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Versione completa: che vernice per il pagliolato? satin o lucida?
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(22-10-2015 23:30)bullo Ha scritto: [ -> ]Il phon sul compensato non va bene perchè il calore potrebbe delaminarlo, con la carta lasci i segni sul legno, il lavoro migliore viene col il vetro non serve neanche carteggiare.
La pittura miglire è L'EPIFANI, monocomponente, per darla a pennello, che sia buono con setole fini, è meglio usare un dilatante ES: OVATROL, le ultime mani vanno carteggiate ad acqua con carta 600 in su.

In genere seguo i consigli di Roberto.
Ho anche comprato un ammiragliato
ma sono anni che cerco l'Epifani e l'Ovatrol!!! 53 e non la trovo!
A Venezia da Lancerotti vicino all'ospedale civile, a Mestre da Angeloni in Via Verdi una laterale.
grazie.
Io li carteggiati leggermente e piano piano fino ad arrivare al legno... Erano tutti macchiati di nero e grigio poi ho dato la bicomponte satinata ed è venuto un ottimo lavoro per me per la moglie un buon lavoro ed è restata contenta....ora hanno tre stagioni e non hanno graffi particolari un po scivolosi ma prima in alcuni punti erano già sul legno dunque....
ultime notizie:
sono stato dal falegname col pagliolato e me li ha portati a legno vivo con carta vetrata 80/120
poi mi ha consigliato per la verniciatura :
1) poliuretanica bicomponente= nn si puo dare a pennello o a rullo perche secca troppo rapidamente e nn viene un lavoro uniforme....consiglia verniciatura a spruzzo
2) usare vernice ad acqua = si puo stendere con pennello o rullo

..ora il mio problema rimane per il pagliolato rimasto in barca nn smontabile ,anche se carteggiabile.
in barca e sconsigliato l uso vernice a spruzzo per ovvi motivi.

quindi mi consiglia di usare vernice trasparente satin ad acqua..

voi che ne pensate?

il legno da verniciare e teak
Carta troppo grossa se pitturi si vedranno i segni sul legno.
Perchè a spruzzo secca più lentamente? ma perfavore! Il falegname faccia il falegname.
Vieni a vedere a Venezia come sono pitturati i taxì tutti a pennello, sono dei mobili.
Adesso vedo il tipo del legno, lascialo così com'è, non verniciarlo.
Neanche con Vernice traspRente ad acqua?
Il problema delle vernici acqua sono i tempi di essiccazione e soprattutto se utilizzate in ambienti con poco ricircolo di aria, ti rimangono gommose e dall'aspetto nebbioso.
Eviterei poliuretanica soprattutto con alti spessori (300g mq) perché essendo un verificato se per sbaglio ti cadono forbici, chiavi, o altro si spacca e lascia il postino bianco. Acrilico opaco tutta la vita. Meno vernice c'è e meglio è
(03-11-2015 09:48)lupo planante Ha scritto: [ -> ]Il problema delle vernici acqua sono i tempi di essiccazione e soprattutto se utilizzate in ambienti con poco ricircolo di aria, ti rimangono gommose e dall'aspetto nebbioso.
Eviterei poliuretanica soprattutto con alti spessori (300g mq) perché essendo un verificato se per sbaglio ti cadono forbici, chiavi, o altro si spacca e lascia il postino bianco. Acrilico opaco tutta la vita. Meno vernice c'è e meglio è

Questi effettivamente erano problemi legati però ad un recente passato.
Negli ultimissimi anni sono stati brillantemente risolti da alcune aziende.
Per quanto riguarda il poliuretanico, ci sono ancora prodotti molto elastici adatti a pavimenti e scale senza quel problema di rigidità classico.
Su "meno vernice c'è e meglio è" beh la discussione diventerebbe troppo lunga e tecnica.
(03-11-2015 13:00)marco s Ha scritto: [ -> ]
(03-11-2015 09:48)lupo planante Ha scritto: [ -> ]Il problema delle vernici acqua sono i tempi di essiccazione e soprattutto se utilizzate in ambienti con poco ricircolo di aria, ti rimangono gommose e dall'aspetto nebbioso.
Eviterei poliuretanica soprattutto con alti spessori (300g mq) perché essendo un verificato se per sbaglio ti cadono forbici, chiavi, o altro si spacca e lascia il postino bianco. Acrilico opaco tutta la vita. Meno vernice c'è e meglio è

Questi effettivamente erano problemi legati però ad un recente passato.
Negli ultimissimi anni sono stati brillantemente risolti da alcune aziende.
Per quanto riguarda il poliuretanico, ci sono ancora prodotti molto elastici adatti a pavimenti e scale senza quel problema di rigidità classico.
Su "meno vernice c'è e meglio è" beh la discussione diventerebbe troppo lunga e tecnica.

La vernice all'acqua è sempre vernice all'acqua, sia che la produca Tizio o Caio. L'unico modo per diminuire leggermente il tempo di essicazione e le caratteristiche chimiche (non fisiche che rimangono quelle), è di reticolare (che equivale vagamente ad una catalisi anche se non lo è).
Se una vernice all'acqua asciuga come una nitro o una acrilico è perchè sono stati inseriti solventi volatili diversi dall'acqua.
Ti spiego 2 cose se posso permettermi: per rigidità di un prodotto si intende la capacità dello stesso di "seguire" il supporto nei suoi movimenti. Poi noi la traduciamo con quello che dici tu ma è un'altra cosa.
Il film di nitro essicata totalmente è molto piu rigida di una poliuretanica.... può sembrare strano ma la nostra convinzione è legata al fatto che reputiamo la nitro piu attaccabile agli agenti chimici ed effettivamente lo è, come agli sfrisi... Ma se tu prendi un foglio di carta plasticifata e ci spruzzi 300g di nitro e 300 g di poliuretanica, ad essicazione effettuata, se pieghi la nitro si spezza, la poliuretanica copia il movimento ma.... se la si pesta questa diventa bianca...
SPINNAKER o EPIFANES entrambe monocomponenti. La prima c'è sia lucida che satinata. La poliuretanica (bicomponente) è molto più facile da dare ed è anche più resistente, tuttavia meno lucida e distacca più facilmente (essenziale lavorare su legno ben asciutto).

Se la vernice vecchia non presenta sollevamento e non ci sono difetti rilevanti, puoi levigare con 120, senza rimuovere tutto lo strato di vernice vecchia e poi con grana via via più fine. Più fine la levigatura (fino alla 300) migliore sarà l'effetto della vernice (e meno mani).

A pennello tutta la vita, ti prendi un buon ovalino morbido e vai alla grande. Non meno di tre mani comunque, di cui la prima almeno diluita. Trattandosi di paglioli lavori in orizzontale e puoi dare mani generose senza rischio di coli. Le vernici menzionate si distendono da sole e come dice Bullo a pennello si ottiene risultato uguale allo spruzzo.
Che vernice hai usato?
cos e l ovalino?
una volta uniti i 2 componenti ,la vernice ha una scadenza o si deeve usare tutta in una seduta?
L'ovalino è il pennello a sezione ellittica, trattiene più vernice e la rilascia in modo più omogeneo rispetto ai rettangolari.

La bicomponente (poliuretanica) asciuga molto rapidamente, una volta mescolati i due componenti la si deve usare subito. Un grande vantaggio di quest'ultima è che puoi ripassare dopo pochi minuti senza levigare.
(04-11-2015 12:05)Topo Ha scritto: [ -> ]SPINNAKER o EPIFANES entrambe monocomponenti. La prima c'è sia lucida che satinata. La poliuretanica (bicomponente) è molto più facile da dare ed è anche più resistente, tuttavia meno lucida e distacca più facilmente (essenziale lavorare su legno ben asciutto).

Se la vernice vecchia non presenta sollevamento e non ci sono difetti rilevanti, puoi levigare con 120, senza rimuovere tutto lo strato di vernice vecchia e poi con grana via via più fine. Più fine la levigatura (fino alla 300) migliore sarà l'effetto della vernice (e meno mani).

A pennello tutta la vita, ti prendi un buon ovalino morbido e vai alla grande. Non meno di tre mani comunque, di cui la prima almeno diluita. Trattandosi di paglioli lavori in orizzontale e puoi dare mani generose senza rischio di coli. Le vernici menzionate si distendono da sole e come dice Bullo a pennello si ottiene risultato uguale allo spruzzo.

Perché non meno di tre mani??
La prima mano diluita penetra tra le fibre del legno, la seconda comincia a fare spessore e tutte le successive aumentano la lucentezza e l'omogeneità della superficie.
Riva usava 34 mani di vernice bicomponente, tre bagnato su bagnato, una su asciutto dopo levigatura e via fino alle ultime su asciutto. Ok era a spruzzo ma anche a pennello meno di tre mani ti da un risultato insoddisfacente
(06-11-2015 10:31)Topo Ha scritto: [ -> ]La prima mano diluita penetra tra le fibre del legno, la seconda comincia a fare spessore e tutte le successive aumentano la lucentezza e l'omogeneità della superficie.
Riva usava 34 mani di vernice bicomponente, tre bagnato su bagnato, una su asciutto dopo levigatura e via fino alle ultime su asciutto. Ok era a spruzzo ma anche a pennello meno di tre mani ti da un risultato insoddisfacente

Per carità... poi dipende tutto da quello che uno vuole mettersi in barca. Un crostone omogeneo come una piastrella oppure una lucidatura che risalta il legno e che ti fa leggere ancora che di legno si tratta.
..c'è chi piace la barca in carbonio, chi l'Halberg Rassy....
Dipende sempre da quello che devi lucidare in una barca e da che tipo di barca stai facendo e dalle richieste del cliente.

Riva ora da 12 mani di POLIGLASS fuori, intervallate ogni 4 ore, con carteggiatura ogni 4 mani, e 6 mani di lucido acrilico UV ... ma sul fasciame in mogano esterno mica sul pagliolo....
I miei li ho trattati con vernice mono da parquet, definita anche antisdrucciolo ed in parte è vero. dopo tre anni e mezzo di uso intenso e anche un pò poco riguardoso sono ancora belli.
Provo adallegare una foto. R
Ciao anch'io dovrei rifare ,il paiolato, non so come farlo o meglio non so se è teak o altro ,è messo malino e ha una parte più scura forse ha preso umidità, mi hanno sconsigliato il flatting se è teak .
Secondo voi cosa è meglio fare?
Grazie
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