(21-09-2015 00:18)Gundam Ha scritto: [ -> ] (20-09-2015 21:22)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]11 sono tante tonnellate....e poi nella realtà ne pesa almeno 12,5.
Quoto bullo....
@gundam il mio voleva essere uno sprono
Mai dubitato
Pero.... The clock is ticking... Sono curioso di vedere cosa partorira tutta questa preparazione...
parli di me o della tua?
Comunque, a parte alluminio e carbonio, quali sarebbero gli altri materiali innovativi indicati da Kermit?
(19-09-2015 20:27)rob Ha scritto: [ -> ] (19-09-2015 13:32)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Non ho dubbi questa:
http://www.garcia-yachting.com/voilier.php?id=38
anche se non barca da sogni della sezione "racing", l'ho vista ben bene al salone e almeno a me è parsa (molto) meno convincente di quanto non sembri sulla carta
Rob,
stai distruggendo la mia barca dei sogni
Cosa non ti convince, soluzioni tecniche o gusti prettamente personali ?
(21-09-2015 10:47)burrascaforza5 Ha scritto: [ -> ] (19-09-2015 20:27)rob Ha scritto: [ -> ] (19-09-2015 13:32)bellatrix Ha scritto: [ -> ]Non ho dubbi questa:
http://www.garcia-yachting.com/voilier.php?id=38
anche se non barca da sogni della sezione "racing", l'ho vista ben bene al salone e almeno a me è parsa (molto) meno convincente di quanto non sembri sulla carta
Rob,
stai distruggendo la mia barca dei sogni
Cosa non ti convince, soluzioni tecniche o gusti prettamente personali ?
se posso permettermi di rispondere anche io, un tempo la pensavo così anche io: un a barca deve essere una corazzata su cui sentirti sicuro, confondendo il fatto che per stare sicuro in mare si dovesse necessariamente avere un ferro da stiro galleggiante che se sbattesse contro un muro lo sfonderebbe.
Poi, navigando e prendendo qualche onda, sia con barche in VTR e sia in alluminio, ho capito che sono altre le cose che rendono una barca più o meno sicura.
In primis una barca (come anche le auto) veloce è più sicura per tanti motivi, molti dei quali bene immaginabili altri magari un po' meno, come la maggiore capacità di raddrizzamento.
(19-09-2015 22:17)utente non attivo Ha scritto: [ -> ] (19-09-2015 19:55)nedo Ha scritto: [ -> ]Si parlava di sogni ...
Si ma che cammina, quella era la richiesta di testacuore
@testacuore :
la barca dei sogni
Quante volte vi sarà capitato di sognare alla barca ideale?
E
se si presentasse l'occasione di realizzarla concretamente? come la fareste?
Esordisce così all'inizio del 3d, mi sembra chiaro che l'invito ad esternare il proprio sogno era rivolto a tutti
Io sogno diversamente da Testacuore, sulla mia ci voglio il fabbrica ghiaccio mentre lui si vede al timone di una roba mai costruita prima, che faccio allora, non sono degno ?
Cammina ...cammina anche quella di Nedo ...anzi ,quando c'è mare e siete in pochi ....cammina di più delle altre !!! fidatevi 1
Leggerezza...
Testa, tu vuoi una Audi RS6 Avant che nel fine settimana diventi un Gt3 RS.... non si puo fare anche se ha 500cv
Pronti a linciarmi????
Se si, allora Gunboat 55
(21-09-2015 10:31)TestaCuore Ha scritto: [ -> ] (21-09-2015 00:18)Gundam Ha scritto: [ -> ] (20-09-2015 21:22)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]11 sono tante tonnellate....e poi nella realtà ne pesa almeno 12,5.
Quoto bullo....
@gundam il mio voleva essere uno sprono
Mai dubitato
Pero.... The clock is ticking... Sono curioso di vedere cosa partorira tutta questa preparazione...
parli di me o della tua?
Comunque, a parte alluminio e carbonio, quali sarebbero gli altri materiali innovativi indicati da Kermit?
Magari ho capito male, ma non ti stai preoarando a comprare na barca nuova?
ah ok. Si, diciamo che ci sto pensando. Ma il vero e primordiale dilemma è se andare su una barca già pronta o farmene realizzare una ad hoc. Ci sono tanti pro e contro e diverse proposte.
Tra barche semi usate o già prodotte in serie, anche se non proprio dei supermissili, ci sono mylius 50 e marteen 49, che sono barche da crociera che però camminano più del normale essendo in carbonio e bene invelate.
Poi ci sono barche tipo cookson 50, che però per la crociera non si prestano e le paghi quanto le prime (ma andrebbero poi modificate per renderle un tantino da crociera all'occorrenza, tipo aggiungendo un secondo bagno "strutturale" e leggero (come è previsto già nella versione de luxe) e qualche impiantuccio.
E poi c'è l'alternativa del "nuovo sartoriale", ovviamente partendo da un progetto più o meno valido ed apportando modifiche con l'aiuto di professionisti.
(21-09-2015 15:58)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]ah ok. Si, diciamo che ci sto pensando. Ma il vero e primordiale dilemma è se andare su una barca già pronta o farmene realizzare una ad hoc. Ci sono tanti pro e contro e diverse proposte.
Tra barche semi usate o già prodotte in serie, anche se non proprio dei supermissili, ci sono mylius 50 e marteen 49, che sono barche da crociera che però camminano più del normale essendo in carbonio e bene invelate.
Poi ci sono barche tipo cookson 50, che però per la crociera non si prestano e le paghi quanto le prime (ma andrebbero poi modificate per renderle un tantino da crociera all'occorrenza, tipo aggiungendo un secondo bagno "strutturale" e leggero (come è previsto già nella versione de luxe) e qualche impiantuccio.
E poi c'è l'alternativa del "nuovo sartoriale", ovviamente partendo da un progetto più o meno valido ed apportando modifiche con l'aiuto di professionisti.
La mia conclusione al tuo dilemma, che era il mio ma su dimensioni inferiori per questioni di gestibilita in equipaggio ridottissimo la sai gia... Il mitico alessandro mi infamera, ma i one off sono una gigantesca perdita di soldi... E gia comprare una barca di serie....
per il resto nel mio caso é stato il cuore a decidere... La barca mi deve fare battere il cuore come una bella donna e non farmi piu capire nulla....
di sicuro...ma se si pensa solo ai soldi....sono tutte un affare a perdere ;-)
il problema della gestibilità è anche il mio, per questo è utile ragionare sui pesi invece di come si fa solitamente sulle lunghezze....più leggera è la barca e più sarà facile gestirla: meno mq di vele da gestire, quindi meno sforzi, attrezzatura e sforzi ridotti, ecc.
(21-09-2015 17:24)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]di sicuro...ma se si pensa solo ai soldi....sono tutte un affare a perdere ;-)
il problema della gestibilità è anche il mio, per questo è utile ragionare sui pesi invece di come si fa solitamente sulle lunghezze....più leggera è la barca e più sarà facile gestirla: meno mq di vele da gestire, quindi meno sforzi, attrezzatura e sforzi ridotti, ecc.
Non so, magari sei un marinaio della madonna, ma una barca di 50 piedi per il solitario, magari anche sportiva, e quindi tendenzialmente rigida alla tela...boh, mi sembra tanta roba. Finchè sei fuori e il tempo non è cattivo tutto bene, ma con il mare vero e in porto, magari con il ventone? E anche con il bel tempo che fai, spi (anche asimmetrico) da solo su un 50? Non ti illudere (scusa se mi permetto), ma il discorso sui pesi è molto relativo, una barca di 15 metri, per di più sportiva, comunque è un giochino impegnativo in molte situazioni. Ciò detto la mia barca dei sogni si avvicina alla tua, ma comprerei una barca più piccola e non un one off: già una barca di serie può rompere le balle a sufficienza prima di averla messa a posto e a punto, uno one off lo vedo come una miniera di rotture di scatole. A me piace da morire questa:
http://www.jpk.fr/?titre=jpk-38-fast-cru...jpk&id=440 Mi piacciono anche gli RM Yacht.
Nel 1996 un mio caro amico ingegnere e compagno di vela e di regate immaginò di progettare un 40' particolare, adatto ad equipaggio ridotto, un open 40 ante litteram . Partimmo per questa avventura e, ripeto, nel 1996, pensammo ad una barca larga a poppa, con poppa aperta, doppia ruota, e, soprattutto , lifting keel per conservare un pescaggio umano per l'ormeggio in porto. Costruzione leggera, , tanta vela ( il pescaggio a chiglia giù arrivava a 3,30) interni spartani ma completi. Il mio amico, ottimo tecnico , era però scettico sulle sue capacità di disegnare una barca decente esteticamente e così decidemmo di chiedere la supervisione di un progettista professionista. La scelta cadde su Vismara. All'inizio, quando ci presentammo con il progetto ci prese quasi per folli, poi,molto gradualmente, sposò il progetto è realizzo un progetto estetico molto bello, pur conservando tutte le peculiarità da noi individuate , compresa la lifting alla quale inizialmente non credeva affatto. All'inizio 1998 la barca fu varata a Viareggio, costruita in epossidica su stampo maschio in legno. Tutto il sistema della lifting fu fatto realizzare da noi da una ditta locale . Nel 2001 partecipammo alla roma per 2 e vincemmo a mani basse nella classe 4 . Lucifera questo il nome della barca. Esperienza costruttiva ed interessante. La barca volava nelle andature larghe, era facile da timonare. Di bolina soffriva un po' e, col senno di poi sarebbe stato necessario uno spoiler a poppa. Sullo stesso stampo ne furono costruite altre da Vismara, che la chiamo V 45, solo allungando la poppa. So che Lucifera ancora naviga e vince in Adriatico. Conclusione: non voglio tradire quello che rappresentò un sogno realizzato, ma non lo rifarei e non auguro a nessuno un'avventura come quella. Una barca di un buon cantiere di serie, progettata , pensata e realizzata i serie, rappresenta di sicuro una scelta razionale, sotto tutti i punti di vista, e soprattutto, tenendo conto dell'aspetto valore residuo, non è un inutile spreco di denaro. Profilo regata : vincere in Tc impossibile, profilo crociera: decisamente inferiore ad una barca di serie. Conclusione personale: ho una barca di un ottimo cantiere, anche se ormai più che maggiorenne, che mi soddisfa sotto tutti gli aspetti, e che conserva una discreta rivendibilita , ancora potrebbe dare e mi da qualche soddisfazione in regata. Ovviamente non mi riferisco a regate di alto livello, a meno di investire molto in vele ed equipaggio, come del resto fa chi vince. Quindi, sogniamo pure, ma consiglio di farlo ad occhi aperti !
Gundam perdonami il tuo discorso non fa una grinza sottoscrivo in pieno quanto dici ma mi domando quale sia la differenza in lunghezza tra la tua e 50 piede come manovrabilità conduzione In Equipaggio ridottissimo. XI 44 non è di certo la versione crociera Di X. Tu hai avuto modo di provare la stessa lunghezza ma in versione crociera?
Un bel Pogo 50! può andare?
(29-10-2015 09:05)lupo planante Ha scritto: [ -> ]Gundam perdonami il tuo discorso non fa una grinza sottoscrivo in pieno quanto dici ma mi domando quale sia la differenza in lunghezza tra la tua e 50 piede come manovrabilità conduzione In Equipaggio ridottissimo. XI 44 non è di certo la versione crociera Di X. Tu hai avuto modo di provare la stessa lunghezza ma in versione crociera?
50 piedi crociera di "razza" ho provato il solaris 48 e il gs 50 new.. Sono quasi 2 metri in piu e non cela siamo sentiti... Poi magari ce l'avremmo fatta, ma non ce la siamo proprio sentiti...
Allora abbiamo optato per un 44 piedi sportivo.
Con il senno di poi la scelta é stata proprio giusta. Un x é come quando sali su una bmw, ti siedi e tutto magicamente é dove deve essere. Ci metti un po a capire perche, poi capisci che qualcuno ha pensato bene cosa fare.
Difficile da spiegare.
Xc 45 non mi piace, e costa uno sproposito. Quindi mai avvicinatomi. Il dealer da cui ho comprato la barca, un olandese da oltre 30 anni venditore di x, me ne ha sempre parlato con toni entusiasmanti. Ed é persona di cui fidarsi.
Ma sono oltre 3 ton in piu...
(29-10-2015 06:08)renato ciamarra Ha scritto: [ -> ]Nel 1996 un mio caro amico ingegnere e compagno di vela e di regate immaginò di progettare un 40' particolare, adatto ad equipaggio ridotto, un open 40 ante litteram . Partimmo per questa avventura e, ripeto, nel 1996, pensammo ad una barca larga a poppa, con poppa aperta, doppia ruota, e, soprattutto , lifting keel per conservare un pescaggio umano per l'ormeggio in porto. Costruzione leggera, , tanta vela ( il pescaggio a chiglia giù arrivava a 3,30) interni spartani ma completi. Il mio amico, ottimo tecnico , era però scettico sulle sue capacità di disegnare una barca decente esteticamente e così decidemmo di chiedere la supervisione di un progettista professionista. La scelta cadde su Vismara. All'inizio, quando ci presentammo con il progetto ci prese quasi per folli, poi,molto gradualmente, sposò il progetto è realizzo un progetto estetico molto bello, pur conservando tutte le peculiarità da noi individuate , compresa la lifting alla quale inizialmente non credeva affatto. All'inizio 1998 la barca fu varata a Viareggio, costruita in epossidica su stampo maschio in legno. Tutto il sistema della lifting fu fatto realizzare da noi da una ditta locale . Nel 2001 partecipammo alla roma per 2 e vincemmo a mani basse nella classe 4 . Lucifera questo il nome della barca. Esperienza costruttiva ed interessante. La barca volava nelle andature larghe, era facile da timonare. Di bolina soffriva un po' e, col senno di poi sarebbe stato necessario uno spoiler a poppa. Sullo stesso stampo ne furono costruite altre da Vismara, che la chiamo V 45, solo allungando la poppa. So che Lucifera ancora naviga e vince in Adriatico. Conclusione: non voglio tradire quello che rappresentò un sogno realizzato, ma non lo rifarei e non auguro a nessuno un'avventura come quella. Una barca di un buon cantiere di serie, progettata , pensata e realizzata i serie, rappresenta di sicuro una scelta razionale, sotto tutti i punti di vista, e soprattutto, tenendo conto dell'aspetto valore residuo, non è un inutile spreco di denaro. Profilo regata : vincere in Tc impossibile, profilo crociera: decisamente inferiore ad una barca di serie. Conclusione personale: ho una barca di un ottimo cantiere, anche se ormai più che maggiorenne, che mi soddisfa sotto tutti gli aspetti, e che conserva una discreta rivendibilita , ancora potrebbe dare e mi da qualche soddisfazione in regata. Ovviamente non mi riferisco a regate di alto livello, a meno di investire molto in vele ed equipaggio, come del resto fa chi vince. Quindi, sogniamo pure, ma consiglio di farlo ad occhi aperti !
Conosco molto bene Lucifera. Non la conoscevo quando era Viareggina ma ci ho navigato molto in Adriatico, su quella barca l'ho navigato in lungo ed in largo, varie Rimini-Tremiti-Rimini (sempre primi in compensato, secondi in reale solo quando c'era Amer Sport..), varie Rimini-Izola o Pesaro-Rovigno, grande, grandissima barca, me ne sono innamorato di Lucifera!
Comunque è stata modificata, all'inizio l'armatore aggiunse uno spoiler di circa un metro, poi quando vide che la cosa funzionava (ma si riempiva d'acqua) allora prolungò la coperta a colmare lo spoiler, lavoro veramente ben fatto a Fano, la barca sembra essere nata con quella nuova linea e va pure più veloce!! Sulle portanti ti do ragione.. è un missile, una volta facemmo Tremiti - Conero in 10 ore!!!!!
(02-11-2015 10:12)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ] (29-10-2015 06:08)renato ciamarra Ha scritto: [ -> ]Nel 1996 un mio caro amico ingegnere e compagno di vela e di regate immaginò di progettare un 40' particolare, adatto ad equipaggio ridotto, un open 40 ante litteram . Partimmo per questa avventura e, ripeto, nel 1996, pensammo ad una barca larga a poppa, con poppa aperta, doppia ruota, e, soprattutto , lifting keel per conservare un pescaggio umano per l'ormeggio in porto. Costruzione leggera, , tanta vela ( il pescaggio a chiglia giù arrivava a 3,30) interni spartani ma completi. Il mio amico, ottimo tecnico , era però scettico sulle sue capacità di disegnare una barca decente esteticamente e così decidemmo di chiedere la supervisione di un progettista professionista. La scelta cadde su Vismara. All'inizio, quando ci presentammo con il progetto ci prese quasi per folli, poi,molto gradualmente, sposò il progetto è realizzo un progetto estetico molto bello, pur conservando tutte le peculiarità da noi individuate , compresa la lifting alla quale inizialmente non credeva affatto. All'inizio 1998 la barca fu varata a Viareggio, costruita in epossidica su stampo maschio in legno. Tutto il sistema della lifting fu fatto realizzare da noi da una ditta locale . Nel 2001 partecipammo alla roma per 2 e vincemmo a mani basse nella classe 4 . Lucifera questo il nome della barca. Esperienza costruttiva ed interessante. La barca volava nelle andature larghe, era facile da timonare. Di bolina soffriva un po' e, col senno di poi sarebbe stato necessario uno spoiler a poppa. Sullo stesso stampo ne furono costruite altre da Vismara, che la chiamo V 45, solo allungando la poppa. So che Lucifera ancora naviga e vince in Adriatico. Conclusione: non voglio tradire quello che rappresentò un sogno realizzato, ma non lo rifarei e non auguro a nessuno un'avventura come quella. Una barca di un buon cantiere di serie, progettata , pensata e realizzata i serie, rappresenta di sicuro una scelta razionale, sotto tutti i punti di vista, e soprattutto, tenendo conto dell'aspetto valore residuo, non è un inutile spreco di denaro. Profilo regata : vincere in Tc impossibile, profilo crociera: decisamente inferiore ad una barca di serie. Conclusione personale: ho una barca di un ottimo cantiere, anche se ormai più che maggiorenne, che mi soddisfa sotto tutti gli aspetti, e che conserva una discreta rivendibilita , ancora potrebbe dare e mi da qualche soddisfazione in regata. Ovviamente non mi riferisco a regate di alto livello, a meno di investire molto in vele ed equipaggio, come del resto fa chi vince. Quindi, sogniamo pure, ma consiglio di farlo ad occhi aperti !
Conosco molto bene Lucifera. Non la conoscevo quando era Viareggina ma ci ho navigato molto in Adriatico, su quella barca l'ho navigato in lungo ed in largo, varie Rimini-Tremiti-Rimini (sempre primi in compensato, secondi in reale solo quando c'era Amer Sport..), varie Rimini-Izola o Pesaro-Rovigno, grande, grandissima barca, me ne sono innamorato di Lucifera!
Comunque è stata modificata, all'inizio l'armatore aggiunse uno spoiler di circa un metro, poi quando vide che la cosa funzionava (ma si riempiva d'acqua) allora prolungò la coperta a colmare lo spoiler, lavoro veramente ben fatto a Fano, la barca sembra essere nata con quella nuova linea e va pure più veloce!! Sulle portanti ti do ragione.. è un missile, una volta facemmo Tremiti - Conero in 10 ore!!!!!
Grazie per l'intervento. Per me Lucifera è come una figlia. Un caro saluto
A proposito di portanti, una volta, in spurgata, superammo i 21 nodi di velocità !