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Versione completa: Aggiunta paterazzo o volanti su Dufour 360 GL?
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(19-09-2023 11:22)shein Ha scritto: [ -> ]Bella soluzione.
occhio solo al dimensionamento dei punti fissi ai lati della tuga perché con la geometria “ad arco” i carichi non sono affatto banali e comunque di preferenza quando serve cercherei, con vento, di chiudere la balumina aiutando il tutto col vang.


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Quell'archetto, da un calcolo spannometrico, in bolina con 15 nodi tira intorno ai 1.500 DaN e anche qualcosa in più, dunque ci va un dyneema che abbia un cr di 4.500 DaN.

Noto alcune criticità:
L'archetto scalzato (ci andrebbe sopra almeno una calzetta protettiva in Dyneema)
Le lande non allineate con il carico
L'anello antifrizione impiombato non correttamente ma come se fosse un solid ring strutturale.
(28-09-2021 19:14)zcaotica Ha scritto: [ -> ]già... eppure Bullo e qualcun'altro di questo forum riuscirebbero comunque a dare la paga a molti anche con questa barca Smiley4
+187
C'era un pensiero: dare il meglio con quello che hai. La pretesa di competere da professionisti nei campionatini di club l'ho incontrata spesso e sempre con risultati al limite del ridicolo. Pensiamo invece che l'impegno in regate simili ha due scopi utili:
divertirsi in barca e affinare le capacità di governo, tattica e messa a punto, e trovarsi equipaggi allenati e confidenti per le crociere estive.
Come ti han detto le modifiche proposte non sono proporzionate ai risultati attesi, ti troveresti quindi con più problemi di quelli che hai, soldi e fatiche spesi senza validi corrispettivi.
Un armo così va preso com'è e ci si deve ingegnare al miglior rendimento indipendentemente da quel che vedi fare a barche diverse che magari stringono 5° di più...
Forse l'unica prova utile può essere quella di una scotta aggiuntiva in varea per aiutare il vang o in bolina, ma c'è il rischio di ottenere più scarroccio e meno spinta...
inchiodandoti con l'impressione di andare30
@albert, si certo di magagne ve ne sono anche di più di quelle che hai esposto e che sicuramente saranno oggetto di attenta valutazione da parte mia anche se alcune cose che hai detto non ritengo possano essere condivisibili tipo "il carico sull'archetto" sul quale faccio la seguente riflessione: il boma li non scappa via ne con 15Kn ne con 30Kn non perché l'archetto lo sta trattenendo ma perché lo sta trattenendo il circuito del trasto (scotta gialla mure a dritta e scotta Blu mure a sx). il dyneema è un riuso di un pezzo del tessile utilizzato per il confezionamento del paterazzo che comunque è di per se già bello tosto. Ad ogni modo concettualmente quel boma li è tenuto come un punto fisso solo che con quel circuito ho agio di allungare/accorciare uno dei due tiranti del punto fisso (quello ovviamente in trazione a seconda delle mura), l'archetto funge poco più che da guida.
(28-09-2021 14:20)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Sentiamo i nostri velai e rigger se già hanno fatto qualcosa in merito a livello professionale.

Innanzitutto, a meno di voler armare un code zero od un gennaker in testa d'albero i paterazzi/volanti fanno più danno che beneficio. Quando si cazzano per ridurre la catenaria e flettere l'albero si ottiene di lascare le sartie verticali e l'albero spenna miseramente.

Di solito si cerca di sfruttare quello che sembra un difetto per farlo diventare un pregio.

Dato che non c'è il vincolo del paterazzo, non c'è limite all'allunamento e alla dimensione della penna della randa .... e magicamente la barca da sottoinvelata diventa giusta ... e se poi si recupera un po' di allunamento sul fiocco con delle stecche verticali, è ancora meglio ....
(19-09-2023 16:28)gnateri@gmail.com Ha scritto: [ -> ].... alcune cose che hai detto non ritengo possano essere condivisibili tipo "il carico sull'archetto" sul quale faccio la seguente riflessione: il boma li non scappa via ne con 15Kn ne con 30Kn non perché l'archetto lo sta trattenendo ma perché lo sta trattenendo il circuito del trasto (scotta gialla mure a dritta e scotta Blu mure a sx). l'archetto funge poco più che da guida.

Mah, io allora non condivido il modo in cui utilizzi l'archetto che dovrebbe funzionare come un trasto col carrello 32

Lo stroppo in spectra che hai usato regge senz'altro molto più carico dei violini con lo strozzatore che dovrebbero servire solo a regolare la posizione dell'anello.
Dovresti spiegarmi, salvo avere due persone di cui una sottovento che regolano contemporaneamente il trasto, come fai a tenere contemporaneamente in tensione i due paranchetti durante le regolazioni. O non lo regoli ... e allora non serve a nulla.

Questo solo per giustificare il mio intervento, non certo per farti cambiare idea.
Lungi da me dire che la regolazione di questo "accrocchio" è semplice quanto è più di un trasto tradizionale, non lo è!!
L'approccio di fondo è che non sono minimamente interessato ad alcuna forma di regata/competizione sia in mare ne a terra, diversamente non avrei acquistato un Dufour, quindi anche se è più "farragginoso" da utilizzare secondo mè è meglio di niente.
Si può migliorare? sicuramente si, l'ho montato 4 mesi fa, bolina ne ho fatto poca poca, per quello che ho visto fa il suo lavoro e la barca è un pò meglio di quando non c'era (il GL360 con quel perizoma autovirante davanti non è proprio una scheggia di bolina)
Col tempo e con l'utilizzo capirò come migliorare sia il sistema/circuito che il modo con il quale faccio quelle manovre.
@matymaty non sono sicuro di avere una foto che mostra l'intero circuito della randa, se non dovessi trovarla ci vorranno un paio di giorni che vada su Kuma a farla
vele buone e più grandi, carena pulita ed elica che si chiude...già così è una bella spesa che però rende molto. il resto non lo toccherei; se poi nascono altre esigenze...meglio prendere una barca più sportiva.
@matymaty perdona il ritardo, questo la foto del circuito randa di Kuma che avevo promesso di inviarti
(28-09-2023 16:16)gnateri@gmail.com Ha scritto: [ -> ]@matymaty perdona il ritardo, questo la foto del circuito randa di Kuma che avevo promesso di inviarti

Che nastri sono quelli che fungono da archetto?
Noto dalla foto che il moschettone rapido di dritta è aperto, occhio che il grillo della scotta randa può uscire facilmente da li, tipo quando la scotta è scarica o quando il tutto sbatacchia in virata, e non c'è niente di peggio per colui che cammina verso prua da sottovento di ritrovarsi con il boma che lo scaraventa fuori bordo..
I nastri Arancioni con il moschettone sono le ritenute del boma che sono state messe li momentaneamente perché avrebbero "impallato" il circuito della scotta nella fotografia, in realtà sotto il violino in basso ci sta il trasto in tessile che ho illustrato in una foto precedente
(29-09-2023 19:42)gnateri@gmail.com Ha scritto: [ -> ]I nastri Arancioni con il moschettone sono le ritenute del boma che sono state messe li momentaneamente perché avrebbero "impallato" il circuito della scotta nella fotografia, in realtà sotto il violino in basso ci sta il trasto in tessile che ho illustrato in una foto precedente

hai ragione scusa, non avevo fatto caso che sempre te avevi messo le foto del sistema ingegnoso (funzionante, seppur con qualche dubbio circa gli sforzi in gioco). Però scusa qua in foto noto solo le ritenute ma non l'archetto dove scorre l'anello né i due paranchi di regolazione dello stesso. Per curiosità come fai una volta rientrato in porto, smonti tutto a favore delle sole ritenute oppure ho capito male io la foto?
Kuma era in "programma di Gestione" in Charter per tutta questa stagione (molto probabilmente l'ultima stagione) e quando esce con i Clienti la randa è in modalità standard (con punto fisso) e non con il trasto per evitare che facciano più casini di quanto già ne fatto.
Tornando alla domanda, la risposta è no, in condizioni normali il trasto è sempre montato e rimane come nella prima foto che avevo mandato.
Relativamente al dubbio sugli sforzi fino ad ora non mi ha dato alcun problema anche con vento sostenuto intorno ai 25Kn (sopra i 20/22Kn devo prendere 1 mano, fino a li di bolina vado randa piena e fiocco). Con venti più forti non c'è stata ancora occasione ma sono più che fiducioso. Per fissare l'Archetto in tessile alla tuga ho sfruttato i golfari del punto fisso che sono stati rivisti per forma e "elevazione" e rinforzati con una contro-piastra all'interno della dinette.
Ho notato che in questo tipo di barche il peso gioca un ruolo fondamentale, sbarca tutto sempre prima di una regata e vedrai che la barca avra' una migliore risposta
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