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Versione completa: Randa autocostruita
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@opinionista velico
Per quanto riguarda il punto 3) ho controllato sul libro di Marino ed in effetti si vede che il disegno della balumina, assume questo andamento ad ala di pipistrello, ma Marino nel suo libro spiega come "disegnare" la vela a mano. Sailcut, non prevede questo tipo di allunamento...che faccio la rifilo dopo aver assemblato i ferzi?

Sul punto 5) invece potrei anche essere d'accordo, ma sinceramente, avevo previsto di mettere i rinforzi romboidali prima di cucire insieme i ferzi....questo sempre per semplificare il montaggio della vela.

Sul punto 1) invece la scelta del picco arcato ( che ovviamente è pieno) è stata semplicemente per un fatto estetico e per complicarmi la vita a costruirlo, infatti, al suo interno ho costruito anche una canaletta con fibra di vetro e resina epossidica per inferire la vela. Smiley14
@albert Ti dico subito che non ho la più pallida idea di come fare per sapere (calcolare) la flessione dell'albero e tanto meno dell'antennale...non saprei proprio da dove cominciare.Smiley5
Per i rinforzi invece, è più facile e seguirò i tuoi suggerimenti, i rinforzi aggiuntivi dove si sovrappongono gli altri due, erano già stati previsti ( sempre dietro tuo consiglio) ma a questo punto con la parte che corre lungo la balumina, potrei arrivare fino al rinforzo della bugna dei terzaroli e aggiungere anche una terza striscia tra le due che già sono sul disegno.Smiley33
Ma dimmi una cosa, tutti gli strati dei rinforzi vanno cuciti da un solo lato della vela??
una cosa è certa, quando stefano702 varerà la sua creatura in quel di Numana o di Ancona faremo un mega raduno AdV con veleggiata, magnata e bevuta... vero Stefano? Smiley45
scusate l'OT
Adesso torna a cucire che l'estate è alle porte!
Assolutamente si!87
Nei disegni del libro di Marino in realtà i segmenti sembrano dritti. Li ho controllati con un righello Smile
Comunque Sailcut non predispone anche le stecche quindi, ovviamente, disegna la balumina come se fosse quella di una vela non steccata (randa o fiocco che sia). Senza le stecche l’annullamento della balumina deve invece essere negativo (v. disegni pagg. 69, 75, 259, 260 del libro).
Con una balumina allunata positivamente, ogni segmento, tra una stecca e l’altra, può essere considerato una balumina non steccata che quindi deve avere il suo profilo autoportante per non sbattere al vento.
Secondo me conviene rifilare i singoli segmenti dopo aver assemblato i ferzi e posizionate le tasche delle stecche avendo tuttavia l’accortezza di non arrivare con la cucitura dove poi dovrai tagliare.
Quando vidi eseguire questo lavoro dal velaio, lui ha usato una stecca tonda molto sottile che faceva flettere disegnando un arco di cerchio con freccia massima al centro del segmento. Come ho già detto, la negatività era comunque poca (freccia di circa 2 cm su una corda di circa 185 cm) e vedendo la randa da lontano i singoli segmenti, tra una stecca e l’altra, sembrano effettivamente dritti.
Se lo vedi solo come un problema esecutivo puoi procedere in questo modo

[attachment=52423]

- cuci insieme di ferzi h), i), l)
- cuci la fascia di rinforzo con un nastro di dacron per lato di h. 4 o 5 cm
- attacchi i rinforzi romboidali. in questo modo vengono anche meglio allineati rispetto ad averli cuciti prima di assemblare i ferzi i) e l). Puoi anche ridurre il numero di strati considerato che hai già i 2 strati aggiuntivi del nastro
- già che ci sei fai anche la tasca per la stecca (sulla cui posizione resto comunque dell’idea che non vada molto bene per le perplessità già manifestate – v. punto 2 seconda parte osservazioni precedenti) e la bugna sulla balumina (sempre con l’accortezza che con la randa tutta assemblata poi dovrai procedere con il lavoro di cui al punto 3)
- puoi fare anche la bugna sull’inferitura riducendola come ti ha già suggerito Albert ieri (in modo da non andare sopra il ferzo g)
Dopodiché attacchi anche i ferzi m) ed n) e completi la base con bugne e guaina.

Come aveva già suggerito Albert nell’intervento del 31-03-2023 10:08, una buona tecnica esecutiva è quella di assemblare la vela in parti per meglio gestirle sotto la macchina e poi unirle quando sono finite (l’ho fatto anch’io e funziona Smiley14Smiley14)
Sì, rinforzi, tasche etc. vanno tutti da una parte. Prova a dare un'occhiata a questo manuale ... forse ci ricavi qualche idea.
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Ho iniziato a fare un pò di prove per le finiture (anelli) su dei pezzi di tessuto di una vecchia vela...sono abbastanza soddisfatto!99


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Antica saggezza cinese forse valida anche nella produzione delle vele 7592

v. dal min. 1:10 al min. 1:29

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Ho ridisegnato la vela e con il Cad ho fatto una simulazione (visiva) togliendo l'allunamento che c'è tra una stecca e l'altra sulla balumina, congiungendo i due punti con una linea retta.
Nella parte centrale di ogni segmento, va via mediamente 18 mm. e devo dire che non è affatto male...anzi mi piace proprio.....GRAZIE! "opinionista velico". Smiley42
Ovviamente, asporterò questa piccola parte di superficie prima di applicare la guaina e successivamente cucirò appunto la guaina.

Invece il rinforzo centrale che corre tra la mura dei terzaroli e la relativa bugna, passando sotto ai rinforzi dei matafioni debbo dire che non mi piace proprio e credo che non lo metteròSmiley44
Il nuovo disegno della Randa con i rinforzi delle bugne maggiorati!

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(15-04-2023 17:00)stefano702 Ha scritto: [ -> ]Il nuovo disegno della Randa con i rinforzi delle bugne maggiorati!

e questo è il disegno con la balumina come suggerito da "opinionista velico"



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Casualmente ho trovato una randa aurica con l’inusuale picco curvo

[attachment=52441]

Ne parlano in questo articolo

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Pensavo fosse un’invenzione marchigiana Smiley33 35 Smiley45 invece nell’articolo si dice che deriva dalle "lemsteraak", barche olandesi del '700 che da quelle parti sembrano ancora diffuse.
(15-04-2023 16:32)stefano702 Ha scritto: [ -> ]Ovviamente, asporterò questa piccola parte di superficie prima di applicare la guaina e successivamente cucirò appunto la guaina.

In ogni caso la vela va rifilata dopo l'assemblaggio col "piegone" su tutti i lati ed in balumina tra una stecca e l'altra.
Albert, cosa intendi per "piegone"? Smiley33
Il "piegone" è una piega a S che si fa lungo i lati della vela (uno per volta) per distendere il tessuto piatto sul pavimento nella parte vicino ai bordi e poter così simulare la forma che prenderà quando in uso.
Se distendi la vela tutta intera a pavimento, farà in centro delle onde dovute al suo grasso, che ti impediranno di distenderla perfettamente piana.
Se tu invece distendi piatta solo la fascia che ti interessa piegando longitudinalmente il resto, vedrai questa zona come si disporrà quando in uso.
Questo si fa sia per tracciare il giro d'albero, sia per tracciare gli allunamenti tra le stecche.
Più facile a farsi che a dirsi. 32
Ok! Albert...capito!!Smiley45
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