@Marco, il parametro moglie mi sembra valido
@Grossifs, la randa si può gestire giocando tra vang e scotta, poni mente a
dove vorresti il boma e portacelo: 'na fatica che con il trasto è minima
Randa più piena e più lascata se hai onda e ti serve più potenza, anche a discapito dell'angolo. Terzaroli se temi ulteriori rinforzi del vento e se devi fare più angolo. Ma labarca deve sempre camminare. Quando sbanda troppo scarroccia troppo e stressa vele, se le fai sbattere.
(21-08-2017 20:17)BeppeZ Ha scritto: [ -> ]Randa più piena e più lascata se hai onda e ti serve più potenza, anche a discapito dell'angolo.
Sostituirei "potenza" con "tolleranza"; di potenza con quel vento ce n'è anche troppa.
ciao
Giusto einstein, hai ragione.
Potenza in caso di venti leggeri, tolleranza se vento forte.
Grossifs:con il trasto randa controlli l'apertura della randa senza operare sulla scotta; con il vang cazzatto mantieni il boma basso e giocando con la scotta se ci rifletti ottieni lo stesso risultato di aprire la randa senza svergolare. quando vuoi svergolare la vela devi far salire il boma verso l'alto e quindi lo laschi quanto basta .
L'unico effetto che non puoi riprodurre con il vang, rispetto al trasto, è quello di portare il boma sopravvento... ma ci stò studiando su...
Di Hanse credo di avere una certa esperienza.
Hanno tutti dei randoni importanti, e senza fiocco non vanno.
Personalmente, da solo o quasi, riducevo un po' la randa quando la falchetta era quasi in acqua (la variabile era il peso delle cose a bordo: quanto la barca era piena di cose dell'armatore).
La barca si raddrizzava un po' e la vita era più facile, la velocità non cambiava di molto, diciamo che a parità di vento ci perdevo mezzo nodo, ma, siccome in genere il vento aumentava ancora un po', tornava a correre come prima.
Le onde, invece, sono una variabile importante per l'Hanse, specie se non grandissimo come il tuo, per cui ci sono due considerazioni contradditorie: riduci = corri un po' meno e sbatti un po' meno, lasci su tutta la tela e devi lavorare parecchio di timone, ma corri di più e se sai che più in là è meglio, ci arrivi prima.
Questo se non puoi modificare la prua per soffrire meno.
Per inciso, anni fa da Marsala a Licata con una burianata di quelle importanti, con un 320 ci abbiamo messo 30 ore, delle quali 22 al girdinetto con solo fiocco e motore, timone in mano e serio timore di spaccare qualcosa tanto sbatteva e l'albero frustava (non c'erano alternative: o tornare indietro a metà strada e fare una "bella" bolina, o andare).
Un'altra volta, con un 540 e equipaggio esperto, fuori dalle bocche abbiamo strappato la bugna di una randa North Sail nuova di pacca, prima di prendere (a quel punto per forza) una mano, però andavamo come delle lippe e ci siamo divertiti.
Questo per dire che, come dice ZK, dipende dalle situazioni, da cosa vuoi fare e da chi c'è su.
Credo che sui 18/20 di reale, con la tua sia opportuno prendere una mano, a meno che non ci sia su altra gente brava come te a tenere la barca.
Concordo anche che scarrellare troppo serva al momento o se sotto raffica non te la senti o non riesci a orzare come si deve, ma se devi camminare per parecchio, dare una mano è cosa da pochi minuti, lasciarla anche meno. Perché rischiare?
(21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che quasi tutte le barche di bolina stretta riescono ad arrivare vicine ai 30 nodi di reale
Mi sembra un'affermazione "leggermente" azzardata.
@tonyst è proprio l effetto dello scarrellare che vorrei essere in grado di capie come fare....cn il mio sistema quando cazzzo scotta il boma va verso il centro. Cazzzando la scitta controlaterale (o il vang) mamtengo il boma basso. Ma ancora nn sono riuscito a capire come "scarrellare" con qst sistema... aspetto suggerimenti...
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(24-08-2017 18:21)grossifs Ha scritto: [ -> ]@tonyst è proprio l effetto dello scarrellare che vorrei essere in grado di capie come fare....cn il mio sistema quando caspita scotta il boma va verso il centro. Cazzzando la scitta controlaterale (o il vang) mamtengo il boma basso. Ma ancora nn sono riuscito a capire come "scarrellare" con qst sistema... aspetto suggerimenti...
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Con il tuo sistema devi usare entrambi i paranchi.
Quel sistema è stato abbandonato anche da Bavaria, ha il vantaggio di poter portare il Bona sopravvento con le arietta di bolina, ma è un Po macchinoso da usare
Consiglierei di organizzarsi in modo da non dover star li a "riflettere" due ore prima di mettere o togliere una mano, deve/dovrebbe essere una manovra come la virata: pronti? Hop si fa, togliere o mettere, senza tanti se ne ma; si impara molto molto in fretta cosa piaccia alla barca e cosa no
In altura si prendono e tolgono probabilmente cento terzaroli per una virata/strambata, ma anche in costiero da me penso non passi un giorno senza mettere o togliere una due mani.
Per navigazioni un po' piu lunghe, mi sono fatto una regola "stretta" per evitare di cedere alla pigrizia: a 15 la prima mano, a 20 la seconda, qualsiasi andatura, scafo tipo ior randarelativamente piccola, cosi non ho scuse
(21-08-2017 22:29)Tonyst Ha scritto: [ -> ]Grossifs:con il trasto randa controlli l'apertura della randa senza operare sulla scotta; con il vang cazzatto mantieni il boma basso e giocando con la scotta se ci rifletti ottieni lo stesso risultato di aprire la randa senza svergolare. quando vuoi svergolare la vela devi far salire il boma verso l'alto e quindi lo laschi quanto basta .
L'unico effetto che non puoi riprodurre con il vang, rispetto al trasto, è quello di portare il boma sopravvento... ma ci stò studiando su...
Lascia stare, secondo me su Solaria è fatica persa.
In ogni caso il paranco rosso che ti ho lasciato può servire anche a quello.
Ciao.
(24-08-2017 18:01)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: [ -> ] (21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che quasi tutte le barche di bolina stretta riescono ad arrivare vicine ai 30 nodi di reale
Mi sembra un'affermazione "leggermente" azzardata.
Probabilmente Marco si riferiva all'andatura oltre la bolina stretta per depotenziare (far pungere le vele), in attesa della decisione di ridurre.
ciao
(24-08-2017 18:01)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: [ -> ] (21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che quasi tutte le barche di bolina stretta riescono ad arrivare vicine ai 30 nodi di reale
Mi sembra un'affermazione "leggermente" azzardata.
no, non e' azzardata, non ci farei 50 miglia con onda e pilota automatico, vale per situazioni limite, in un bastone (capita anche se chi non fa regate pensa che siano giochi da pavidi) su un capo (anche 40 un paio di volte ma la randa non ha gradito).
ragiono di sopravvivenza, andare e' altro, io di norma sopra 30 in crociera, la tolgo proprio.
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(24-08-2017 20:14)einstein Ha scritto: [ -> ] (24-08-2017 18:01)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: [ -> ] (21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che quasi tutte le barche di bolina stretta riescono ad arrivare vicine ai 30 nodi di reale
Mi sembra un'affermazione "leggermente" azzardata.
Probabilmente Marco si riferiva all'andatura oltre la bolina stretta per depotenziare (far pungere le vele), in attesa della decisione di ridurre.
ciao
@Einstein, se mi parli di stringere un attimo e sventare perchè ti arriva all'improvviso la raffica da 30 (che poi, di bolina e non solo, qualunque barca sovrainvelata, sotto raffica all'orza ci va da sola), son d'accordo, ma affermare che QUASI TUTTE le barche di BOLINA STRETTA riescono ad arrivare (sottintendendo A TUTTA TELA) vicine ai 30 nodi DI REALE, mi pare una boutade, anche se non delle migliori!
@Zk, 40 nodi di bolina a tutta tela?
Penso che dovresti tarare l'anemometro.
Parlando seriamente, credo che far passare per vere queste affermazioni, possa indurre qualche neofita a ritardare la riduzione della tela, col rischio di fare danni, o peggio, farsi del male.
IMHO, naturalmente.
non so capire perche einstein mi capisca mentre gli altri pensano che voglia fare il gradasso.
40 nodi per pochi minuti su punta chiappa, quelli (un j80) che hanno potuto poggiare e planare l' hanno fatto, io se poggiavo il gs 37 me lo mettevo per cappello.
tiri su la prua fregandotene che fileggi un po tutto e sopporti qualche minuto, un paio di miglia, questo se hai occhi per vedere cosa c'e' oltre e se hai ago e filo per dare ancora e riparare un po di strappetti.
penso che la discussione sia ben piu ampia, almeno lo spero per i miei post.
ho come la sensazione, caro @Ciro, che tu col ventone abbia poca dimestichezza, non fartene un cruccio, non ti sei perso nulla, a rdt le regate con piu di 25 nodi all' invernale le fanno spesso, nessuno (o molto pochi) ha la mano sulla randa e nessuno si tira indietro. Potere non vuol dire che vada fatto, si ragiona di come sopravvivere qualche minuto, un paio di miglia.
oltre conviene per essere veloci e ridurrei danni.. altro.
ps. i danni veri e, farsi male, succede al lasco o in poppa, di bolina e' ben raro, male che va.. ti bagni tutto.
@Zk, hai ragione, non sono abituato al ventone.
D'altra parte da un bel po' di anni navigo per 6/7 mesi consecutivi in Egeo e da queste parti, si sa, di vento non ce n'è mai.
Hai spostato il discorso sulle regate di Riva di Traiano, che col post credo non c'entrino nulla, su un rinforzo a Punta Chiappa, che suppongo sarà simile ai rinforzi di tutti i capi, sul fatto che le vele si possono riparare con ago e filo e questi, per me, son danni.
Sai che l'hai fatto venire a me il dubbio che i 40 nodi di bolina a tutta tela tu li abbia solo letti (forse)?
l' ultima volta in egeo a vela ci so stato nel 78, la randa era di 200 mq, non aveva brancarelle per le mani, l' albero era di legno e aveva volanti alte basse e intermedie.
a me parlare di ventone non piace, beccarlo ancora di meno.
infatti mi guardo bene dal scegliere posti ventosi per le ferie e pure per i campionati.
le barche, tutte, nascono per farci regate, le vele pure, non esiste un velaio specializzato in vele da bolina larga, non interessano a nessuno.
quelli che fanno regate sanno bene che i minuti persi sopportando con tutta randa poi li riprendono in poppa, forse per questo, degli stupidi sparaboe, capaci solo di girare intorno alle boe, meglio di esperti naviganti che passano mesi in mari ventosi sanno capire che vuol dire bolina, e ben sanno come resistere un paio di miglia.
Aggiungo solo che con 30 nodi e più non serve ammainare, anche se in giro ne vedo parecchi che preferiscono smotorare a secco di vele, anche con meno di 30.
A seconda della barca, dell'andatura e dello stato del mare si può viaggiare tranquillamente con solo fiocco, con fiocco e randa ridotta, con trinchetta e randa con tre mani.
Ripeto, tutto sta a vedere la barca, le condizioni e l'andatura che devi/vuoi/puoi tenere.
(25-08-2017 15:01)ciro_ma_non_ferrara Ha scritto: [ -> ]Aggiungo solo che con 30 nodi e più non serve ammainare, anche se in giro ne vedo parecchi che preferiscono smotorare a secco di vele, anche con meno di 30.
A seconda della barca, dell'andatura e dello stato del mare si può viaggiare tranquillamente con solo fiocco, con fiocco e randa ridotta, con trinchetta e randa con tre mani.
Ripeto, tutto sta a vedere la barca, le condizioni e l'andatura che devi/vuoi/puoi tenere.