Salve a tutti,
come gestire l'avvolgimento randa nell'albero con vento forte, onda, ecc., per ridurre o per chiudere tutto?
Spesso leggo che il sistema in questi casi è pericoloso, da cui desumo che qualcuno abbia avuto (o "fatto"?) casino in questa manovra. A qualcuno è successo? Da cosa dipendeva? Per favore no guerre di religione tipo pro o contro in assoluto ma esperienze, problemi, soluzioni, roba fattiva...
Io mi trovo bene inserendo (già in anticipo) il 'cricchetto' del winch all'albero, che non ti fa perdere nemmeno un centimetro guadagnato. In questo modo si può lascare la base accompagnando il lavoro del winch e "resistendo" quel tanto che il punto di scotta non si alza se non di una spanna max. La vela rientra praticamente quasi tesa. Per maggiore presa a volte uso la maniglia direttamente all'albero invece della scotta a circuito chiuso.
Ciao Vaguen,
Uso il medesimo sistema che hai descritto tranne che dopo aver estratto tutta la randa inserisco SEMPRE il cricchetto perché ... non si sa mai...
Non sono mai andato ad usare il winch sull albero, ma uso sempre la scottina a circuito chiuso, spesso aiutato (in quelle condizioni) dal winch elettrico.
Mi è successo di ridurre a tutte le andature, meglio se al vento con una direzione di qualche grado a Dx.
Unico avvertimento è di effettuare una resistenza lieve alla base, non esagerare altrimenti il rischio di incastro aumenta.
Certo che tutti dicono sia pericolosa, poi se ti guardi in giro il 90% delle barche charter cioè usate con poca cura, hanno la randa avvolgibile. Poi ovvio che come tutti i meccanismi si possa bloccare, ma si bloccano anche quelle avvolgibili nel boma o quelle tradizionali...,
In compenso la comodità di uso è esagerata
Si possono sempre prendere i terzaruoli francesi se barca Inglese e quelli Inglesi se barca francese.
(21-10-2018 15:36)bullo Ha scritto: [ -> ]Si possono sempre prendere i terzaruoli francesi se barca Inglese e quelli Inglesi se barca francese.-
ehm confesso la mia ignoranza ...
Il problema è che gran parte delle barche è tedesca (Bavaria) e ti tocca prendere i terza ruoli all'olandese e non è semplice.
In più rispetto a quello che è stato detto io allento la tensione della scotta e del vang e alzo un po' il boma con l'amantiglio. Ho chiuso la randa in tutte le condizioni (chiaramente quelle affrontate da me...:smiley2
, anche con vento sostenuto (per ridurre) e anche al gran lasco. Nelle poche regate che faccio all'anno se ho la necessità di ridurre non cambio quindi mai rotta e faccio tutto dal pozzetto. Io mi ci sono sempre trovato bene, tranne un periodo che avevo la randa sbagliata.
(21-10-2018 15:36)bullo Ha scritto: [ -> ]Si possono sempre prendere i terzaruoli francesi se barca Inglese e quelli Inglesi se barca francese.-
Aho ! Attenti ! Per me Bullo allude ai terzaroli alla scozzese , che si prendono tagliando la vela con il coltello !
(21-10-2018 20:31)traballi carlo Ha scritto: [ -> ]Aho ! Attenti ! Per me Bullo allude ai terzaroli alla scozzese , che si prendono tagliando la vela con il coltello !
Già, un marinaio vero ha sempre il coltello con sé
L'unica volta che mi si è bloccata la randa e sono dovuto salire sull'albero per sbloccarla é stato quando l'ho chiusa con 25 kn di vento, controvento e cercando di fare prima possibile. Cercavo di tirare la base, ma il vento era forte e la randa sventolava molto. Quando sono andato a riaprire ho scoperto che si era doppiata sul bordo di uscita in prossimità di una stecca e sono stato costretto a salire per sbloccare il tutto
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(21-10-2018 21:40)max440 Ha scritto: [ -> ]L'unica volta che mi si è bloccata la randa e sono dovuto salire sull'albero per sbloccarla é stato quando l'ho chiusa con 25 kn di vento, controvento e cercando di fare prima possibile. Cercavo di tirare la base, ma il vento era forte e la randa sventolava molto. Quando sono andato a riaprire ho scoperto che si era doppiata sul bordo di uscita in prossimità di una stecca e sono stato costretto a salire per sbloccare il tutto
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Tu hai le stecche? In una randa precedente, nell'ennesimo tentativo di far rimediare al velaio un errore alla nascita, ho fatto aggiungere delle stecche verticali. Per carità, aprirla e chiuderla era diventato un problema, per cui le ho levate e ho comunque poi fatto fare finalmente una randa nuova...ma non allo stesso velaio.
Si ho le stecche. Prima le avevo lunghe, sulla randa di adesso 4 corte. Ho avuto problemi solo la volta che ho descritto l. C'è stato un periodo che tendeva a bloccarsi/avere resistenza all'apertura. Tirata giù e controllata è risultata (aveva 6 anni) un po' deformata ed aveva ceduto un po' sulla infermiera. Ripresa rifacendo l'inferitura corretta per adesso va bene
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Max, che hai fatto all'infermiera che ha ceduto...
Ormai credo di aver imparato. Anche con vento forte evito di cercare un particolare angolo di boma, mollo tutto, anche amantiglio e base, e lascio che il boma si orienti come preferisce la randa che in fondo deve solo avvolgersi liberamente su un palo che gira.
Il mio velaio ha sconsigliato le stecche per una lunga serie di motivi, mi ha detto "se vuoi le faccio, ma poi non venirmi a dire ..."
(21-10-2018 12:28)Vaguen Ha scritto: [ -> ]Salve a tutti,
come gestire l'avvolgimento randa nell'albero con vento forte, onda, ecc., per ridurre o per chiudere tutto?
Spesso leggo che il sistema in questi casi è pericoloso, da cui desumo che qualcuno abbia avuto (o "fatto"?) casino in questa manovra. A qualcuno è successo? Da cosa dipendeva? Per favore no guerre di religione tipo pro o contro in assoluto ma esperienze, problemi, soluzioni, roba fattiva...
Io mi trovo bene inserendo (già in anticipo) il 'cricchetto' del winch all'albero, che non ti fa perdere nemmeno un centimetro guadagnato. In questo modo si può lascare la base accompagnando il lavoro del winch e "resistendo" quel tanto che il punto di scotta non si alza se non di una spanna max. La vela rientra praticamente quasi tesa. Per maggiore presa a volte uso la maniglia direttamente all'albero invece della scotta a circuito chiuso.
Potreste dirmi cos'è, a cosa serve e come funziona 'sto cricchetto? Thanks
(22-10-2018 17:46)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Potreste dirmi cos'è, a cosa serve e come funziona 'sto cricchetto? Thanks
Provo ad allegare la foto del mio winch. Spostando la leva a sinistra su 'ratchet' = cricchetto il winch gira solo in un senso, cioè chiude e basta. Se non lo sblocchi su free non puoi svolgere la randa, ma quando chiudi è utile perché evita che possa uscire di nuovo.
(22-10-2018 17:46)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Potreste dirmi cos'è, a cosa serve e come funziona 'sto cricchetto? Thanks
C'è su alcuni marchi di avvolgitori. Su ZSpars ad esempio non c'é il winch, il comando è rinviato in pozzetto.
(22-10-2018 18:42)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]C'è su alcuni marchi di avvolgitori. Su ZSpars ad esempio non c'é il winch, il comando è rinviato in pozzetto.
PS: anche Selden rinvia in pozzetto con una scotta a circuito chiuso (che uso nel 90 percento dei casi) poi ha la possibilità di usare la manovella direttamente.
all'inizio andavo all'albero con il winch poi uscendo quasi sempre da solo
ho fatto circuito chiuso e manovro dal pozzetto.
Ma il cricchetto lo lascio in modalità free perché se necessito la randa per qualsiasi
cosa per me deve stare in quella posizione.
anche io quando rollo in chiusura generalmente mi metto un po di gradi a dx rispetto al vento per
tenere un po di pressione sulla randa...
al momento sempre tutto ok, anche con vento sostenuto...
bv
Il “cricchetto” mi dicono che abbia prevalentemente una funzione all ormeggio in port quando evita che la randa esca con forte vento laterale (vero? Falso?... non so)
Io una volta aperta la vela lo blocco così in chiusura sono più tranquillo, ma non mi è mai capitato si aprisse da sola nemmeno se sbloccato.
Che io sappia c’e Solo su alberi Selden.
non penso possa aprirsi in ormeggio, non ho mai sentito di casi così.
però richiudendo la vela con vento forte penso che il cricco serva perché qualche volta succede che recuperi un po', ma sbattendo (raffica, onda ecc) puoi ri-perdere quello che hai guadagnato chiudendo.