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Versione completa: frazionato/in testa di bolina
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cioè 23 metri randa, 23 metri genoa pari pari cosi non devo pensare a chi porta di più,ed intanto la barca va che è un piacere accellera sempre se solo sapete come farla stringere 3 gradi in più.quando aveva il frazionato saliva 3,4 gradi in più
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Bavisela
cioè 23 metri randa, 23 metri genoa pari pari cosi non devo pensare a chi porta di più,ed intanto la barca va che è un piacere accellera sempre se solo sapete come farla stringere 3 gradi in più.quando aveva il frazionato saliva 3,4 gradi in più
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Ho la stessa barca ma molto appesantita rispetto allo Stag 29 MarkIII perché allestita essenzialmente per la crociera.
Con 17,5 mq di randa e 17,5 mq di genova devo prendere la prima mano di terzaroli già con 12 nodi riducendo la randa a 14 mq e la II mano verso i 15 (portandola a 9,4 mq).
Ho anche un fiocchetto avvolgibile, via di mezzo tra olimpico e yankee, di mq. 10. Con questo prendo la I mano alla randa intorno ai 15/16 nodi e la II oltre i 18 nodi.
Parlo sempre di bolina e di vento costante.

Sinceramente faccio fatica a capire come fai a portare 46 mq di tela.
Io non li raggiungo neppure con randa (17,5) e drifter (25 mq) che a 7/8 nodi devo ammainare altrimenti mi capovolgo.

Scusa, ma quanto pesa la tua barca?

Quanto a stringere con il genova, bè, ti avevo già detto la mia nell'intervento precedente del 13 luglio.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giuditta
'dato che lo scopo è, alla fine, fermare l'aereo, ma se parliamo di vela, non può mai essere accettato un aumento della resistenza, che è già troppa comunque'

questa è una follia, lo scopo non è 'fermare' l'aereo ma non farlo precipitare alla bassa velocità di atterraggio. Il profilo viene modificato con gli ipersostentatori per avere portanza a velocità ridotta. Gli aerei STOL (il più famoso è quello che ha portato via il Duce dal Gran Sasso) decollano in pochi metri perchè le ali portano subito e non hanno bisogno di velocità: con le vele si deve fare lo stesso, adeguare il profilo alla velocità.

Nessuno, mi sembra, ha menzionato il fatto che i deliranti piani velici senza genoa, una pietà se devi bolinare con onda, sono il frutto di convenienze di rating, così come lo erano i genoa infiniti dello Ior. I progettisti hanno scelto frazionato o testa per fornire la barca della maggior superifice velica 'utile' in relazione al rating. E' successo così anche per il più mostruso piano velico prodotto negli ultimi trenta anni per una barca da regata il ketch di Steinlager. Bruce Farr ha solo pensato a come mettere più tela possibile.

In generale i rating penalizzano il genoa e premiano la randa. Chi ha fatto i regolamenti sa bene che il genoa conta di più della randa di bolina. Il risultato è che le rande sono più grandi e la gente crede che la randa sia il vero motore, scusate ma è una 'cazzata', così come pensare che il genoa serva solo da deflettore. Il genoa è una vela vera, è la trazione anteriore della bolina.

Ci sono poi altre considerazioni di convenienza operativa, come il fatto che un frazionato tra le boe è più versatile, riesci a non terzarolare mai la randa se la rendi una tavola che non porta mai (di bolina, ma la fai andare di poppa)

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Sono in generale d'accordo con te, ma stamattina mi sento pignolo Wink e vorrei puntualizzare la tua affermazione.
I piani velici che prevedono la sola randa di bolina non sono deliranti, sono avveniristici... ma poco applicabili a barche nate per la crociera o che si ispirano 'ob torto collo' alle barche da crociera, come il 99,9% dei cabinati, compresi i CA.
Altrimenti non si spiegherebbe la velocità pazzesca dei catamarani Classe A o le grandi doti boliniere dei Finn, non credi ?Tongue
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giuditta
'dato che lo scopo è, alla fine, fermare l'aereo, ma se parliamo di vela, non può mai essere accettato un aumento della resistenza, che è già troppa comunque'

questa è una follia, lo scopo non è 'fermare' l'aereo ma non farlo precipitare alla bassa velocità di atterraggio. Il profilo viene modificato con gli ipersostentatori per avere portanza a velocità ridotta. Gli aerei STOL (il più famoso è quello che ha portato via il Duce dal Gran Sasso) decollano in pochi metri perchè le ali portano subito e non hanno bisogno di velocità: con le vele si deve fare lo stesso, adeguare il profilo alla velocità.

Nessuno, mi sembra, ha menzionato il fatto che i deliranti piani velici senza genoa, una pietà se devi bolinare con onda, sono il frutto di convenienze di rating, così come lo erano i genoa infiniti dello Ior. I progettisti hanno scelto frazionato o testa per fornire la barca della maggior superifice velica 'utile' in relazione al rating. E' successo così anche per il più mostruso piano velico prodotto negli ultimi trenta anni per una barca da regata il ketch di Steinlager. Bruce Farr ha solo pensato a come mettere più tela possibile.

In generale i rating penalizzano il genoa e premiano la randa. Chi ha fatto i regolamenti sa bene che il genoa conta di più della randa di bolina. Il risultato è che le rande sono più grandi e la gente crede che la randa sia il vero motore, scusate ma è una 'cazzata', così come pensare che il genoa serva solo da deflettore. Il genoa è una vela vera, è la trazione anteriore della bolina.

Ci sono poi altre considerazioni di convenienza operativa, come il fatto che un frazionato tra le boe è più versatile, riesci a non terzarolare mai la randa se la rendi una tavola che non porta mai (di bolina, ma la fai andare di poppa)
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Ecco, appunto; Wink noi, per bolinare, abbiamo bisogno, invece, di velocita', altrimenti la barca se ne andrebbe a spasso sottovento.
Quello che non hai colto, imho e di Vince, e': massima portanza = massima resistenza, che, se, come detto sopra, per l'aereo in alcune condizioni risulterebbe essere positivo, in bolina, su di una barca a vela, e' deleterio poiche' la somma totale (portanza e resistenza) si sposterebbe piu' verso poppa, incrementando lo sbandamento e riducendo la forza di avanzamento in avanti. Big Grin
ciao
ciao forza 10,allora la mia pesa esattamente 1350kg + 600kg di deriva.nella foto sto con circa 10 nodi che poi sono aumentati a 12 ho solo scarellato un po la randa,tieni presente che sono solo,con 5 persone in falchetta la barca sarebbe quasi dritta.i stag sono legerini bisogna farli correre.pero sono con la randa in dacron da crociera che ha 21mq poi ho quella in pentex che ha 23mq il genoa che vedi ha esattamente 23mq e tira che è un piacere.quando ho preso la barca avevo solo vele in dacron belle panciute con le tue misure ed ogni volta che arrivava una rafica andavo giù che era un piacere.problema che ho spiegato al velaio.mi ha fatto vele nuove in laminato ed subito la barca ha migliorato sotto rafica invece di di distirarmi sull'acqua,miracolo, acelleravo,pensa non mi ha fatto neanche le mani sulla randa,diceva che non servono si scarella.e cosi faccio.
comunque quando ali la barca prova a battere sul bulbo con un martello di legno se senti rumore diverso ti manca qualche chilo di ghisa(150/200),all'epoca si elaboravano cosi gli stag29 e magari tu nè hai uno,qui da me ci sono.
in generale comunque la barca si piega abbastanza presto di 25,30 gradi ma poi ti aiuta la forma dello scafo a tenerla lì e anche con la falchetta costantemente in acqua non rischi niente,non so se sei stato alle ultime barcolane con bora ma calcola che io le ho fatte con armo a 7/8come il tuo con randa piena ed genoa pesante al 120% più ovviamente gennaker in poppa
tutto questo non toglie che lo stag è una barca un po nervosetta ti ci devi abituare specialmente se prima ne avevi una piu ferma,stabile,quando il vento aumenta invece dei terzaioli cazza un po di piu il paterazzo la base le inferitture la volante ed scarella e vedi come va,se non basta anche un grappino aiuta
Basivela ma i 10 nodi della foto erano apparente giusto?almeno a veder il mare intorno..cmq effettivamente gli half ton hanno il vizio di sbandare subito e poi assestarsi..ma a prendere una mano con 12 nodi ce ne passa..(almeno qui in tirreno..)forse proprio perchè abbiamo barche 'tirreniche' hanno qualche kg in più in deriva?
'Altrimenti non si spiegherebbe la velocità pazzesca dei catamarani Classe A o le grandi doti boliniere dei Finn, non credi?'

Hai presente dove è l'albero di un Finn e quanto pesa un giubbotto di appesantimento per farlo bolinare? E che resistenza all'avanzamento ha il classe A? Sono esempi estremi, qui si parla di barche umane.

'massima portanza = massima resistenza, che, se, come detto sopra, per l'aereo in alcune'

In alcuni momenti le differenze di resistenza sono del tutto trascurabili rispetto ai vantaggi che hai nella variazione del profilo e nello sfruttare la sup velica. I progettisti non pensano ad altro che issare più superficie velica possibile, per secoli è stato l'unico must.
Posso concordare che si riduce la sup immersa e che la rivoluzione è stata l'impiego per le chiglie di profili particolari, ma quello che prende vendo non si riduce quasi mai, se non sei costretto.
Del resto non ci vuole mica molto a provare quanto va di più un piano velico con genoa rispetto a uno con 100% con poco vento e onda di prua. Il fiocco di prua è una moda, perchè è quasi autovirante etc etc. Ma quanto albero e struttura in più ci vuole per recuperare la sup del genoa mancante?
gamble reali ma le foto apiatiscono non si vede e poi qui non c'è onda siamo in un golfo con vento termico da terra questi due erano davanti ha me,comunque ho gia detto io sino a 18 20 nodi di reale non tiro giu niente se ho equipaggio da solo si perche è meglio prevenire il leggero(160%) lo tengo sino circa a 15 poi metto il medio che ha 17mq a 25 ed oltre il pesante che ha 12mq

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dimenticavo..
che un aereo di linea che vola a 900 kmh atterra a 260/300 è quindi necessaria una grande variazione dei profili per tenerlo in aria.

le differenze di velocità e le possibilità di variare i profili in barca non sono paragonabili, le vele non hanno nulla di raffinato come le ali e la resistenza è data sostanzialmente dalla superfice e non dalla sua forma perchè non è certo una mollatina di base o dieci centimetri di carrello a cambiare la resistenza della vela. Mentre qualche volta ingrassi e acceleri subito...
cioè nel momento della foto sono stati forse 8 o 9 non riesco a ricordarmi esattamente tutta la regata ma alla fine sull'arrivo di bolina sono rimasto invelato cosi con 12 nodi di reale non potevo certo fermarmi per cambiare genoa davanti all'arrivo
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Giuditta
dimenticavo..
che un aereo di linea che vola a 900 kmh atterra a 260/300 è quindi necessaria una grande variazione dei profili per tenerlo in aria.

le differenze di velocità e le possibilità di variare i profili in barca non sono paragonabili, le vele non hanno nulla di raffinato come le ali e la resistenza è data sostanzialmente dalla superfice e non dalla sua forma perchè non è certo una mollatina di base o dieci centimetri di carrello a cambiare la resistenza della vela. Mentre qualche volta ingrassi e acceleri subito...
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Scusami Giuditta, poiche' non mi trovi d'accordo, sei cosi' gentile di spiegarmi da cosa sono suffragate queste tue affermazioni?
ciao
ok ok era solo per chiedere..nn volevo mettere il discussione la cosa..le foto son cattive consigliere..Big Grin
cmq io col duck fino a 12 nodi ho il light poi si passa al medio e poi al 3,ma la randa non ho mai pensato di ridurla..Big Grin

ps giuditta i giubbetti di appesantimento son vietati da anniBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin pps anche sulle barche da 'crociera' con sola randa la posizione dell'albero è molto molto avanzata e compensata poi da una chiglia in posizione ottimale..

ppps (e me ne vado a fanxuloBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin) vedete questi melges..meno famosi dei fratelloni..vi assicuro che non vanno mica poi così male..(dovete copiare e incollare il link)
http://www.melges.com/?p=photo-gallery/d...lfutkptqb2
Non dimentichiamo che i Clase A o i Finn sono singoli, quindi visto il rapporto che ha una deriva o un cat tra peso equipaggio e dislocamento totale si possono considerare barche ultraleggere, ammesso che si riuscisse a gestire anche un fiocco le barche probabilmente camminerebbero di più se ce lo avessero, la vela a differenza delle ali di un aereo (rigide) ha un sacco di problemi di flusso, le barche Freedom con armi a goletta senza fiocchi non vanno neanche a spingerli con le nostre ariette.

Tornando un attimo al discorso testa o frazionato non bisogna dimanticare i grossi vantaggi che dà un armo frazionato in termini di flusso laminare, infatti il flusso turbolento provocato dalla penna del fiocco viene in quel caso limitato dal flusso laminare della randa, negli armi in testa invece i flusso turbolento della penna genova viene amplicicato dal flusso turbolento della penna randa, in molti casi questo svantaggio è maggiore di quello procurato da una superfice velica di prua minore, questo è il motivo anche che ultimamente si fanno anche frazionamenti minimi ma sempre frazionati.

Sono d'accordo con Giuditta sul fatto che sia sempre la vela di prua il motore della barca, visto che la depressione che fà avanzare la barca è sempre nella direzione del vento, la randa funge da amplificatore del fiocco, non sono d'accordo sul fatto che sia solo moda, gli ultimi studi sui piani velici stanno dimostrando che se 'l'amplificatore' è grande 'il motore' basta piccolo, poi vabbè se il rating ci mette la sua il gioco è fatto.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da zankipal
Non dimentichiamo che i Clase A o i Finn sono singoli, quindi visto il rapporto che ha una deriva o un cat tra peso equipaggio e dislocamento totale si possono considerare barche ultraleggere, ammesso che si riuscisse a gestire anche un fiocco le barche probabilmente camminerebbero di più se ce lo avessero, la vela a differenza delle ali di un aereo (rigide) ha un sacco di problemi di flusso, le barche Freedom con armi a goletta senza fiocchi non vanno neanche a spingerli con le nostre ariette.

Tornando un attimo al discorso testa o frazionato non bisogna dimanticare i grossi vantaggi che dà un armo frazionato in termini di flusso laminare, infatti il flusso turbolento provocato dalla penna del fiocco viene in quel caso limitato dal flusso laminare della randa, negli armi in testa invece i flusso turbolento della penna genova viene amplicicato dal flusso turbolento della penna randa, in molti casi questo svantaggio è maggiore di quello procurato da una superfice velica di prua minore, questo è il motivo anche che ultimamente si fanno anche frazionamenti minimi ma sempre frazionati.

Sono d'accordo con Giuditta sul fatto che sia sempre la vela di prua il motore della barca, visto che la depressione che fà avanzare la barca è sempre nella direzione del vento, la randa funge da amplificatore del fiocco, non sono d'accordo sul fatto che sia solo moda, gli ultimi studi sui piani velici stanno dimostrando che se 'l'amplificatore' è grande 'il motore' basta piccolo, poi vabbè se il rating ci mette la sua il gioco è fatto.
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Quoto, e aggiungo che sui frazionati (3/4 - 7/8), e' vero che l'effetto randa riduce notevolmente i vortici d'estremita' in penna sul genoa (fiocco), ma ce li troviamo purtroppo su tutta la parte superiore (scoperta) della randa; ecco spiegato perche', come sottolinea Zanchi, il compromesso migliore sembra essere l'armo a 9/10, poiche' riduce il piu' possibile la zona perturbata sulla randa, senza che la vela di prua sia colpita dai vortici d'estremita'.
ciao
Scusate e i genova delle due ultime foto per voi vanno bene?????
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da aleufo
Scusate e i genova delle due ultime foto per voi vanno bene?????
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vanno bene in che senso Ale?
sicuramente drizza da riprendere per entrambi visto ke si capovolgono..
si aleufo sono un po laschi di drizza perche prima c'era poca aria e sono rimasti cosi,questa era la 15 miglia in solitario,per la cronaca la barca caos è un delta 100 campione italiano ims una decina di anni fa la piccolina e un delta 84,che barchette che disegna il nostro peracca
ed questa a vinto,sempre delta 84 con paoletti al timone,le sue vele vanno bene

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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Bavisela
quando ho preso la barca avevo solo vele in dacron belle panciute con le tue misure ed ogni volta che arrivava una rafica andavo giù che era un piacere.problema che ho spiegato al velaio.mi ha fatto vele nuove in laminato ed subito la barca ha migliorato sotto rafica invece di di distirarmi sull'acqua,miracolo, acelleravo,pensa non mi ha fatto neanche le mani sulla randa,diceva che non servono si scarella.e cosi faccio.

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grazie per le spiegazioni.
quindi vele più grandi delle altre ma immagino molto più appiattite (tipo le vele per venti forti)
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