Si questa sarebbe una a soluzione se non avessi della strumentazione. Sbandati a 45° dipende da quanti vento c'è. Io infatti non ho ancora capito se con quali venti sono di sicuro più indicati.
se accettate di chiamarli barber..
io non vi do di "downer hauler"
hanno la stessa identica funzione del trasto randa.
su una barca che non ha il trasto randa.. mettere i barber al fiocco pare una follia, tuttavia:
come il trasto randa, si usano con poco vento per "svergolare" e con tanto vento per "svergolare" ovvero per non farlo,(esterni) cambiando angolo di corda, si usano pure per aggiustare "i buoni motivi dei cantieri" di produrre coperte troppo larghe per la giusta posizione dei carrelli, ma sono regolazioni, non manovre fisse. se non li ragionate in funzione dello svergolamento.. so regolazioni inutili.
Si hai ragione per la randa, di fatto per il poco vento ho una soluzione per portare il boma al centro e svergolare...Cosa che ha senso fino a 10/12 nodi di reale (con le attuali vele che sono da crociera in dacron); con le prossime, che saranno più magre, credo che dovrò usarlo anche con intensità maggiori
(30-12-2016 20:25)einstein Ha scritto: [ -> ]Sono utili, se usati con cautela, per tutte le barche che hanno sartie a murata; da ricordare che il mondo dell'aria deve sposarsi con quello dell'acqua...
(31-12-2016 10:37)bullo Ha scritto: [ -> ]Allenamento, allenamento, allenamento, sentire la barca, se grande guardare il log perchè si sente meno.
+1
IMHO Dopo aver fatto tutti i calcoli teorici, si va' in mare e troviamo le... onde. Dipendentemente dal tipo di barca che si ha e di navigazione o regata che si fa' ogni tanto vale la pena tenere tutto il sistema un po piu' rilassato e magari perdere un paio di gradi di bolina per non distruggere l'equipaggio (volontario
)
I barber haulers che uso sono accrocchi faidate' che regolo anche un po' istintivamente.
Inner hauler va visto come una regolazione in più per consentire di posizionare facilmente il punto di scotta del fiocco nello spazio tridimensionale, come già accade con la randa, per modificare la parte alta della vela, come dice ZK. Quindi l'in andrebbe usato nelle brezze, pensa al perché...
Già trattato dal nostro guru Einstein che risponde così :
TWEAKERS :
Visto che nessuno ti risponde, ci provo io.
Con vento debolissimo (1-3 nodi): indietro e sottovento per dare svergolamento alla vela, aprirne la balumina e diminuire l'angolo di incidenza.
Con vento debole (4-6 nodi): piu' avanti e sopravvento per aumentare potenza e angolo.
Con vento medio (7-14 nodi): al massimo in avanti e sopravvento per dare massima potenza e angolo.
Con vento da forte a fortissimo (15-oltre 25): indietro e sottovento per ridurre potenza e aumentare svergolamento.
ciao
Si ma è troppo generico e non per tutte le barche
(01-01-2017 19:57)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]Si ma è troppo generico e non per tutte le barche
Riccardo così ti sei risposto da solo.
Einst
ein da dei range e delle motivazioni.
In base alle motivazioni ogni barca trova il suo range di utilizzo.
Sul Cookson avevamo:
(ti do dei valori generici ma a bordo avevamo le nostre tabelle specifiche)
0-3kn no inner
3-5kn 2/3 inner
6-12 full inner
12-14 mezzo inner
14+ 1/3 o niente
Tutto riferito a condizioni ideali di poca onda.
Partivamo da li e poi aggiustavamo
direi che l' efficienza dei barber dipende molto anche dall' efficienza del piano di deriva.
una barca con la chiglia mobile ha un modo di reagire alla spinta del vento molto diversa da una magari a chiglia lunga.
l' onda ma sopra a tutto il gradiente del vento impongono svergolamenti diversi.
vale per i trasti e vale per i fiocchi.
nel particolare per i fiocchi:
e' sbagliato chiudere l' angolo di incidenza se la forza che serve a spingere la barca e' alta. piu la velocita della barca aumenta piu il gradiente del vento visto dalla barca (apparente) diminuisce.
tuttavia penso che due concetti siano basilari:
si svergola per ottimizzare l'incidenza delle sezioni della vela, e si svergola come estrema difesa col ventone.
poi.. ci sono barche che lo "0", ( gs 37.. per non fare nomi) e' con la bugna che sfiora la coperta, 15 e piu cm interni alla puleggia.
(01-01-2017 19:57)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]Si ma è troppo generico e non per tutte le barche
Sarà anche generico, ma è indicativo e corretto personalozzarlo poi alla propria imbarcazione. Quando avrai le nuove vele non ti resta che fare dei test partendo da questi concetti base, e vedrai che riuscirai anche tu una tabella come han fatto sul coockson
Scusate la pignoleria ma forse a qualcuno interessa.
Il coso si capisce cos'e' ma il suo nome e' in-hauler, non inner hauler. Puo darsi che si chiami cosi' in Italia, come noi diciamo Baloney per Bologna, che e' la mortadella, ma non e' il suo nome corrente.
Si può chiamare anche inner, Che appunto significa interno
(01-01-2017 19:57)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]Si ma è troppo generico e non per tutte le barche
Infatti, questo è un chiaro esempio di come sia difficile generalizzare le manovre sulle barche
Dipende tutto dalla posizione della rotaia, su certe barche sono quasi indispensabili e su altre servono a poco
scusate la domanda profana ma si prevede no inner sia x poco vento che per molto si può specificare il perché? inoltre su un genoa rollato questo meccanismo potrebbe aiutare a ridurre il grasso?
(02-01-2017 12:07)zankipal Ha scritto: [ -> ] (01-01-2017 19:57)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]Si ma è troppo generico e non per tutte le barche
Infatti, questo è un chiaro esempio di come sia difficile generalizzare le manovre sulle barche
Dipende tutto dalla posizione della rotaia, su certe barche sono quasi indispensabili e su altre servono a poco
Esatto
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
(02-01-2017 13:14)Fides Ha scritto: [ -> ]scusate la domanda profana ma si prevede no inner sia x poco vento che per molto si può specificare il perché? inoltre su un genoa rollato questo meccanismo potrebbe aiutare a ridurre il grasso?
Perché sia con vento estremamente leggero, sia con vento sostenuto, si deve ridurre l'angolo di attacco, quindi portare il punto di scotta all'esterno, svergolare (per favorire lo stabilirsi del flusso con venti debolissimi, per depotenziare e aumentare la tolleranza sull'onda con venti forti) e dare una forma più magra possibile alle vele (il flusso si staccherebbe se troppo curve con pochissima aria, con tanta aria invece riduce la potenza e quindi può ritardare la riduzione di velatura.
Per ridurre il grasso in un genoa rollato ti consiglio il foam luff.
ciao
ho ritrovato casualmente questo link che trovai interessante.
lo segnalo su questo forum un AdV ma non ricordo più chi fosse.
spero sia utile
https://j109.org/forum/viewtopic.php?f=4&t=1058
ciao
io ricordo un velaio che mi diceva sempre che lnner hauler era il freno a mano della barca a vela.
immagino intendesse che se non regolato a "mestiere" procurava più danni che vantaggi.
è montato da molti regatanti come se non si potesse fare a meno ma poi, all'atto pratico quando salgo su, lo vedo sempre regolato in maniera "statica" per non dire fermo a prescindere dalle condizioni.