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Versione completa: Oceanis 393 misure vele
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La giusta dimensione è una LP del 150%.-
Anch'io devo organizzare un nuovo punto di scotta sul mio 393 per armare un olimpico o trinchetta che sia.
Il velaio già mi ha confermato che data la posizione della rotaia del genoa, devo predisporre un punto di scotta circa 15 cm davanti alle sartie.
a conferma che quanto fatto vedere da Marcello è corretto, ora sto ragionando se dovrò rinforzare la coperta in quel punto oppure no.
le soluzioni possibili sono varie, pensavo ad un bozzello tipo Ropeye, oppure un golfare in acciaio a cui metto un bozzello classico, oppure 30-40 cm di rotaia ed il suo carrello. In questo ultimo modo distribuisco il carico su una zona più estesa.
Qualcuno ha altri suggerimenti?
(29-01-2017 19:08)Massimo vr Ha scritto: [ -> ]Anch'io devo organizzare un nuovo punto di scotta sul mio 393 per armare un olimpico o trinchetta che sia.
Il velaio già mi ha confermato che data la posizione della rotaia del genoa, devo predisporre un punto di scotta circa 15 cm davanti alle sartie.
a conferma che quanto fatto vedere da Marcello è corretto, ora sto ragionando se dovrò rinforzare la coperta in quel punto oppure no.
le soluzioni possibili sono varie, pensavo ad un bozzello tipo Ropeye, oppure un golfare in acciaio a cui metto un bozzello classico, oppure 30-40 cm di rotaia ed il suo carrello. In questo ultimo modo distribuisco il carico su una zona più estesa.
Qualcuno ha altri suggerimenti?

MMM (Metodo Marcello Modificato, se mi autorizza il Coma'ante!): Prima di far buchi in coperta (sotto ci sono i cielini controstampati....) IO valuterei se montando uno stroppo (per lato) alla base dell'albero , con opportuno bozzello.(ci dovrebbero essere un paio di fori filettati per manovre optional) e passando la scotta nel carrello tutto a prua non risolvi il problema.
Magari con un secondo stroppo e pastecca alla base delle sartie per compensare gli sforzi (metodo Kermit).
Il taglio della controstampata, se ben fatto, non è un problema, poi si chiude con gli stessi legni usati sotto le rotaie del genoa.
Mi resta da capire se si deve rinforzare internamente la coperta, questo probabilmente si che diventa un problema, ma di questo parlerò con Gardossi del cantiere Crack Boat.
La soluzione di Marcello, sicuramente funziona, ma il bozzello legato all'arridatoio delle basse mi lascia qualche dubbio, anche se con il barber che usa, limita anche il tiro che inevitabilmente non sarebbe in asse con le lande.
Smiley26 Cantiere Crack Boat? "Nomen Omen!!!" dicevano i latini; ma sono"fumati" o spaccano solo? 53
100 Comunque e al solito, ogni Armatore è Dio sulla propria barca.
Per cui IO, prima di far buchi, le proverei tutte.88Smiley57
E due stroppi con bozzello, piede albero e landa, ripartiscono e trasferiscono carichi più di "taglio" che di trazione. 18
(30-01-2017 00:51)Massimo vr Ha scritto: [ -> ]Il taglio della controstampata, se ben fatto, non è un problema, poi si chiude con gli stessi legni usati sotto le rotaie del genoa.
Mi resta da capire se si deve rinforzare internamente la coperta, questo probabilmente si che diventa un problema, ma di questo parlerò con Gardossi del cantiere Crack Boat.
La soluzione di Marcello, sicuramente funziona, ma il bozzello legato all'arridatoio delle basse mi lascia qualche dubbio, anche se con il barber che usa, limita anche il tiro che inevitabilmente non sarebbe in asse con le lande.
Il tiro di un punto di scotta non metterà mai in crisi l'attacco di una landa, tieni conto che tale tiro non si somma mai al carico della sartia poichè il tiro del punto di scotta avviene sempre sulla landa sottovento cioè dalla parte della sartia scarica.
Viceversa fare modifiche invasive alla barca ci penserei anche per il discorso di vendita futura magari tali modifiche non sono apprezzate da eventuale nuovo armatore
usare le lande e' una soluzione di emergenza, la posizione non e' efficace ai fini delle prestazioni ma con un barber (che poi tagliera il percorso sul passavanti) puo pure "diventare" onesta. in realta la posizione del punto di mura dovrebbe essere un po arretrata rispetto alle lande e, avere un po di regolazione.
questo dipende molto dall' architettura della vela, di sicuro non funziona per gli "over 90%"
ZK non ti capisco, la mura non rimane li al suo posto, non è il punto di scotta che vogliono cambiare?
(30-01-2017 09:55)bullo Ha scritto: [ -> ]ZK non ti capisco, la mura non rimane li al suo posto, non è il punto di scotta che vogliono cambiare?

si.. mi so sbagliato nel confondermi.. c'ho una certa eta, e so concentrato su altro.. perdonatemi... leggete mura>brancarella
(30-01-2017 11:12)ZK Ha scritto: [ -> ]
(30-01-2017 09:55)bullo Ha scritto: [ -> ]ZK non ti capisco, la mura non rimane li al suo posto, non è il punto di scotta che vogliono cambiare?

si.. mi so sbagliato nel confondermi.. c'ho una certa eta, e so concentrato su altro.. perdonatemi... leggete mura>brancarella

io sono gnurante ma non parliamo di un fiocco? dove sta la brancarella sul fiocco?
se la chiami "bugna" @bullo si arrabbia.
e' quell' anello sulla vela dove si legano le scotte
(27-01-2017 09:49)pippuzzo Ha scritto: [ -> ]
(27-01-2017 09:46)Rup Ha scritto: [ -> ]OCEANIS 393
P = 12,30
E = 4,60
I = 14,05
J = 4,43

Hai fatto copia e incolla di quello messo prima?

Visto che fai il velaio magari presentati e dicci quel che fai nella sezione wellcome

Scusa semplicemente avevo solo letto la domanda ed ho risposto, ho visto solo dopo che le misure erano già state inserite nel seguito delle risposte...
solitamente non frequento i forum e non ne conosco usi e costumi
Molto interessanti le vostre risposte. Io ne faccio un uso solamente crocieristico e mi stavo chiedendo se n valeva la pena mettere un genoa al 140%

Il discorso della corda non l'ho capito sinceramente, ok capito che cosa è, e che può passare dentro e fuori alle lande in base alla dimensione della base del genoa. Però non capisco come influisca sulla forza di spinta, o quale soluzione è migliore.

Mi sembra di capire che per le regate è meglio un fiocco piu piccolo che si può sfruttare di più senza ridurlo. Ma la corda è meglio che passi fuori o dentro? Influirà in maniera proporzionale alle dimensioni della vela o no?
Au contraire, mon chér ami!
E' la dimensione della vela ed il suo taglio che determinano come va la corda.
E' anche vero che, avendo grossi limiti nelle posizioni disponibili determinate dalla corda, il velaio viene condizionato nelle dimensioni, forme e caratteristiche della vela che progetterà e produrrà. A parità di corda potrai avere vele più o meno grasse.
Ma qui mi taccio perchè Maestro ZK può spiegare più e meglio.
[quote='umeghu' pid='439047777' dateline='1485817771']
Au contraire, mon chér ami!
Crocierone poco invelato, barca pesante, superfecie bagnata notevole, le vele bisogna farle grandi il più possibile e un pò più grasse.
La difficoltà nel fare un genoa è di mantenere la balumina piatta, a quello ci penserà il velaio.
Se la rotaia è messa per chiglia più si riduce la LP, Lunghezza perpendicolare allo strallo, inferitura, si aumenterà l'angolo tra asse longitudinale e punto di scotta, si farà meno prua ma più velocità, più facile portare la barca, per quelli che non sentono la barca meno possibilità di sbagliare.
E' ovvio che con in 150%, LP, la corda sottesa dall'arco formato dalla vela sarà più interna, con un 100% non avendo un'altra rotaia tra albero e sartie risulterà più esterna.
Con un crocierone per andare a spasso se non si vuole usare il genoa un pò avvolto ma solo aperto e chiuso non c'è altra possibilità che armare una trinchetta sullo strallo medesimo controventato con volanti, e installare delle nuove rotaie sopra la tuga tra albero e lande.
@bullo

Quella delle lande interne con trinchettina è secondo me una soluzione complessa, funziona se stringi fino a 45°, poi la scotta tocca le sartie e lavora malissimo.

Io ho optato per uno strallo amovibile con frullino con trinchetta al 103% sulla nuova J del secondo strallo. Nuovo carrello avanzato e scotta che passa in mezzo alle sartie.

Come funzionerà ve lo dirò al riarmo :-)
Ma si vuole stringere o andare con andature più lasche?
Con le crocette acquartierate verso poppa la scotta come la vedo io non tocca le sartie se poi voglio un rendimento ottimale ad andature più lasche con la trinchetta, armo una pastecca sulla falchetta di alluminio esternamente alle draglie.
Dbk il frullino sarebbe il tendi strallo di trinchetta, ho intuito bene.
Sulle barche con crocette ortogonali quando si armava l'olimpico quando si lascava la scotta toccava la sartiola ma non è mai stato un grosso problema.-
@bullo il frullino è l'avvolgitore, il tendistrallo a volantino è sotto il frullino per mettere in forza lo strallo amovibile.
Ma uno strallo amovibile anche con lo strallo cavo e avvolgitore quando non lo usi non ti da fastidio, io pensavo a uno strallo di trinchetto dove armare un fiocco con garrocci.-
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