18-10-2017, 17:14
Buongiorno a tutti,
di recente sto valutando il cambio randa dell'attuale carbon-kevlar (ereditata) che oramai si è delaminata (nonostante passi ore a reincollarla ). Ne faccio un uso che è una via di mezzo tra crociera e regata, nel senso che partecipo ad ogni regata possibile ed immaginabile, ma per il gusto di fare esperienza in classe libera e senza alcuna velleità competitiva (per quanto faccia piacere a chiunque scalare qualche posizione). Come dire... un uso da regata tranquilla, anche perchè questo è il mio livello, non oltre
Utilizzo la barca 12 mesi l'anno, ogni week end immancabilmente lascio gli ormeggi, più o meno in ogni condizione. Irriducibilmente utilizzo vele anche se vado a 1,5kts e sto facendo un trasferimento, non amo il motore e accetto un'usura maggiore delle vele anche se non c'è vento. Il mio FC10 ha le volanti che distruggono la randa, c'è poco da fare, ed i problemi attuali sul laminato ne sono l'esempio lampante.
Ho letto molto e grazie al forum mi sono fatto un'idea sui vari materiali, tuttavia una cosa davvero non mi è chiara: da un dacron buono ad un laminato con fibre interne, il balzo di performance è davvero così evidente? A parte l'estetica che è francamente un altro pianeta (ora ogni volta che tiro su vele è un piacere per gli occhi, c'è poco da fare), proprio non riesco a quantificare la differenza prestazionale tra un CDX, Hydranet o CDi e vele "non bianche" (scusate la banalizzazione). Il costo così differente e la durata così minore quanto e in che misura aumentano le performance? Davvero così tanto come l'incremento economico? Qualcuno è mai passato da una vela bianca ad una membrana (ripeto, scusate la banalizzazione) sulla stessa barca, così da avere un termine di paragone?
La mia paura è quella di passare da una randa che seppur vecchia e malmessa è pur sempre una signora randa ad una vela nuova ma che potrebbe deludermi confrontata a quella attuale.
Ovviamente, thanks in advance!
di recente sto valutando il cambio randa dell'attuale carbon-kevlar (ereditata) che oramai si è delaminata (nonostante passi ore a reincollarla ). Ne faccio un uso che è una via di mezzo tra crociera e regata, nel senso che partecipo ad ogni regata possibile ed immaginabile, ma per il gusto di fare esperienza in classe libera e senza alcuna velleità competitiva (per quanto faccia piacere a chiunque scalare qualche posizione). Come dire... un uso da regata tranquilla, anche perchè questo è il mio livello, non oltre
Utilizzo la barca 12 mesi l'anno, ogni week end immancabilmente lascio gli ormeggi, più o meno in ogni condizione. Irriducibilmente utilizzo vele anche se vado a 1,5kts e sto facendo un trasferimento, non amo il motore e accetto un'usura maggiore delle vele anche se non c'è vento. Il mio FC10 ha le volanti che distruggono la randa, c'è poco da fare, ed i problemi attuali sul laminato ne sono l'esempio lampante.
Ho letto molto e grazie al forum mi sono fatto un'idea sui vari materiali, tuttavia una cosa davvero non mi è chiara: da un dacron buono ad un laminato con fibre interne, il balzo di performance è davvero così evidente? A parte l'estetica che è francamente un altro pianeta (ora ogni volta che tiro su vele è un piacere per gli occhi, c'è poco da fare), proprio non riesco a quantificare la differenza prestazionale tra un CDX, Hydranet o CDi e vele "non bianche" (scusate la banalizzazione). Il costo così differente e la durata così minore quanto e in che misura aumentano le performance? Davvero così tanto come l'incremento economico? Qualcuno è mai passato da una vela bianca ad una membrana (ripeto, scusate la banalizzazione) sulla stessa barca, così da avere un termine di paragone?
La mia paura è quella di passare da una randa che seppur vecchia e malmessa è pur sempre una signora randa ad una vela nuova ma che potrebbe deludermi confrontata a quella attuale.
Ovviamente, thanks in advance!