Quando sono in banchina di solito preferisco allacciare gli apparecchi elettrici al loro trasformatore 220 anzichè alimentarli (come faccio quando sono in rada) direttamente dal circuito 12 v della barca.
Questo perchè alcuni apparecchi (tipo la TV) allacciati direttamente alla 12 v soffrono l'uso contemporaneo di altre utenza "pesanti" (tipo l'autoclave).
L'inconveniente di questo collegamento tuttavia è il fatto di trovarsi tra i piedi diversi trasformatori quando invece ne basterebbe uno solo con 2/3 uscite a jack x eliminare ingombri e fastidiose occupazione di prese a 220 (il cui numero in barca è limitato).
Ho fatto una ricerca in rete pensando di trovare facilmente un apparecchio simile ma devo dire di essermi perso subito.
Al di la di trasformatori multipli per pedali da chitarra (ma andranno bene x TV e notebook?) non mi sembra di aver trovato nulla di adeguato a quello che cercavo.
Qualcuno può darmi qualche dritta?
Grazie
Questo è quello che ho comprato io su suggerimento di un altro adv incontrato per mare l'estate scorsa:
http://www.amazon.it/gp/aw/d/B00BMKFS40/...C4ZHA81ZWK
Ha un ampio range di voltaggi ed esiste sia negativo versione 220v che nella versione 12v, se ho capito quello che ti serve. Ha vari spinotti per poterlo adattare a diversi dispositivi
E invece una ciabatta con attaccati tutti gli alimentatori dedicati ??
(08-01-2017 13:32)albert Ha scritto: [ -> ]E invece una ciabatta con attaccati tutti gli alimentatori dedicati ??
si ma hai comunque in mezzo tutte gli alimentatori con i loro cavi. Io invece ne vorrei solo collegato alla 220 e soltanto i cavi che vanno dall'alimentatore ai singoli apparecchi
Se colleghi in parallelo ad ogni utenza un economicissimo condensatore elettrolitico da 4700microfarad 25V di lavoro (o piu') non avrai piu' alcuna interferenza e non avrai bisogno di alcun trasformatore e cavi aggiuntivi.
Condensatori di quel tipo sono "polarizzati" e sull'involucro e' indicato solitamente il terminale che va collegato al "-" , l'altro ovviamente va collegato al "+" anche se non indicato.
(08-01-2017 16:08)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Se colleghi in parallelo ad ogni utenza un economicissimo condensatore elettrolitico da 4700microfarad 25V di lavoro (o piu') non avrai piu' alcuna interferenza e non avrai bisogno di alcun trasformatore e cavi aggiuntivi.
Condensatori di quel tipo sono "polarizzati" e sull'involucro e' indicato solitamente il terminale che va collegato al "-" , l'altro ovviamente va collegato al "+" anche se non indicato.
Scusa Iansolo ma le mie capacità elettriche sono pari allo zero. Ho già difficoltà a capire il senso delle parole "colleghi in parallelo...." figuriamoci il resto ...
Possibile non esista in commercio un alimentatore che possa alimentare contemporaneamente due o tre apparecchi.
P.es. una cosa tipo questa potrebbe andare bene x TV e Notebook?
https://www.amazon.it/fitTek-Alimentator...e+multiplo
Quello che indichi non va bene.
Quello che tu vorresti non e' altro che un alimentatore abbastanza potente da alimentare tutte le tue utenze a cui sono attaccati tanti fili per alimentare cio' che vuoi (un alimentatore con piu' uscite e' normalmente fatto cosi') ma cio' che ho cercato di dirti e' che hai gia' una situazione del genere ed e' l'impianto elettrico della tua barca, si tratta solo di evitare che i disturbi che lamenti si propaghino e questo si fa in modo molto semplice senza tirare altri fili o aggiungere alimentatori. Si tratta banalmente di acquistare tanti condensatori del tipo che ho indicato (al venditore di componenti elettronici basta dire cio' che ho scritto) e poi di collegarli ai fili delle varie utenze: ogni condensatore e' un piccolo "barilotto" con due fili, uno positivo e uno negativo (il venditore te li puo' indicare cosi' non sbagli), si collega il positivo al positivo che viene dalle batterie e rispettivamente il negativo al negativo, tutto qui.
I condensatori mediano l'energia dei picchi di "disturbo" livellando la tensione come se localmente fosse collegata la sola batteria, va fatto per ogni utenza (iniziando da autoclave, frigorifero, luci, radio, ecc.) se si vuole il massimo risultato anche se in molti casi puo' bastare farlo per gli apparecchi piu' "energivori". In qualche caso puo' bastare anche collegarli agli interruttori del quadro generale ma il risultato e' migliore piu' vicino possibile al dispositivo utilizzatore.
Cioè dici che se metto un coso del genere vicino l'autoclave, quando entra in funzione non avrei più il leggero calo di tensione (che si avverte anche sull'illuminazione interna)?
Potrebbe essere molto interessante ma perchè non vengono messi in orignie sull'impianto?
(08-01-2017 19:45)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Cioè dici che se metto un coso del genere vicino l'autoclave, quando entra in funzione non avrei più il leggero calo di tensione (che si avverte anche sull'illuminazione interna)?
Potrebbe essere molto interessante ma perchè non vengono messi in orignie sull'impianto?
Si, questo e' il concetto. Tuttavia se se ne monta solo uno presso l'autoclave deve essere di valore piu' alto (almeno 10000microfarad sempre 25V o piu') e il miglioramento non e' cosi' buono come montandone uno anche piu' modesto ma su ogni utenza principale.
Perche' non vengano montati di serie non lo so, posso solo ipotizzare che venga fatto per economia (userei un termine diverso..).
Nei circuiti di controllo dei compressori per frigorifero il condensatore c'e' ma non ne ho mai trovati sulle autoclavi.
Naturalmente con questo espediente il problema e' attenuato anche in baia dove le batterie non sono sostenute dal caricabatterie.
Scusa l'intrusione, e forse non ho capito bene cosa ti serve. Credo che il tuo problema sia di alimentare più utenze con meno alimentatori possibili. Prova con un alimentatore per pc, alcuni modelli hanno più uscite a 12Vcc e 5Vcc sia positivi che negativi con delle correnti elevate e la stabilità è garantita, in più la ventola mantiene le temperature accettabili. Nel caso ricordati di inscatolare il tutto, in quanto non è previsto l'utilizzo in area libera.
(08-01-2017 12:30)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Questo perchè alcuni apparecchi (tipo la TV) allacciati direttamente alla 12 v soffrono l'uso contemporaneo di altre utenza "pesanti"
Cioè cosa succede?
Stiamo parlando di utenze connese a una batteria sotto caricabatterie, giusto?
Sommo Iansolo,
le ferriti in questo caso sono un alternativa? O servono per altri scopi?
Un tempo ho risolto una fastidiosa "incompatibilità" tra frigo e autopilota aggiungendo un cilindretto di ferrite nei pressi del compressore. Da allora mai piu' problemi.
BonrFree
(08-01-2017 22:36)IanSolo Ha scritto: [ -> ] (08-01-2017 19:45)kitegorico Ha scritto: [ -> ]Cioè dici che se metto un coso del genere vicino l'autoclave, quando entra in funzione non avrei più il leggero calo di tensione (che si avverte anche sull'illuminazione interna)?
Potrebbe essere molto interessante ma perchè non vengono messi in orignie sull'impianto?
Si, questo e' il concetto. Tuttavia se se ne monta solo uno presso l'autoclave deve essere di valore piu' alto (almeno 10000microfarad sempre 25V o piu') e il miglioramento non e' cosi' buono come montandone uno anche piu' modesto ma su ogni utenza principale.
Perche' non vengano montati di serie non lo so, posso solo ipotizzare che venga fatto per economia (userei un termine diverso..).
Nei circuiti di controllo dei compressori per frigorifero il condensatore c'e' ma non ne ho mai trovati sulle autoclavi.
Naturalmente con questo espediente il problema e' attenuato anche in baia dove le batterie non sono sostenute dal caricabatterie.
In questo caso le ferriti non bastano, fermano benissimo i disturbi a radiofrequenza ma i cali di tensione dovuti all'alta corrente di spunto all'avvio di motori elettrici non vengono abbastanza attenuati, ci vorrebbero delle ferriti enormi o induttanze in serie altrettanto voluminose, i condensatori risolvono meglio questo problema.
Un condensatore è come una batteria che si carica e scarica in pochi decimi di secondo, ma con correnti elevatissime per le loro dimensioni.
Se metterai un condensatore all'autoclave, non deve essere in parallelo diretto con il motore, ma al sistema autoclave, cioè alla serie [del pressostato e del motore] .
Quando accendi l'interruttore autoclave, il condensatore si caricherà creando un momentaneo calo della tensione ovvero un disturbo, poi tutte le volte che apri un rubinetto la pompa si avvia ma il condensatore terrà livellata la tensione mitigando il disturbo.
Se invece il condensatore lo metti al pannello di distribuzione allora rimane sempre carico ( eccetto quando spengi lo staccabatterie). Se il condensatore è mostruosamente grande (alcuni farad - utilizzati da impianti stereo su automobili-) avrebbe una corrente di carica da far saltare i fusibili a monte, (occorre un apposito circuito di carica)
Perché non viene montato di serie?, perché quello che non c'é non si rompe.
Gli anelli di ferrite servono a proteggere i circuiti sensibili (strumentazione) da grossi sbalzi di tensione (Dv/Dt) tipici delle scariche atmosferiche o extratensioni di apertura su carichi induttivi ( spengimento di motore es. verricello)
un condensatore (elettrolitico da 4700microfarad 25V di lavoro o piu', come insegna IanSolo) messo in parallelo sull'alimentazione del cartografico GPS mi risolverebbe il problema dello spegnimento improvviso del GPS stesso ogni tanto quando sono a vela e parte il frigo ? secondo l'elettricista è legato a un leggero calo di tensione dovuto allo spunto del frigo
(11-01-2017 19:48)mzambo Ha scritto: [ -> ]un condensatore (elettrolitico da 4700microfarad 25V di lavoro o piu', come insegna IanSolo) messo in parallelo sull'alimentazione del cartografico GPS mi risolverebbe il problema dello spegnimento improvviso del GPS stesso ogni tanto quando sono a vela e parte il frigo ? secondo l'elettricista è legato a un leggero calo di tensione dovuto allo spunto del frigo
Si, aiuta moltissimo ma per risolvere completamente ce ne vuole un altro sui morsetti del frigorifero per attenuare lo sbalzo di tensione alla fonte.
Vista la frequenza con cui vengono segnalati (gia' fu fatto quanto detto per analoghi casi) mi stupisce che gli alimentatori interni agli strumenti non siano in grado di operare in modo da renderli immuni nei confronti di questi problemi e basta osservare che e' sufficiente un componente di bassissimo costo per risolvere. Inoltre le normative sull'immunita' elettromagnetica (irradiata e condotta) in vigore in Europa dovrebbero portare i progettisti a realizzare strumenti privi di queste noie (visto quanto costano poi...).
ok, allora lo mettero' anche sulla linea di alimentazione del frigo. Il compressore del frigo é da 60 W, il positivo che viene dalla batteria è da 10. La taglia del condensatore sarebbe la stessa, 4700microF/25V?
Quindi qualcosa del genere ?
http://www.fatelettronica.it/it/Condensa...-105C.html
Poi naturalmente la mia domanda, sfruttando la vostra pazienza e disponibilità , è: ma come faccio (da intraprendente pasticcione elettrico) a connettere la gambetta del condensatore al cavo da 10 del positivo ? (immagino che la stessa cosa valga poi per l'altra gambetta col negativo/massa, che però quantomeno non è da 10).
(12-01-2017 10:19)mzambo Ha scritto: [ -> ]ok, allora lo mettero' anche sulla linea di alimentazione del frigo. Il compressore del frigo é da 60 W, il positivo che viene dalla batteria è da 10. La taglia del condensatore sarebbe la stessa, 4700microF/25V?
Quindi qualcosa del genere ? http://www.fatelettronica.it/it/Condensa...-105C.html
Non qualcosa del genere, e' proprio lui ! (ce ne sono anche con i due fili che escono dai lati opposti ma i piu' usati sono quelli del link).
(12-01-2017 10:19)mzambo Ha scritto: [ -> ]Poi naturalmente la mia domanda, sfruttando la vostra pazienza e disponibilità , è: ma come faccio (da intraprendente pasticcione elettrico) a connettere la gambetta del condensatore al cavo da 10 del positivo ? (immagino che la stessa cosa valga poi per l'altra gambetta col negativo/massa, che però quantomeno non è da 10).
Ci vuole un morsetto per collegarsi, in quei casi una buona soluzione e' usare una mosettiera come questa
http://www.rgvelettronica.it/ecomm2/list...635948.jpg (tagliandola a quanto serve) per serrare insieme il cavo da 10 e il filo del condensatore.
ok, condensatori ordinati, così come mammuttini di diverse grandezze.
Grazie mille!
una curiosità, il dimensionamento dei condensatori dipende da cosa ?
Signori ho seguito con attenzione la Vs. discussione ma mi sembra un po azzardato e poco corretto quello che consigliate.
Installare grossi condensatori sulle linee di alimenatazione a 12v oltre a non risolvere il calo di tensione delle grosse utenze , che normalmente mantengono un grande assorbimento per molto tempo T >2s, genererebbero, sulle linee di alimentazione delle fortissime correnti impulsive con relativo sovraccarico delle linee e dei sistemi di controllo delle stesse (interruttori,fusibili, relais, regolatori, ecc.). Le correnti in gioco in fase di prima alimentazione del circuito salirebbero a valori poco controllabili(I>=20 o 30 volte In), ancorchè per pochissimi milisecondi. (Botte e sfiammate da orbi)
Ho afrontato e risolto il problema simile su un Frist 40.7 con un banale circuitino, (allego il disegno sè ci riesco)
Praticamente ho installato sulla linea di alimentazione degli apparecchi sensibili (Eletronca di bordo, radio Fm, Tv ecc.) una Batteria tampone di 6Ah 12V collegandola ed eletronicamente separandola dal resto dell impianto atraveso un diodo Sckotti da circa 20A. La funzione della batteria è quella di matenere alimentate le utenze per il breve periodo di calo di tensione sul sistema di alimentazione. La funzione del diodo è quella di non far ritornare la corrente della batteria nel circuito di alimentazione dell'intera barca.
Il circuito a funzionato egregiamente anche con fortissimi carichi (motorino d'avviamento, salpa ancora, ecc.)
La batteria verrà mantenuta sempre carica dal sistema di alimentazione generale.
Buon vento