I Forum di Amici della Vela

Versione completa: 200 w fotovoltaici pret a porter da bimini
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Ho un Bavaria 38 che vorrei dotare di un paio di pannelli solari flessibili da 100w ciascuno, oppure uno da 200w. Guardando sul web l'offerta è vastissima e nei vari forum, le considerazioni sui pannelli asiatici o quelli nostrani, sono assai contrastanti. Leggendo anche molti argomenti su questo interessante forum, adesso sono più confuso che persuaso. Quindi, che fare? Mi affido ad uno dei soliti elettronautici che ci sono nei marina? Dove fanno preventivi di vendita e installazione a prezzi esorbitanti?
Io ho tre batterie, una da 80 h per il motore e due da 140 h per i servizi, vorrei stare tranquillo durante le lunghe navigazioni per le utenze essenziali, pilota automatico, frigorifero e qualche altra piccola necessità. Qualcuno sa darmi quale dritta essenziale, precisa, senza magari riferirsi troppo a numeri, valori, unità di misure, eccetera eccetera? Ringrazio anticipatamente
Barca simile, Bavaria 40, stesse esigenze tue. Due pannelli da 110 w con cerniere sulla parte posteriore del bimini, collegati in parallelo con interposto diodi di blocco ad un regolatore Victron smart solar che invia i dati di carica sullo smartphone. Cambiate le batterie con due 180 amp acido libero trazione leggera della FAI, che me le ha fatte custom in contenitori che entrano nel vano dei Bavaria Completato con un Battery Monitor NASA BM 2 Compact per capire quanto entra e quanto esce.
@klillo un minimo di calcolo lo devi fare, almeno sapere quanti Ah complessivamente consumi ogni giorno e quanti ne produci con il motore. Considera poi che le batterie le puoi scaricare al massimo del 30% se le vuoi far durare a lungo, cioè dalle tue batterie da 2x 140 puoi utilizzare 80-90 Ah e poi le devi ricaricare.
domanda. esiste a costi decisamente maggiori un sistema sempre amovibile che si collega direttamente all'accendisigari.premeso che ho letto su ove si stigmatizza l'uso a causa calibro cavi in questo caso, modificando il calibro, potrebbe eswsere usato? e nel caso come eseguire la modifica? grazie
Con le opportune dimensioni dei cavi (verificando anche l'accendisigari) penso si possa proprio fare. Io ho collegato un pannello che uso volante ad una presa nel gavone di poppa con opportuni cavi. Attenzione però che con questo tipo di collegamento si passa dallo staccabatterie.
@enio.rossi potresti descrivere meglio come hai fatto? e cosa intendi si passa dalo staccabatterie?
fatto anch'io impiantino simile, con connessione all'accendisigari e pannellino da 40W, comodo (lo posizioni sempre al sole, e lo riponi facilmente) ed economico. Aiuta molto nelle uscite giornaliere a non scaricare troppo le batterie (salpaancore, frigo, pompa autoclave).
Ciao Grossifs, beh, immagino che anche sulla tua barca l'accendisigari sia sotto l'interruttore staccabatterie. Di conseguenza, quando stacchi il commutatore, il pannello si scollega. Niente di male, io lo volevo proprio così, perché ne ho un altro fisso che è sempre collegato agli accumulatori. Io ho fatto i collegamenti in questo modo: avevo già una presa CC in un gavone, con cavi da 6mmq che usavo per un gonfiatore elettrico ed altri oggetti energivori . A quella, ho collegato per il tramite di una spina, il regolatore al quale si attaccano i cavi del pannello volante.
P.S. mi sembra che la presa accendisigari supporti fino a 10A (120W)
Grazie.
Scusate ma non capisco perché usare la presa accendisigari e non collegare il regolatore alle batteria come si fa solitamente. Personalmente le prese accendisigari non mi sono mai sembrate costruttivamente robuste e affidabili ed inoltre dovrebbero fare il loro lavoro che è quello di erogare corrente per breve tempo e piccoli utilizzatori.
Per facilità di installazione/rimozione e nn avere fili in giro..
Io penso che il dimensiomamento dei cavi dell’accendisigari sia assolutamente insufficiente. Quando montai il mio impianto mi fornirono cavi per il collegamento di un diametro di circa 5mm. Anche quando vai ad adoperare un semplice inverter nelle istruzioni c’è sempre scritto che il collegamento DC con l’accendisigari va bene solo per carichi molto bassi. Io sinceramente non rischierei solo per non avere due cavi in giro. Basta predisporre il collegamento con le batterie ed usarlo di volta in volta. IMHO
Puoi montare una presa bipolare seria al posto dellaccendisigari controllando se i cavi che vanno alla batteria siano almeno di 2,5 mm Poi se ti serve la presa accendisigari compri un altro maschio e lo colleghi a una presa accendisigari
(11-04-2020 10:00)Horatio Nelson Ha scritto: [ -> ]Io penso che il dimensiomamento dei cavi dell’accendisigari sia assolutamente insufficiente.

+1 Ma perché vi accanite con queste prese accendisigari che sono orride? Guardate come sono fatte e realizzate subito che la resistenza di contatto è terribile soprattutto per il perno centrale. I pannelli sono molto sensibili alla resistenza lungo i cavi infatti tutti dicono di sovradimensionare alla grande.
Non sono un tecnico ma ho seguito i consigli di chi lo è. Il fotovoltaico è una cosa seria e soprattutto deve funzionare quando serve, quindi in navigazione a vela, sotto pilota automatico e con frigo in funzione. Non capisco pertanto i pannelli togli e metti, soprattutto se si vuole far entrare la corrente dove invece normalmente esce e a piccole dosi. Ho montato 150W rigidi e durante le crociere estive basta e avanza per tutti gli utilizzi di bordo. Ma è un impianto fisso che tramite regolatore va direttamente alle batterie, con cavi di sezione generosa, non certo con cavi da lampadina al led o da caricabatteria per smartphone.
Ho montato 2 pannelli fotovoltaici fissi per un totale di 250 w. Ho creato un roll bar a poppa con tubi da 25 mm AISI 316 , come quelli del pulpito. Ho dato al roll bar la stessa inclinazione dei supporti posteriori del Bimini da avere cosi una certa continuità estetica . Sono pannelli di nuova generazione Sun Power . Cavi di dimensioni abbondanti forniti da chi mi ha venduto i pannelli (italiani)
Ho installato un regolatore da 300 w , consigliato dal tecnico del fornitore , adatto ai miei pannelli . Il regolatore ha due entrate , una per pannello , e due uscite . Una per i servizi e una per la batteria motore . I cavi dal regolatore alle batterie sono da 5 . Ho installato anche un display intelligente touch screen che mi dice quali pannelli stanno caricando e quanto ; mi dice anche lo stato delle batterie e gli ampere in tempo reale . Con questo impianto l'anno scorso a settembre sono stato tutto il mese di settembre in giro con la barca . 30 gg dicui 5 in porto e il resto in rada . Frigo sempre acceso , tutti gli strumenti accesi . Basta tenere acceso il motore alla sera in rada e tutto acceso in navigazione a vela . Grande soddisfazione per questo impianto che mi ha risolto i problemi di carenza energetica . Unica accortezza , tenere puliti i pannelli , specie quando piove con sabbia del deserto. Il costo di tutto l'impianto è stato meno di 1.000 euro .
Preso dall'entusiasmo e supportato da questa fonte di energia mi sono anche comprato un'inverter da 2.000 w , con il quale in rada ho anche il 220 v. Forse i puristi della vela avranno da obiettare su pesi aggiuntivi ed estetica , però io sono un diportista e non faccio regate .
Io ho anche un congelatore 220 sempre acceso in navigazione collegato allinverer grazie ai pannelli
(11-04-2020 12:31)Nanni Ha scritto: [ -> ]...Basta tenere acceso il motore alla sera in rada e tutto acceso in navigazione a vela ...
Nanni tutto interessante ma la frase riportata forse la interpreto male, io capisco che nonostante il bell'impianto che hai approntato, alla sera in rada devi accendere il motore per ricaricare le batterie e il "tutto acceso in navigazione a vela" mi è del tutto oscuro...Smiley30
Hai ragione ho scritto in italiacano Volevo dire Basta ! cioè non serve più tenere acceso per un pò il motore alla sera , per caricare le batterie , che si sono scaricate durante la navigazione a vela diurna. Scusate
@sandro1 Concordo ma quelle al link sono indicate da 3A. Io ho installato presa da 20A...esteticamente simile. Qui un esempio...poi si compera dove si vuole, ma raccomanderei di non stare sotto i 20A Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . Dal pozzetto al quadro cavo bipolare da 4mm, magnetotermico da 20A, 4mm fino al regolatore vicino al vano batterie servizi (il mio, della morningstar ha il sensore di temperatura sul regolatore... ovviamente sarebbe ancor meglio con la sonda direttamente alle batterie)
Io preferisco non avere nulla sotto carica quando la lascio incustodita, quindi ho collegato l'uscita del regolatore alla barra servizi ( fusibile 20A di protezione eventuale corto al regolatore). Quindi:
- lo staccabatteria deve essere attaccato perché le batterie possano essere ricaricate, e se necessario posso caricare la batteria motore (staccabatteria servizi aperto, chiudendo invece lo staccabatteria di emergenza tra uscita batteria motore e barra servizi)...
- il BPM Mastervolt mi legge la corrente di carica... al netto degli assorbimenti ( per controllare di fatto stacco momentaneamente tutte le utenze e vedo tensione e corrente di carica... esattamente come per il caricabatteria da banchina).
Perchè questa scelte ( meno “definitive” di quanto ottimale per lunghe crociere):
- volevo un sistema amovibile: non ho bisogno di pannelli nei weekend estivi, se non dormo in rada. Sopra al bimini non mi danno nessun problema, per me la soluzione ideale anche dal punto di vista irraggiamento... ma io di massima chiudo il bimini tra un weekend e l’altro.. e anche in crociera mi è successo di chiuderlo prudenzialmente se era previsto vento forte.. ( è bello robusto... ma sono stato a bordo con 50nodi ).
- volevo pannelli flessibili che potessi riporre in barca senza crearmi problemi neanche in crociera ( mi entrano senza problemi nella armatoriale .. non entusiasmano mia moglie... ma possono stare riposti a murata dal mio lato del letto!)
- perché funzioni come previsto è opportuno che il regolatore sia vicino alle batterie, sia fisicamente (...il controllo di temperatura regola la curva di carica) che elettricamente (se c’è caduta di tensione con cavi lunghi e magari sottodimensionati la batteria riceve tensione inferiore al previsto)
- SE, come nel mio caso e spesso ma NON sempre, la tensione di massima potenza è quasi 20v, e l’impianto DC è a 12v, la corrente tra pannello e regolatore è inferiore a quella tra regolatore e batterie.. quindi il cablaggio più lungo deve essere dimensionato su correnti inferiori... ma COMUNQUE il regolatore potrà compensare per la caduta di voltaggio e dare alle batterie la giusta tensione/corrente
Io sono abbastanza soddisfatto... anche se sono certo che quando mi organizzerò per un lungo periodo in mare ( Smiley34... ma non prima della pensione :smiley30Smile preferirò studiare una soluzione fissa ( roll bar?) che credo offra più garanzie contro rotture accidentali
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