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Versione completa: Pannello fotovoltaico morbido appoggiato sul bimini: pericolo?
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Concordai con la solbian la collocazione dei due pannelli sul bimini, a cui sono ancorati con quattro clip ciascuno. Mai avuto problemi e siamo al terzo anno. Mai sentito di tendalini infiammati. Proverò a raffreddarli per verificarne la resa, ma sono scettico, perché non ho mai notato surriscaldamento (forse perché il vento delle Cicladi rinfresca parecchio?).
Una cosa importante: ricordati di non esporre al mai i pannelli al sole senza connessione alle batterie, perché si rovinano. Certo non è che devi correre ad attaccarli ai cavi perché altrimenti è il disastro, intendiamoci, semplicemente non devi lasciarli al sole per un po'
Sono leggende come i danni fisici prodotti dal wifi, i tumori all' orecchio dovuti all' uso del telefonino, il divieto di usare le gomme termiche in estate...
Il problema non sussiste assolutamente … ricordo che l’innesco spontaneo della carta (detto comunemente autocombustione )è a 100 gradi.. il pannello neanche si avvicina lontanamente a tale soglia, e non lo appoggi su di un foglio di carta.. Giusto per dare un parametro spiccio ..
Di seguito è indicata la temperatura di autoaccensione di alcuni materiali:

Acetaldeide 175 °C
Acetone 465 °C
Benzene 560 °C
n-Butano 405 °C
Carta 230 °C
n-Esano 225 °C
Etano 515 °C
Etilene 490 °C
Idrogeno 500 °C
Legno 300 °C
Metano 537 °C
Propano 470 °C
Propilene 458 °C
Toluene 535 °C
Zolfo 243 °C
Cloroformio 192 °C


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Una cosa importante: ricordati di non esporre al mai i pannelli al sole senza connessione alle batterie, perché si rovinano.
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E quale ragione fisica vi e' per affermare questo ?

Leggende ! come quelle citate da Giada
In realtà ci sono (molto remote) possibilità di incendio, ma solo in presenza di difetti localizzati (di fabbricazione o per invecchiamento) del pannello fotovoltaico, il cosiddetto hotspot. In questi casi si può avere un forte riscaldamento di una zona specifica che può sollecitare i substrati inferiori del pannello. C'è però da dire che le temperature da raggiungere sono decisamente alte, il lexan citato inizia ad ammorbidirsi a partire dai 140°C÷160 °C circa a seconda del prodotto specifico. Una foto con termocamera può evidenziare possibili rischi.

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Procurato allarme.
io ho due pannelli flessibili da 130 W sul bimini e ancora dopo 2 anni non ho dovuto chiamare i pompieri . Direi di stare sereno anche se a Maggio ero su un Class 40 in Oceano ed una cella di un pannello sulla tuga ha preso fuoco con noi in navigazione ma tuga o bimini non cambierebbe nulla in caso di incendio della cella senza nessuno a bordo brucerebbe tutto ugualmente
Non conosco la ragione fisca per la quale il tecnico che mi installò i pannelli mi fece la raccomandazione di non lasciarli al sole senza collegamento. Mi disse che per il calore rischiano di gonfiarsi. Io non me capisco niente, ma siccome lui me capisce, io mi attengo alla sua raccomandazione, peraltro senza fatica.
(28-07-2016 20:44)sandro1 Ha scritto: [ -> ]Procurato allarme.

A scopo di lucro.
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..una cella di un pannello sulla tuga ha preso fuoco con noi in navigazione
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Davvero si trattava di una cella ? per esperienza mi risulta che le celle surriscaldate si interrompano molto facilmente bloccando il fenomeno, immagino piuttosto che uno dei collegamenti fosse in cattive condizioni per ossidazione e che questo si sia surriscaldato fino ad una temperatura sufficiente ad innescare la combustione della plastica di incapsulamento (e' cio' che puo' accadere con qualunque connessione elettrica a bordo).


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il tecnico che mi installò i pannelli mi fece la raccomandazione di non lasciarli al sole senza collegamento. Mi disse che per il calore rischiano di gonfiarsi. Io non me capisco niente, ma siccome lui ne capisce, io mi attengo alla sua raccomandazione, peraltro senza fatica.
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Un pannello non collegato e' come un pannello che non eroga corrente perche' le batterie sono cariche (il regolatore di fatto lo scollega), dovremmo quindi vedere i pannelli deteriorarsi (gonfiarsi) quando le batterie hanno raggiunto la loro carica ?
(28-07-2016 22:19)IanSolo Ha scritto: [ -> ]----
..una cella di un pannello sulla tuga ha preso fuoco con noi in navigazione
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Davvero si trattava di una cella ? per esperienza mi risulta che le celle surriscaldate si interrompano molto facilmente bloccando il fenomeno

Mica vero. O almeno può essere una casistica ma non la regola.
-Un difetto di fabbricazione nella connessione fra cella ed elettrodo può presentare una caduta ohmica con conseguente forte riscaldamento localizzato, un' eventuale scintilla per arco elettrico nella connessione può essere l'innesco per la combustione se si è raggiunta la temperatura di fiamma dei materiali plastici.
-Caso simile per esposizione solare parziale del pannello, la porzione di cella ombreggiata si comporta come un diodo polarizzato direttamente, dissipando calore, fenomeno noto come il già citato hot spot.
Si tratta di situazioni rare ma abbondantemente documentate anche dai vvff come casistiche di incendi in impianti fotovoltaici e studiati analiticamente.
Es.: https://www.politesi.polimi.it › bitstream

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Ian Solo, è inutile che mi rivolgi domande dal tono retorico, ti ho già detto che non sono esperto in materia. Il tecnico mi specificò che il problema non si sarebbe posto se ci fosse stato il collegamento alle batterie, ancorché cariche, il perché non te lo so dire (e forse non mi fu specificato). Se non ti convince il tecnico, figurati se ti voglio convincere io.
(24-07-2016 20:01)geremia Ha scritto: [ -> ]Salve, ho installato il pannello fotovoltaico sul bimini. Si tratta di un mono cristallino da 210 V ? che produce in estate 70 Ah al giorno. Il pannello ha una struttura semi morbida flessibile ed è poggiato con cerniera sul bimini realizzato con tessuto su barella. Oggi un amico ingegnere mi ha detto che il sistema adottato non è sicuro perché il bimini potrebbe incendiarsi a contatto con la struttura di plastica ( lexan) che costituisce la struttura semi rigida del pannello. Inoltre mi parlava di spessore dei cavi. Io ho installato un cavo da 2,5 positivo e negativo dal pannello al regolatore di carica e un cavo da 4 mm positivo e negativo dal regolatore alla batteria. Il regolatore e' di 15 watt ? . Ora intanto vorrei aumentare il calibro dei rispettivi cavi portando i primi a 4 e i secondi a 8. Se qualche Adv esperto può darmi delucidazioni in merito grazie
Io ho sul bimini un pannello da 50 e uno da 100 da 2 anni, fino ad oggi tutto ok ( gratt gratt )
(25-07-2016 14:16)masa66 Ha scritto: [ -> ]Il vero problema è che è questo il livello degli ingegneri....

Non vedo "faccine", per cui posso pensare che tu ne sia convinto, ed in questo caso io come ingegnere mi sento chiamato in causa ed anche offeso.

Come al solito le generalizzazioni sono indice di profonda ignoranza; tu fai il brillante con i puntini di sospensione propinando delle presunte "verità", ma io diffido di chi non ha dubbi come te e che si arroga il diritto di pontificare su cose che probabilmente conosce solo per sentito dire.

Spero davvero che tu non stessi parlando seriamente.

Senza cordialità,
Casper
Per quanto riguarda l'incendio le statistiche (proprio quelle dei VVF) dimostrano che la stragrande maggioranza degli incendi nasce da parti annesse ai pannelli quali sono i morsetti di derivazione, giunzioni o i cavi di connessione, molto rari sono i casi di combustione originata proprio sulle celle e tutti i casi segnalati di questo tipo sono stati osservati su impianti fissi di una certa potenza dove le tensioni ai morsetti in uscita dalla serie delle stringhe e' di varie centinaia di Volt (puo' anche raggiungere il migliaio) che nel caso dei citati "hot spot" possono si' divenire pericolosi in quanto pur interrompendosi il collegamento l'alta tensione continua a sostenere un arco elettrico, ritengo veramente poco probabile che su modesti impianti di piccola potenza e bassa tensione come i nostri possa avvenire qualcosa del genere.

Torcido,
non c'e' nessuna retorica, molto banalmente (mi scuso se non e' risultato chiaro) invitavo a riflettere sulla semplice e inconfutabile constatazione che durante il suo funzionamento il regolatore di carica interrompe spesso il collegamento ai pannelli (quando le batterie risultano cariche) che quindi risultano di fatto a collegamento aperto e privi di carico.

In sintesi per le nostre modeste installazioni non mi preoccuperei piu' di tanto se le mosettiere sono di buona qualita' e se il regolatore e' installato in zona protetta e ben arieggiata e il tutto e' completo di idonei fusibili (in pratica se l'impianto e' fatto secondo le normali regole di buona pratica per le installazioni elettriche).
[quote='IanSolo' pid='438985505' dateline='1469737170']
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..una cella di un pannello sulla tuga ha preso fuoco con noi in navigazione
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Davvero si trattava di una cella ? per esperienza mi risulta che le celle surriscaldate si interrompano molto facilmente bloccando il fenomeno, immagino piuttosto che uno dei collegamenti fosse in cattive condizioni per ossidazione e che questo si sia surriscaldato fino ad una temperatura sufficiente ad innescare la combustione della plastica di incapsulamento (e' cio' che puo' accadere con qualunque connessione elettrica a bordo).


C'ero a bordo ed ha preso fuoco una cella che abbiamo anche fatto fatica a spegnere poi una volta raffreddata è stata coperta !! questo è successo nello stupore generale se poi fosse perché il gomito fa contatto col piede e antani la supercazzola sia arrivata alla cella ed ha bruciato lui non saprei dirti non sono un tecnico ma ha bruciato solo quella cella .
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C'ero a bordo ed ha preso fuoco una cella !! questo è successo nello stupore generale
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Certo che e' da stupirsi ! lo definirei quasi un caso piu' unico che raro, conosco da vicino come sono realizzati i pannelli (parlo proprio di costruzione, non di uso o installazione) e la cosa mi meraviglia assai, non hai una foto ?
no mi spiace non ho foto non abbiamo avuto la prontezza di farla non ti nascondo che sentire la puzza e vedere il fuoco in tuga ci ha abbastanza spaventato. Poi appena potuto l'abbiamo coperta con del nastro e le altre di fianco funzionano perfettamente tanto è vero che la barca va ancora cosi .
Forse il calpestamento del pannello in tuga ha prodotto qualche possibile innesco non so !
Mi sapresti descrivere (se non ne conosci il tipo) di che pannello si tratta ? Sono oltremodo curioso di capire cosa mai possa essere stata la vera causa visto che correnti "forti" passano solo lungo le strip di connessione e quelle dovrebbero essere ben dimensionate.
Iansolo Il mio amico è in Oceano tutto il mese non riesco a trovarlo mi spiace se mi ricordi in privato a inizio Settembre ti do tutti i dati senza problemi
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