(27-11-2019 18:53)ffortuna Ha scritto: [ -> ]il ponte in teack conferisce eleganza alla barca. Io non mi scotto i piedi perchè in navigazione uso le scarpe, sempre.
L'anno scorso ho rifatto i comenti ed è sparita anche la piccola fastidiosa infiltrazione che avevo rilevato a poppa. Adesso la coperta è una bellezza.
Gli inglesi hanno spesso barche colorate. Certi colori soft sono elegantissimi. Le barche blu o nere in Mediterraneo sono un suicidio.
Dopo quattro barche con la randa steccata ho un avvolgiranda Selden e mi trovo daddio. Provate, provate....
Il calore del teack lo gestisco bene non mi crea problemi , il blu dello scafo l'ho eliminato riportando la barca al bianco , la randa sto imparando a gestirla, ha il vantaggio che la apro sempre anche per fare un Mn , per ora non sono pentito
restando nel tema, perchè dovrei essere masochista se voglio curare l'estetica della mia barca?
Una barca bella è più bella di una barca brutta....
poi ognuno spende i suoi soldi come preferisce.
il ponte in teak abbellisce la barca, ma costa, scotta, pesa e richiede manutenzione. il punto è che l'effetto della manutenzione annuale non dura piu di 40/50 giorni, poi torna inesorabilmente come prima. sulla vecchia l'avevo e l'effetto, da nuova e immediatamente dopo la pulizia annuale era bellissimo, ma ripeto, dopo poco tempo tornava come prima, anzi, sempre un po peggio (piu scuro)
sulla nuova avevo pensato al Flexi, ma il costo spropositato mi ha fatto desistere. Rischiando l'ammutinamento dell'equipaggio ho rinunciato anche al teak, optando per una vernice antisdrucciolo grigio chiaro, a mio avviso comunque elegante e con quel tocco di sportività che su un performance non guasta.
Scusatemi, ho espresso male il mio pensiero e soprattutto non volevo essere offensivo con nessuno.
Una barca con un bel ponte in teak è bellissima, purché sia in perfetto ordine.
Chi è intenzionato ad acquistarla deve essere ben cosciente a che cosa va incontro, principalmente sintetizzabile in una manutenzione continua e molto costosa, possibili problemi vari, una coperta incandescente e difficilmente calpestabile a piedi nudi in estate, quindi, immagino, anche cabine più calde.
Poi, per carità, ognuno giustamente fa i conti con i propri gusti interessi e soprattutto disponibilità.
Io, a fronte delle mie disponibilità, evitero attentamente il rischio.
(29-11-2019 15:22)Carlo Campagnoli Ha scritto: [ -> ]Scusatemi, ho espresso male il mio pensiero e soprattutto non volevo essere offensivo con nessuno.
Una barca con un bel ponte in teak è bellissima, purché sia in perfetto ordine.
Chi è intenzionato ad acquistarla deve essere ben cosciente a che cosa va incontro, principalmente sintetizzabile in una manutenzione continua e molto costosa, possibili problemi vari, una coperta incandescente e difficilmente calpestabile a piedi nudi in estate, quindi, immagino, anche cabine più calde.
Poi, per carità, ognuno giustamente fa i conti con i propri gusti interessi e soprattutto disponibilità.
Io, a fronte delle mie disponibilità, evitero attentamente il rischio.
Cercando la barca usata, nel 2017, il modello che mi intrigava o aveva il ponte in teck, o lo scafo blu e comunque colorato diverso dal bianco, o entrambi.Mi ero rassegnato ad almeno uno dei due ma ho desistito per vari motivi tra i quali la considerazione di un esperto che sostiene che ponte in teck e scafo blu sono due cambiali a scadenza.
(29-11-2019 16:06)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Cercando la barca usata, nel 2017, il modello che mi intrigava o aveva il ponte in teck, o lo scafo blu e comunque colorato diverso dal bianco, o entrambi.Mi ero rassegnato ad almeno uno dei due ma ho desistito per vari motivi tra i quali la considerazione di un esperto che sostiene che ponte in teck e scafo blu sono due cambiali a scadenza.
Niente di piu' vero....
Ho un 43 con coperta in teak.
La mia valutazione: 2 vantaggi. La barca è più bella è più coibentata.
In estate è più fresca all’interno e in inverno più calda.
Poi son tutte rogne.: pulizia, mantenimento e manutenzione.lavo con acqua di mare e non metto olio.
Il teak è oleoso di suo se aggiungi olio e’ bello i primi giorni poi assorbe maggiormente le polveri e scurisce rapidamente.
Sento dire che il teak scurisce. A me non risulta, forse l'iroko.
I primi passi li ho fatti in vaporetto del servizio pubblico a Venezia, mia madre mi portava all'asilo, lattanti, e lei andava a lavorare.
A quel tempo la coperta era fatta in teak vero, Indiano, passavano migliaia di persone ma rimaneva sempre bianco, per andare alle medie prendevo sempre il vaporetto e camminavo sopra queste belle coperte che non scurivano mai. provate con fretazzo e acqua salata rimane sempre bianco se teak.
Ora ci danno pittura anti sdrucciolo costa meno.-
(29-11-2019 18:57)bullo Ha scritto: [ -> ]Sento dire che il teak scurisce. A me non risulta...provate con fretazzo e acqua salata rimane sempre bianco se teak.
Molto vero. Il sale lo sbianca e anche lo proteggerebbe...uso il condizionale perché se una barca rimane molti mesi in porto tra lavaggi con acqua dolce, pioggia e smog, il teak si ossida con un tipo di patina un po’ più scura.
(29-11-2019 16:06)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Cercando la barca usata, nel 2017, il modello che mi intrigava o aveva il ponte in teck, o lo scafo blu e comunque colorato diverso dal bianco, o entrambi.Mi ero rassegnato ad almeno uno dei due ma ho desistito per vari motivi tra i quali la considerazione di un esperto che sostiene che ponte in teck e scafo blu sono due cambiali a scadenza.
Bella la sintesi delle cambiali a scadenza!
condivido.
Ci sono passato. Acquistai un barca anche in buone condizioni e ad un prezzo corretto. Non era blu ma aveva tanto teak in coperta.
Se fai mente locale sui costi di rifacimento, e magari c'è anche qualche altro intervento di rilievo da fare.. quale vele, elettronica da aggiornare o altro, allora ti rendi conto che il teak è davvero un elemento dirimente. Costa anche solo smantellarlo.
Purtroppo, sull'acquisto di barche usate occorre riflettere molto.
BV
di media una coperta di teck costa dai 800/1200€ al metro quadro, fatto da un buon carpentiere, qui in Francia .
Io ho optato per il sintetico in coperta ed il teck vero e proprio in pozzetto.
Devo dire che sono soddisfatto della scelta , certo , il sintetico scalda un po di più in estate , ma nulla di insopportabile.
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Bello...... hai fatto tu il lavoro oppure il cantiere? personalmente preferisco l pozzetto di teck vero. Sarebbe interessante nascere la tua esperienza ed i costi sostenuti separatante per il pozzetto in teck vero e la coperta in teck sintetico.
(19-01-2020 00:09)vittorio Ha scritto: [ -> ]
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Alla fine sto rifacendo la coperta con il kiwigrip, le altre opzioni erano improponibili per i costi.
L'acqua passava non dalle viti del teak e nemmeno dalle viti delle attrezzature di coperta ma dalle viti della rotaia dello sprayhood (aggiunto successivamente).
Sono convinto che ne sarai più che soddisfatto. aspettiamo le foto. ciao e buon lavoro
Si lavora di scalpello per ora
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Premesso che sono molto poco competene al riguardo e quindi posso dire delle grosse castronerie....
Se ho ben capito il costo maggiore è togliere il teack; mi chiedevo allora se si poteva fare come per i pavimenti ovvero senza rimuovere il teack incollarci sopra ad esempio del sughero e sigillare le eventuali giunzioni.
Ripeto posso aver detto una grossa castroneria ma sbagliando si impara.
Saluti e buon vento
SCusa ma da (anche ) parquettista ti dico che il metodo di incollare il pavimento in legno sopra altro pavimento è giusto una moda nata da poco per avere la moglie ubriaca e la botte piena con conseguente divorzio astemio dopo pochi anni, il lavoro ben fatto (sui pavimenti) prevede il levare le vecchie piastrelle o parquet, rasare gli inevitabili buchi e imperfezioni e posare un nuovo pavimento con tutti i crismi, sia che sia incollato, flottante, misto, posato su pannelli ecc ecc.
La stessa cosa vale per le barche presumo.