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Versione completa: staccare o coprire i pannelli solari
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Ma è così. Il pannello assorbe comunque x watt di energia solare. Se non ti da indietro quel 17% in corrente, deve dissiparlo in calore, quindi scalda di più.
Sei abituato a pensare al calore come un sottoprodotto del passaggio di corrente, ma qui si tratta di un fenomeno diverso.
Anzi, più il rendimento è alto, più il fenomeno è evidente.


(13-09-2023 23:06)Resolution Ha scritto: [ -> ]Scusa se ritorno in argomento ma sono evidentemente un pò duro di comprendonio. Daccordo che il rendimento sia del 17% magari anche meno.
Ma se non è collegato semplicemente non produce energia elettrica quindi semplicemente non produce quel 17%. Sono daccordo che la radiazione solare sia la stessa ma è questa che va a scaldare il pannello non è che se è collegato la corrente in uscita lo raffredda. Magari non producendo scalda un pò meno
Il tuo ragionamento non mi entra in testa.



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(13-09-2023 23:22)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Ma è così. Il pannello assorbe comunque x watt di energia solare. Se non ti da indietro quel 17% in corrente, deve dissiparlo in calore, quindi scalda di più.
Sei abituato a pensare al calore come un sottoprodotto del passaggio di corrente, ma qui si tratta di un fenomeno diverso.
Anzi, più il rendimento è alto, più il fenomeno è evidente.





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ok, grazie
Comunque, come già ho detto, io lascio sempre collegato.
Ciao a tutti
Ho montato 2 pannelli solari da 100w rigidi, montati su roll barr in tubo acciaio, con regolatore victron.
Non volendo / potendo smontarli e/o staccarli e non volendo avere corrente in barca in mia assenza vorrei disattivarli mediante copertura.
Che tipo di tessuto consigliate per realizzare le coperture?
Grazie mille
Luigi
Moody, in un altro 3D, dice che, lasciando la barca abbandonata il Grecia per 11 mesi, li copriva con telo di tipo sumbrella con sotto un pezzo di materassino da ginnastica e legati con 8 (mi sembra) fettucce antivento.
Sumbrella con tenax?

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(27-09-2023 15:01)ventodiprua Ha scritto: [ -> ]Ciao a tutti
Ho montato 2 pannelli solari da 100w rigidi, montati su roll barr in tubo acciaio, con regolatore victron.
Non volendo / potendo smontarli e/o staccarli e non volendo avere corrente in barca in mia assenza vorrei disattivarli mediante copertura.
Che tipo di tessuto consigliate per realizzare le coperture?
Grazie mille
Luigi

Se hai possibilità ti tagli un asse di legno a misura e 4 morsetti a bloccarla.
se vuoi in mezzo tra i 2 e hai paura di segnarli i puoi mettere qualcosa.

Io comunque faccio parte di quelli che lasciano il fotovoltaico acceso, i 6 mesi che non sono ai caraibi accesi in barca, e i 6 mesi che non sono a casa uguale, non lo spengo per paura che prenda fuoco la casa in mia assenza.
Non posso permettermi di cambiare 600 ah di batterie un anno si e un anno no lasciandole scaricare (le teorie dell'autoscariche le lascio agli esperti, vedo con i miei occhi e mi basta ) e accetto il rischio incidente. Come accetto il rischio incidente di andar per mare, forse per statistica sono più le barche che vanno a fondo o a scogli seppur in buon stato, ma navigo lo stesso.

ciaoooooooooo
Ho due pannelli per 100 wat montati su rolbar da anni durante la pausa invernale con barca a secco per 6 mesi non ho mai coperto i pannelli e mai avuto problemi alle batterie sia per quelle a manutenzione che per quelle sigillate anzi nel periodo covid la barca è stata ferma per due anni e ho trovato ancora le batterie funzionanti. Questa è la mia esperienza
(27-09-2023 17:37)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Sumbrella con tenax?

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L'ho considerato anch'io, mettendo un telo verde del consorzio agrario al posto del sumbrella. Ma mi perplime il fatto di avvitare tenax sul bordo di alluminio del pannello.
I tenax di che materiale sono fatti? inox o ottone....?
(28-09-2023 06:59)ghega Ha scritto: [ -> ]....Io comunque faccio parte di quelli che lasciano il fotovoltaico acceso, i 6 mesi che non sono ai caraibi accesi in barca, e i 6 mesi che non sono a casa uguale, non lo spengo per paura che prenda fuoco la casa in mia assenza.
Non posso permettermi di cambiare 600 ah di batterie un anno si e un anno no lasciandole scaricare (le teorie dell'autoscariche le lascio agli esperti, vedo con i miei occhi e mi basta ) e accetto il rischio incidente. Come accetto il rischio incidente di andar per mare, forse per statistica sono più le barche che vanno a fondo o a scogli seppur in buon stato, ma navigo lo stesso.

Ghega, qualche giorno fa mi stavano facendo vedere qualcosa sullo schema elettrico di "Argentina", una barca che ha fatto il giro del mondo via Panama. Con capacità batterie generosa, rotta con buona insolazione e l'esigenza di lasciare ogni tanto la barca, tra un tappa e l'altra.

Devono aver fatto un ragionamento simile, avendo anche loro un buon motivo per lasciare le batterie collegate (più valido del non fare la fatica di allungare una mano prima di andare via). E avendo anche l'impianto perfetto, dimensionato all'origine per fare quello che faceva. Hanno scelto anche loro di lasciare corrente, ma hanno preferito predisporre un pannellino di mantenimento, in modo da avere meno energia da dissipare.

La cosa difficile da capire è cosa passa per la testa degli stanziali che vanno ogni sabato al rimessaggio e hanno l'impianto con rattoppi "proprietari". Non so se hanno anche loro 6/800 Ah di batterie, ma si comportano come se prevedessero di assentarsi 6 mesi senza avere il tempo di ripassare dalla barca. Devono anche avere un'assicurazione stellare: per essere sicurissimi di non rimetterci neanche un euro, in caso di distruzione della barca loro e di quelle vicine, a prescindere dall'esito dell'istruttoria.
(28-09-2023 13:14)Gabriele Ha scritto: [ -> ]Ghega, qualche giorno fa mi stavano facendo vedere qualcosa sullo schema elettrico di "Argentina", una barca che ha fatto il giro del mondo via Panama. Con capacità batterie generosa, rotta con buona insolazione e l'esigenza di lasciare ogni tanto la barca, tra un tappa e l'altra.

Devono aver fatto un ragionamento simile, avendo anche loro un buon motivo per lasciare le batterie collegate (più valido del non fare la fatica di allungare una mano prima di andare via). E avendo anche l'impianto perfetto, dimensionato all'origine per fare quello che faceva. Hanno scelto anche loro di lasciare corrente, ma hanno preferito predisporre un pannellino di mantenimento, in modo da avere meno energia da dissipare.

La cosa difficile da capire è cosa passa per la testa degli stanziali che vanno ogni sabato al rimessaggio e hanno l'impianto con rattoppi "proprietari". Non so se hanno anche loro 6/800 Ah di batterie, ma si comportano come se prevedessero di assentarsi 6 mesi senza avere il tempo di ripassare dalla barca. Devono anche avere un'assicurazione stellare: per essere sicurissimi di non rimetterci neanche un euro, in caso di distruzione della barca loro e di quelle vicine, a prescindere dall'esito dell'istruttoria.

Ai caraibi, ma non solo li, ci sono migliaia di barche che vengono lasciate con il fotovoltaico collegato, come faccio io fanno la gran parte degli armatori per mesi e mesi.
Giusto per fare un esempio.....non voglio fare nomi (anche se siamo molto amici), ma per esempio il più grande perito e ingegnere italiano che tutti conosciamo e ha un 54 il alluminio, un pacco batteria da 3200 Ah (se non ricordo male) lascia anche lui la barca cosi, 3 anni fa a Grenada, poi Covid ecc,ecc. ora a Panama, e lui ne ha viste, non si limita a leggere AdV o ViF.
Comunque anch'io ho un pannellino con il suo regolatore per la batteria motore, per i servizi spero in San Victory energy Smiley45Smiley45

ciaooooooooooo
Il problema non è lasciare tutto attaccato. Il problema è saperlo fare.
Onestamente, da quello che si legge, la maggior parte degli armatori non sa nemmeno le basi per iniziare a capire cosa sta facendo.
Certo che se vedo Aluaka con i pannelli montati non mi preoccupo. Se vedo la barca si uno che non ha nemmeno capito le basi della ricarica, figuriamoci i rischi connessi al solare, allora ho qualche perplessità.
(28-09-2023 18:27)ghega Ha scritto: [ -> ]Ai caraibi, ma non solo li, ci sono migliaia di barche che vengono lasciate con il fotovoltaico collegato, come faccio io fanno la gran parte degli armatori.
Giusto per fare un esempio.....non voglio fare nomi (anche se siamo molto amici), ma per esempio il più grande perito e ingegnere italiano che tutti conosciamo e ha un 54 il alluminio, un pacco batteria da 3200 Ah (se non ricordo male) lascia anche lui la barca cosi, 2 anni fa Grenada,Cvid ecc,ecc. ora a Panama, e lui ne ha viste, non si limita a leggere AdV o ViF.
Comunque anch'io ho un pannellino con il suo regolatore per la batteria motore, per i servizi spero in San Victory energy Smiley45Smiley45

ciaooooooooooo

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(28-09-2023 18:41)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Il problema non è lasciare tutto attaccato. Il problema è saperlo fare.
Onestamente, da quello che si legge, la maggior parte degli armatori non sa nemmeno le basi per iniziare a capire cosa sta facendo.
Certo che se vedo Aluaka con i pannelli montati non mi preoccupo. Se vedo la barca si uno che non ha nemmeno capito le basi della ricarica, figuriamoci i rischi connessi al solare, allora ho qualche perplessità.

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Sicuramente Andrea il mondo dell'elettricità è roba da professionisti o per lo meno da esperti ma collegare un pannello al regolatore e poi alla batteria con i cavi correttamente dimensionati e i fusibili e tutto quanto indicato in ormai ogni dove non penso sia poi così difficile, parlo di impianti base ovviamente, non impianti da millanta watt e 800 kg di batterie Smiley43
(28-09-2023 18:41)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Il problema non è lasciare tutto attaccato. Il problema è saperlo fare.
Onestamente, da quello che si legge, la maggior parte degli armatori non sa nemmeno le basi per iniziare a capire cosa sta facendo.
Certo che se vedo Aluaka con i pannelli montati non mi preoccupo. Se vedo la barca si uno che non ha nemmeno capito le basi della ricarica, figuriamoci i rischi connessi al solare, allora ho qualche perplessità.

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Infatti...quanti ne conosci come davide? eppure continuano a esserci migliaia di barche nei cantieri con fotovoltaico attaccato, e non ne ho visto una almeno negli ultimi 10 anni in caribe che a preso fuoco,....certo può succedere, ma è diverso dal trasmettere il terrore.

La teoria per esempio....davide ha montato batterie nuove a Grenada, è tornato a casa un paio di mesi per ritornare con la famiglia,... le batterie erano nuove di zecca....,eppure non le ha lasciate staccate.....ora fatevi i vostri conti.

Detto questo io mi ritiro, non vorrei portare sfiga a me e nessun altro,
ho dato il mio consiglio su come coprire il pannello, ho detto la mia e per quanto mi riguarda chiudo
ciaoooooooooooooo
(27-09-2023 17:37)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Sumbrella con tenax?

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No, fettucce cucite. Però ora smonto tutto e metto dentro.
Io ho visto batterie danneggiate dalla overcharge, le mie. Oggi infatti ho comprato un pannello di PVC alveolare per coprire il pannello solare, che non so dove riporre se lo smonto
Non è che voglio convincere nessuno, anzi, non ho il minimo interesse per le barche altrui. Nello spirito del forum, ho condiviso le mie procedure personali e quello che so sulla parte ingegneristica che sta dietro le batterie e il solare. Penso che sia stato comunque utile visto che il livello di conoscenza dell'argomento non è uniforme. Se vedi quello che scrivo, non sono neanche una cassandra come ce ne sono tante - giusto oggi un'altra bestiola mi ha detto che le mie batterie al litio si incendiano sott'acqua (no, sono come il suo cervello: inerti).
Ho descritto i rischi come si farebbe se fosse un progetto e non un "boh, famolo uguale a quell'altri che andrà
bene", ma come ho detto, non ho nessun interesse nel farmi dare ragione Smile
Ebbi una conversazione proprio con Davide sull'argomento e la conclusione fu "lasciali fare, che potrebbero fare anche peggio..."

Non posso fare a meno però di notare una cosa (deformazione professionale...) - tu giustamente osservi che le barche intorno a te non vanno a fuoco e non ne hai viste andare a fuoco. Corretto, ma la conclusione che gli incidenti non esistono è un condizionamento cognitivo classico: intorno a te hai le barche che NON sono andate a fuoco, quelle che lo hanno fatto giustamente non le vedi. Fortunatamente, il numero di barche che vanno a fuoco è basso (ma non nullo, ed è quasi sempre un problema elettrico).
C'è anche un altro aspetto da considerare: spesso si verificano incidenti minori o near-miss, di cui nessuno saprà mai niente. In particolare, batterie fritte, deformate, esplose etc. a causa di overcharge, bimini strinati, pannelli con un buco fuso, cablaggi esterni che fortunatamente muoiono prima di avere il tempo di fare danni, etc. ce ne sono in quantità.
Detto questo, se avessi un rollbar inox, pannelli rigidi, ed orribili batterie al Pb, forse anche io terrei tutto attaccato; ovviamente farei i miei compiti a casa e imposterei il regolatore per fare storage delle batterie invece di ricarica.
Avendo invece i flessibili sul bimini, ho valutato il rischio inaccettabile, soprattutto a fronte del modesto sforzo che richiede smontarli.





(29-09-2023 06:58)ghega Ha scritto: [ -> ]Infatti...quanti ne conosci come davide? eppure continuano a esserci migliaia di barche nei cantieri con fotovoltaico attaccato, e non ne ho visto una almeno negli ultimi 10 anni in caribe che a preso fuoco,....certo può succedere, ma è diverso dal trasmettere il terrore.

La teoria per esempio....davide ha montato batterie nuove a Grenada, è tornato a casa un paio di mesi per ritornare con la famiglia,... le batterie erano nuove di zecca....,eppure non le ha lasciate staccate.....ora fatevi i vostri conti.

Detto questo io mi ritiro, non vorrei portare sfiga a me e nessun altro,
ho dato il mio consiglio su come coprire il pannello, ho detto la mia e per quanto mi riguarda chiudo
ciaoooooooooooooo
Domanda: ho 3x100W pannelli sul catafalco a poppa, sospesi a mezz'aria. All'ingrosso da ottobre a marzo aprile stacco tutto, tutto: pannelli con cavi staccati e lasciati lì senza coprirli, cavi sulle batterie staccati, ecc. Temperatura ambiente 20°C quando fà molto caldo Big Grin
Che rischio ho?

(ps le batterie non sembrano aver problemi, quando ritorno a marzo e attacco il caricabatterie butterà dentro sì e no 20-30Ah, su qualche centinaio di Ah di banco.)
Che ti ci caghino i gabbiani??
(30-09-2023 11:32)rob Ha scritto: [ -> ]Domanda: ho 3x100W pannelli sul catafalco a poppa, sospesi a mezz'aria. All'ingrosso da ottobre a marzo aprile stacco tutto, tutto: pannelli con cavi staccati e lasciati lì senza coprirli, cavi sulle batterie staccati, ecc. Temperatura ambiente 20°C quando fà molto caldo Big Grin
Che rischio ho?

(ps le batterie non sembrano aver problemi, quando ritorno a marzo e attacco il caricabatterie butterà dentro sì e no 20-30Ah, su qualche centinaio di Ah di banco.)

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Li lascio un po' inclinati, la prendono più per pista di atterraggio Smile

Good, continuo a fare così allora.
grazie
Rob, segnalo una curiosità. Io facevo la stessa cosa, lasciando i pannelli alla mira dei gabbiani (poi per tirchieria ho cambiato soluzione).

L'ultima volta che li ho ricollegati ho visto che, con sole e sotto carico, nelle batterie mandavano meno corrente del solito. Avevo attorno un mini-plotone di esecuzione che diceva che ormai i pannelli erano da cambiare. Solo che misurando tensione e corrente di corto col tester, direttamente all'uscita dei pannelli, mi ritrovavo valori abbastanza normali.

Dopo averci perso un po' di tempo, ho trovato che la colpa era di 2 connettori MC4: li avevo lasciati coperti, ma devono essersi rovinati lo stesso. Un po' subdolo, perché te ne accorgi solo quando la perdita diventa evidente; magari toglievano qualcosa anche prima.

Tra l'altro avrei fatto bene a conservare i vecchi MC4 per trasformarli in tappi protettivi: ma mi è venuto in mente dopo averli lanciati direttamente dalla barca, a canestro nel cestino Big Grin
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