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Versione completa: caricabatterie uso nautico
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Un plauso all’onestà intellettuale di Gedeone.
Per mia onestà devo invece ammettere che pure io (ancorché da perfetto profano) ho l’impressione che il carica batterie “grosso” sia qualitativamente migliore dei due “piccoli”, ma non ho elementi per affermarlo con certezza. Immagino che i due piccoli, in quanto portatili, siano stati costruiti senza quegli accorgimenti invece necessari per uno fisso che, per sua natura, è destinato a lavorare continuamente in ambienti ostili (come l’angusto gavoncino della mia barca a ciò dedicato). Ma per sapere con certezza qual’è la soluzione effettivamente più affidabile credo che non ci sia altro modo che la sperimentazione diretta sul campo...ovvero sul mare.... Wink
La discussione resta cmq aperta a chi avrà voglia di dire la sua.
Insomma, è meglio (in teoria) la soluzione 1 o la 2 [?]
Per oggi stacco anch’io.
Buona serata a tutti
Ti conviene un unico caricabatterie switchmode per tutte le bancate ( 2 uscite 2 batt.,3 usc. 3batt.) ed un secondo caricabatterie di rispetto da poco, se vedi il mio quadro elettrico c'è il secondo caricabatterie, gli ho solo messo un trasformatore più grosso, 30A contro il precedente da 15, uso un selettore per passare da un carica a quell'altro. Il carica che vedi è quello vecchio a cui si era bruciato il trasformatore, con € 50 l'ho cambiato.
da alcuni anni sulla mia barca è montato un ricchissimo saldatore con attacco alle singole utenze
Quando mi serve funziona e ricarica due batterie da 200 e una da 150 per il motore. Lo devo cambiare?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da srigiuliano
da alcuni anni sulla mia barca è montato un ricchissimo saldatore con attacco alle singole utenze
Quando mi serve funziona e ricarica due batterie da 200 e una da 150 per il motore. Lo devo cambiare?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Un saldatore???????
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da srigiuliano
da alcuni anni sulla mia barca è montato un ricchissimo saldatore con attacco alle singole utenze
Quando mi serve funziona e ricarica due batterie da 200 e una da 150 per il motore. Lo devo cambiare?
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Che dire... se funzione e non cambi batterie ogni 3 mesi, perchè?
La soluzione E' un po' bizzarra... Ma mi interessa, potresti spiegarla nei dettagli?.
Che saldatrice, ad arco con uscita CC?
Se si, che tensione (mi pare che escano a 48V)?
... dai! dettagli...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da stefanofinn
Sulla mia barca ho montato un alternatore Magneti Marelli da 100A, il motore ha 20hp ed in crociera a 2000giri prima (alternatore da 40A) andavo a 5Kn ed ora vado a 5Kn......senza aver cambiato elica o modificato il passo. Ho il frigorifero sempre accesso, non mi preoccupo del consumo delle luci e faccio molta rada.....2x100Ah per i servizi e 1x84Ah per il motore. 42 giorni a zonzo e mai una volta senza corrente
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ciao Stefano, salve ragazzi,
mi sono appena iscritto al sito proprio per poter chiedere un aiutino sull'argomento e, per quanto possibile, per dare il mio contributo.
Com'e' evidente, l'argomento e' di una complessita' disarmante, e la tua testimonianza mi sembra quantomeno tranquillizzante.
Pero' vorrei capire che tipo di batterie monti (classiche, Gel, AGM), isolatori/partitori carica o deviatori, ecc.
In questi giorni, nella ricerca disperata di soluzioni definitive o di compromesso per non spendere troppo, ho avuto modo di vedere un'offerta di prodotti incredibile. La mia attenzione si era inizialmente concentrata sulla ricerca di uno splitter (ovvero isolatore, partitore, ripartitore, separatore, ecc. Smiley39 ) di batteria, che a sa volta puo' essere a diodi (economico) o elettronico; e in alternativa ci sono dei rele' a controllo elettronico. Mi sembrerebbe un buon compromesso un alternatore di potenza con uno splitter elettronico dotato di due ingressi e tre uscite magari con sensori di temperatura, con 2 batterie piombo/acido da 80A per motore e servizi 'pesanti' (salpaancore)+ 1 AGM da 100 per servizi continui (frigo, ecc.). Ma chi li produce e chi ce li ha montati? Oppure un paio di quei rele' elettronici in serie. Che ne dite? Grazie.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Enzo_Vr
In prospettiva della nuova gel, ti servirà un buon caricabatterie idoneo per quel tipo di batteria e con uscita secondaria per la PbCa del motore.

Costicchiano ma vanno molto bene i MasterVolt, che tra l'altro gestiscono entrambe le fonti, cioè sia il 220 Volt AC della banchina/generatore che i 12 dell'alternatore, permettendo così di avere un unico sistema anzichè due, col vantaggio che, per esempio, puoi accendere il motore anche se sei ancora attaccato in banchina senza fare guai.

A quale modello della Mastervolt ti riferisci?


E a questo punto, fatto 30 fai 31 e prendi un MassCombi, che così hai anche un inverter per usare la 220 Volt AC anche quando non c'e' nè banchina nè generatore.

Se calcoli la sola differenza di prezzo tra oggetto che va a 12 Volt DC e 220 Volt AC, ti bastano due accessori per ripagarti la maggior spesa!

Cosa serve accendere il motore in banchina? A parte la possibile dimenticanza, ma per scaldare un boiler elettrico ci vogliono 20 minuti, col motore in 5 minuti c'e' acqua calda per tutti.

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Ciao Aldo, uso tre batterie (2x120 e 1x84)classiche marca Bosch serie Silver che di certo non te le regalano, ma costano molto meno di quelle al gel. Sono batterie stagne a manutenzione zero e non rilasciano vapori o fuoriuscite di acido. L'alternatore è un normalissimo alternatore smontato da un furgone rottamato, pagato €40 oltre €15 per farlo revisionare e controllare dall'elettrauto (Quello che chiamano alternatore di potenza e che fanno pagare a peso d'oro è un normalissimo alternatore, comne quello di una macchina di grossa cilindrata o di un furgone, non ha niente di speciale). Il ripartitore di carical'ho comprato da Osculati ed è a tre uscite, serve a caricare in maniera indipendente le tre batterie e a tenerle isolate l'una dall'altra.Non ho mai avuto problemi elettrici ricaricando per non più di 2/3 ore di motore al giorno e ripeto che ho sempre in funzione 2 frigoriferi e quasi sempre 3 ventilatori, quindi consumo molta corrente. Non ho risparmiato sul caricabatterie 220V ed ho comprato un Quick, non ho buttato il vecchio caricabatterie ma gli ho cambiato il trasformatore per renderlo più potente e lo tengo come caricabatterie di rispetto. Altra cosa su cui non ho badato a spese è sui fili e sui magnetotermici per fare il quadro, spendendo molto meno rispetto ai prodotti che trovi nei negozi ed avendo un risultato qualitativamente superiore.Per esempio un quadro elettrico come il mio ti costa circa €300/350 di materiale e parecchie ore di lavoro, uno Osculati o simile circa €1000, ed è di qualità inferiore.
Se vuoi consigli o schemi mandami pure un email stefanofinn@alice.it
Per quanto mi riguarda la questione caricabatterie è conclusa. Visto però che la discussione continua, vi confido come è andata a finire (ma promettetemi di non ridere e di non dirlo a nessuno).
Allora, dopo essermi ripreso dallo shock della MasterVolt (per un caricabatterie equivalente allo Smart 12-12 nautimarket – cioè elettronico, 2 uscite e 10A complessivi - mi hanno sparato 440 euro) e dal minishock della Quik (230 euro) ho optato per una ulteriore soluzione: 2 caricabatterie indipendenti (batterie motore e servizi) comprati alla Lidl per la modica cifra di 18 euro cadauno. Sono elettronici (ricarica ai c.d. 3 stadi: bulk/absobtion/floating), 3,6A, stagni, piccoli, leggeri e con 3 anni di garanzia). Si, forse 3,6A per una batteria da 100A non sono tanti. Però con 36 euro ho (per ora) risolto il problema. Vedremo come andrà. Male che vada li userò per la batteria dello scooter che d’inverno è a riposo.
Li sto usando da oltre 10 giorni... e ancora non hanno dato problemi (dal voltmetro di bordo riesco a vedere quando partono gli impulsi di mantenimento).
Vento,
Sei un genio! (alla faccia di quei vampiri che volevano 440 eurozzo!!!)
3,6 A sono proprio pochi, ma che ti frega, forse rovinerai un po' le batterie e magari dovrai cambiarle un po' più spesso, ma chi può dirlo ora.
E' come quando devi comprare la TV in negozio guardi anche il capello, ma poi a casa CISSENEFREGAA!

ciao
Grazie Gedeone. Niente applausi però!
In effetti, come ha detto Ale, in mare bisogna un po’ arrangiarsi, così come del resto scriveva Joshua Slocum quando parlava di suo padre che: '...apparteneva a quella categoria di uomini che, naufraghi e soli su un’isola deserta, trovano sempre la strada per tornare a casa, purchè abbiano un coltello e possano mettere le mani su un albero'.
Perchè una carica da 3,6A potrebbe danneggiare le batterie?
Da qualche parte avevo letto che una carica lenta fa comunque meglio alle batterie rispetto alla carica veloce (oppure carica meglio? Boh! Ora non ricordo bene). Forse si danneggiano interropendo il ciclo di ricarica se questo non si è completato?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da vento forza10
Perchè una carica da 3,6A potrebbe danneggiare le batterie?
Da qualche parte avevo letto che una carica lenta fa comunque meglio alle batterie rispetto alla carica veloce (oppure carica meglio? Boh! Ora non ricordo bene). Forse si danneggiano interropendo il ciclo di ricarica se questo non si è completato?

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Esatto,
solo per quel motivo, alla lunga non riesci + a caricare 100%
Ma quelle spinette con la ciabatta IO le eliminerei collegando direttamente i fili. E' un gavone, se ci metti un oggetto che sballotta e ti stacca una spina? Non mi dire che controlli sempre!?!?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da vento forza10
Il carica in alto è collegato alla batteria servizi (e sta caricando), mentre quello in basso è collegato alla batteria avviamento (ed è in mantenimento, come si può vedere dai due led allineati uno sull’altro).
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E quell'oggetto nero in basso a sinistra? Diodi ripartitori di carica?
Beh potresti allegare anche uno schema elettrico completo...42
Le spinette collegate alla ciabatta sono quelle dei caricabatterie (220 V), per cui se si staccano poco male...i caricabatterie non si accenderanno...
Ho lasciato le spine originali per via della garanzia. Se dovesse andarmi a fuoco la barca non vorrei mai che dessero la colpa a questa manomissione non autorizzata.... eh! eh! eh!
Cmq avevo già pensato ad eliminare l’inconveniente evitando di riempire il gavone con materiale che potesse fare danni anche peggiori, come sbattere contro l’impianto.
Si tratta, tuttavia, di una foto scattata sotto l’effetto adrenalinico di aver attivato l’impianto per la prima volta e di aver pronunciato l’auspicato.... FUNZIONA!!!. Ora i fili sono sistemati un po’ meglio.
x Gimbo.
Si, è il ripartitore di carica che dall’alternatore distribuisce alle due batterie.
Le uscite dei caricabatterie li collego direttamente ai morsetti della batteria (a motore spento...ovviamente).
Non ho fatto lo schema, benchè sia molto semplice (quello 220V).
In sostanza:
- presa esterna stagna (Osculati)
- magnetotermico/differenziale (16A)
- presa Sciuko nella scatola stagna (quella in primo piano di fianco al M/D), cui è collegata la ciabatta (il progetto iniziale prevedeva un solo caricabbaterie a 2 uscite....ecco il perchè di quella orribile ciabatta)
- ulteriore scatola stagna fuori dal gavone (non si vede) con interruttore (per la presa Sciuko dei caricabbaterie) e altra Sciuko (per la cucina e dinette)
- prosecuzione fino al locale di prua (wc e calavele) con altra Sciuko in scatola stagna
- cablaggio con cavo 3x2,5mmq doppia protezione in neopreme (quello arancione)
PS. Il cavo arancio che si vede in foto e che va verso l'alto era un attacco volante in attesa di montare la presa esterna stagna. Ora invece il cavo prosegue nel gavoncino posteriore e poi in quello successivo (a poppa), dove si vede quel tubo trasparente (H2O per la doccetta esterna)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da vento forza10
Le spinette collegate alla ciabatta sono quelle dei caricabatterie (220 V), per cui se si staccano poco male...i caricabatterie non si accenderanno...
Ho lasciato le spine originali per via della garanzia. Se dovesse andarmi a fuoco la barca non vorrei mai che dessero la colpa a questa manomissione non autorizzata.... eh! eh! eh!
Cmq avevo già pensato ad eliminare l’inconveniente evitando di riempire il gavone con materiale che potesse fare danni anche peggiori, come sbattere contro l’impianto.
Si tratta, tuttavia, di una foto scattata sotto l’effetto adrenalinico di aver attivato l’impianto per la prima volta e di aver pronunciato l’auspicato.... FUNZIONA!!!. Ora i fili sono sistemati un po’ meglio.

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Abbiamo già trattato l'argomento garanzia e RICORDO le tue parole...
Per l'incendio mi pare più probabile acqua sulla ciabatta e conseguente cortocir... va beh mi sono capito.
PS comunque il lavoro è bello e pulito.

ciao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da vento forza10

Le uscite dei caricabatterie li collego direttamente ai morsetti della batteria (a motore spento...ovviamente).

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Se uno collega le uscite del caricabatterie stabilmente alle batterie e con caricabattierie acceso fa partire il motore cosa si rischia?
altra domanda.....qualcuno vende i Quick online?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da gimbo
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da vento forza10

Le uscite dei caricabatterie li collego direttamente ai morsetti della batteria (a motore spento...ovviamente).

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Se uno collega le uscite del caricabatterie stabilmente alle batterie e con caricabattierie acceso fa partire il motore cosa si rischia?
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Non si rischia nulla, i carica sono costruiti per non 'ricevere' corrente. Altro è dire che accendi il motore col caricabatteria collegato.
Se la batteria è carica nulla di male.
Se la batteria non è carica il caricabatteria va in protezione
Se il caricabatteria non è protetto (da 1 fusibile almeno) potrebbe bruciarsi l'avvolgimento
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