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Versione completa: Autocostruzione piccola deriva Bernarda 10 (foto nel 1o post)
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Bellissimo provare il galleggiamento della barca costruita da se nella propria piscina Smiley32
Bob
Mi sono appena accorto di aver fatto dei remi con delle pale enormi. Le indicazioni erano scarse e li ho fatti 3 volte la larghezza corretta. Va beh, meglio togliere che aggiungere
Adesso ti dico la formula magica ma SEGRETA per calcolare la lunghezza dei remi: la larghezza tra gli scalmi diviso per due e poi moltiplicato per tre Smiley2
Old Bob
copiare da quelli esistenti?89
Troppo facile 79 Vorrei limitare al massimo l'uso del metallo (tubolare femmina ed il gioco è fatto in effetti).
lo so che lo scontato è troppo facile ma per evitare inutili e insicuri accrocchi è la soluzione migliore.
ps:la bernarda mi piace.
hahahahahaahah
Lentamente, come mio solito, ma la costruzione procede. I remi sono praticamente finiti (anche se non sezionabili per ora) e ho individuato la posizione degli scalmi, la prossima settimana probabilmente riuscirò ad installarli. Ho costruito un carrellino che come unica funzione ha quella di portare fuori la barchetta dal garage per lavorare sull'albero (lavoro sempre solo). Sono anche andato avanti con la sagomatura della deriva, con la realizzazione del timone ed ho forato il cofano per realizzare la mastra. Come al solito, le foto sono nell'album linkato nella prima pagina.
Ora mi pongo due problemi:
1. L'albero passa attraverso il cofano ed una struttura sottostante di rinforzo per infilarsi infine nella scassa. Dovrebbe essere abbastanza robusto, ma considerando che l'albero alla fine sarà di 5 metri e che non ho previsto sartie, temo si spacchi tutto. Secondo voi dovrei metterle? Se così fosse pensavo di mettere le lande arretrate rispetto all'asse dell'albero, nella panca della deriva tanto per intenderci così da avere sostanzialmente strallo e sartie senza paterazzo: è fattibile?
2. Sto realizzando il timone (sollevabile) in okumè di 1 cm che andrà rinforzato con epossidica, resisterà o dovrei farlo più spesso?
Grazie, come sempre a tutti quelli che leggono o che hanno voglia di rispondere.
Buon vento e buone costruzioni!
Aggiungo una domanda:
3. La deriva sporge dal fondo dello scafo per 70 cm, è in legno pitturata con epossidica. Stavo pensando di fresare la parte più bassa creando un incavo dove inserire del piombo: 1 o 2 kg a massimo. Lo scopo è ovvio, l'utilità meno. Forse sarebbe più utile lavorare su albero e picco per alleggerirli nelle parti più alte. In ogni caso dite che avrebbe senso o il gioco non vale la candela?
(10-10-2016 23:26)stefanofinn Ha scritto: [ -> ]Molto bellina, io invece del tender vorrei un pram così....mi piacerebbe il Dinghy12 in legno ma costa una fucilata
E pesa altrettanto, potresti trovare un dinghy mirror, piuttosto spartano ma leggero e capiente, si faceva in kit nel secolo scorso.
@Piccolouomo Non credo ti possa dare un aiuto paragonabile ai fastidi che ne avresti,
invece una opportuna rastrematura dell'albero e del picco ti darebbero alleggerimento e migliore estetica. Alberi a sbalzo senza sartie se ne vedono tanti (laser e finn p.e.) non c'è da preoccuparsi se lo scafo è abbastanza ben concepito e la "gabbia"
su cui l'albero fa leva è robusta.
Bel lavoro comunque, BV!
Ho fatte parecchie derive e poliscafi da diecipiedi. Spessore deriva: dovrebbe essere di circa 2-2,5cm. Molte nostre barche hanno l'albero di 5metri circa e spesso hanno l'albero incastrato senza strallo nè sartie. L'incastro deve essere molto robusto. Se invece metti strallo e sartie acquartierate (quindi senza paterazzo) allora non è necessario incastrare la base dell'albero ma basta incernierarlo facendo un bicchiere ed un maschio. A te la scelta dove costruire la femmina e dove il maschio.
@oudeis Grazie per i consigli, ho resinato la base dell'albero, sto valutando se rinforzarla, del resto male che vada si smonta tutto Smiley4.Proverò a testare il sistema senza sartie, se necessarie le metterò.
@Mario Falci Intanto grazie, ho visto molti tuoi lavori e la tua esperienza è preziosissima.
Sto rastremando la deriva per dargli forma idrodinamica, nell'album c'è una foto del lavoro in corso. Sono partito da una tavola spessa 2,8 mm, ma nel punto più stretto già ora credo sia di 1 cm circa.L'inferitura della randa sarà di 3,9 m; l'albero, compreso della parte sotto il cofano e del picco, di poco meno di 5 m.Ho costruito un intelaiatura sul cofano per dare rigidità alla mastra, il tutto resinato con epossidica. Quanto alla scassa ho realizzato un parallelepipedo aperto sul lato superiore, avente nel lato inferiore lo scafo e con pareti di 1 cm di okumè. la forma così realizzata è resinata e incollata allo scafo con cordone di epossidica e polvere di legno ricoperto da fibra di vetro sul lato inferiore, mentre sul lato di propra si appoggia all'ordinata di prua. Pensavo di rinforzare il tutto con un secondo strato di fibra di vetro più esteso del primo. Ho voluto fare la scassa dell'albero e la mastra dell'esatta larghezza dell'albero, ma più lunghe dello stesso per poter appruarlo o appopparlo in modo da variare il centro velico.
Complimenti carinissima.
Sto iniziando anche io e ti chiedo dove compro il compensato marino e legno di abete di prima scelta o mogano ? online intendo.
grazie
(16-05-2018 11:14)baudelaire Ha scritto: [ -> ]Complimenti carinissima.
Sto iniziando anche io e ti chiedo dove compro il compensato marino e legno di abete di prima scelta o mogano ? online intendo.
grazie

Grazie!
Io mi sono rivolto alla legnonord nella mia zona. Mi avevano chiesto 40 euro più iva per il trasporto. Calcola che il tutto pesa un po' e non è molto maneggevole. La miglior cosa è farselo portare fin dove si ha intenzione di lavorare.
Credo comunque si trovino altri siti online.
buongiorno
mi presento, sono un anziano che vuole cimentarsi nella costruzione di un natante.
sono indeciso tra una bernarda oppure una piu' semplice con fondo piazzo, sempre di tre metri.
sono un po' preoccupato per la vela: si puo' fare una vela latina con un unico telo, debitamente rigonfiato sui due lati?
grazie
saluti
giovanni

p.s.: complimenti per la tua realizzazione
(13-06-2018 14:00)archer5054 Ha scritto: [ -> ]buongiorno
mi presento, sono un anziano che vuole cimentarsi nella costruzione di un natante.
sono indeciso tra una bernarda oppure una piu' semplice con fondo piazzo, sempre di tre metri.
sono un po' preoccupato per la vela: si puo' fare una vela latina con un unico telo, debitamente rigonfiato sui due lati?
grazie
saluti
giovanni

p.s.: complimenti per la tua realizzazione
Scusa leggo solo ora il tuo commento. Non c'è nessuna difficoltà nella costruzione di un fondo non piatto perché la curvatura si crea naturalmente in seguito alla cucitura delle varie parti tra di loro. Quanto all'armo ho visto bernarde di ogni tipo sul web, con un po' di pazienza e tentativi sono sicuro si possa trovare la giusta combinazione.
In caso ti servisse altro sono a disposizione.
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