Beh Tatone non avvilirti. Sei stato spennato dai soliti furbastri come tanti siamo stati spennati in precedenza.
In soldoni ravviso 2 o 3 problemi principali nel tuo sistema.
Hai un banco di 650 Ah complessivo tutto AGM suddiviso in 3 banchi specifici.
Un povero alternatore dovrebbe erogare un 20% della capacità del banco = 130Ah e chiaramente un alternatore da 120 incomincerebbe a boccheggiare. Metterne uno piu grosso ti fa ebtrare in un loop di doppie pulegge e doppie cinghie e di verifiche sulla effettiva capacità del motore di reggere tutta la coppia aggiuntiva con cui lo vai a caricare.
Detto questo un alternatore é un alternatore edi riffa o di raffa sono tutti di derivazione automotive (alcuni possono essere brushless ma non é questo il caso). C'é una spira che viene eccitata da un regolatore creando un campo magnetico che ruota all'interno di uno statore avvolto. Regolando il campo indotto nella spira regoli la corente che mungi ai terminali degli avvolgimenti dello statore.
Quindi tu hai in mano un alternatore suppostamente di buona qualità. Il tuo Sterling_Pro_Split_R NON fa da regolatore quindi ignora quanto ti ho scritto sino ad ora a meno che tu non decida di acquistare un vero regolatore Sterling del tipo
https://www.svb-marine.it/it/sterling-al...gital.html
Rimanendo col Balmar e col suo regolatore accessorio che hai comprato concordo sul fatto che il regolatore possa andare in conflitto con il ripartitore dello Sterling ma perché tutti sti casini? non puoi sezionare manualmente il banco che vuoi ricaricare? Hai provato ad attaccare il Balmar come un comune alternatore senza utilizzare il regolatore esterno?
(07-08-2019 18:59)scud Ha scritto: [ -> ]Beh Tatone non avvilirti. Sei stato spennato dai soliti furbastri come tanti siamo stati spennati in precedenza.
Rimanendo col Balmar e col suo regolatore accessorio che hai comprato concordo sul fatto che il regolatore possa andare in conflitto con il ripartitore dello Sterling ma perché tutti sti casini? non puoi sezionare manualmente il banco che vuoi ricaricare? Hai provato ad attaccare il Balmar come un comune alternatore senza utilizzare il regolatore esterno?
Si, ci ho provato ma ancora non caricava. Non ho ancora provato a mettere il Balmar senza regolatore diretto alle batterie servizi... Anche perché dopo aver buttato mezza giornata in tentativi infruttuosi ho montato il vecchio che va benissimo e sono partito per le vacanze...
(07-08-2019 19:00)scud Ha scritto: [ -> ]Quindi tu hai in mano un alternatore suppostamente di buona qualità. Il tuo Sterling_Pro_Split_R NON fa da regolatore quindi ignora quanto ti ho scritto sino ad ora a meno che tu non decida di acquistare un vero regolatore Sterling del tipo
https://www.svb-marine.it/it/sterling-al...gital.html
In realtà, io tra alternatore e Pro Split ho pure un Alternator to Battery charger che mi ha potenziato notevolmente la ricarica a bassi giri, permettendo tra l'altro di utilizzare una curva di ricarica specifica per le AGM, che ora si caricano effettivamente al 100%. Come dicevo, con questa configurazione funziona tutto benissimo, solo che la ricarica dei servizi è un po' lenta, ci vanno al massimo 40A.
Ma non c'è un alternatore esattamente come il mio solo più potente?
(08-08-2019 13:13)Tatone Ha scritto: [ -> ]In realtà, io tra alternatore e Pro Split ho pure un Alternator to Battery charger che mi ha potenziato notevolmente la ricarica a bassi giri, permettendo tra l'altro di utilizzare una curva di ricarica specifica per le AGM, che ora si caricano effettivamente al 100%. Come dicevo, con questa configurazione funziona tutto benissimo, solo che la ricarica dei servizi è un po' lenta, ci vanno al massimo 40A.
Ma non c'è un alternatore esattamente come il mio solo più potente?
Hai yanmar? Ti va bene questo a 75 dollari?
troppo caro?
https://www.dbelectrical.com/products/al...0-amp.html
(08-08-2019 13:18)kermit Ha scritto: [ -> ]Hai yanmar? Ti va bene questo a 75 dollari? troppo caro?
https://www.dbelectrical.com/products/al...0-amp.html
E' lui, è perfetto!
Peccato sia negli USA e ci voglia quindi un bel po' di tempo per la spedizione, altrimenti lo ordinavo subito!
A questo punto, lo farò quest'inverno!
Aggiornamento post-vacanze:
Al rientro dal giro della Sardegna, mi sono messo con calma a ragionare sul da farsi e con altrettanta calma sono partito rimontando l'alternatore Balmar, collegandolo alle sole batterie dei servizi. In effetti, così montato funziona perfettamente e il suo regolatore parrebbe essere davvero "intelligente" come da manuale.
Quindi, ho provato a riconsiderare il layout dell'impianto elettrico.
Confermata l'incompatibilità con il ripartitore della Sterling, ho fatto alcune prove mettendo in parallelo con un interruttore volante i banchi batterie motore e elica di prua, riscontrando un funzionamento perfetto al prezzo di una notevole rottura di cabbasisi per gestire manualmente l'interruttore.
Ho quindi pensato di ridisegnare l'impianto acquistando un paio di interruttori intelligenti quali questi:
https://www.victronenergy.it/upload/docu...30A-IT.pdf
montandoli in cascata dal banco batterie servizi per mantenere separati i due banchi motore e elica di prua, "combinandoli" solo quando le batterie servizi sono cariche e sotto carica (il voltaggio va nel range 13-13,8V). La soluzione sembra essere economica (meno di 100 Euro) e efficace (nessuna caduta di tensione), per me possibile visto che le mie batterie sono tutte con tecnologia AGM e simili curve di ricarica.
Cosa ne pensate? controindicazioni? alternative?
Attendo dotti consigli, grazie in anticipo!
Arrivano i dotti consigli (oddio dotti...)
Usa l' alternatore di serie per la batteria motore.
Metti la batteria del BT in parallelo con le batterie servizi (tanto fa solo da tampone: non ci dovrebbe nemmeno essere ma gli impianti fatti bene sono rari) e fai caricare quel gruppo al Balmar.
Tutti contenti.
(06-09-2019 18:53)lfabio Ha scritto: [ -> ]Arrivano i dotti consigli (oddio dotti...)
Usa l' alternatore di serie per la batteria motore.
Metti la batteria del BT in parallelo con le batterie servizi (tanto fa solo da tampone: non ci dovrebbe nemmeno essere ma gli impianti fatti bene sono rari) e fai caricare quel gruppo al Balmar.
Tutti contenti.
Grazie lfabio, ci avevo pensato alla soluzione del doppio alternatore, ma l'ho scartata per problemi di spazio nel vano motore, visto che ho previsto il montaggio del dissalatore trascinato dal motore stesso.
Invece, tu conosci quel tipo di interruttori "intelligenti" di cui al link che ho allegato? perché in effetti promettono di fare un parallelo solo sotto carica e con zero perdite, mentre tengono comunque separati i diversi banchi batteria quando non sotto carica, non sembra una soluzione peregrina... ma forse sbaglio!
Io ho usato quel parallelatore sulla vecchia barca al posto del partizionatore sterling (che ora uso regolarmente come fermacarte).
In due anni che l'ho usato non ha mai dato un problema e ha sempre fatto quello che prometteva di fare.
Se proprio vogliamo trovarci un difetto è che quello piccolo non ha un modo per verificarne lo stato per cui monitorarne il funzionamento è un po' frustrante - ma è un problema dei primi giorni, poi capisci che fa il suo dovere e te ne dimentichi.
(06-09-2019 19:07)Tatone Ha scritto: [ -> ]Grazie lfabio, ci avevo pensato alla soluzione del doppio alternatore, ma l'ho scartata per problemi di spazio nel vano motore, visto che ho previsto il montaggio del dissalatore trascinato dal motore stesso.
Invece, tu conosci quel tipo di interruttori "intelligenti" di cui al link che ho allegato? perché in effetti promettono di fare un parallelo solo sotto carica e con zero perdite, mentre tengono comunque separati i diversi banchi batteria quando non sotto carica, non sembra una soluzione peregrina... ma forse sbaglio!
Oppure piu semplicemente metti un temporizzatore e fai una commutazione a tempo, con 10 € te la cavi, paralleli all'avvio motore e dopo 10 minuti necessari a ripristinare la carica della batteria motore, il temporizzatore sgancia e carichera solo i servizi...
megalodon,
i motori cmq consumano un po' di corrente (poca per quelli convenzionali, tanta per i moderni common rail per ora poco diffusi) per cui dopo lunghe smotorate ti potresti ritrovare con la batteria motore un po' giu' o cmq non al 100%.
Non trovo ottimale la tua soluzione
(07-09-2019 07:34)megalodon Ha scritto: [ -> ]Oppure piu semplicemente metti un temporizzatore e fai una commutazione a tempo, con 10 € te la cavi, paralleli all'avvio motore e dopo 10 minuti necessari a ripristinare la carica della batteria motore, il temporizzatore sgancia e carichera solo i servizi...
Tatone,
non vorrei sbagliare ma qualche tempo fa (ehm... saran ormai 10 anni?) Balmar faceva un sistema a doppia uscita essa stessa, da usare con gli alternatori piu grandi (che vengono o venivano venduti SENZA regolatore integrato).
...e ho pure trovato la versione odierna:
http://www.balmar.net/products/digital-duo-charge/
(07-09-2019 07:21)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Io ho usato quel parallelatore sulla vecchia barca al posto del partizionatore sterling (che ora uso regolarmente come fermacarte).
In due anni che l'ho usato non ha mai dato un problema e ha sempre fatto quello che prometteva di fare.
Se proprio vogliamo trovarci un difetto è che quello piccolo non ha un modo per verificarne lo stato per cui monitorarne il funzionamento è un po' frustrante - ma è un problema dei primi giorni, poi capisci che fa il suo dovere e te ne dimentichi.
Grazie mille, la tua è proprio l'informazione che cercavo!
(07-09-2019 09:20)lfabio Ha scritto: [ -> ]Tatone,
non vorrei sbagliare ma qualche tempo fa (ehm... saran ormai 10 anni?) Balmar faceva un sistema a doppia uscita essa stessa, da usare con gli alternatori piu grandi (che vengono o venivano venduti SENZA regolatore integrato).
...e ho pure trovato la versione odierna:
http://www.balmar.net/products/digital-duo-charge/
Grazie lfabio, lo avevo visto ma volevo evitare di buttarci altri 300 e rotti Euro. Inoltre, il Balmar DDC gestisce solo 1 banco batterie aggiuntivo e io ne ho 2, quindi altri eurini ancora...
Beh no, di banchi tu ne hai due, di fatto: hai la batteria del motore e hai il gruppo batterie servizi.
Poi hai la batteria 'tampone' per l' elica di prua che, di fatto, e' solo un condensatorone messo li in fondo perche' han risparmiato sul rame. Dovrebbe (?) essere in parallelo con i servizi, non voglio pensare che abbiano fatto un impianto separato con una batteria e un alternatore di fabbrica ripartito... l' elica di prua girerebbe 10 secondi scarsi.
Se, tuttavia, non vuoi spendere i dindini del partitore aggiuntivo (o del regolatore a due uscite, che pero' sul sito ora non trovo piu') e non hai posto per i due alternatori sono un po' a corto di idee 'buone'.
Tra le meno buone, per carita', alternatore di potenza attaccato alle batterie servizi e collegamento manuale in parallelo a quella motore... ce ne sono tante, in teoria. Ma non me ne viene in mente alcuna priva di controindicazioni e/o costi aggiuntivi.
Spetta che guardo quegli interrutori che hai linkato, li avevo mancati iersera.
Allora.. quelli votronic e quelli sterling NON sono parallelatori ne' interrutori, sono caricabatterie con ingresso a 12VDC.
In pratica, si attaccano al gruppo di batterie che carichi con l' alternatore come un qualsiasi carico e a loro volta caricano la batteria che attacchi all' uscita, prendendosi l' energia dalla batteria 'lato ingresso', che viene a propria volta caricata dall' alternatore. C'e' il vantaggio che ne puoi mettere quanti ne vuoi, ovviamente, anche se NON ne metterei uno tra batterie servizi e batteria elica di prua per le considerazioni fatte sopra - almeno non senza essersi accertati molto molto bene di come sia fatto l' impianto (e ripeto, se fosse fatto con quella batteria separata sarei eccezionalmente sorpreso).
Se son fatti cristianamente, funzionano e anche bene, unico problema puo' essere l' efficienza non esattamente elevatissima e il costo che sospetto invece piuttosto elevato.
Noto infine che Zerbinati, da bravo importatore Balmar, gia ti aveva suggerito il prodotto che ti ho linkato io e mi scuso per la ripetizione.
Per inciso come nota davvero conclusiva consiglio agli utenti che han insultato Vallescrivia di pensare bene a quello che scrivono, perche' a meno di eventi non presenti nel thread non mi pare che si possa eccepire riguardo il comportamento tenuto. I medesimi pensino anche bene prima di caricare normali batterie - soprattutto AGM - al 20% di C20 regolarmente. Le batterie si offendono abbastanza e durano pochino.
(07-09-2019 21:54)lfabio Ha scritto: [ -> ]Beh no, di banchi tu ne hai due, di fatto: hai la batteria del motore e hai il gruppo batterie servizi.
Poi hai la batteria 'tampone' per l' elica di prua che, di fatto, e' solo un condensatorone messo li in fondo perche' han risparmiato sul rame. Dovrebbe (?) essere in parallelo con i servizi, non voglio pensare che abbiano fatto un impianto separato con una batteria e un alternatore di fabbrica ripartito... l' elica di prua girerebbe 10 secondi scarsi.
Se, tuttavia, non vuoi spendere i dindini del partitore aggiuntivo (o del regolatore a due uscite, che pero' sul sito ora non trovo piu') e non hai posto per i due alternatori sono un po' a corto di idee 'buone'.
Tra le meno buone, per carita', alternatore di potenza attaccato alle batterie servizi e collegamento manuale in parallelo a quella motore... ce ne sono tante, in teoria. Ma non me ne viene in mente alcuna priva di controindicazioni e/o costi aggiuntivi.
Spetta che guardo quegli interrutori che hai linkato, li avevo mancati iersera.
Allora.. quelli votronic e quelli sterling NON sono parallelatori ne' interrutori, sono caricabatterie con ingresso a 12VDC.
In pratica, si attaccano al gruppo di batterie che carichi con l' alternatore come un qualsiasi carico e a loro volta caricano la batteria che attacchi all' uscita, prendendosi l' energia dalla batteria 'lato ingresso', che viene a propria volta caricata dall' alternatore. C'e' il vantaggio che ne puoi mettere quanti ne vuoi, ovviamente, anche se NON ne metterei uno tra batterie servizi e batteria elica di prua per le considerazioni fatte sopra - almeno non senza essersi accertati molto molto bene di come sia fatto l' impianto (e ripeto, se fosse fatto con quella batteria separata sarei eccezionalmente sorpreso).
Se son fatti cristianamente, funzionano e anche bene, unico problema puo' essere l' efficienza non esattamente elevatissima e il costo che sospetto invece piuttosto elevato.
Noto infine che Zerbinati, da bravo importatore Balmar, gia ti aveva suggerito il prodotto che ti ho linkato io e mi scuso per la ripetizione.
Per inciso come nota davvero conclusiva consiglio agli utenti che han insultato Vallescrivia di pensare bene a quello che scrivono, perche' a meno di eventi non presenti nel thread non mi pare che si possa eccepire riguardo il comportamento tenuto. I medesimi pensino anche bene prima di caricare normali batterie - soprattutto AGM - al 20% di C20 regolarmente. Le batterie si offendono abbastanza e durano pochino.
Ciao!
Grazie mille per le considerazioni, molto preziose. Ti dico quello che ho visto:
Le batterie dell'elica di prua (sono 2 da 50 Ah l'una) sono SEPARATE. Nell'impianto di serie vengono ricaricate dall'alternatore attraverso un separatore di carica a diodi a 3 uscite. Sulla stessa uscita c'era montata anche la terza uscita del caricabatterie 220V (un Quick con appunto 3 uscite separate, ciascuna che va a un pacco batterie diverso).
Io pensavo di montare 2 interruttori intelligenti Victron che costano circa 45 Euro l'uno, proprio in cascata dalle batterie servizi a quella motore e all'elica di prua. Senza montare il Duo Charge della Balmar che costa 300 e rotti e non mi risolve comunque l'elica di prua... Non voglio comunque interruttori manuali, vorrei un sistema a prova di bestia!
Ah, nessuna critica da parte mia a Vallescrivia, sempre professionale e disponibile a risolvere i problemi. Semmai autocritica alla mia "ignoranza" di acquirente che non capendo niente ho dovuto stravolgere l'impianto elettrico precedente per poter montare il nuovo alternatore...
Intanto dico la mia esperienza se può essere utile e fare una piccola prova eventualmente non costa nulla ed è facilissima.
Sono ormai circa 10 anni che monto a bordo un’unico alternatore automobilistico da 150 Ah che funziona perfettamente caricando totalmente le batterie fino all’orlo senza mai il minimo problema.
Premesso questo, quando lo montai ho tribolato non poco. Non ne voleva proprio sapere di caricare, non funzionava, non dava neanche mezzo volts fin quando, un anziano elettrauto (molto anziano) mi disse che alcuni alternatori automobilistici regolano la carica sentendo l’assorbimento direttamente dallo stesso cavo da cui erogano la carica; che se non sentono l’assorbimento non danno alcuna carica e che, data la presenza del ripartitore (aggeggio che blocca il ritorno della tensione all’alternatore) è facile che quest’ultimo non senta le batterie e quindi non eroga alcuna carica.
Per risolvere il problema mi disse che in questo caso l’alternatore per iniziare a dare la carica regolare aveva bisogno di essere eccitato inizialmente e poi lui avrebbe continuato regolarmente sentendo l’assorbimento richiestogli dal ripartitore.
Mi disse: metti in moto e quando l’alternatore gira, prova a fare un contatto volante dal positivo di una batteria all’uscita del positivo di carica dell’alternatore, basta solo un piccolo contatto, quel tanto che da all’alternatore l’eccitazione iniziale e poi togli il contatto che tanto l’alternatore vedrai che carica.
Ecco, sono dieci anni che ho un piccolo cavetto collegato dal positivo di una batteria a positivo dell’alternatore ed è interrotto da un piccolo relè collegato all’elettrocalamita del motorino di avviamento.
Quando premo l’accenzione che fa girare il motorino di avviamento, il piccolo relè chiude il circuito e l’alternatore sente le batterie da quel cavetto ricevendo la sua eccitazione iniziale, qualdo il motore è partito e tolgo il dito dal pulsante di accensione, il piccolo relè apre il contatto ed il cavetto è interrotto. Non c’è più il collegamento diretto fra positivo batteria ed alternatore se non quello che passa attraverso il ripartitore.
Io una prova la farei, proverei a fare un contattino al volo per provare ad eccitare l’alternatore.
(09-09-2019 07:26)orteip Ha scritto: [ -> ]Intanto dico la mia esperienza se può essere utile e fare una piccola prova eventualmente non costa nulla ed è facilissima.
Ecco, sono dieci anni che ho un piccolo cavetto collegato dal positivo di una batteria a positivo dell’alternatore ed è interrotto da un piccolo relè collegato all’elettrocalamita del motorino di avviamento.
Quando premo l’accenzione che fa girare il motorino di avviamento, il piccolo relè chiude il circuito e l’alternatore sente le batterie da quel cavetto ricevendo la sua eccitazione iniziale, qualdo il motore è partito e tolgo il dito dal pulsante di accensione, il piccolo relè apre il contatto ed il cavetto è interrotto. Non c’è più il collegamento diretto fra positivo batteria ed alternatore se non quello che passa attraverso il ripartitore.
Caspita, detta così sembra una soluzione semplicissima. il classico uovo di Colombo! Alla prima occasione provo anche questa, anche se temo che nel mio caso possa non funzionare così bene, avendo comunque il mio alternatore un regolatore esterno piuttosto sofisticato che pilota l'alternatore fornendo la curva di carica ideale per il tipo di batterie, nel mio caso AGM (sempre Balmar, MC-614).
Grazie mille per il contributo!
Tatone,
mi manca il link agli interrutori Victron ma lo cerco e ti dico. Cosi a pelle il concetto di un interrutore che forzi il parallelo... mmh, lasciami guardare. Ci sono controindicazioni ad attaccare batterie in diversi stati di carica, in linea di principio.
Trovati... allora, potrebbero essere una soluzione anche perche' hanno la santa abitudine di NON far cadere la tensione. Io collegherei l' alternatore e il suo regolatore 'bello' al gruppo servizi e poi con due di questi apparecchi collegherei la batteria motore e la follia dell' elica di prua rispettivamente. A quel punto non ti serve nemmeno il cavetto volante citato sotto, perche' sarai attaccato permanentemente al gruppo servizi. Mi piacciono decisamente di piu del solito partitore a diodi, attrezzo da cancellare in ogni caso. Presumo che siano opportunamente costruiti per gestire eventuali inrush di corrente in caso di stati di carica molto diversi... ma in ogni caso li attaccherei con cavi *grossi*.
Torno un attimo sul discorso elica di prua: prendo atto che l' impianto sia fatto cosi' e mi sento solo di dire che il mondo e' bello perche' e' vario. Hai due batterie in piu' che non usi per i servizi e che per l' elica di prua daranno giocoforza limitata autonomia. Mi limito a dire che a me cosi non piace, pero' effettivamente cosi serve un secondo interrutore o carica etc.
Ci tengo a precisare che l' appunto riguardo le critiche non a te era rivolto, ci mancherebbe, ma a qualcun altro che, per citare con precisione, ha scritto 'Sei stato spennato dai soliti furbastri'. Magari ho capito male io...
Riguardo, infine, l' idea del cavetto per l'eccitazione: gli alternatori funzionano tutti cosi normalmente, ovvero occorre un voltaggio (mi perdonino i tecnici se no non ne usciamo piu) che fornisce l' eccitazione iniziale per far partire la carica. Ma questo dovrebbe essere parte normale dell' impianto, non un di piu' da attaccarsi quando serve. Peraltro solitamente e' il cavo che alimenta la spia 'batteria' del quadro, se non c'e' il voltaggio ... si accende la spia.
Se il partitore, essendo a diodi, blocca appunto il voltaggio di eccitazione iniziale il problema e' quello (basta fare una verifica col tester, peraltro). Bypassare col cavetto... almeno ci metterei un fusibile e comunque non e' una soluzione che mi entusiasmi, anche perche' avere un regolatore 'buono' e poi pasticciarlo dietro con partitore etc toglie il 90% della ragione di essere del regolatore buono...