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Versione completa: "DRIZZA GENOA"
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Ciao , per non addentrarmi per ennesima volta negli innumerevoli post su rollafiocco, faccio una domanda secca
se la drizza del genoa e' troppo cazzata potrei avere problemi a svolgere del tutto il fiocco. mi spiego gia' e' dura da aprire col rollafiocco e poi in piu' non mi fa quell'ultimo mezzo giro, allora ho pensato che quando ho rimontato le vele poco tempo fa avevo cazzato molto il genoa. potrebbe dare problemi sul rollafiocco? devo lascare un po?
grazie e scusate se argomento gia' trattato. ho cercato ma perdo piu' tempo che a riproporre domanda
grazie a tutti.
se io pensassi una cosa cosi per prima cosa ne lascherei un po, se migliora migliora, se non migliora indagherei altro.
la vela a star li con la drizza a ferro escludo che ci goda... ma forse questo e' ot.
(02-04-2019 09:06)ZK Ha scritto: [ -> ]se io pensassi una cosa cosi per prima cosa ne lascherei un po, se migliora migliora, se non migliora indagherei altro.
la vela a star li con la drizza a ferro escludo che ci goda... ma forse questo e' ot.

In effetti ci metto un attimo a provare, solo che tornero' tra 15 gg e volevo intanto portarmi avanti su varie opzioni da provare.
grazie
tra 15 gg la vela avra gia ceduto quanto basta a far funzionare molto meglio il rullafiocco.
vedrai che non sara piu necessario lascarla.
Le drizze non servono solo ad alzzare le vele ma se in dacron anche a spostare il grasso.
Prima di avvolgere il genoa si lasca la drizza di uno due cm., che non sia in forza il gratile e la ralinga stando sempre in forza si rovina. Perciò quando si apre e si chiude la drizza non può essere in forza, poi, aperta la vela si regola la tensione della drizza in base al vento e alla forma che si vuole dare alla vela.
Guarda in alto l'angolo che fa la drizza con lo strallo, che sia quello giusto, ne troppo poco, ne troppo tanto.
(02-04-2019 09:27)bullo Ha scritto: [ -> ]Le drizze non servono solo ad alzzare le vele ma se in dacron anche a spostare il grasso.
Prima di avvolgere il genoa si lasca la drizza di uno due cm., che non sia in forza il gratile e la ralinga stando sempre in forza si rovina. Perciò quando si apre e si chiude la drizza non può essere in forza, poi, aperta la vela si regola la tensione della drizza in base al vento e alla forma che si vuole dare alla vela.
Guarda in alto l'angolo che fa la drizza con lo strallo, che sia quello giusto, ne troppo poco, ne troppo tanto.-
Concordo Bullo.Io avendo un avvolgifiocco,una volta issato il genoa o fiocco,non regolo
più la drizza.Apro il genoa quando esco e tutto il resto.....Ovviamente sono un velista
e non un regatante.Può andar bene?
Esperienza personale, forse utile: lo scorso anno ho sostituito il rollafiocco , quello vecchio l'ho usato come avvolgi trinchetta.... Ebbene , avevo notato anche io che gli ultimi giri per svolgere erano duri.... ho dovuto leggermente cambiare il percorso della cima avvolgitrice ( alla base dei candelieri) perchè ,svolgendosi la vela, quindi risucchiando la cima, quest'ultima faceva mappazza nella porzione inferiore della canala di avvolgimento, impedendo il normale svolgimento della vela (mammamia che descrizione pedestre..)
Prova a vedere anche il tuo circuito....
(02-04-2019 09:27)bullo Ha scritto: [ -> ]Le drizze non servono solo ad alzzare le vele ma se in dacron anche a spostare il grasso.

non capisco, perchè solo in dacron? Il grasso lo spostano su qualsiasi tipo di materiale, dal carbon al kevlar, dal mylar al dacron. Anche la vela con materiale meno deformabile comunque subisce l'influenza di una drizza più o meno tesata.
(02-04-2019 21:04)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]non capisco, perchè solo in dacron? Il grasso lo spostano su qualsiasi tipo di materiale, dal carbon al kevlar, dal mylar al dacron. Anche la vela con materiale meno deformabile comunque subisce l'influenza di una drizza più o meno tesata.

molto poco, le vele laminate si deformano cosi poco che la drizza la usi si, ma per cambiarle.
onestamente non sono proprio convintissimo. nel senso che è vero, si deformano poco (comunque lo sposti il grasso), ma puoi agire anche in senso inverso mollando drizza al limite di fare le pieghette, e lo spostamento del grasso con vento debole in quel caso lo vedi eccome.
Poiuuuuuuuuuuuuuu Non c'è problema la vela è Un'opppppppppppinione.
(03-04-2019 06:13)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]onestamente non sono proprio convintissimo. nel senso che è vero, si deformano poco (comunque lo sposti il grasso), ma puoi agire anche in senso inverso mollando drizza al limite di fare le pieghette, e lo spostamento del grasso con vento debole in quel caso lo vedi eccome.

si, questo anche secondo me e' molto vero.
mi verrebbe da aggiungere che piu sono rigide piu la qualita di drizza e regolazione dell' albero diventano importanti.. e' inutile avere una vela rigida se tutto il resto e' mollaccione.
Confermo, avevo grossi problemi con vecchio genoa in dacron e drizza in poliestere.
Nuovo genoa in laminato e drizza dyneema, il rollafiocco va come un orologio svizzero.
Comunque non lascio mai la drizza tesata a ferro, ho messo un segnalino all'ingresso dello stopper, alla misura più usata, per non dover pensare troppo quando metto a segno.
Se devo cazzare di più o lascare sono pochi cm, il dyneema è eccezionale.
(03-04-2019 08:16)ZK Ha scritto: [ -> ]mi verrebbe da aggiungere che piu sono rigide piu la qualita di drizza e regolazione dell' albero diventano importanti.. e' inutile avere una vela rigida se tutto il resto e' mollaccione.

Luciano53 Ha scritto:Confermo, avevo grossi problemi con vecchio genoa in dacron e drizza in poliestere.
Nuovo genoa in laminato e drizza dyneema, il rollafiocco va come un orologio svizzero.

molto molto interessante. In effetti ci si sofferma poco su questi aspetti apparentemente marginali.
Il mio rollo era talmente libero che per chiudere il genoa bisognava dosare le forze altrimenti a fine lavoro arrotolava troppo le scotte 48
Va considerato che i costruttori di avvolgifiocco raccomandano di non cazzare la drizza quando la vela di prua
è in forza; così le regolazioni è meglio farle prima e mettere un paio si segnalini davanti allo stopper.
Meglio anche avere una drizza con elasticità quasi nulla (dynema, spectra, vectran) e usare come di deve
il paterazzo.
Anche la manutenzione dell'avvolgifiocco è importante: frequenti lavaggi con acqua dolce ed
ingrassaggio annuale dei cuscinetti.
Facnor, sentito il tecnico l'anno scorso per un problema, vieta assolutamente l'ingrassaggio dei cuscinetti. Solo acqua e/o lavaggio con acqua saponata e abbondante risciacquo.
(04-04-2019 09:49)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Facnor, sentito il tecnico l'anno scorso per un problema, vieta assolutamente l'ingrassaggio dei cuscinetti. Solo acqua e/o lavaggio con acqua saponata e abbondante risciacquo.

Stessa identica cosa dal tecnico Bamar.
Non è una regola universale Smiley2 .... consiglio di guardare il manuale di istruzioni del proprio ... ci sono alcuni avvolgifiocco con le sfere in acciaio che hanno il foro o la fessura appositi e richiedono l'ingrassaggio periodico.
Siamo d'accordo, mi riferivo al consiglio generale del mess. 16 di ingrassare i cuscinetti.
Può valere per alcuni marchi e modelli ma non per tutti.
Facnor peraltro ha sfere e cuscinetti in acciaio ma fornisce indicazioni di non lubrificare nulla.
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