili. E che aceto (o acido citrico, o l' apposita soluzione per caldaie) li possono togliere di mezzo.

Vero anche che il sale causa corrosione a scaglie che e' veramente POCO igienica per i metalli ferrosi. Da cui il suggerimento del Saltaway - non lo considero un fattore trascurabile, anche se e' indubbio che per un motore di barca a vela *che stia in acqua tutto l' anno* e' meno grave. Il problema ovviamente si amplifica molto quando il sistema viene vuotato ed entra l' aria col suo ossigeno..
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Io non sono tanto d' accordo con Iansolo in merito.
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Due sono gli argomenti: corrodibilita' e intasamento, qui si e' prevalentemente posto l'accento sul secondo e ho solo evidenziato che l'acqua di mare e' piu' capace di depositi calcarei (che non si lavano semplicemente con acqua dolce) di quanto sia capace l'acqua dolce.
Non c'e' nulla su cui essere o non essere d'accordo, si tratta di argomenti diversi e ne ho trattato uno solo.
(20-07-2015 16:06)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Fai bollire una pentola d'acqua di mare ed una d'acqua di rubinetto. Lasciale raffreddare, guarda cosa trovi sul fondo ed avrai la risposta.
la temperatura dell'acqua nei motori a raffreddamento diretto, non raggiunge i circa 80° dei motori con scambiatore, nel mio (1989) il termometro non raggiunge 40° , non l'ho mai lavato con acqua dolce e, toccando ferro, funziona perfettamente.
p.s. alla larga gli iettatori
Ian,
cosi mi ritrovo e anche per il 'secondo argomento' (i depositi / intasamento) ti do senza dubbio ragione.
(23-07-2015 12:31)silver Ha scritto: [ -> ]
(20-07-2015 16:06)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Fai bollire una pentola d'acqua di mare ed una d'acqua di rubinetto. Lasciale raffreddare, guarda cosa trovi sul fondo ed avrai la risposta.
la temperatura dell'acqua nei motori a raffreddamento diretto, non raggiunge i circa 80° dei motori con scambiatore, nel mio (1989) il termometro non raggiunge 40° , non l'ho mai lavato con acqua dolce e, toccando ferro, funziona perfettamente.
p.s. alla larga gli iettatori

Buon per te ma che c'entra col mio intervento?
Era un esempio empirico per dare un'idea dei residui dell'acqua di mare.
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