(26-09-2017 23:15)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Riflessione di tipo diverso.
Vorrei prossimamente installare a bordo un AIS, penso Ray per non aver problemi di visualizzazione su plotter Ray, e un segnalatore MOB AIS con attivazione al contatto con l'acqua da inserire sul Security Rescue Market Buoy ( asta ior autogonfiabile con luce e salvagente incorporato) con il duplice scopo di essere in grado sia di trovare il mob dalla barca anche in caso si perdesse di vista l'asta autogonfiabile, sia al limite di contare su aiuti esterni per localizzare il mob in caso non si riuscisse a farlo dalla barca.
Andiamo sempre in due io e mia moglie e questa mi è sembrata la soluzione migliore in caso di caduta in mare.
Avevo pensato anche al segnalatore AIS personale da inserire nel giubbotto/cintura autogonfiabile, ma se al momento non lo indossi sei fregato.Con il sistema che sto allestendo invece chi rimane a bordo tirando un cordino di sgancio è in grado di lanciare in mare la pertica autogonfiabile e quindi di fornire un aiuto al galleggiamento alla persona caduta,di lasciare un segnale visivo importante,di attivare la localizzazione AIS del mob.
Come impostazione mi sembrerebbe ok, magari non vedo eventuali punti deboli..voi che ne pensate?
Se fate un turno e l altro e' dentro a dormire, o solo in gabinetto a leggersi il giornale?
Per me il mob ais ha senso con equipaggi numerosi, stessa cosa l'asta ior (prova a calcolare il tempo che sei solo in una navigazione di un paio di giorni
A te interessa salvare l’asta ior o la moglie?
Se la moglie casca in mare perché sviene e non libera l’asta ior, tu sei sotto coperta e non te ne accorgi subito, che succede?
Ti compri 2 AIS mob e festa finita.
BV!
(26-09-2017 11:41)orteip Ha scritto: [ -> ]Quoto l'AIS attivo e sono in procinto di prenderlo ed installarlo però personalmente, dopo aver fatto le mie esperienze con diversi strumenti di marche diverse anche se perfettamente interfacciati e comunicanti fra loro, oggi preferisco spendere di più per prendere quello della marca di strumenti predominante.
Non è questione di fare il figo ma semplicemente perchè con le mie esperienze precedenti ho notato che ho avuto sempre un sistema zoppo.
Ma anche no, le sequenze NMEA 2000 generate dall’AIS sono standard e persino quelle NMEA 0183.
Quindi si compra quello che piace di più, indipendentemente dalla marca.
Citazione:Presi singolarmente ogni strumento a se è un fenomeno ma purtroppo, quando li colleghi ed interfacci fra di loro, è inevitabile il fatto che non tutte le funzioni siano collegabili ed interfacciabili totalmente come è inevitabile il fatto che ognuno lo devi gestire a se.
Se parliamo di bus proprietari, hai ragione, con NMEA 2000 no. È esattamente il contrario.
Citazione:Però sono solo punti di vista del tutto opinabili.
Appunto
Tieni conto che l’AIS è stato sviluppato recentemente, può usare un protocollo obsoleto come l’NMEA 0183, ma non per questo è stato lasciato preda dei costruttori di strumenti per le loro “estensioni” proprietarie. È uno standard, punto.
Se non erro parlavi di ridondanza del gps utilizzando un AIS attivo, purtroppo non è così: il gps dedicato all’AIS NON comunica la posizione agli altri strumenti connessi in NMEA 2000. Almeno per quanto riguarda Raymarine e Simrad, degli altri non ho esperienza.
BV!
@peppe
per me la ridondanza vuoll dire che ho il dato gps da due strumenti, non necessariamente devo averli collegati ad altri stumenti anche perche' non potendo avere un cartografico non ne ho bisogno, mi basta sapere il punto, per il resto ci sono le carte compasso e squadrette
(26-09-2017 16:10)Arcadia Ha scritto: [ -> ]e se tutte le 1000 barche che stazionano nel tuo porto avessero l'ais passivo?
Avere l'ais passivo e non avere l'ais secondo me è la stessa cosa.
Io faccio la voce fuori dal coro:
Ho l'ais attivo a bordo e l'unico scopo che ha avuto fino ad ora è stato puramente ludico, in sostanza serve più per conoscere le caratteristiche delle unità che incrocio che per evitare di essere incrociato.
Non ne farei assolutamente una questione di sicurezza, per quella c'è il radar!
Mai una volta mi è capitato di dover contattare qualcuno per decidere chi deve muovere per primo la ruota del timone.
Non sono d'accordo con te sul fatto che ais non è sicuro e serve solo per attività ludiche mentre il radar si.
Premettendo che qualunque strumento non può sostituirsi alla cognizione marinaresca e all'osservazione costante di quanto accade intorno, penso che l'ais sia un validissimo aiuto, sopratutto la notte. Più volte mi è capitato di incrociare luci in lontananza ed avere subito una chiara visione di rotta, velocità, e punto di probabile minimo incrocio (CPA), verificando anche l'attendibilità del dato sulla base del tempo dall'ultimo aggiornamento. Più volte ho anticipato il probabile incrocio modificando io stesso la rotta, e ottenendo conferme direttamente dal sistema AIS. Le navi e i mezzi da lavoro (pescherecci, rimorchiatori, etc..) che vanno per mare lo hanno per legge tutti, e già questo non è poco. A volte essere visti è anche meglio che vedere solo, ed è per questo che mi è venuta voglia di prendere quello attivo.
(27-09-2017 09:56)pepe1395 Ha scritto: [ -> ] (26-09-2017 11:41)orteip Ha scritto: [ -> ]Quoto l'AIS attivo e sono in procinto di prenderlo ed installarlo però personalmente, dopo aver fatto le mie esperienze con diversi strumenti di marche diverse anche se perfettamente interfacciati e comunicanti fra loro, oggi preferisco spendere di più per prendere quello della marca di strumenti predominante.
Non è questione di fare il figo ma semplicemente perchè con le mie esperienze precedenti ho notato che ho avuto sempre un sistema zoppo.
Ma anche no, le sequenze NMEA 2000 generate dall’AIS sono standard e persino quelle NMEA 0183. Quindi si compra quello che piace di più, indipendentemente dalla marca.
Citazione:Presi singolarmente ogni strumento a se è un fenomeno ma purtroppo, quando li colleghi ed interfacci fra di loro, è inevitabile il fatto che non tutte le funzioni siano collegabili ed interfacciabili totalmente come è inevitabile il fatto che ognuno lo devi gestire a se.
Se parliamo di bus proprietari, hai ragione, con NMEA 2000 no. È esattamente il contrario.
Citazione:Però sono solo punti di vista del tutto opinabili.
Appunto
Tieni conto che l’AIS è stato sviluppato recentemente, può usare un protocollo obsoleto come l’NMEA 0183, ma non per questo è stato lasciato preda dei costruttori di strumenti per le loro “estensioni” proprietarie. È uno standard, punto.
Se non erro parlavi di ridondanza del gps utilizzando un AIS attivo, purtroppo non è così: il gps dedicato all’AIS NON comunica la posizione agli altri strumenti connessi in NMEA 2000. Almeno per quanto riguarda Raymarine e Simrad, degli altri non ho esperienza.
BV!
Ciao Pier Mario,
Premesso che sicuramente mi sono spiegato molto male, in realtà intendevo dire che se prendo un AIS Ray, lo accendo e spengo dal MFD e dallo stesso seleziono se vado solo in passivo solo in attivo-passivo.
Questo per me già basta per definire la cosa cosa molto importante ovvero poterlo gestire da un unica posizione come anche semba che possa gestire sempre dalla stessa postazione anche la registrazione delle traccie AIS su microcard oltre ad avere allarmi e tempi di collisione che però, per questi ultimi, non so se su strumenti non Ray sarebbe ugualmente possibile selezionarli ed impostarli dal MFD.
E qui intendevo l'opinabilità della scelta personale e corregimi se sbaglio cosi, oltre a quelli precendenti, mi daresti altri insegnamente sempre ben accetti ed apprezzabili.
Per quanto riguarda la ridondanza non son se ti riferisci al fatto che, montando il nuovo MFD A98 avevo creato un loop nell'impianto od al problema della vecchia antenna GPS che mi sta mollando.
Per il problema della vecchia antenna GPS ho intenzione di sostituirla per averne due sempre efficienti a bordo, la nuova RS150 e quella interna al novo MFD.
Se invece ti riferivi al Loop che poi ho risolto, poichè avevo già un'interfaccia Ray che convertiva bidirezionalmente i segnali Seatalk e Nmea 183, quando a quella linea Nmea ho collegato le uscite ed ingresso (Nmea 183) del nuovo MFD mi si è creato un loop di dati.
I dati uscivano in Nmea dal MFD e prima venivano convertiti in Seatalk dall'interfaccia n° 1 (Seatalk/Nmea-183/Seatalk), poi venivano convertiti in Seatalk-NG dal bus interfaccia n° 2 (Seatalk-NG/Seatalk/Seatalk-NG) e cosi riconvertiti rientravano nel MFD
Praticamente partivano dal MFD uscendo da una porta e rientravano nello stesso da un'altra porta risultato, una volta attivato un'allarme entrava in loop e non cera la possibilità di disattivarlo se non spengendo lo strumento.
Scollegati i collegamenti Nmea-183 del MFD risolto tutto.
Forse non mi sono spiegato bene, intendevo dire che l’AIS attivo è dotato sia di ricevitore GPS interno sia di antenna passiva esterna. Però l’AIS è molto autarchico
, nel senso che nè fornisce la posizione agli altri strumenti nè tantomeno la riceve da un altro GPS connesso al bus cui è collegato.
Il motivo di questo è, penso, di non dover dipendere dalla strumentazione di bordo per il proprio funzionamento. Immagina di essere alla fonda di notte, l’AIS attivo rimane sveglio a segnalare la propria posizione mentre gli altri strumenti sono spenti e non consumano corrente inutile.
BV!
Cari miei,
credo sia utile ricordare che l'installazione obbligatoria dell'AIS non è stata pensata per la "sicurezza attiva" per la quale esiste da qualche millennio l'ormai desueto uso del "guardare di prua" e in seconda istanza il RADAR, ma soprattutto per quella "passiva" ovvero soprattutto per avere registrata l'ultima posizione nel malaugurato caso di naufragio....
Anche se spesso viene usato per identificare le imbarcazioni che si incrociano e questo sicuramente facilita le comunicazioni radio mi preme ricordarVi che E' molto pericoloso considerare l'AIS un ausilio per evitare gli abbordi in mare!!!
(27-09-2017 11:19)acquafredda Ha scritto: [ -> ]Premettendo che qualunque strumento non può sostituirsi alla cognizione marinaresca e all'osservazione costante di quanto accade intorno, penso che l'ais sia un validissimo aiuto, sopratutto la notte. Più volte mi è capitato di incrociare luci in lontananza ed avere subito una chiara visione di rotta, velocità, e punto di probabile minimo incrocio (CPA), verificando anche l'attendibilità del dato sulla base del tempo dall'ultimo aggiornamento. Più volte ho anticipato il probabile incrocio modificando io stesso la rotta, e ottenendo conferme direttamente dal sistema AIS. Le navi e i mezzi da lavoro (pescherecci, rimorchiatori, etc..) che vanno per mare lo hanno per legge tutti, e già questo non è poco. A volte essere visti è anche meglio che vedere solo, ed è per questo che mi è venuta voglia di prendere quello attivo.
+1
Aggiungo anche che l’AIS ti fornisce anche codice MMSI e nome dell’imbarcazione che stai incrociando, in caso di pericolo li puoi chiamare dicendo il nome della barca in analogico o direttamente in DSC con il codice MMSI, ovviamente se entrambi lo hanno programmato sul VHF
BV!
(27-09-2017 08:04)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]A te interessa salvare l’asta ior o la moglie?
Se la moglie casca in mare perché sviene e non libera l’asta ior, tu sei sotto coperta e non te ne accorgi subito, che succede?
Ti compri 2 AIS mob e festa finita.
BV!
Segnalo che sono in commercio MOB AIS in grado di far suonare un allarme MOB anche su VHF predisposti. Utile naturalmente se chi è caduto in mare aveva con sè il dispositivo (la sicurezza si fa con gli apparati ma sopratutto con i comportamenti)
(27-09-2017 00:53)rob Ha scritto: [ -> ] (26-09-2017 23:15)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Riflessione di tipo diverso.
Vorrei prossimamente installare a bordo un AIS, penso Ray per non aver problemi di visualizzazione su plotter Ray, e un segnalatore MOB AIS con attivazione al contatto con l'acqua da inserire sul Security Rescue Market Buoy ( asta ior autogonfiabile con luce e salvagente incorporato) con il duplice scopo di essere in grado sia di trovare il mob dalla barca anche in caso si perdesse di vista l'asta autogonfiabile, sia al limite di contare su aiuti esterni per localizzare il mob in caso non si riuscisse a farlo dalla barca.
Andiamo sempre in due io e mia moglie e questa mi è sembrata la soluzione migliore in caso di caduta in mare.
Avevo pensato anche al segnalatore AIS personale da inserire nel giubbotto/cintura autogonfiabile, ma se al momento non lo indossi sei fregato.Con il sistema che sto allestendo invece chi rimane a bordo tirando un cordino di sgancio è in grado di lanciare in mare la pertica autogonfiabile e quindi di fornire un aiuto al galleggiamento alla persona caduta,di lasciare un segnale visivo importante,di attivare la localizzazione AIS del mob.
Come impostazione mi sembrerebbe ok, magari non vedo eventuali punti deboli..voi che ne pensate?
Se fate un turno e l altro e' dentro a dormire, o solo in gabinetto a leggersi il giornale?
Grazie, avevo pensato solo allo scenario "entrambi in coperta"..
In effetti se uno è giù la cosa si complica...in effetti la mia idea sarebbe quella di attivare un segnalatore AIS anche in caso che, l'eventuale!e segnalatore AIS personale non sia indossato. Ipotizzando di inserirlo nel giubbotto autogonfiabile con cintura di sicurezza se non si è estremamente rigorosi di indossarlo sempre, il rischio è di non averlo addosso al momento del bisogno.
Se uno è giù potrebbe essere di ausilio il braccialetto Olas, magari questo è più semplice da essere indossato sempre. Certo l'ideale potrebbe essere un sistema mob AIS tipo braccialetto da mettere al polso da mettere quando sali in barca, se in stagione da stare vestiti potrebbe andare anche una custodia da mettere alla cintura con un mob AIS attivabile a contatto con l'acqua.
(27-09-2017 08:04)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]A te interessa salvare l’asta ior o la moglie?
Se la moglie casca in mare perché sviene e non libera l’asta ior, tu sei sotto coperta e non te ne accorgi subito, che succede?
Ti compri 2 AIS mob e festa finita.
BV!
L' asta ovviamente, con quel che costa!:
Cmq chiedo di nuovo una cosa già chiesta ma non ricordo la risposta : quando il ricevitore AIS riceve un segnale mob AIS
si attiva un allarme acustico sullo strumento? Lo strumento come riconosce un segnale AIS di un mob da quello di un emittente da imbarcazione?
(27-09-2017 12:27)Stefanone Ha scritto: [ -> ]Cari miei,
credo sia utile ricordare che l'installazione obbligatoria dell'AIS non è stata pensata per la "sicurezza attiva" per la quale esiste da qualche millennio l'ormai desueto uso del "guardare di prua" e in seconda istanza il RADAR, ma soprattutto per quella "passiva" ovvero soprattutto per avere registrata l'ultima posizione nel malaugurato caso di naufragio....
Anche se spesso viene usato per identificare le imbarcazioni che si incrociano e questo sicuramente facilita le comunicazioni radio mi preme ricordarVi che E' molto pericoloso considerare l'AIS un ausilio per evitare gli abbordi in mare!!!
Io non so qual'è la ragione per la quale è nato. Ma è secondo me indubbio che è un grande aiuto alla navigazione. Sia solo anche passivo, come ho io.
Dato che me ne intendo poco di elettronica chiedo: sulla barca ho strumentazione Raymarine del 2008,,pilota inboard s2,plotter c70, tridata,Wind.
Non dovendo cambiare niente al momento, stavo pensando di acquistare usato un AIS , ray preferibilmente.
Avrei visto un 250 con splitter incorporato, un 350 che penso non abbia splitter. Vorrei un consiglio per uno strumento semplice da installare e che trasmetta i dati sul c 70. Vorrei anche capire perché non tutti gli strumenti hanno lo splitter incorporato che dovrebbe semplificare il montaggio.
Grazie.
(01-10-2017 19:53)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Dato che me ne intendo poco di elettronica chiedo: sulla barca ho strumentazione Raymarine del 2008,,pilota inboard s2,plotter c70, tridata,Wind.
Non dovendo cambiare niente al momento, stavo pensando di acquistare usato un AIS , ray preferibilmente.
Avrei visto un 250 con splitter incorporato, un 350 che penso non abbia splitter. Vorrei un consiglio per uno strumento semplice da installare e che trasmetta i dati sul c 70. Vorrei anche capire perché non tutti gli strumenti hanno lo splitter incorporato che dovrebbe semplificare il montaggio.
Grazie.
Seguo
(01-10-2017 19:53)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Dato che me ne intendo poco di elettronica chiedo: sulla barca ho strumentazione Raymarine del 2008,,pilota inboard s2,plotter c70, tridata,Wind.
Non dovendo cambiare niente al momento, stavo pensando di acquistare usato un AIS , ray preferibilmente.
Avrei visto un 250 con splitter incorporato, un 350 che penso non abbia splitter. Vorrei un consiglio per uno strumento semplice da installare e che trasmetta i dati sul c 70. Vorrei anche capire perché non tutti gli strumenti hanno lo splitter incorporato che dovrebbe semplificare il montaggio.
Grazie.
Il 250 è stato il primo AIS sulla mia barca, è un buon apparecchio con l”unico difetto di non avere una connessione NMEA 2000. Nel tuo caso non è un problema perché non hai nulla NMEA 2000 a bordo. La connessione avverrà in NMEA 0183 a 38400 bps, occhio che il C70 ha un solo ingresso NMEA e se è già occupato potresti avere problemi. Non tutti gli AIS hanno lo splitter perché molti preferiscono usare una antenna AIS dedicata.
BV!
@Kavokcinque, rispondo solo alla tua ultima domanda.
I ricevitori AIS possono essere collegati ad una antenna dedicata, o possono essere collegati all'antenna del vhf tramite uno splitter.
Lo splitter è comunque sempre un filtro, che come tale va a ridurre più o meno l'efficienza del vhf.
Per questo motivo, dopo aver utilizzato l'AIS per più di un anno con lo splitter, ho preferito comprare una corta antenna solo per lui è montarla sul rollbar.
La portata è logicamente diminuita, vista la minore altezza, restando comunque attorno alla decina di miglia a seconda di diversi fattori, comunque sufficiente per le nostre necessità.
In compenso il vhf è tornato a funzionare come prima e nel caso di problemi all'antenna in testa d'albero, ho la possibilità di collegare alla radio l'antennino del rollbar.
Grazie mille.
Cosa potrebbe aver già occupato l'ingresso NMEA?
Pilota s2 e antenna GPS dovrebbero essere in st1, corretto?
Non c'è altro a parte il VHF.