Ho deciso di fare un passetto in più e mi sono iscritto ad un corso istruttori di una scuola vela.
Questo corso mi ha dato la possibilità di approfondire alcuni aspetti su cui si costruisce il nostro amato sport/hobby.
Porto spesso gente in regata, ma trasmettere da zero è diverso.
Siamo stati valutati per il modo che abbiamo di insegnare la teoria e di sestire la pratica.
Durante un' uscità sono stato messo alla prova: io ero l'istruttore ed i miei compagni di corso simulavano l'essere allievi. Il vero istrutttore ha gettato dei parabordi in acqua ed io ho gestito la manovra. La grossa critica ( un cazziatone esagerato a dire il vero) mi è stata fatta poichè io non ho preso il timone in mano, ma ho condotto l'allievo al recupero.
Ora è evidente che se la scuola insegna questo è giusto omologarsi, ma è altresì comprensibile che nel momento in cui arrivi a fare un corso simile, qualche piccola esperienza la hai.
Mi è capitato di gestire di recente un MOB dal vero, ne ho fatto resoconto qua e ribadisco eravamo in condizioni ottimale. Fortunatemente è successo durante una regata a bastone, il supporto dei gommoni è stato essenziale per chiudere facilmente il recupero. L'esperienza è finita con una risata grazie anche hai giubbotti.
Ma la domanda che mi pongo è: "prendo il timone in mano e gestisco tutto oppure lascio il timone in mano a qualcuno e da li conduco la manovra ?"
A pensarci, e chiaramente mi riferisco non ad una situazione teorica ma pratica, non sono poi cosi convinto sia il caso di prendere il timone in mano. MI sempra le possibilità di agire siano comunque maggiori liberi dal ruolo del timonare.
Che dite ?
Dato che la responsabilità è la mia, io preferisco mettermi al timone.
la potenza é nulla senza controllo diceva un noto slogan pubblicitario...
se controlli meglio a centro barca non c'è motivo di metterti al timone
io farei così
Io ti posso descrivere l' esperienza fatta qui in Austria e Germania, dove ho preso la patente e coincide piu' o meno con quanto dice marco sul controllo. Chi vede cadere l' uomo a mare che sia il timoniere o chiunque altro, per logica di non perdere di vista il MOB e di non commettere errori quindi nella conseguente rotta di avvicinamento e recupero e' quello che dirige tutte le fasi del recupero dall' allarme al dare le indicazioni al timoniere, se non e' lui stesso al timone. E credo che mi sembra molto ovvio.
Secondo me omologare, essendo gli equipaggi non omologabili, è sbagliato in partenza.
Chi stava al timone poteva essere la più adatta se da te valutato così perché semplicemente... ci sa fare.
Poi il cazziatone ad un corso non è utile, soprattutto se una determinata cosa non è stata spiegata in precedenza, come mi pare di capire.
(23-11-2017 15:43)Edolo Ha scritto: [ -> ]Secondo me omologare, essendo gli equipaggi non omologabili, è sbagliato in partenza.
Chi stava al timone poteva essere la più adatta se da te valutato così perché semplicemente... ci sa fare.
Poi il cazziatone ad un corso non è utile, soprattutto se una determinata cosa non è stata spiegata in precedenza, come mi pare di capire.
Grazie Edolo, per lo spunto. Ovviamente non pensavo che c' era bisogno di specificarlo, ma leggendo il post di Edolo e' meglio farlo : e' ovvio che si da per scontato che chi e' al timone e' stato valutato di essere in grado di ricoprire questo ruolo, nel momento che si presenti l' esigenza.
Fortunatamente non mi e' mai capitato, se dovesse accadere credo che al timone metterei il miglio timoniere, non necessariamente io, e potendo resterei a coordinare il soccorso distribuendo ruoli e avendo la possibilita' di muovermi sulla barca senza dovermi preoccupare della rotta (predispore una cima da lancio se il mob puo' collaborare, mettere il piu' calmo in osservazione del mob senza mai staccare gli occhi, il piu' forte ad agevolare il recupero e risalita....) avete capito per me non e'' fondamentala starae al timone ma lo e' certamente il recupero del mob
Effettivamente "il cazziatone" non credo anch'io sia è utile, ma potrebbe lasciare un segno nei miei ricordi e forse per questo ha un 'utilità come uno scapaccione a un bimbo .
Aver saputo fossero quelli i dettami della scuola, avrei reagito di conseguenza, ma purtroppo non erano stati chiari in merito. Però confesso, la cosa più di tanto non mi ha scosso.
Ora mi interrogo se sia giusto prendere il timone, quando in barca hai allievi.
Boh ! Vedo più contro che pro.
Per tutti i ruoli di comando insegnano sempre che il comandante deve mantenere una visione a 360 gradi, avere il controllo di tutto, intervenire dove serve soprattutto per coordinare e motivare i sottoposti.
@lord
Quel capo istruttore non ha capito nulla!!! Mi sa che viene dai boyscout, quelli che si perdono lungo un sentiero tracciato.
Cambia corso
@lord, che corso è? grazie ciao
Io non mi sento di criticare nessuno, immagino la scuola sia arrivata a dare questa indicazione per un motivo.
Non è legata al singolo istruttore la scelta, ma fa parte di una ben ragionata e verificata metodologia d'insegnamento.
Nel mio piccolo ho reagito come se avessi veramente degli allievi in barca ( certo che il mob erano un parabordo ) .
Sollevo un dubbio e lo faccio qua con voi poichè la regola passatami non mi convince fino in fondo.
Forse un allievo non saprebbe tenere la barca dritta ? Puoi anche essere.
Oppure andrebbe nel panico ? ecc. Ma comunque sono reazioni che potrebbe avere anche un randista o un tailer.
Stiamo poi parlando di un barchino da 20 piedi, ma certamente una volta passata questa indicazione serebbe da applicare anche su barche più grandi.
Trattandosi di corso istruttore, suppongo che abbiano simulato una situazione in cui l'istruttore sia a bordo con allievi impreparati. Da qui l'indicazione.
Navigo quasi sempre con equipaggio "incapace", quindi per riflesso automatico prenderei il timone + darei indicazioni agli altri.
Se fossi comandante con a bordo persone capaci, mi occuperei del coordinamento della manovra mettendo al timone qualcun altro.
Il mob è il mio spettro, retaggio di quando avevo i ragazzi piccoli in barca.
Grazie Lord per la condivisione, difficilmente avrò occasione di fare un corso come quello. Ma mi dai l'opportunità di imparare qualche cosa anche se non sarò mai un istruttore (quindi non faccio concorrenza).
Più che una lezione pratica si trattato di una verifica della competenza per un allievo istruttore mediante simulazione di una lezione di simulazione.
Mi sembra che sarebbe stato più logico così:
A) Il "vero istruttore" del corso si è estraniato dall'equipaggio, Spettava a lui definire scopo ed i ruoli degli allievi:
Lord -> allievo istruttore
tizio -> timoniere
caio ->...
B) Lord "allievo istruttore" organizza la sua lezione di MOB con la spiegazione agli allievi della procedura MOB , mette in atto la simulazione lanciando i parabordi seguire e correggere le azioni dei vari membri dell'equipaggio.
C) Tocca a questi ultimi gestire la manovra.
Per curiosità, come sono organizzati questi corsi?
l'istruttore segue delle linee guida approvate da una agenzia didattica, oppure si basa sulla propria esperienza e conoscenza ?
Grazie Lord .
PS. vedo che hai già risposto mentre scrivevo.
Col senno di poi ho capito che non era la spiegazione di un MOB agli allievi, ma la simulazione di un MOB per vedere la gestione di questa da parte dell'istruttore ( quello che sta facendo il corso per diventarlo ) . Quindi era la simulazione della caduta di un allievo ( allievo del primo livello ).
Gli allievi di primo livello non devono sapere cosa fare in caso di MOB. Se cadesse l'istruttore, devono mettere la barca contro vento.
Questa confusione è quello che ha messo più in difficoltà tutti. Fingere di non sapere è un bordello ... sia chiaro, dando per scontato che se anche sai, avrai sempre qualcosa da imparare.
Lo scenario è ... l'istruttore esce con gli allievi, uno di questo cade. Per la didattica insegnata, deve essere l'istruttore a condurre al timone la barca verso il MOB. Per la didattica inoltre, non deve essere mai durante l'insegnamento l'istruttore al timone, tranne in entrata ed uscita dal porto. Obbligatorimente nel caso di MOB l'istruttore per la scuola deve prendere il timone in mano.
Citazione:Per curiosità, come sono organizzati questi corsi?
l'istruttore segue delle linee guida approvate da una agenzia didattica, oppure si basa sulla propria esperienza e conoscenza ?
Viene fatta una selezione per l'accesso al corso.
Il corso ha una parte in aula, dove impari a tenere lezione su alcuni argomenti.
Ha una parte in barca, dove impari ad insegnare in pratica le teorie tenute in aula.
La didattica è in questo caso quella della scuola e che io sappia non c'è nessun ente che certifica gli argomenti trattati. Credo sia cosi in tutte le scuole. Vengono fornite dispense a doc.
A mio avviso ci sono due circostanze da distinguere:
1. Corso istruttori nel senso dare un metodo da seguire a persone che andranno a inquadrare principianti. In tal caso, e' importante che il futuro istruttore segua un metodo con la speranza che un qualcosa resti in testa al principiante che imbarchera in futuro. Il corso in genere propendera per una determinata soluzione, a seconda della scuola: che sia il RYA, i Glenans o gli US, ognuno ha un proprio metodo, molto spesso non coincidente con gli altri (gia questo la dice lunga) ma dal pdv didattico e' comprensibile che si creda in una ortodossia. Per non parlare dell esame pratico patente, dove sembra cambi in ogni CP
2. Un corso istruttori nel senso di perfezionamento: in tal caso mi sembra sia molto piu utile dare un inquadramento piu ampio delle problematiche, in modo che una persona con esperienza si delinei la *propria* procedura ottimale, indipendentemente dalle varie ortodossie.
Per dire, ok la procedura classica chi manovra chi timona chi lasca chi guarda, ma quid: se si e' invece in due? Se e' cascato un bambino e si e' buttata dietro anche la mamma? Se di notte? Se invece di tirar su un parabordo con il mezzo marinaio c'e' da tirar su quintale piu o meno inanimato? Motore - non motore (perche vai a spiegare alla famiglia che volevi farlo secondo le regole a vela e motore spento poi si e' incastrata la scotta)? Eccetera.
Nel caso 1 penso sia corretto lavorare per dare una "certezza" (qualsiasi essa sia), nel caso 2. viceversa penso sia molto meglio concentrarsi sugli interrogativi determinati dalla realta, che spesso non ha gran considerazione per l ortodossia.
(23-11-2017 18:55)rob Ha scritto: [ -> ]A mio avviso ci sono due circostanze da distinguere:
1. Corso istruttori nel senso dare un metodo da seguire a persone che andranno a inquadrare principianti. In tal caso, e' importante che il futuro istruttore segua un metodo con la speranza che un qualcosa resti in testa al principiante che imbarchera in futuro. Il corso in genere propendera per una determinata soluzione, a seconda della scuola: che sia il RYA, i Glenans o gli US, ognuno ha un proprio metodo, molto spesso non coincidente con gli altri (gia questo la dice lunga) ma dal pdv didattico e' comprensibile che si creda in una ortodossia. Per non parlare dell esame pratico patente, dove sembra cambi in ogni CP
2. Un corso istruttori nel senso di perfezionamento: in tal caso mi sembra sia molto piu utile dare un inquadramento piu ampio delle problematiche, in modo che una persona con esperienza si delinei la *propria* procedura ottimale, indipendentemente dalle varie ortodossie.
Per dire, ok la procedura classica chi manovra chi timona chi lasca chi guarda, ma quid: se si e' invece in due? Se e' cascato un bambino e si e' buttata dietro anche la mamma? Se di notte? Se invece di tirar su un parabordo con il mezzo marinaio c'e' da tirar su quintale piu o meno inanimato? Motore - non motore (perche vai a spiegare alla famiglia che volevi farlo secondo le regole a vela e motore spento poi si e' incastrata la scotta)? Eccetera.
Nel caso 1 penso sia corretto lavorare per dare una "certezza" (qualsiasi essa sia), nel caso 2. viceversa penso sia molto meglio concentrarsi sugli interrogativi determinati dalla realta, che spesso non ha gran considerazione per l ortodossia.
La manovra prevista a programma di esame nella prova pratica è quella di Williamson; mica tanto perchè sia "la migliore" ma perchè è quella che dimostra all'esaminatore che il timoniere (candidato comandante) ha il pieno controllo di virate, abbattute, boline ecc.ecc.
E a "comandare" all'equipaggio "salvagente" e "vedetta".
Credo che per un istruttore sia fondamentale comprendere la complessità della manovra per un "kanako" e dargli dei punti di riferimento per eseguire correttamente la manovra.
Per rispondere alla domanda: in un cabinato sino a 15 metri il timoniere è, IMHO, la persona più adatta a "condurre e governare" la manovra, in quanto non c'è una ecccessiva "distanza" tra controllo ed esecuzione e, data l'urgenza, la sua sensibilità a come risponde la barca potrebbe essere discriminante tra successo e insuccesso.
Certo che se parliamo di un yacht a 3 ponti, il discorso cambia.....
Sabato e domenica sono in mare con 5 Allievi...vi tengo agggiornati...
rob come sempre aiuti a fare chiarezza. Condivido sia corretto dividere le situazioni. Scartando di essere nell'ipotesi 2 o le eventuali in cui potremmo trovarci più complesse, visto lo scenario da me descritto, propendo per la circostanza 1 . Questo certamente semplifica di molto la gestione del MOB. Purtroppo è proprio in quella certezza ho trovato la mia "incertezza".
A parole posso adottare e trasmettere la convenzione "istruttore, prendi il timone in mano e recupera l'allievo caduto in acqua", ma nella pratica non è una soluzione che mi convince o per lo meno non riesco a pensarla come la soluzione migliore a priori.
Banalmente mandando un uomo a prua a fare il recupero, potrei trovarmene 2 in acqua, ecc.
Quando mi è capitato non ho minimamente pensato di prendere in mano il timone e questo mi ha pemesso una visione a 360° del recupero.
Non entriamo nel merito della manovra perchè li poi si apre un mondo !
(23-11-2017 20:07)umeghu Ha scritto: [ -> ]Sabato e domenica sono in mare con 5 Allievi...vi tengo agggiornati...
Tu che faresti ? prenderesti il timone in mano o gestiresti il recupero dando le indicazioei all'equipaggio ?
Hai un procedura stampata a mente ?
(23-11-2017 20:20)lord Ha scritto: [ -> ] (23-11-2017 20:07)umeghu Ha scritto: [ -> ]Sabato e domenica sono in mare con 5 Allievi...vi tengo agggiornati...
Tu che faresti ? prenderesti il timone in mano o gestiresti il recupero dando le indicazioei all'equipaggio ?
Hai un procedura stampata a mente ?
Il mio obiettivo è di portare gli allievi ad essere timonieri E comandanti. Quindi cerco di formarli al ruolo, ai compiti e alle tecniche.
Un po' palloso......per loro.
La mia soddisfazione è quando vedo che "ce la fanno".