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Versione completa: Autocostruzione piccola deriva Bernarda 10 (foto nel 1o post)
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(29-05-2016 00:55)Mario Falci Ha scritto: [ -> ]No, hai sbagliato perché hai usato l'epossidica pura senza addensante. La resina quando si usa come colla deve avere un certo spessore a meno che l'aderenza non sia perfetta su tutta la superficie. Aspettare che la resina catalizzi in parte per evitare colature non si fa mai e non ha senso.

Capito, sbagliando si impara e per quanto sto facendo se continuo così potrei scrivere un manuale 91. Smiley4
Infatti tutti sbagliamo, ci mancherebbe ma si possono ridurre gli errori (e di molto) usando i materiali , gli attrezzi e le tecniche giuste. Per far questo ci sono i libri , i manuali, i forum e gli amici competenti. Come già detto con la resina si può fare quasi tutto...basta mescolare nelle quantità giuste i vari addensanti a seconda delle loro caratteristiche.
Per esempio se vuoi stuccare e non vuoi appesentire lo scafo devi usare le microsfere che fanno una resina facile da carteggiare e danno una superficie regolare e liscia, se vuoi una colla strutturale devi mescolare alla resina le microfibre e di queste ne trovi di tanti tipi, se vuoi riempire e fare peso e non vuoi spendere ci sono inerti poco costosi adatti allo scopo. Se vuoi che la resina addensata o pura non coli ci sono.... e così via. Persino se vuoi chiudere un foro nel legno devi sapere mescolare polvere dello stesso legno ed un poco di addensante bianco (per esempio microsfere) perchè se mescolassi la sola polvere di legno (non segatura mi raccomando!) avresti uno stucco più scuro e la differenza si vedrebbe anche da lontano.
(31-05-2016 01:14)Mario Falci Ha scritto: [ -> ]Infatti tutti sbagliamo, ci mancherebbe ma si possono ridurre gli errori (e di molto) usando i materiali , gli attrezzi e le tecniche giuste. Per far questo ci sono i libri , i manuali, i forum e gli amici competenti. Come già detto con la resina si può fare quasi tutto...basta mescolare nelle quantità giuste i vari addensanti a seconda delle loro caratteristiche.
Per esempio se vuoi stuccare e non vuoi appesentire lo scafo devi usare le microsfere che fanno una resina facile da carteggiare e danno una superficie regolare e liscia, se vuoi una colla strutturale devi mescolare alla resina le microfibre e di queste ne trovi di tanti tipi, se vuoi riempire e fare peso e non vuoi spendere ci sono inerti poco costosi adatti allo scopo. Se vuoi che la resina addensata o pura non coli ci sono.... e così via. Persino se vuoi chiudere un foro nel legno devi sapere mescolare polvere dello stesso legno ed un poco di addensante bianco (per esempio microsfere) perchè se mescolassi la sola polvere di legno (non segatura mi raccomando!) avresti uno stucco più scuro e la differenza si vedrebbe anche da lontano.
Bravo Mario Smiley2
Bob
Grazie Novecento, si fa quel che si può.
Ho cercato nei negozi vicino a me addensanti,ma nella maggior parte dei posti non sanno nemmeno cosa sia l'epossidica. Mi sa che dovrò ordinarla da spraystore. Per l'occasione magari ordino anche quello che potrebbe servire per le vele e l'albero. Il progetto prevede armo alla portoghese, con boma per un piccolo fiocco, ma non specifica molto di più... ferramenta minima?
Beh congratulazioni per il progetto che sono sicuro darà soddisfazioni.
Hai in mente di passare a costruzioni piu grandi?

Conoscevi questa storia?
https://www.youtube.com/watch?v=2JIesHlXeDw
Per ora ho voluto cimentarmi con questo piccolo progetto per vedere se ho le capacità e la costanza di portarlo a termine. Non ho mai avuto molte occasioni di andar per mare, non è una passione di famiglia qundi per me già avere una piccola deriva, magari da lasciare nel parcheggio condominiale al mare, è già una conquista.
La patente nautica la voglio fare per porter fare charter con imbarcazioni adatte.
Bell'iniziativa! Buona lavoro e tienici aggiornati!
Grazie, purtroppo il tempo libero latita! Ho terminato con le cordonature e con buone dosi di olio di gomito ho eliminato il grosso delle sbavature. Il prossimo passo sarà l'applicazione del nastro di vetroresina e la verniciatura con epossidica del lato interno.
Ho parzialmente applicato la fibra di vetro sulle giunture interne e verniciato con epossidica. Il lavoro non è perfetto e le prime applicazione e le ultime sono molto distanti quanto a qualità, ma escludo ci possano essere problemi strutturali se vicino alle cordonature in qualche punto che sarà nascosto dalle panchette il tessuto non ha aderito perfettamente a causa di irregolarità del fondo. Alla fine proprio in quest'ottica ho preso un nastro di fibra di vetro più largo della previsione originale per compensare (in modo che agli esperti del forum farà storcere il naso) eventuali errori nella lavorazione.
Aggiunte nuove foto.
Ho potuto lavorare poco, ma pensare tanto. Ho proceduto con la resinatura e con la stesura della fibra di vetro e ancora una volta la prua è venuta molto meglio della poppa (l'esperienza, anche minima è impagabile).
Il tanto pensare mi ha fatto considerare l'idea di fare una piccola modifica progettuale. E' una deriva di 10 piedi e per tanto la lama della deriva è in compensato marino.
Da progetto avrebbe dovuto essere spesso 2 cm, ma per mancanza dei materiali adatti ho adattato una tavola da 2,8 cm lasciandola di questa larghezza nella scassa di deriva e piallandola a misura (2 cm) nella zono a contatto con l'acqua. Ho pensato che così facendo avrei aumentato la superfice di contatto tra deriva e scassa irrobustendo, finanche inutilmente, la zona. Da qui l'idea di creare nella zona inferiore della deriva una tasca dove inserire del piombo per abbassare il baricentro e rendere il barchino più stabile. Pensavo ad un paio di chili, non di più, secondo voi ha senso? Anche con relativamente poco peso le forze in gioco sono notevoli dato il braccio.
Il barchino è lungo 3 m circa per 1,30 e pesca poco meno di un metro
Aggiornamento di metà luglio. Ho proseguito con la resinatura e l'applicazione del tessuto di vetroresina, abbozzato la struttura delle panche (speriamo tenga) e il corrimano/bordo che misura circa 4 cm*1 cm, ma dal momento che nel progetto è di 6x3 quantomeno raddoppierò se non triplicherò.
Come sempre le foto aggiunte sono nell'album della prima pagina.
Piccolo, lo sai che ho fatto anche io un oggetto di alluminio praticamente identico al tuo?

Solo che non va a vela...e non si chiama Bernarda 89.


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(12-07-2016 21:10)falanghina Ha scritto: [ -> ]Piccolo, lo sai che ho fatto anche io un oggetto di alluminio praticamente identico al tuo?

Solo che non va a vela...e non si chiama Bernarda 89.


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Pazzesco! Il fatto che riesca ad andare ovunque è incredibile! Ad ogni modo tu hai fatto una cosa a livello professionale, io sono praticamente a livello principiante...
Ne ho fatto anche uno che lungo 7,5 metri e largo 2,50.

Due motori alfa romeo da 115 hp (o 130? boh) e ho fatto da Vercelli a PC in una mattinata.
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(13-07-2016 13:00)falanghina Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

C'era un filo di corrente contro... Ne hai poi fatto la tua professione? Secondo me avresti avuto soddisfazioni!
Aggiunta qualche foto, ho lavorato su corrimano e panche. Stufo di lavorare agli "interni" ho girato la deriva per procedere alla cordonatura esterna,ma su questo non ho foto avendo il cellulare scarico Smile.
Ho aggiunto foto sullo stato avanzamento lavori. Ho fatto la cordonatura esterna, piallato le imperfezioni, stuccato i buchi ed infine ho dato una mano di epossidica. Quanto allo scafo esterno oltre a levigatura e verniciatura, mancano ancora i rinforzi con la fibra di vetro ed una seconda mano di epossidica.
Ho proceduto anche con gli interni cercando di renderli a tenuta stagna, ma sono sempre più convinto di riempire i gavoni di bottiglie di plastica per avere una buona riserva di gallegiabilità senza troppe preoccupazioni. Sto mettendo da parte bottiglie da 2 litri di plastica, dite che una 50ina siano sufficienti?. La deriva, una volta terminata dovrebbe pesare sui 50/60 kg armata.
Sto ragionando su come realizzare alcuni gavoni o come organizzare gli spazi per stivare un minimo di attrezzatura: ancorotto con relativa cima, salvagente, giubbotti etc.. Un'alternativa sarebbe creare un gavone a poppa, un'altra sfruttare lo spazio a prua, ma sarebbe abbastanza limitato dallo scatolato di prua e dall'albero. Infine mi hanno consigliato di far proseguire le panche anche a prua, pur riducendole quanto a dimensioni, per rendere il tutto più funzionale.
A presto!

Una delle ultime foto
Ahhh bravo
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