Io e mia moglie regatiamo in Gran Crociera con il Gennaker, murato sul musone con una linea rinviata in pozzetto. Per l'ammainata usiamo la variante della c.d. Messican Drop:
1) Poggiare e aprire genoa
2) lascare scotta Gen
3) aprire tack (mura)
A questo punto il Gen ruota verso prua e tende ad entrare in barca
4) mollare (cum grano salis)la drizza
5) il Gen (spinto dal sottoscritto)va dentro la cabina di prua, già pronto per la successiva issata.
Allora, se riesci a fare in modo, in solitario, di raggiungere in qualche maniera la scotta, la tack e la drizza il gioco è fatto.
NB
In crociera usiamo la calza.
bv
Concordo, gran comodità.
Però leggo di tanti modi diversi di usarla in ammainata. Soprattutto mi ha colpito quello di lascare la scotta prima di tirar giù la calza.
Così facendo una volta mi si è in caramellato sullo strallo, per fortuna poi è sceso. C'era onda e non bastava la copertura della randa al gran gran lasco.
Poi, in altra discussione, avevo letto di chi si porta fino a prua, al pulpito, per tirar giù la calza. Mi sembra pericoloso, prr aventuale caduta in Mare.
Personalmente dopo aver cazzato la scotta (come ho letto di altri) vado a sedermi 1 m davanti all'albero, sulla tuga. Inizio a scendere la calza, fino a metà gennaker, poi vado a mollare la mura. Con poco vento la cima della mura la porto con me, dopo averla liberata dallo stopper e fatta volta ad un winch.
Molto interessante al riguardo il sistema di bozzello con strozzatore per non far tornare su la calza.
PS stavo scrivendo e leggo ora di altro sistema ancora. È proprio vero come dice Bullo delle oppppinioni.
Io con la calza no ho mai avuto problemi in fasi di chiusura, anche con vento in rinforzo, in pratica lasco bene la randa, cazzo bene la scotta e facendo così la calza si chiude facilmente, poi quando è giu più di metà libero la mura e termino di chiudere.
I problemi più grossi con la calza li ho avuti in fase di apertura in caso di vento. Non avendo il polota automatico mi aiuto con una cima legata alla barra, preparo tutto il circuito mentre sono di bolina, quando la barca va praticamente da sola, poi poggio al gran lasco, rollo il genoa, lego il timone, vado a prua, alzo il gennaker e torno un secondo in pozzetto a "puntare" mura e scotta. Ora quando apro la calza, nonostante la cima che tiene il timone, la barca tende a partire all'orza. Devo essere veloce a tornare in pozzetto e prendere la barra in mano altrimenti mi metto il gennaker a collo. (ammetto che una volta mi è successo).
Senza la calza alzo il gennaker dietro al genoa, dal pozzetto, con meno problemi.
Sulla vecchia barca (duf 35 classic, genoa con tanta sovrapposizione) non avevo calza e tiravo giù tutto a mano dietro al genoa - manovra pulita anche con vento e senza bisogno di poggiare più di tanto.
Con il 40 ho il jib con stecche verticali e rompe solo le scatole quando si deve manovrare il gennaker : troppo piccolo per aiutarti ma abbastanza grande e rigido per impedirti di fare quello che vuoi.
Ha ragione chi dice che lascando la scotta si rischia una bella caramella, ma non si deve andare in fil di ruota e un minimo di aria per tenere il gennaker sottovento ci vuole. Ho provato a lascare la scotta in due fasi per chiudere anche molto poggiato, ma dover saltellare avanti e indietro da prua al pozzetto con vento e onda non è il massimo della vita. Per questo anche degli stoppers aggiuntivi per drizza e mura a prua aiutano (rispettivamente sull'albero e vicino al bombpresso), anche questo copiato da un class 40.
Purtroppo quando chiudi tutto è perchè il vento rinforza e c'è onda, se la situazione è tranquilla allora funziona qualsiasi manovra (quasi...).
(18-11-2020 10:04)Sailor Ha scritto: [ -> ]Io e mia moglie regatiamo in Gran Crociera con il Gennaker, murato sul musone con una linea rinviata in pozzetto. Per l'ammainata usiamo la variante della c.d. Messican Drop:
1) Poggiare e aprire genoa
2) lascare scotta Gen
3) aprire tack (mura)
A questo punto il Gen ruota verso prua e tende ad entrare in barca
4) mollare (cum grano salis)la drizza
5) il Gen (spinto dal sottoscritto)va dentro la cabina di prua, già pronto per la successiva issata.
Allora, se riesci a fare in modo, in solitario, di raggiungere in qualche maniera la scotta, la tack e la drizza il gioco è fatto.
NB
In crociera usiamo la calza.
bv
E' quel "in qualche maniera" che mi preoccupa
Cioè fammi capire, molli la scotta, la mura e la drizza ... e il genny viene in barca da solo
l'hai addestrato bene
Mi sembra la discussione adatta e pongo il mio problema, che non è sulla chiusura (quasi sempre facile), ma sull’apertura.
Probabilmente sbaglio, ma non riesco a riporre il gennaker dopo l’uso,in modo che sia facilmente utilizzabile la volta dopo. Ogni volta devo passare bei 15 minuti,minimo,a mettere in chiaro la cimetta che apre la calza rispettivamente dalla calza stessa (non gli rimane parallela,ma le si attorciglia intorno),e dalle scotte.
Eppure quando lo ripongo metto ben addugliato e sopra a tutto le scotte e la cimetta.
Avete una tecnica per riporlo ed averlo pronto?
Credo voglia intendere che poggia abbastanza per far andare la vela tutta sopravvento allo strallo e poi appoggiata al fiocco già aperto scenda docilmente in coperta.
(18-11-2020 11:22)zankipal Ha scritto: [ -> ]E' quel "in qualche maniera" che mi preoccupa
Cioè fammi capire, molli la scotta, la mura e la drizza ... e il genny viene in barca da solo l'hai addestrato bene
Guardate che qui si parla di solitario...
Grazie Nimbo,
complimenti non pensavo che un 650 avesse un pallone da 90mq
L'idea del retriver nasce esclusivamente per aggirare i limite del convenzionale circuito del caricabasso sdoppiato che non consente di filare la manovra piu' di qualche metro. Quindi finora pensavo di incocciare il retriver alla mura o al penzolo, fissarlo a mezza nave e poi "sparare" la mura.
Mi hai dato un ottimo spunto di riflessione in quanto con la tua/vostra soluzione invece eviterei una passeggiata a prua per sparare e recupererei la vela in modo del tutto analogo ad uno spi simmetrico filato di braccio.
Di contro il recupero in pozzetto avverrebbe necessariamente partendo dal punto di scotta mente con il retriver potrei partire indifferentemente dal punto di mura o di scotta.
Preciso solo che la manovra che ho chiamato (forse impropriamente) retriver non ha nulla a che vedere con quella usata su grossi asimmetrici in regata(con toppe e rinforzi sul tessuto) in quanto nel mio caso non c'è alcun recupero del tessuto dal centro della vela ma solo della mura
BornFree
(17-11-2020 10:07)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Ti posso dire come si ammaina sui mini 650 un gennaker da circa 90mq. la cima che regola il punto di mura arriva in pozzetto su uno stopper. La butti in mare in modo che venga frenata quando apri lo stopper. Ti metti in poppa con la randa molto aperta, oppure in planata poggi in modo deciso per ridurre in modo importante la pressione sulla vela. Cazzi la scotta e afferri il punto di scotta, a questo punto apri lo stopper del punt o di mura e recuperi tutta la base della vela, dietro alla randa, facendo un bel salsicciotto. Poi apri lo stopper della drizza, anche questa filata in mare per essere frenata, e ammaini il salsicciotto, se ti prepari il sacco in pozzetto ammaini direttamente nel sacco e non servre spinare. Logico che sia la mura che la drizza devono essere lunghe abbastanza per restare in mare (basta un metro) fino a completo recupero della vela. Si fa tranquillamente da soli in molto meno di 1 minuto senza mettere piede fuori dal pozzetto.
Fai una prova facendoti una mura lunga, basta una cima qualsiasi e un anello in cui farla passare. E poi ti liberi uno stopper, .magari di una mano. Issi e subito dopo provi ad ammainare mollando la mura e richiamando dalla scotta
Non so se ho capito bene, ma chi dice di cazzare la scotta del gennaker, poi di mollare la mura, ed infine tirare giù la calza, in pratica fa scorrere la calza dalla penna alla scotta....(lungo la balumina, non lungo l'inferitura)?
(18-11-2020 11:29)BornFree Ha scritto: [ -> ]Credo voglia intendere che poggia abbastanza per far andare la vela tutta sopravvento allo strallo e poi appoggiata al fiocco già aperto scenda docilmente in coperta.
Si, grosso modo è così, il gen va sopravento; se la manovra è fatta bene te lo trovi in buona parte a prua, mollando la tack te lo tiri dentro.
La vera Messicana invece si fa in strambata (cosa che noi in due + autopilota preferiamo non fare), in quel caso davvero il gennaker collassa sulla prua ed è ancora più semplice, ma ci vogliono almeno 3 persone.
bv
(18-11-2020 13:20)Sailor Ha scritto: [ -> ]Si, grosso modo è così, il gen va sopravento; se la manovra è fatta bene te lo trovi in buona parte a prua, mollando la tack te lo tiri dentro.
La vera Messicana invece si fa in strambata (cosa che noi in due + autopilota preferiamo non fare), in quel caso davvero il gennaker collassa sulla prua ed è ancora più semplice, ma ci vogliono almeno 3 persone.
bv
Da noi la chiamiamo Africana, in ogni caso la scotta non la molli fino a che la vela è già tutta in coperta
(18-11-2020 12:46)jacques-2 Ha scritto: [ -> ]Non so se ho capito bene, ma chi dice di cazzare la scotta del gennaker, poi di mollare la mura, ed infine tirare giù la calza, in pratica fa scorrere la calza dalla penna alla scotta....(lungo la balumina, non lungo l'inferitura)?
La mia calza è lunga esattamente come la balumina, cioè la bugna di scotta rimane appena fuori. Tenendo la scotta cazzata abbasso la calza fino a metà poi mollo la mura e continuo la calata. Quindi, si, la calza segue più la balumina.
Tutto il tessuto fino alla mura (poco) rimane fuori. Infine apro la drizza e abbiscio il salsicciotto nel sacco.
Per l’imbrogliarsi della cima della calza penso ci debba essere (nella mia c’è) una girella dentro, in fondo.
Bello anche il suggerimento dello stopper di mura a prua. All’albero, per la drizza, c’è l’ho già. Vedrò come applicarne uno anche a prua per la mura, grazie.
PS. da mettere in forza solo quando si decide di ammainare perchè in navigazione la mura deve essere regolabile a seconda dell’andatura.
Cazzare la scotta, lascare la mura e tirare giu' la calza ... mi sembra interessante, dovrebbe essere meglio di come faccio io poiche' allontana la calza dalla prua.
Ci provo, quando finalmente potro' tornare alla barca, sperando che questo maledetto Covid si calmi.
Grazie del suggerimento.
Si certo Nimbo,
la prova è semplicissima (deve solo passare il lockdown)
Sono confidente che probabilmente mi hai dato la soluzione definitiva.
Un dettaglio....Sulla mura fai una gassa o metti un moschettone?
Grazie
BornFree
(18-11-2020 12:44)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Fai una prova facendoti una mura lunga, basta una cima qualsiasi e un anello in cui farla passare. E poi ti liberi uno stopper, .magari di una mano. Issi e subito dopo provi ad ammainare mollando la mura e richiamando dalla scotta
BornFree abbiamo divagato rispetto al tuo quesito originario, scusa.
Però, se ti va, sarei curioso di conoscere quale sistema usavi prima, con la calza.
Anch'io all'inizio ammainavo di braccia, poi una volta, con vento, il gennaker mi volava
da tutte le parti e mi sono spaventato. Con la calza invece ho avuto subito il sollievo di chiudere prima di tutto la vela, velocemente. E questo mi tranquillizza molto; infatti ora lascio su il genn con più aria di prima.
Ma cazzando la scotta non avvicinate troppo calza e campana alla randa e crocette?
Osef,
Le ho provate un po tutte ma poi ho gettato la spugna con la calza perché continuava a darmi problemi anche in issata. C era sempre qualcosa che non andava nel sistema e considerando le dimensioni relativamente modeste della vela ho deciso di smontarla....se dovessi cambiare idea ci vorrà non più di un oretta di lavoro per tornare indietro.
Born[/i][/b]Free
[b][i]
(18-11-2020 19:02)osef Ha scritto: [ -> ]BornFree abbiamo divagato rispetto al tuo quesito originario, scusa.
Però, se ti va, sarei curioso di conoscere quale sistema usavi prima, con la calza.
Anch'io all'inizio ammainavo di braccia, poi una volta, con vento, il gennaker mi volava
da tutte le parti e mi sono spaventato. Con la calza invece ho avuto subito il sollievo di chiudere prima di tutto la vela, velocemente. E questo mi tranquillizza molto; infatti ora lascio su il genn con più aria di prima.
Ah, infatti si sente dire che alcuni hanno problemi con la calza in quanto tale, anche qui non ricordo chi ne ha parlato. Dipenderà del modello, ce ne sono tanti. La mia per ora funziona... e mi tocco.
@Seidi: beh, non esageriamo. Per scotta cazzata, in ammainata, intendo anche solo non mollata. Siccome la manovra si fa al gran lasco, cazz° la scotta come se fossi al lasco, quasi traverso.
Poi dipende dove ci si piazza a tirar giù la calza. Personalmente mi siedo più o meno un metro davanti all'albero.