Scrivo ora perché poi magari non ho più voglia e mi piacerebbe chiuderla adesso, per quel che mi riguarda.
Si può immaginare che il futuro della navigazione con dei plotter in grado di restituire la posizione di una barca su di una mappa "fotocopiata"?
Viviamo in un mondo in cui la parola domotica è ben oltre essere un neologismo.
Le automobili frenano davanti ai pericoli, posteggiano da sole, ci informano se stiamo uscendo di strada.
Tengono anche d'occhio i nostri parametri bio e si accorgono se ci stiamo addormentando.
I cannocchiali da caccia calcolano distanza, angoli, umidità, e velocità del vento, contenendo le tabelle balistiche dell'arma che si usa.
Un termine, “augmented reality“, è meno conosciuto dell'utilizzo che comporta.
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Esiste gente che rincorre nei prati dei vicini pupazzi che si vedono solo nei tablet e, dietro al tablet, emozionano (così si legge) come fossero veri.
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Quanto sopra non è la visione di un sognatore: è il mondo di oggi.
Portare in nautica il mondo informatizzato, significa poter avere nel futuro una "realtà aumentata" con informazioni a dismisura.
Cosa mi aspetto nei prossimo 10 anni?
Avere in meteo in reale, visione notturna, visione con realtà aumentata (ad ex con tutti i nomi dei punti cospicui mentre si guarda) collegamento con AIS, drone e radar e chissà che altro.
Tutto questo non è dietro l'angolo: lo ha già scapolato.
Qualcuno pensa davvero che non ci arriveremo?
Bene. Quando ci arriveremo, le carte saranno elettroniche ed interattive.
Come quelle, con qualche piccolo errore, di cui stiamo parlando.