Ritorniamo al pannello che non carica.
Nel fare il passaggio dal dei collegamenti dal pannello al ripartitore di carica, sono saltati i diodi.
Quindi ho dovuto aprire la JB, riuscire a leggere la sigla dei diodi, che naturalmente non li ho trovati in commercio, ma fortunatamente ho trovato gli equivalenti che sono molto più grandi. Pertanto con l'aiuto di un amico ho dovuto fare delle modifiche.
Vi posto le foto.
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In genere i pannelli, che hanno un loro regolatore, se collegati al ripartitore non caricano.
Io li ho collegati direttamente alla/alle (secondo la configurazione del regolatore) batterie da alimentare, mettendo un diodo appropriato all'arrivo sulle batterie.
Salve, anche io l'ho collegato direttamente alla batteria ...ma ponendo anche un fusibile sul positivo vicino alla batteria stessa
(27-11-2015 00:37)alexwidder Ha scritto: [ -> ]Salve, anche io l'ho collegato direttamente alla batteria ...ma ponendo anche un fusibile sul positivo vicino alla batteria stessa
Io ritengo che serva anche un diodo per evitare ritorni.
Se Ian intervenisse, direbbe meglio e di più.
Ma quanti volt ha in uscita il pannello?
Perchè ci sono pannelli che hanno in uscita 19V e collegarli direttamente alle batterie non so se va bene, una delle funzioni del regolatore sarebbe anche quella di abbassare il voltaggio per adattarlo alle batterie
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Perchè ci sono pannelli che hanno in uscita 19V e collegarli direttamente alle batterie non so se va bene, una delle funzioni del regolatore sarebbe anche quella di abbassare il voltaggio per adattarlo alle batterie
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Dipende dalla potenza del pannello, le batterie al piombo sono in grado di tollerare una corrente di ricarica continua per tempi indefiniti purche' questa non sia troppo elevata, tale valore e' un po' variabile secondo il tipo di batteria (le sue caratteristiche costruttive) ma certamente attestandosi su una corrente pari (in A) a 1/100 della capacita' nominale (in Ah) della batteria si ha la certezza di essere molto al di sotto di tale limite (tipicamente fra 1/20 e 1/10 della capacita' nominale) e sicuramente al di sopra della corrente di autoscarica della batteria che quindi restera' in buono stato.
La tensione massima a vuoto del pannello non ha importanza poiche' la batteria stessa assorbendone la corrente la limita al suo valore di floating (a causa della sua bassissima impedenza interna).
In pratica, giusto per fare un esempio, per una batteria da 100Ah la corrente continua sicura risulterebbe di 1A che per una tensione di floating tipica di 13,2V equivale a dire che puo' essere collegato senza regolatore e senza problemi un pannello da 13,2W nominali o poco piu' considerando che il pannello nel caso reale non fornira' mai la sua massima potenza.
Per potenze piu' elevate il regolatore e' certamente necessario per evitare riscaldamento delle celle o evaporazione di elettrolita (entrambi dannosi per la batteria).
(27-11-2015 10:35)IanSolo Ha scritto: [ -> ]----
Perchè ci sono pannelli che hanno in uscita 19V e collegarli direttamente alle batterie non so se va bene, una delle funzioni del regolatore sarebbe anche quella di abbassare il voltaggio per adattarlo alle batterie
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Dipende dalla potenza del pannello, le batterie al piombo sono in grado di tollerare una corrente di ricarica continua per tempi indefiniti purche' questa non sia troppo elevata,senza problemi un pannello da 13,2W nominali o poco piu' considerando che il pannello nel caso reale non fornira' mai la sua massima potenza.
Per potenze piu' elevate il regolatore e' certamente necessario per evitare riscaldamento delle celle o evaporazione di elettrolita (entrambi dannosi per la batteria).
IanSolo , meno male che hai fatto un po di chiarezza, avevo i brividi a leggere di pannelli collegati direttamente visto che stento a credere che tutti i pannelli sopracitati collegati direttamente abbiano potenze minime.