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Versione completa: Chiudere il genoa con vento fresco
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(15-10-2020 14:26)vadoavela Ha scritto: [ -> ]In effetti facevo tra i 7 e i 9 con punte di 12/13.

S Su questo siamo d'accordo o c'e' chi preferisce entrare solo con la randa perche' poi la si ammaina meglio?

Scusate se insito ma il vostro parer mi fa conmodo... ;-))

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Quando si entrava al posto barca giocoforza solo a vela o si arrivava da una regata di altura con elica piombata il fiocco era il primo ad essere tirato giù e la randa (anche solo un fazzoletto) veniva tenuta anche a mano e scontrata alla bisogna per frenare l'abbrivio.
io penso che tutto il problema sia il "rollafiocco a cima continua", che se non sbaglio è spesso utilizzato per code 0 o vele per derive...
su scafi ior con genoa grande e randa piccola mi sembra una cosa normale navigare senza randa e tutto genoa aperto su andature fra lasco e poppa piena, come è normale (essendo sicuri che il tutto sia montato bene e la drizza non interferisca con lo strallo) mettere la cima dell'avvogifiocco su un vinch e tirare per arrotolare il genoa.
l'operazione viene meglio (sia che si voglia arrotolare tutto che parzialmente) se si lasca leggermente il genoa invece di mollarlo del tutto.
l'ho sempre fatto, ho normalissimo rollafiocco harken di almeno 30 anni
Quesito interessante di vadoavela.
Una volta arrotolato il fiocco, mantenendo la randa che lo sventa,
come proseguo per ammainare la randa?
Le condizioni sono: vento fresco, sono solo, e non ho il pilota
automatico.
Grazie.
(15-10-2020 15:10)senzadimora Ha scritto: [ -> ]io penso che tutto il problema sia il "rollafiocco a cima continua",

+10
con avvolgifiocco normale mai avuto problemi ad avvolgere il genoa, randa o non randa, vento o non vento; il winch è rarissimissimo lo usi, anzi sono proprio contrario, tutto pur di evitare. Il "problema" se si vuole è il gran baccano che fa il genoa lasco, ma se si fà in fretta passa in fretta Smile
(15-10-2020 15:23)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]Quesito interessante di vadoavela.
Una volta arrotolato il fiocco, mantenendo la randa che lo sventa,
come proseguo per ammainare la randa?
Le condizioni sono: vento fresco, sono solo, e non ho il pilota
automatico.
Grazie.

Se la randa é steccata full batten (e quindi con carrelli) e sei da solo, allora son cazzi a prescindere. Fossi io proverei a mettermi mascone al vento e cercherei di tirar giù come posso aiutandomi con le borose per chiudere un po' la balumina.
Questo ovviamente se non é possibile mettersi prua al vento anche solo per poco.

Se le stecche non sono passanti e la randa é inferita con la ralinga, leggasi gratile, (o ancora meglio se su carrelli) le cose sono più facili.

Coi garrocci secondo me da qualche parte qualcuno va ad incastrarsi e ti rovina la festa.
(15-10-2020 15:41)scud Ha scritto: [ -> ]Se la randa é steccata full batten (e quindi con carrelli) e sei da solo, allora son cazzi a prescindere. Fossi io proverei a mettermi mascone al vento e cercherei di tirar giù come posso aiutandomi con le borose per chiudere un po' la balumina.
Questo ovviamente se non é possibile mettersi prua al vento anche solo per poco.

Se le stecche non sono passanti e la randa é inferita con la ralinga, leggasi gratile, (o ancora meglio se su carrelli) le cose sono più facili.

Coi garrocci secondo me da qualche parte qualcuno va ad incastrarsi e ti rovina la festa.

Grazie scud.
Immagino che cercare di mettersi alla cappa, senza aver preso prima i terzaroli, sia pericoloso con più di 25 nodi, o no?
mah ! esiste anche la cappa secca e la cappa filante (io personalmente mai messo alla cappa se non per provarci; sono sempre fuggito a vento e onda).
Comunque l'atto di dare il mascone al mare e vento per cercare di tirare giù la randa più o meno é una cappa filante.
Sul pericoloso é sempre questione di onde, vento e di quello che hai sottovento.
Certo che se sei arrivato al punto che da solo e senza pilota, dovendo tirar giù la randa, risulta pericoloso dare il mascone al mare per onda e/o vento, allora vuol dire che da qualche parte te la sei dormita.

Per rispondere alla tua domanda senza creare fraintendimenti direi che randa che sia già terzarolata per forza di cose é più facile da gestire in tutte le condizioni rispetto ad una che non lo é. Quindi se sei arrivato alla cappa o alla decisione di ammainare ed hai già una, due o 3 mani di terzaroli presi, allora ben venga. L'altra alternativa (randa piena e dover ammainare da solo ed in fretta) implica una buona dose di bestemmie, sangue freddo, perseveranza e fondo schiena.
(14-10-2020 19:03)vadoavela Ha scritto: [ -> ]Voi che avreste fatto?

Su una barca come la tua, arrivato in quelle condizioni senza aver tolto vela prima proprio non saprei... visto che e' un catamarano e dai piani vedo che la randa e' minima e il genoa grande, forse sarei uscito dalla poppa piena e andato piu' al lasco per accelerare e ridurre l' apparente? Poi di botto lascare un po' il genoa e recuperare magari dando anche una poggiatina? magari farlo 2-3 volte? Non credo che il rollio sia un problema su un cata.
Chiedo incuriosito: un circuito continuo non si puo' mettere su un winch? non dico per cazzarlo a morte, ma al limite per aiutarsi.
(15-10-2020 16:05)scud Ha scritto: [ -> ]mah ! esiste anche la cappa secca e la cappa filante (io personalmente mai messo alla cappa se non per provarci; sono sempre fuggito a vento e onda).
Comunque l'atto di dare il mascone al mare e vento per cercare di tirare giù la randa più o meno é una cappa filante.
Sul pericoloso é sempre questione di onde, vento e di quello che hai sottovento.
Certo che se sei arrivato al punto che da solo e senza pilota, dovendo tirar giù la randa, risulta pericoloso dare il mascone al mare per onda e/o vento, allora vuol dire che da qualche parte te la sei dormita.

Per rispondere alla tua domanda senza creare fraintendimenti direi che randa che sia già terzarolata per forza di cose é più facile da gestire in tutte le condizioni rispetto ad una che non lo é. Quindi se sei arrivato alla cappa o alla decisione di ammainare ed hai già una, due o 3 mani di terzaroli presi, allora ben venga. L'altra alternativa (randa piena e dover ammainare da solo ed in fretta) implica una buona dose di bestemmie, sangue freddo, perseveranza e fondo schiena.

Visto che vadoavela era pressapoco con andatura al gardinetto,
sarebbe stato possibile mettersi alla cappa dalla poppa?
Dall'andatura in poppa con vele a farfalla si orza fino a portare il
fiocco a collo, e la randa è già belle e pronta.
Certo che dalla tastiera è facile manovrare, ma mi interessava sapere
un'opinione.
Grazie ancora della chiacchierata.
beh certo che sarebb estata possibile la manovra da te descritta ma personalmente andare alla cappa con genoa pieno e randa pieno in condizioni meteomarine poco favorevoli sarebbe l'ultima delle mie scelte. Prima vedrei di ridurre tela per quanto possibile
Ogni volta che ho provato ad ammainare la mia randa steccata lontano dall'angolo morto (quindi in poppa piena) sono stati sempre brividi.
(15-10-2020 16:20)scud Ha scritto: [ -> ]beh certo che sarebb estata possibile la manovra da te descritta ma personalmente andare alla cappa con genoa pieno e randa pieno in condizioni meteomarine poco favorevoli sarebbe l'ultima delle mie scelte. Prima vedrei di ridurre tela per quanto possibile

Sì, concordo.
Visto che vadoavela aveva già ammainato la randa, forse avrebbe
risolto accendendo il motore e poi prua al vento arrotolato il fiocco.
Sempre che accendere il motore non sia sacrilego per i velisti puri! 19
sarebbe stato possibile lascare le scotte fino ad averlo piu o meno a bandiera prima di avvolgerlo? fatico un po a capire perche no.
a me è capitato due volte di doverlo avvolgere da tutto aperto con vento molto forte sui 40 nodi o piu'
una volta avevo anche la randa, come un pivello mi faccio cogliere da un temporale a vele piene, scotte in bando, rollo velocemente senza vinch (nel frattempo spedisco moglie e figlio di 5 anni dentro e gli dico di mettersi sottovento e tenersi forte, vado prua al vento, salto sulla tuga, (per scelta ho le drizze all'albero) mollo la drizza di randa che viene giu' velocemente e resta piu' o meno sul boma tenuta da una specie di lazy jach minimale che ho, la fermo alla meglio con una o due cimette ,torno in pozzetto, poggio e apro un metro di fiocco...
tutto benissimo, a parte le due stecche alte (randa semisteccata senza carrelli) che sono totalmente sparite nel nulla (me ne sono accorto dopo due ore quando l' ho issata di nuovo...
altra volta, sempre in grecia e sempre nel golfo di corinto, il vento aumenta piano piano da poppa, filo sempre piu' forte, ad un certo punto complici forse le onde piccole faccio due o tre surfate di diversi secondi ad oltre 11 nodi di gps, riduco un po' soltanto lascando un po' le scotte e tirando con il vinch, si va che e' un piacere, ma si continua ad andare troppo forte (considerando che all'epoca avevo il bambino di 3 anni,) mollo le scotte per rollare un bel po', ma sbattendo si intrigano in maniera incredibile, rimessa in forza quella sottovento sono stato 10 minuti a prua a districarle,
percio' ora non le mollo piu' totalmente
RE :chiudere il genoa con vento fresco. Se ho ben letto si è scritto più per la
randa che per il genoa.Risposta al quesito per chiudere il genoa con vento fresco sempre
un pò contro vento devi andare.....
La vela e' un'opppppinione.
Anche " molto vento " e' da definire . Fiocco, genoa e' un 'ulteriore variabile ecc.
Mi capita di andare a prua per agevolare la chiusura; in bolina la bugna diventa parecchio pericolosa e le scotte si annodano. Ma se tutto funziona , cazz.. Ci vai a fare a prua...
Se nn hai randa a riva, tanto vale mettersi in andatura portante per diminuire il vento sulla vela di prua. A maggior ragione col motore acceso.
Di recente, rollando una trinchetta con ventone, ormai davanti al porto in bolina, il circuito chiuso scivolava impendendo alla stessa di chiudersi. Ergo, ritengo che arrivato ad una certa intensità di vento e' un po' obbligata la scelta.
Credo che, se ci troviamo in difficoltà a ridurre una vera di prua, i casi potrebbero essere due: o siamo stati investiti da un groppo improvviso o siamo in ritardo con la riduzione. In ogni caso non siamo stati molto accorti. Fino ad oggi, e vi assicuro ne ho passate molte di buriane in mare o in regata, non ho mai avuto grosse difficoltà nella riduzione di una vela di prua avvolgibile nemmeno navigando solo con quella ne sono mai andato al vento per ridurla. Però è tutto relativo, nn c'ero nel caso di vado a vela! Smiley64
La butto lì ... sicuramento dico una boiata, ma se tiro giu la randa e mi metto a filo di ruota, il genoa non mi si sventa per un istante e lo rollo facilmente?
Vadoavela ha un circuito per chiudere la vela di prua come quello del frullone del gennaker e qui è tutta la differenza con un rollafiocco standard.
Forse con venti forti sarebbe sconsigliato utilizzare un rolla vele di quel genere che supporta vele più leggere e non una vela di prua che è generalmente fatta per venti più sostenuti.
Perciò lui domanda ad altri nella sua situazione cosa avrebbero fatto nel caso di un rolla non classico, almeno io la vedo così. Non posso aiutarlo perché non ho quel tipo di attrezzatura.
(16-10-2020 16:07)Norman2016 Ha scritto: [ -> ]Perciò lui domanda ad altri nella sua situazione cosa avrebbero fatto nel caso di un rolla non classico, almeno io la vedo così.

laschi tutto alla grande, sbatte quel che sbatte, e "forse" ce la fà.
Non penso proprio siano fatti per vele che tirano, in particolare che tirano molto, una volta in porto una barca grossa aveva una trinchetta con quell'affare (tutta roba da gioielleria, immagino il meglio che esista), una notte molto vento gli si è mezza srotolata la trinchetta, nel senso solo la parte alta, uno sbattimento di follia, siamo saliti sopra per evitare che gli si spaccasse tutto: impossibile riavvolgere, si riusciva a tirare un po' (di winch chiaro) poi appena la vela tornava con molta tensione la cima scivolava via e la vela si riapriva a metà (fra l'altro scorticata mezza mano).
Per fare cifra tonda la mattina dopo col giro di vento ha sradicato il finger, siamo riusciti a scappare via per un pelo 58
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