Bel video. E chi ha un panettone, come me, non può non provare una certa emozione nel vederlo.
Alle volte penso a quando e se potrò permettermi una barca più grande, ma subito dopo, tornando coi piedi per terra, mi rendo conto che i metri da aggiungere, per avere la stessa abitabilità e senso di sicurezza, sarebbero comunque davvero tanti. Quindi me lo tengo bello stretto
Quelle condizioni, col mio, non le ho mai affrontate per fortuna, ma in Adriatico difficilmente arrivano all'improvviso. Sono arrivato al massimo a poco più di un metro di onda e mi ci sono pure divertito
Bello, sia come foto che come navigazione.
complimenti.
caspita
trenta giorni
complimenti
molta invidia
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Nessuno spunto vedo... Come al solito farò di testa mia!
Grazie, grazie.... Come forse ho detto questo era un mio sogno e l ho voluto con tutte le mie energie e tutte le conseguenze del caso. Ma come spesso capita si cerca di alzare l asticella ad ogni obiettivo raggiunto...difficile per me ora immaginare una vita senza tutto questo...
Ti allegò le foto della costruzione del mio timone spero ti possano essere utili..
Accidenti Emiliano, un bel pò di passaggi. Non so come si chiami quell'arnese per incavare le tavole, non lo conoscevo.
da quanto apprendo navigando in internet il legno viene protetto dall'acqua con un ciclo impregnante+fondo 2-3mani+smalto(+antivegetativa se rimane in acqua anche a riposo).
dunque niente resina... men che meno fibra.
Noooo! Il compensato marino successivamente viene impregnato di epossitica.Poi quando il timone ha preso forma l'ho rivestito con ben 4 strati di tessuto bagnato su bagnato sempre con epossidica e poi rasatura con stucco epossidico.Una carreggiata per rendere tutto ben levigato e infine 2 mani di gelcoat.
Il legno non verrà' mai a contatto con l'acqua in quanto impregnato di epossidica e immerso nella schiuma bicomponente ad alta densita'
A complicarmi la vita sono un fenomeno. Il timone è ancora sulla carta, nel frattempo ho provato a capire quali sono le forze in gioco.
Nella speranza che qualche fisico passi da queste parti a raddrizzare i miei ragionamenti vi mostro i risultati.
Un'onda alta 3m svilupperebbe 15098 J/m² che dovrebbero equivalere a 15098 Pa*m³
(
http://tesi.cab.unipd.it/25081/1/tesi.pdf)
Ho semplificato il problema con una pressione sulla pala di 15098 Pa*m² (probabilmente dovrei considerare un valore doppio dal momento che un onda di 3m potrebbe essere spessa 2)
Ho disegnato un modello semplificato della pala in un programma FEM ed il risultato delle tensioni massime è di circa 9 N/mm²
Il compensato marino dovrebbe sopportare valori anche superiori ai 16 N/mm²
Ho tentato di ricordare qualcosa sulle tensioni ammissibili e sugli stati limite di esercizio sui quali si basa la progettazione moderna ma è un bel ginepraio.
Appena riesco raffino il modello, ma senza occorrerebbe una validazione teorica...
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Appena riesco raffino il modello, ma occorrerebbe una validazione teorica... volevo scrivere
Ciao, vedo solo ora...perche' non farlo fare in alluminio come sul mio Trekka. Tutto ALU compreso il timone! Mai avuto problemi, anche quando l'ho tenuta al mare!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
(31-07-2017 13:58)Max47 Ha scritto: [ -> ]Ciao, vedo solo ora...perche' non farlo fare in alluminio come sul mio Trekka. Tutto ALU compreso il timone! Mai avuto problemi, anche quando l'ho tenuta al mare!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
E' solo un problema di chi lo deve fare e quanto costa.... certo in alluminio mi piacerebbe. Ho provato a cercare sul mercato profili alari (anche a sezione costante) ma ho trovato solo pezzi troppo piccoli. Esistessero, quasi sicuramente risparmierei...
molto bello il tuo Trekka, il timone ha una soluzione di cerniera molto più solida della mia, d'altra parte è una barca più grande anche se non di molto.
Vedo che non è semicompensato, risulta faticoso in alcune condizioni?
(31-07-2017 18:21)davideinbarca Ha scritto: [ -> ] (31-07-2017 13:58)Max47 Ha scritto: [ -> ]Ciao, vedo solo ora...perche' non farlo fare in alluminio come sul mio Trekka. Tutto ALU compreso il timone! Mai avuto problemi, anche quando l'ho tenuta al mare!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
E' solo un problema di chi lo deve fare e quanto costa.... certo in alluminio mi piacerebbe. Ho provato a cercare sul mercato profili alari (anche a sezione costante) ma ho trovato solo pezzi troppo piccoli. Esistessero, quasi sicuramente risparmierei...
molto bello il tuo Trekka, il timone ha una soluzione di cerniera molto più solida della mia, d'altra parte è una barca più grande anche se non di molto.
Vedo che non è semicompensato, risulta faticoso in alcune condizioni?
...abbastanza faticoso si (specie adesso con l'eta' che avanza) basta pero' regolare per tempo le vele. Avendo misure o disegni, potresti chiedere un preventivo all'amico Enrico Galeazzo (ha fatto un intervento sul Trekka su suggerimento di Sergio Abrami) , gentilissimo, competente ed anche e sopratutto onesto nei costi...
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
La cosa interessa molto anche me. Un timone interamente in alluminio per il mio panettone me lo sogno da tempo.
(01-08-2017 10:51)poltro71 Ha scritto: [ -> ]La cosa interessa molto anche me. Un timone interamente in alluminio per il mio panettone me lo sogno da tempo.
Come gia' detto sopra all'amico, se avete disegni o misure provate a contattare il Galeazzi (tramite Facebook) che mi ha ripristinato il Trekka. Vedi il lavoro fatto. Ciao e buon vento!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
(01-08-2017 12:43)Max47 Ha scritto: [ -> ] (01-08-2017 10:51)poltro71 Ha scritto: [ -> ]La cosa interessa molto anche me. Un timone interamente in alluminio per il mio panettone me lo sogno da tempo.
Come gia' detto sopra all'amico, se avete disegni o misure provate a contattare il Galeazzi (tramite Facebook) che mi ha ripristinato il Trekka. Vedi il lavoro fatto. Ciao e buon vento!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Già fatto tramite FB
Io gli posso fornire il mio attuale timone da utilizzare come dima.
Ho avuto una "piccola" disavventura, qualche settimana fà, a causa del mio attuale timone (appena ho un attimo la descrivo in banchina a futura memoria :smiley6
e vorrei poter avere tutta la tranquillità che un timone in alluminio potrebbe darmi.
Tra l'altro ho visto che Galeazzi è vicino a PD, quindi, per me, comodissimo.
Grazie
il 21.1 non e' un panettone.. ha due timoni, non sono "compensati" tuttavia il barchino ha un sistema a baionetta per sfilarli ed un sistema di leveraggi che consente di usare timoni non compensati con sforzi modesti.
di suo e' un po leggerino come hardware, pero io se avessi questo tipo di problema un occhiata ce la darei.
http://www.imbarcazioniusate.it/Img/buil...field=BLO0
(31-07-2017 01:16)davideinbarca Ha scritto: [ -> ]A complicarmi la vita sono un fenomeno. Il timone è ancora sulla carta, nel frattempo ho provato a capire quali sono le forze in gioco.
Nella speranza che qualche fisico passi da queste parti a raddrizzare i miei ragionamenti vi mostro i risultati.
Un'onda alta 3m svilupperebbe 15098 J/m² che dovrebbero equivalere a 15098 Pa*m³
(http://tesi.cab.unipd.it/25081/1/tesi.pdf)
Ho semplificato il problema con una pressione sulla pala di 15098 Pa*m² (probabilmente dovrei considerare un valore doppio dal momento che un onda di 3m potrebbe essere spessa 2)
Ho disegnato un modello semplificato della pala in un programma FEM ed il risultato delle tensioni massime è di circa 9 N/mm²
Il compensato marino dovrebbe sopportare valori anche superiori ai 16 N/mm²
Ho tentato di ricordare qualcosa sulle tensioni ammissibili e sugli stati limite di esercizio sui quali si basa la progettazione moderna ma è un bel ginepraio.
Appena riesco raffino il modello, ma senza occorrerebbe una validazione teorica...
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Davide permettimi in effetti ti stai un po' complicando la vita.
Esiste uno standard di riferimento per le imbarcazioni da diporto che prevede un modello di calcolo e dei coefficienti di sicurezza. Quello che viene fuori seguendo il modello è un dimensionamento corretto, non serve rompersi la testa ad ipotizzare modi di carico dinamici.
Te lo dico perché ci sono già passato, ho esagerato nel dimensionamento di un timone per poi rifare i calcoli con lo standard e arrivare finalmente ad un design valido ma non sovradimensionato.
Lo standard di riferimento è la ISO 12215, in particolare la parte 8 è per il dimensionamento delle appendici. Se cerchi su internet qualcosa la trovi.
Ciao
grazie dei contributi.
ISO 12215:ho dato un occhiata su internet ma anche solo per una sbirciatina si paga...
enrico galeazzo:mandato un messaggio, mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista
poltro71: sono curioso di sapere cosa ti è capitato e se con due timoni ci fanno lo sconto!!!