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Messaggio inserito da easysail
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Messaggio inserito da luigiotto
I modelli che la nostra cultura propone sono quasi tutti falsi, volti all'apparenza, tutto deve sembrare facile bello e ricco (come alla televisione), cosi che chi se ne sta comodamente seduto nel pozzetto di una di queste barche si sente estrememnte figo, arrivato e alla moda, gli altri, poveretti, che faticano su barche più piccole e meno 'glamur', cercando magari, nei limiti imposti dai tempi di lavoro, di raggiungere qualche meta un poco più lontana, sono solo dei poveri sfigati
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Straquoto! Oggi per il consumatre è più importante l'immagine che il prodotto gli fa avere agli occhi degli altri piuttosto che al prodotto in se. Personalmente non condivido ne i Suv, ne questo modello di barca, ne tantomeno una T-shirt pagata 200 € perchè appartiene ad una griffe e che l'anno dopo non potrà più essere indossata perchè demodè e quindo da sfigati.
E' cambiata la tipologia di utente nautico e di conseguenza le barche. In passato le barche erano costruite per navigare e si infilava sottocoperta qualche cuccetta giusto per riposarsi durante le navigazioni. Oggi le barche sono case gallegianti, vere alternative alla villetta al mare, che possono anche navigare di tanto in tanto.
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sono d' accordo
fermo restando che in liea di principio ognuno è libero anche di farsi un bavaria 92 con balcone tirolese e gerani e lasciarlo sempre ormeggiato per farsi quattro spaghetti alla sera, il marketing fa avvicinare alla vela, ed ancora di più al motore, masse che altrimenti non si avvicinerebbero e usano il mare in modo inconsapevole e superficiale come potrebbero andare in spiaggia
sono inclusi il poco o nullo fair play nautico, radioline e disturbi vari, l' intasamento dei porti costringendo ad andare solo nei marina che sono sempre più numerosi e sempre più lussuosi e cari, che non prevedono neanche posti barca sotto una certa dimensione e che gradualmente occuperanno i pochi veri buoni ridossi rimasti non edificati
cresce il numero di gente per mare ma non la cultura nautica, questo che era sport, challenge con gli elementi, gioia di avvicinarsi alla natura e comunità di intenti di appassionati si sta riducendo ad una specie di disneyland o gardaland, sempre più gigantesco ed artificiale, lasciando sì ai veri appassionati la gioia della navigazione, spazio in mare per fortuna ce n'è, ma togliendo loro buona parte delle gioie e dei piaceri connessi al cabotaggio.
Gli unici a non subire troppi cambiamenti negativi saranno forse, buon per loro, i regatanti.
già oggi molti fra tutti coloro che conosco e che possono permetterselo, me compreso, in luglio ed agosto escono solo in giornata per la gioia di tirare quattro bordi o al massimo si fanno il week-end in zona, per evitare sovraffollamenti e situazioni sgradevoli
immaginatevi se per esempio la croazia realizzerà il programma di aumentare del 70% i posti barca nel corso dei prossimi 10 anni e se questi corrisponderanno ad altrettante barche, buona parte per il charter, quindi in piena attività nei mesi estivi
è già da tempo finito l' ancoraggio solitario, finirà anche l' ancoraggio a meno di aspettare come falchi il mattino presto che qualcuno se ne vada, naturalmente dopo aver navigato di notte per arrivare in tempo. paradossale ma non tanto
no, non è snobismo
saluti velici
sarastro