Il manuale del motore Yanmar 3JH5E nelle istruzione alla voce " motorino di avviamento" indica 12v 1,4 Kw . La batteria quindi quanti Ah dovrebbe avere?
Grazie
Poiche' parli di motore intendi batteria di avviamento e in questo caso e' importante la corrente di spunto mentre la sua capacita' totale e' poco importante.
Un motorino da 1,4KW assorbe a lavoro 120A ma all'avvio assorbe da 3 a 5 volte la corrente di lavoro, servira' quindi una batteria capace di dare una corrente istantanea (solo per il tempo dell'accensione del motore) fra 360A e 600A e una buona batteria automobilistica e' in grado di soddisfare tali requisiti gia' da soli 50Ah di capacita'.
Storia, calcolo e scelta molto diversi sarebbero se la stessa batteria deve anche soddisfare alle necessita' di servizio (luci, strumenti, frigorifero,...) per la quale esigenza e' necessario conoscere i consumi e l'autonomia desiderata.
Sui dati di ogni batteria sono indicati due valori di corrente, il piu' alto e' la corrente di spunto.
(19-08-2019 10:43)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Poiche' parli di motore intendi batteria di avviamento e in questo caso e' importante la corrente di spunto mentre la sua capacita' totale e' poco importante.
Un motorino da 1,4KW assorbe a lavoro 120A ma all'avvio assorbe da 3 a 5 volte la corrente di lavoro, servira' quindi una batteria capace di dare una corrente istantanea (solo per il tempo dell'accensione del motore) fra 360A e 600A e una buona batteria automobilistica e' in grado di soddisfare tali requisiti gia' da soli 50Ah di capacita'.
Storia, calcolo e scelta molto diversi sarebbero se la stessa batteria deve anche soddisfare alle necessita' di servizio (luci, strumenti, frigorifero,...) per la quale esigenza e' necessario conoscere i consumi e l'autonomia desiderata.
Sui dati di ogni batteria sono indicati due valori di corrente, il piu' alto e' la corrente di spunto.
Chiarissimo grazie. Mi riferivo esclusivamente alla batteria di avviamento. Ancora grazie
Siccome con il tempo tendono a perdere le loro caratteristiche io mi terrei sui 100ah
Io invece per avviamento suggerirei quelle a piastra spiroidale tipo Optima o le Exide maxxima, pesano e ingombrano poco e hanno altissimi amperaggi di spunto
(19-08-2019 13:08)kermit Ha scritto: [ -> ]Io invece per avviamento suggerirei quelle a piastra spiroidale tipo Optima o le Exide maxxima, pesano e ingombrano poco e hanno altissimi amperaggi di spunto
+1
La Optima Red Top è una 50 Ah, ma offre una corrente di spunto di 1000 A a 0 gradi centigradi di temperatura (MCA marine cranking ampere) e 815 A a -17 gradi centigradi (CCA cold cranking Ampere).
Dire che serve una batteria di avviamento da 100 Ah non significa nulla.
È un po’ come, chiedendo la velocità massima di una auto, sentirsi rispondere che da 0 a 100 Km/h ci mette 6 secondi.
Ragazzi, non esageriamo! Quello di cui si parla e' un motore di soli 38 cavalli che parte con niente, basta una batteria di tipo automobilistico leggermente sovradimensionata per garantire un po' di sicurezza in mare: normalmente un motore terrestre di quella potenza usa batterie da 30Ah (e 450A di spunto) e gia' una 50Ah (tipicamente con 600A di spunto) ha un buon margine, non dimentichiamo che in barca solitamente c'e' anche un banco servizi che con opportuno ponticello garantisce l'avvio anche con batteria motore "defunta".
(19-08-2019 17:06)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Ragazzi, non esageriamo! Quello di cui si parla e' un motore di soli 38 cavalli che parte con niente, basta una batteria di tipo automobilistico leggermente sovradimensionata per garantire un po' di sicurezza in mare: normalmente un motore terrestre di quella potenza usa batterie da 30Ah (e 450A di spunto) e gia' una 50Ah (tipicamente con 600A di spunto) ha un buon margine, non dimentichiamo che in barca solitamente c'e' anche un banco servizi che con opportuno ponticello garantisce l'avvio anche con batteria motore "defunta".
sopratutto per barche mediterranee che le temperature non scendono mai sotto zero, e quasi sempre c'e' la corrente in banchina che in pochi minuti ti salva.
io mi giocherei il jolly sulle servizi.
La optima costa circa 170 € spedita su Ebay, a meno che non siate sadici con lei, dura almeno 10 anni. E sono 17 euro l’anno, la mia penultima è durata più di 13 anni, lascio a voi fare i conti.
Si chiama total cost of ownership, in italiano costo totale di possesso.
Dal punto di vista tecnico, mette in moto il motore anche se è mezza morta.
E motore in moto vuol dire sicurezza.
Se poi avete delle agm sui servizi, il vostro caricabatterie sarà configurato per questo tipo di batterie quindi se usate per risparmiare una acido libero per il motore, questa sarà caricata con tensioni non appropriate per quel tipo di batteria accorciandone la vita.
Dovrete quindi comprare un agm per il motore, se vi orientate sui predetti 50 Ah il prezzo non è poi così distante dalla Optima. Ma col cavolo che avete lo stesso spunto, la stessa robustezza (celle a spirale) e la stessa minima autoscarica.
(19-08-2019 17:44)ZK Ha scritto: [ -> ]sopratutto per barche mediterranee che le temperature non scendono mai sotto zero, e quasi sempre c'e' la corrente in banchina che in pochi minuti ti salva.
io mi giocherei il jolly sulle servizi.
In banchina ci devi arrivare
, personalmente preferisco spendere sulla sicurezza (batteria motore) piuttosto che sui servizi che, con rammarico, sono rinunciabili. Puoi evitare di bere la birra se è calda per un giorno ma se non parte il motore...
Ho da 10 anni 2 Optima Yellow Top da 75 Ah deep cycle in parallelo sui servizi, quando renderanno l’anima, spero il più tardi possibile, mi orienterò su qualcosa di più economico, 2 agm da 6 volt in serie.
Mah? La sicurezza in questo caso ha molte diverse soluzioni e "facce", per esperienza (pluridecennale) mi e' capitato solo una volta di non poter avviare il motore, erano circa 35 anni fa', le batterie erano quelle (buone) di quell'epoca, lo staccabatterie era il tipo 1-2-Both ed era stato lasciato su Both, eravamo in regata (d'altura) con motore piombato e qualcuno aveva dimenticato acceso il "frigoboat" prima di spegnerlo e piombarlo, la corrente richiesta dalla frizione elettrica ha portato a zero le batterie in due giorni e ce ne siamo accorti quando abbiamo cercato di accendere le luci di via la terza notte.
E' stato, ripeto, l'unico caso, con banchi separati ho sempre avuto batterie di avviamento tradizionali e l'ultima cambiata sull'attuale barca aveva 15 anni (protetta da autoscarica con pannello solare). Poi se si gradisce un'ulteriore "marcia in piu'" e' una scelta rispettabile come tante altre ma non la reputo un "sine qua non".
Caro Ian, non tutti hanno la tua esperienza (e la tua fortuna
).
Ti racconto un episodio che è successo ad un amico. Era alla fonda a Ponza di notte ed il meteo non prometteva nulla di buono. Decide di salpare e trovare un ridosso, mentre salpa l’ancora la catena si incastra sul barbotin, il magnetotermico che era in condizioni pietose non apre il circuito.
Risultato salta, per fortuna!, il fusibile sulle batterie servizi e quindi buio totale a bordo.
Panico.
Telefonata notturna concitata al sottoscritto, che avendo fatto l’impianto batterie su quella barca (non il salpa!) conosceva la situazione.
Capito il problema, gli ho consigliato attivare l’interruttore di emergenza spostando così i servizi sulla batteria motore: luci di bordo funzionanti e via verso il porto più vicino.
Da solo non ci era arrivato nonostante una discreta esperienza marinara.
Quello di cui non teniamo conto è che tutto funziona quando siamo in porto o a casa dietro una tastiera. Nella pratica le cose sono un pelo più complicate.
In caso di emergenza o di panico, il motore deve partire e deve farlo in secondi non in minuti.
Quindi se devo spendere un po’ di più per la batteria motore ben venga, ammesso e non concesso che con una batteria presa al supermercato alla fine si risparmi.
Certo, ma il "marinaio prudente" ha gia' in prossimita' degli staccabatterie (o delle batterie) un cavo di quelli usati per avviare le auto in panne per batteria scarica e sa' gia' come va' collegato (ci ha pensato prima) e impiega un attimo senza concitazione alcuna a fare il collegamento necessario. Cio' vale anche per batterie di "alto rango" perche' prima o poi anche loro lasciano questa "valle di lacrime" e proprio come dici la prudenza non e' mai troppa ma la probabilita' di avere due banchi fuori servizio contemporaneamente e' molto rara e, come ho raccontato, relegata a certe vetuste logiche circuitali e a casualita' (sbadataggini per non dire stupidita') dovute ad errori dell'equipaggio.
A bordo un avviatore portatile tipo power bank che usi anche per altri scopi e con 70 euro nemmeno sei sereno in diverse circostanze
ciao
Le batterie sono solitamente poste in gavoni non semplici da raggiungere, su barche grandi la batteria motore può essere anche distante da quelle servizi.
Non vorrei che sembrasse un eccesso di prudenza, ma immaginate di essere in procinto di entrare in un porto (che magari non conoscete), di notte e con mare formato. Il motore non parte e voi vi mettete ad armeggiare con i cavi o con un booster per avviare il motore?
La soluzione seria, IMHO, è l’interruttore di emergenza come si può vedere nella foto allegata.
I blue sea 6006 nella foto hanno la possibilità di rimuovere la manopola quando sono in off. La manopola di quello di emergenza è tolta e riposta in un luogo sicuro per evitare un parallelo indesiderato. Se la batteria motore dovesse andare alle “Olgettine”, si mette in posizione off lo staccabatterie motore, si toglie la manopola e si mette sull’interruttore Emergenza, si aziona quest’ultimo ed il motore parte. In secondi. Se mai dovesse succedervi una emergenza come quella di cui parlavo prima, sarebbero i 40 € meglio spesi della vostra esperienza di velista.
P.S. la foto riguarda la barca di cui ho parlato nel mio post precedente.
P.S2. Potevo anche aggiungere, nella sfiga qui descritta, anche l’equipaggio ridotto, il panico a bordo, gli squali intorno alla barca, una falla, uno tsunami in arrivo, l’invasione aliena, un meteorite in collisione con la terra, Kermit e ZK chiusi in dinette in barca. Ma mi sembrava di easagerare.
(20-08-2019 09:06)LOKA Ha scritto: [ -> ]A bordo un avviatore portatile tipo power bank che usi anche per altri scopi e con 70 euro nemmeno sei sereno in diverse circostanze
ciao
Parallelo è un must anzi meglio con stacca e sposta nel caso se 1 BM è morta fai casino su BS e BM cmq almeno il parallelo si ...
il booster un extra che cmq colleghi al volo sui cavi mica devi andare dentro il motore....
Eeeeeehhhh?
Non ho capito una minkia.
Potresti spiegarti meglio?
Grazie.
(20-08-2019 12:51)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Le batterie sono solitamente poste in gavoni non semplici da raggiungere, su barche grandi la batteria motore può essere anche distante da quelle servizi.
Non vorrei che sembrasse un eccesso di prudenza, ma immaginate di essere in procinto di entrare in un porto (che magari non conoscete), di notte e con mare formato. Il motore non parte e voi vi mettete ad armeggiare con i cavi o con un booster per avviare il motore?
La soluzione seria, IMHO, è l’interruttore di emergenza come si può vedere nella foto allegata.
I blue sea 6006 nella foto hanno la possibilità di rimuovere la manopola quando sono in off. La manopola di quello di emergenza è tolta e riposta in un luogo sicuro per evitare un parallelo indesiderato. Se la batteria motore dovesse andare alle “Olgettine”, si mette in posizione off lo staccabatterie motore, si toglie la manopola e si mette sull’interruttore Emergenza, si aziona quest’ultimo ed il motore parte. In secondi. Se mai dovesse succedervi una emergenza come quella di cui parlavo prima, sarebbero i 40 € meglio spesi della vostra esperienza di velista.
BV!
P.S. la foto riguarda la barca di cui ho parlato nel mio post precedente.
P.S2. Potevo anche aggiungere, nella sfiga qui descritta, anche l’equipaggio ridotto, il panico a bordo, gli squali intorno alla barca, una falla, uno tsunami in arrivo, l’invasione aliena, un meteorite in collisione con la terra, Kermit e ZK chiusi in dinette in barca. Ma mi sembrava di easagerare.
Concordo pienamente! Soprattutto nel caso della tua ultima ipotesi citata....
(20-08-2019 13:38)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Eeeeeehhhh?
Non ho capito una minkia.
Potresti spiegarti meglio?
Grazie.
BV!
hai 2 impianti separati BS (batterie servizio) e BM (batteria motore)
con il parallelo le fai diventare un banco unico BS+BM e in caso di problemi avvii il motore
MA.....nei sistemi fatti super bene si dovrebbe poter deviare le BS al sistema di avvio escludendo le BM (nel caso sia andata in corto) per evitare che la batteria andata fotta le baterie buone
Se i cavi sono raggiingibili in caso di dubbio si stacca la fulminata si parallalela e si avvia questo perchè una Batt andata facilmente ammazza le altre....
Opzione 2
nel mio caso come in molti altri si arriva agevolmente alle lame di contatto degli stacca e nel caso di "casini" con un piccolo booster metti i coccodrilli sulle lame e avvi anche senza parallelo
Non so se mi sono spiegato meglio ora
scusa
Scusami tu, sto diventando anziano e quando vedo tante abbreviazioni mi spengo
Tornando al lato tecnico, converrai che un commutatore in più (emergenza non parallelo) rende la soluzione del problema più veloce.
Questo era ciò che volevo evidenziare, poi un booster, i cavi, ecc. risolvono anche loro il problema.