(29-11-2016 17:42)Fides Ha scritto: [ -> ]salve amici, il barber sul genoa rollato può avere un senso ?
Il barber puo essere usato quando vela e scotta possono rientrare verso l'interno , non devono avere il sartiame come impedimento .
Grazie lord (è sembrato come un messaggio in una bottiglia...
) quindi , non essendoci sartiame a impedire ( il punto di scotta avanzato verso prua) potrebbe funzionare , magari si riesce ad eliminare un po' di grasso? Cmq proverò... grazie!
Più si borda più si stringe ma meno si corre, questo è il problema.
@Fides continuo a sostenere di usarlo con parsimonia. Non conosco la tua barca, ma lo scopo del barber e di portare l'arco sotteso dal fiocco ( permettimi di usare questa definizione per semplicità, premettendo a priori che la vela si sviluppa in altezza ), più vicino alla mezzadria. Questo in talune condizioni, effetivamente ti permette di stringere la bolina.
Perfetto, chiarissimo, non credo sulla mia sia conveniente, visto he già a tutta tela non gradisce la bolina stretta, magari una finezza inutile , se riesco farò un tentativo ma ancora grazie x le vostre opppppinioni!
"stringere la bolina" è da considerare in relazione alla VMG, giusto?
Perché mi preoccupano i gradi di scarroccio.
Sperimento spesso l'uso del barber ma non ho ancora trovato un metodo.
A me piace molto stringere e ho sempre sott'occhio la prua bussola e la COG (course over ground).
Ovviamente, a seconda dell'intensità del vento, il differenziale tra i due cambia ma volevo chiedere: 10 gradi in media di scarroccio sono troppi?
(22-05-2018 18:28)osef Ha scritto: [ -> ]"stringere la bolina" è da considerare in relazione alla VMG, giusto?
Perché mi preoccupano i gradi di scarroccio.
Sperimento spesso l'uso del barber ma non ho ancora trovato un metodo.
A me piace molto stringere e ho sempre sott'occhio la prua bussola e la COG (course over ground).
Ovviamente, a seconda dell'intensità del vento, il differenziale tra i due cambia ma volevo chiedere: 10 gradi in media di scarroccio sono troppi?
Tendenzialmente sui testi si parla di 4-5° di scarroccio.
Questo con barra di 4-5° all'orza porta l'angolo di incidenza del timone a circa 8-10°, non so se ci sia una relazione con gli 8° citati da Bullo per le vele.
Mi sa che sei andato un po' oltre, sempre che tu lo stia calcolando correttamente.
"Stringere di bolina" in effetti può essere interpretato, nel senso che ci sarà sicuramente una bolina per una VMG ottimale, però le condizioni contingenti possono imporre di stringere anche sopra quell'angolo (es. pericolo sottovento, sbandamento).
il trasto randa serve a stringere di piu?
il barber.. ha la stessa funzione, serve a svergolare la vela con le ariette... non a stringere di piu, ma meglio.
(22-05-2018 18:28)osef Ha scritto: [ -> ]"stringere la bolina" è da considerare in relazione alla VMG, giusto?
Perché mi preoccupano i gradi di scarroccio.
Sperimento spesso l'uso del barber ma non ho ancora trovato un metodo.
A me piace molto stringere e ho sempre sott'occhio la prua bussola e la COG (course over ground).
Ovviamente, a seconda dell'intensità del vento, il differenziale tra i due cambia ma volevo chiedere: 10 gradi in media di scarroccio sono troppi?
direi che la meta ... poi ci sono condizioni che scarrocci anche di piu, carena sporca, assenza di vento, onda contro, timoniere che ami stringere contro tutto e tutti, le metti tutte insieme e a voglia se ci arrivi a 10.. anche 15.
Clavy la mia opppinione è che i filetti fluidi vengono deviati dalla pinna di deriva ed arrivino al timone quasi per chiglia perciò l'angolo che fa il timone è uguale a quello della pinna.
la quantità di variabili in gioco, lascia sempre aperto all'interpretazione personale.
E' certo che in regata, quando devi raggiungere una boa e ti confronti con altri, aguzzi l'ingenio per adattare le tue vele al meglio rispetto al vento in cui stai navigando.
Il vento reale è lo stesso, ma ogni barca lo trasforma a suo modo in apparente e questo porta con se la possibilità di regolare le vele in modi ben diversi gli uni dagli altri.
Anche sulla stessa barca si hanno visione diverse.
Comanda il log e per forza chi arriva prima sulla linea del traguardo.
Domenica abbiamo fatto una regata praticamente in monotipia e li ti accorgi chi ha raggiunto il massimo delle sue performance giocando con tutte le regolazioni fini che ha a disposizione
Io trovo che il barber sia una regolazione molto affascinante e complicata allo stesso momento perchè capire quando e quanto usarlo non è proprio così scontato. Ed anche per il timoniere fa una grossa differenza.
(22-05-2018 19:18)easy221 Ha scritto: [ -> ]Io trovo che il barber sia una regolazione molto affascinante e complicata allo stesso momento perchè capire quando e quanto usarlo non è proprio così scontato. Ed anche per il timoniere fa una grossa differenza.
quotissimo !
per colpa del "kutta" la chiglia vede la circolazione generata dal timone, come il fiocco quella generata dalla randa, sono piu distanti e sicuramente qualcosa si perde ma io ci tenevo al concetto.. e' l' ultima balumina, quella piu a poppa che gestisce i flussi.
l' angolo di lavoro giusto del timone per ridurre lo scarroccio e' intorno ai 5 gradi alla poggia, in questo modo la circolazione che genera e' tale da ridurre lo scarroccio di molto.. forse non zero ma 2, 3 gradi su una barca pulita regolata e ben portata non sono irraggiungibili.
il rake a quello serve.. ad avere la barca ardente quanto basta.
un modo facile ma da lavorarci e provare e' quello dei segni di balumina sulle crocette, sono almeno tre, vento leggero medio alto.. ma possono essere anche di piu.
sai che con 6 nodi la balumina traguarda il nastro piu esterno, se il filetto basso del fiocco chiede di poggiare chiudi il barber finche non si mette dritto.
il lavoro sta a trovare i punti giusti, poi la regolazione diventa automatica.
A me spesso i filetti del fiocco che chiedono di poggiare sono quelli a metà vela. Cosí catzo il barber lasciando stare la scotta. La vela acquisisce una più bella forma ma non sempre migiora la velocità.
Mi piace molto il concetto che sia l'ultima balumina a chiudere il flusso. Infatti, con aria sostenuta, sventando la randa e fiocco cazzato si corre di più e meno sbandati.
(22-05-2018 21:08)osef Ha scritto: [ -> ]A me spesso i filetti del fiocco che chiedono di poggiare sono quelli a metà vela. Cosí catzo il barber lasciando stare la scotta. La vela acquisisce una più bella forma ma non sempre migiora la velocità.
Mi piace molto il concetto che sia l'ultima balumina a chiudere il flusso. Infatti, con aria sostenuta, sventando la randa e fiocco cazzato si corre di più e meno sbandati.
forse.. c'e' un altra regolazione spesso ignorata e che puo essere risolutiva in certi casi.. quando il filetto in mezzo... si chiama paterazzo ma non farlo sapere in giro.. so segreti da sparaboe.
(22-05-2018 19:36)ZK Ha scritto: [ -> ]l' angolo di lavoro giusto del timone per ridurre lo scarroccio e' intorno ai 5 gradi alla poggia...il rake a quello serve.. ad avere la barca ardente quanto basta.
interessante... quindi se facendo una onesta bolina (che immagino con 8-10 nodi, le mie solite vele, e i 5-6 soliti cari scagnozzi a bordo) trovassi il timone sopra il segno dei 5 gradi vuol dire che il rake è verosimilmente giusto?
(22-05-2018 19:36)ZK Ha scritto: [ -> ]un modo facile ma da lavorarci e provare e' quello dei segni di balumina sulle crocette, sono almeno tre, vento leggero medio alto.. ma possono essere anche di piu.
penso che questo possa valere con i fiocchi di barche con lande a murata, mentre sul mio albero (frazionato) le crocette sono abbastanza strette, pensi che possa avere lo stesso un senso? (io non ho armato nessun barber comunque, anche se qualche volta ho giocato con la scotta di sopravento segnando un po la tuga...)
i 5 gradi sono giusti.
non so quanto siano larghe le crocette sulla tua.. in generale invece che a meta sta un pelo piu fuori ma che la proiezione caschi fuori non mi e' mai capitato.
comunque.. il velaio che t' ha disegnato la vela.. quanto aperta a quota crocetta te lo dovrebbe saper dire, quella e' la base poi vedi se con l' equipaggio su te l' aggiusti.