Citazione:io contavo di rinforzare per bene il "longherone" spezzato (magari anche con acciaio)
acciaio? ma anche no, se intendi riparare usa solo resina e fibra, se usi parti di acciaio per irrobustire mi sa che sarà il primo posto in cui avrai dei problemi in quanto hai accoppiato due materiali con elasticità e resistenze diverse che risponderanno in modo diverso alle sollecitazioni.
(15-07-2016 10:41)Poolk Ha scritto: [ -> ] (15-07-2016 10:10)nedo Ha scritto: [ -> ]Permettimi,
quanto può valere la barca, quanto può valere l'incidenza del costo di riparazione, quanto vale e quanto può incidere sulla tua tranquillità mentale la riparazione, quanto vale la sicurezza tua e dei tuoi famigliari ....io non avrei dubbi e non mi porrei il problema di chiedere in un forum consigli su come intervenire per la riparazione.
Quel danno trasversale è troppo centrato rispetto alla barca e interessa tutto il baglio , fosse una botta alla poppa, alla prua, una riparazione oculata forse l'avrebbe anche fatta diventare più robusta ma in mezzo, nel punto di massima flessione no,....scusa la crudezza ma la barca è da ROTTAMARE , mi spiace !....
in tutta sincerità, aspettavo un parere come questo sul quale confrontarmi.
tralasciando il discorso economico e la mia tranquillità mentale (che nn ho mai incontrato).
i pareri che mi sono arrivati al di fuori dal forum sono stati tutti di ripararla, quindi se pensi che effettivamente sia da buttare, sei il primo a dirmelo, di conseguenza ho fatto bene a chiedere nel forum.
riesci a spiegare meglio ad un ignorante come me i rischi di riparare un danno come quello, pensi che possa cedere?
io contavo di rinforzare per bene il "longherone" spezzato (magari anche con acciaio) prima di laminarlo. dici che nn è possibile una cosa del genere? potrebbe cedere di nuovo.
per piacere spiegami un po' meglio!
E chi lo sa se potrà cedere di nuovo magari proseguendo la stessa linea di rottura attuale sin sotto la linea di galleggiamento, vibrazioni, tensioni, scuotimenti da onda ecc, bisogna metterli in conto....
un giorno poi magari la venderai e se come penso sei persona sensibile, mi chiedo, con che spirito la affiderai nelle mani di altri !!
Puoi anche provare a sistemarla per carità, io da qui riesco solo ad avere una situazione percepita, magari in realtà è un'altra cosa e dato che sono l'unico a scoraggiarti, non tenerne conto ma....pensaci bene !
Ciao e buon lavoro eventualmente !!
(15-07-2016 10:57)mlipizer Ha scritto: [ -> ]La vetroresina è una plastica rinforzata con fibra di vetro. La resina dà da la rigidità, la fibra di vetro la resistenza. Quando le fibre si spezzano, come nel tuo caso, devi ripristinare la continuità della fibra "attaccandoci" con resina nuova fibra. In pratica devi fare sovrapporre fibra nuova con quella vecchia e ripristinare lo spessore dove c'è la fibra nuova. Lo puoi fare, tiene come il pezzo originale, ma aumenti un po' lo spessore della giunzione. Lo fanno anche su barche di Coppa America. Nel tuo caso un problema può essere che le crepe non sono perfettamente dritte (come quando fai un taglio per fare una giuntura).
In più dici che hai anche un longarone crepato. Quello è il pezzo maggiormente strutturale. Lo devi rinforzare per bene. Credo che il pezzo sia di legno. Dove è spezzato non ci fai niente, ha perso la sua struttura. Devi fare un rinforzo al rinforzo.
Tutti lavori che costano soldi e tempo. E poi sei sicuro che non vengano fuori altri problemi in qualche altro punto?
Per 500-1000 euro non merita prendersi uno scafo integro e riarmarlo?
Scelte che alla fine devi fare tu.
in poche parole per ottenere uno scafo resistente come era in origine devo:
- tagliare le crepe fino ad arrivare alla vtr sana, magari ritagliando dei rettangolini
- rinforzare il longherone per buona parte della sua lunghezza e non solo dove rotto
- fazzolettare all'interno per tappare i fori rettangolari (magari dando qualche meno in più per dare un po' di spessore
- ripristinare l'esterno
problemi in altri punti per ora non ne ho visti anche se il rischio un minino c'è...
altra domanda, se io dovessi comprarne un altra e riarmarla, quanto mi costerebbe smaltire questo scafo? perchè temo che nn lo vorrebbe nessuno neanche regalato.
- Il rinforzo del longherone riguada solo la parte crepata.
- Fazzolettare dentro o fuori non cambia, devi farlo dove serve, dove manca materiale e dove ti attacchi alla vetroresina buona, ed anche dove ti è più comodo.
- Ripristinare interno ed esterno, ma principalmente per fatti estetici.
Comunque, come dice Nedo, non pensare un giorno di poterla rivendere, avrà valore zero o perlomeno dimezzato, e di questo ne sono consapovole anch'io.
La rottamazione è un bel GROSSO problema. Probabilmente sarà il business dei prossimi anni. Il problema è lo smaltimento della vetroresina.
A me in principio avevano detto 1.000 euro a metro. ma non è così. In pratica, o dai tutto il lavoro ad una ditta specializzata, o te la smonti e separi i materiali e porti il materiale separato a chi lo smaltisce. Però devi informarti quali sono le ditte autorizzate allo smaltimento della vetroresina, che sono poche. Il fatto dello smaltimento è stato uno dei motivi per cui IO ho deciso per la riparazione.
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...615&page=2
Premetto che sono molto dispiaciuto per quello che ti è successo e ti sono vicino.
Mi permetto di darti un altro spunto di riflessione.
Se la ripari, a mio parere la barca diventa comunque invendibile in futuro, quindi sarebbero soldi spesi solo "per te" e di fatto irrecuperabili.
Non so cosa possa costare uno scafo messo bene da riarmare con le tue cose e non so dirti costi/difficoltà per smaltirla.
Capisco anche che la "tua barca" (e anche la mia, ovviamente) non è solo un pezzo di vetroresina con qualche pezzo di legno e alluminio qua e là, ma molto di più, e il distacco quindi non è facile neppure sotto questo aspetto.
Il consiglio che di posso dare, in questo senso, è di "andare in meglio" così riduci/azzeri il rimpianto della perdita della tua.
Non mi rimangio quanto precedentemente detto ma, sinceramente, se per €500 ne trovi una, ammesso che sia sana, probabilmente t conviene farci un pensierino. Ma controlla bene che la potenziale nuova barca sia effettivamente sana: osmosi, danni strutturali subiti, urti con chiglia o timone, infiltrazioni, ecc.
Auguri!
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stout,... sei anche tu del parere di lasciar perdere questo scafo?
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No la mia era una possibile alternativa, se trovi uno stag con scafo in ordine, a poco, ne fai una con due.
Se ti metti a casa con calma, ti organizzi bene e fai rinforzi dove devi farli.. io forse farei così se avessi spazio. Se mettendola sul carrello vedo ulteriori cedimenti, flessioni strane, si piega in due
... allora fare la soluzione 2 in 1.
Ma parlo guardando solo le foto e immedesimandomi come se fosse successo a me
(15-07-2016 11:43)mlipizer Ha scritto: [ -> ]- Il rinforzo del longherone riguada solo la parte crepata.
- Fazzolettare dentro o fuori non cambia, devi farlo dove serve, dove manca materiale e dove ti attacchi alla vetroresina buona, ed anche dove ti è più comodo.
- Ripristinare interno ed esterno, ma principalmente per fatti estetici.
Comunque, come dice Nedo, non pensare un giorno di poterla rivendere, avrà valore zero o perlomeno dimezzato, e di questo ne sono consapovole anch'io.
La rottamazione è un bel GROSSO problema. Probabilmente sarà il business dei prossimi anni. Il problema è lo smaltimento della vetroresina.
A me in principio avevano detto 1.000 euro a metro. ma non è così. In pratica, o dai tutto il lavoro ad una ditta specializzata, o te la smonti e separi i materiali e porti il materiale separato a chi lo smaltisce. Però devi informarti quali sono le ditte autorizzate allo smaltimento della vetroresina, che sono poche. Il fatto dello smaltimento è stato uno dei motivi per cui IO ho deciso per la riparazione.
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...615&page=2
1000€ al metro?????? faccio prima ad andare per mare così come è che dopo 2 bordate il problema si è risolto da solo!!!!
è vero che tutti i soldi che impegnerei in questa impresa sarebbero come bruciati visto che nn sarà così facile rivenderla ma soprattutto che non vale niente.
anche l'idea del tirarne fuori una da 2 nn è male ma rimane da smaltire lo scafo...
come dice BeppeZ, è la MIA prima barca, e l'idea di abbandonarla mi addolora... alla fine è stata una sorta di "nave scuola" ed ha subito tutte le mie inesperienze, mi sento anche un po' in debito!!!
(15-07-2016 10:57)mlipizer Ha scritto: [ -> ]La vetroresina è una plastica rinforzata con fibra di vetro. La resina dà da la rigidità, la fibra di vetro la resistenza. Quando le fibre si spezzano, come nel tuo caso, devi ripristinare la continuità della fibra "attaccandoci" con resina nuova fibra.
Rigidita' e resistenza sono entrambe date dalle fibre, la resina - detta in soldoni - tiene assieme le fibre. Se fosse la resina a conferire la rigidita' come dici, una barca in carbonio + epossidica sarebbe tanto rigida quanto una in vetro + epossidica, ma non e' cosi.
Gli alberi ad esempio sono costruiti in carbonio perche' la sua rigidezza e' molto maggiore di quella della fibra di vetro, indipendentemente dalla resina che viene usata per impregnare la fibra (a perte il miglior rapporto rigidezza / densita').
E' una riparazione che si puo' fare a mio giudizio, con una buona dose di attenzione e manualita'.
Ciao Poolk,
condoglianze per il danno subito, ma sono quelle cose che spesso non si possono né prevedere, né evitare.
Ti dico la mia, anche se so per esperienza che avrai (e hai avuto) pareri diversi, spesso contraddittori.
Se alla barca ci tieni, la cosa è riparabile e non ci vuole una laurea, ma solo la buona volontà di studiare e applicarsi.
Innanzitutto poni attenzione a come hai puntellato la barca, adesso è molto meno rigida e necessita quindi di molta attenzione nel puntellarla per evitare ulteriori cedimenti.
Ti consiglio, se decidi di ripararla, di provare a farlo da solo perché non è assolutamente una cosa difficile, ci sono nel forum molte discussioni su come utilizzare le resine epossidiche, ma anche molti video su come lavorare.
Sicuramente orientati su prodotti di buona qualità, Cecchi o West System.
Dovrai fazzolettare ma anche riempire con epossidica additivata con fibre per ricreare la struttura della vetroresina.
La vetroresina è un materiale che consente di essere recuperata in pieno e, se il lavoro è fatto bene, non credo proprio che inficierà sulla rivendibilità in sé, magari sul prezzo.
Buon lavoro e, almeno a titolo personale, conta sul mio aiuto a distanza.
Ciao
Tommy
Ti han detto tutto e il contrario, ma almeno per una valutazione seria
io metterei in conto un colpo di telefono qui, dove è nata:
Tel: 0039 030 653225
Fax: 0039 030 6850853
email: ettorerinaldi@libero.it
Magari hanno una stampata, o sono in buona e ti offrono aiuto...
Quello che si vede nelle foto come sempre non basta per una diagnosi,
bisognerebbe toccare con mano e seguire le crepe e delaminazioni fino
dove arrivano. Il rischio di un lavoro inutile, di vedersi la barca in due
pezzi non è tanto remoto. Poi con la vtr si fa quasi tutto, basta avere
tempo e un minimo di attenzione, soprattutto nel curare la migliore
adesione: pulizia, precisione nel catalizzare, prendersi tutti gli spazi, ecc.
Fai mente locale agli sforzi strutturali e non inventare accoppiamenti
incestuosi di materiali.
Con tutta la solidarietà, ahimè troppo da lontano.
incab.
Se ci tieni davvero si può fare
Ma resterà ferita, questo é certo
Per farla bene, anche con il fai da te, considerando anche il tuo tempo, costerà quasi come prenderne un'altra più o meno sana
Se poi tu volessi/riuscissi vendere qualche pezzo, potrebbe anche convenire unire due barche
PS non basta fazzolettare della vetroresina sulle fratture, devi fare un pezzo di scafo nuovo stampato sul vecchio assottigliato all'uopo (cosa che tra le righe é stata già detta da chi mi ha preceduto)
Da non esperto, la mia opinione è di trovare uno scafo nuovo. Le crepe mi sembrano davvero profonde e il rischio di cedimenti anche dopo una lunga riparazione non mi sembra così remoto.
Io procederei cosi: scartavetra quel che basta per chiudere la crepa e non deformare le curve esterne, il contrario sugli interni scartavetra bene una superficie di 1 barra 2 mq, e metti del tessuto di grosso spessore di fibra inbevuta di resina, fino a coprire uno specchio.
Se ti riesce neanche si noterà l'accrocco.
Quoto per l'acquisto di una barca nuova di pacco.
(15-07-2016 16:07)marcofailla Ha scritto: [ -> ]
Se ci tieni davvero si può fare
Ma resterà ferita, questo é certo
Per farla bene, anche con il fai da te, considerando anche il tuo tempo, costerà quasi come prenderne un'altra più o meno sana
Se poi tu volessi/riuscissi vendere qualche pezzo, potrebbe anche convenire unire due barche
PS non basta fazzolettare della vetroresina sulle fratture, devi fare un pezzo di scafo nuovo stampato sul vecchio assottigliato all'uopo (cosa che tra le righe é stata già detta da chi mi ha preceduto)
scusate se rispondo solo ora ma non ho internet a casa...
dopo un fine settimana di riflessione mi sto orientando sull'idea di ripararla con le mie manine e con aiuti esterni, però devo ancora farmi un idea del costo a cui andrei incontro, qualcuno potrebbe indicarmi il materiale migliore per effettuare tale riparazione in modo che faccio una ricerca e vedo approssimativamente dove vado a finire.. (insomma, è ancora tutto da decidere ma prima vorrei informarmi bene cosa mi comporta ripararla sotto tutti i punti di vista, onde evitare di piantare il lavoro a metà buttando tempo e soldi!!)
poi magari inizierò ad approfondire e a domandare dettagli anche su alcune operazioni di riparazione che al momento mi danno qualche dubbio...
diciamo che economicamente bisogna anche considerare il fatto che se decido di buttarla è da smaltire, e solo il costo di tale operazione, potrebbe giustificare la riparazione.
i primi dubbi che mi vengono in mente su come opperare è:
- sulla murata di destra dove ci sono 3 crepe profonde/passanti dici di tagliare un unico rettangolo che comprenda tutte le crepe? se si, come mi comporto con il longherone??
- per riempire di vtr una superficie piuttosto ampia, devo per forza creare una dima per far si che la riparazione segua la forma dello scafo, in che materiale conviene farla?
adesso guardo se sul forum trovo un po' di lavori del genere eseguiti da altri e inizio a studiarmi le fasi operative...
ps. purtroppo sui termini tecnici sono una frana, che cosa è di preciso l'operazione di "puntellare la barca"?
(16-07-2016 20:29)pepilene Ha scritto: [ -> ]Io procederei cosi: scartavetra quel che basta per chiudere la crepa e non deformare le curve esterne, il contrario sugli interni scartavetra bene una superficie di 1 barra 2 mq, e metti del tessuto di grosso spessore di fibra inbevuta di resina, fino a coprire uno specchio.
Se ti riesce neanche si noterà l'accrocco.
Quoto per l'acquisto di una barca nuova di pacco.
tu intendi di partire a riparare dal fuori per mantenere la forma e poi intervenire dentro per rinforzare? seguendo questa operazione, con che materiale tratto l'esterno??? sempre fogli di vtr?
va detto che l'entità delle crepe mi obbliga a scartavetrare almeno 1-2cm per lato di ogni crepa, perchè le più grosse sono passanti...
grazie oudeis, un colpo di telefono glielo farò sicuramente
stavo leggendo il link che ha postato su come riparare una falla.
qui dice che, dopo aver tagliato tutta la superficie che presenta crepe, sull'esterno per preservare la forma dello scafo hanno messo dei fogli di "melamina", per poi ricreare l'interno e rifinire l'esterno.. sapete niente? avete già usatop questo materiale?
Su riparazioni strutturali come quelle che devi fare tu non basta scartavetrare 1 o 2 cm, come ti ho già scritto devi lavorare di flessibile fino ad arrivare sulla vetroresina sana e resinare a palella con poliestere e tessuto di vetroresina di diverse dimensioni.
Io userei resina poliestere che è la stessa con cui hanno costruito la barca e ti darà meno problemi di una epossidica, il lavoro va fatto per gradi e con tanta pazienza, dove ci sono avvallamenti si resina col mat, ma solo dopo aver ricreato la struttura col tessuto.
Prendere spunto da qui è già un buon inizio.
http://www.cantierino.it/wp/?p=194
Condivido in pieno! Tanto fai fuori e tanto fai dentro ma cerca, come già detto, di fare in modo che i lembi delle "ferite" siano fra loro il più vicini possibile.