24-02-2009, 02:12
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giorgio
Ed era se nn ricordo male una pellicola della Boston.....Non della 3M...ma forse sbaglio, sulla barca di Conner....ma e' fisicamente provato.Non e' una mia idea.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Trattasi di micronervature.
Nel 1987, a Fremantle, durante la CA, gli americani avevano applicato sulla carena di Star&Stripes delle fini strisce di Vinyl, ricoperte da striature a 'V'. L'idea, con questi minuscoli rilievi, era di diminuire l'attrito. Dennis Conner vinse la prova e riporto' la Coppa negli States. Il procedimento impiegato, fu vietato poco dopo dalle autorita' sportive.
Comunque, test di laboratorio dimostrano che infinitesimali striature (40 micron), poste nel senso del flusso,inibiscono l'azione dei vortici, impedendo loro di venire a contatto della superficie. L'acqua, 'scivolando sull'acqua', genera un minor attrito, nonostante un superficie esposta maggiore e un'entrata in turbolenza piu' precoce.
Cosi' si consiglia di finire la carteggiatura nel senso presunto del flusso; cio' in realta', ci pone di fronte ad alcuni problemi quasi insolubili: sarebbe necessario conoscere e controllare l'orientamento e la velocita' del flusso su ogni porzione di carena per poter, in seguito, adattare la geometria delle ns striature. Le condizioni di flusso modificano talmente i campi di pressione da limitare la realizzazione razionale del carteggio. Tra l' altro, se non vogliamo veder aumentare l'attrito, invece che diminuire, le striature non dovrebbero oltrepassare quelle di un disco in vinile a 33giri, conservandone gli spigoli ben vivi.
Ciao
Ed era se nn ricordo male una pellicola della Boston.....Non della 3M...ma forse sbaglio, sulla barca di Conner....ma e' fisicamente provato.Non e' una mia idea.
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Trattasi di micronervature.
Nel 1987, a Fremantle, durante la CA, gli americani avevano applicato sulla carena di Star&Stripes delle fini strisce di Vinyl, ricoperte da striature a 'V'. L'idea, con questi minuscoli rilievi, era di diminuire l'attrito. Dennis Conner vinse la prova e riporto' la Coppa negli States. Il procedimento impiegato, fu vietato poco dopo dalle autorita' sportive.
Comunque, test di laboratorio dimostrano che infinitesimali striature (40 micron), poste nel senso del flusso,inibiscono l'azione dei vortici, impedendo loro di venire a contatto della superficie. L'acqua, 'scivolando sull'acqua', genera un minor attrito, nonostante un superficie esposta maggiore e un'entrata in turbolenza piu' precoce.
Cosi' si consiglia di finire la carteggiatura nel senso presunto del flusso; cio' in realta', ci pone di fronte ad alcuni problemi quasi insolubili: sarebbe necessario conoscere e controllare l'orientamento e la velocita' del flusso su ogni porzione di carena per poter, in seguito, adattare la geometria delle ns striature. Le condizioni di flusso modificano talmente i campi di pressione da limitare la realizzazione razionale del carteggio. Tra l' altro, se non vogliamo veder aumentare l'attrito, invece che diminuire, le striature non dovrebbero oltrepassare quelle di un disco in vinile a 33giri, conservandone gli spigoli ben vivi.
Ciao