I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Uscire dall'ormeggio senza equipaggio
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Corto
Comunque provero' anch'io la ritenuta. Prima o poi mi servira', magari in uno di quei momenti tosti dove benediro' di essermi iscritto a questo forum.
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se non sei da solo è una pacchia con la ritenuta, insomma tieni la prua ferma con ogni vento, specialmente se l'amico che manovra il doppino è scaltro e prima di lascarlo lo accompagna muovendosi in coperta da prua a poppa mano mano che sfili fuori dal posto barca

peraltro una variante del tuo sistema può essere quella di trarsi fuori alandosi sulla trappa, ma senza motore però.. solo allascando gli ormeggi di poppa, sebbene dipenda molto dalla barca (e specialmente da quanto alto sia il suo bordo libero)

serve tutto insomma! Wink
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ghibli4
- Gasmotore avanti Blush, vado a prua, mollo il corpo morto ed esco.

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Big GrinBig GrinBig Grin

Audi o Fiat?


(comunque in 'gergo' sarebbe MACCHINA AVANTI. e non lo dico mica io, ma solo il caro vecchio 'telegrafo di macchina')
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da cicciopettola
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ghibli4
- Gasmotore avanti Blush, vado a prua, mollo il corpo morto ed esco.

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Big GrinBig GrinBig Grin

Audi o Fiat?


(comunque in 'gergo' sarebbe MACCHINA AVANTI. e non lo dico mica io, ma solo il caro vecchio 'telegrafo di macchina')
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Mi ha fregato la pigrizia, invece di scrivere ho copiato ed incollato Smile
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ghibli4
Ultimamemte ho sperimentato questa manovra avendo una sola cima di prua e sottovento alla bora Smiley39.
- Lasco quelle di poppa per uscire un po' dall'ormeggio
- Tolgo quella sopravento di poppa.
- Tiro su quella sottovento di poppa, la barca si mette con la prua
sopravento.
- Imposto l'auto pilota per andare dritto, cioe' che punti
sopravento.
- Gasmotore avanti macchine avanti ( volevo scriverlo giuro) ma poi ho fatto copia ed incolla maleBlush, vado a prua, mollo il corpo morto ed esco.
Ho cambiato di posto da poco tempo e non ho ancora sperimentato l'uscita di poppa con vento.
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Ciao,
sai che non ti ho capito…potresti spiegarti meglio?
Sei sicuro di togliere prima la cima di poppa sottovento….e come fai a mettere la prua verso il vento (sopravento) alandoti a poppa sotto vento e con una trappa sotto vento?
Poi dai motore avanti (filandoti la cima sottovento?), ma cosi la prua non ruota sotto vento?
Illuminami WinkWink
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da rob_fe
sai che non ti ho capito…potresti spiegarti meglio?
Sei sicuro di togliere prima la cima di poppa sottovento….e come fai a mettere la prua verso il vento (sopravento) alandoti a poppa sotto vento e con una trappa sotto vento?
Poi dai motore avanti con filandoti la cima sottovento….ma cosi la prua ruota sotto vento….
Illuminami WinkWink
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Lascando le cime di poppa mi sono portato con la prua avanti rispetto all'ormeggio.

Tirando la cima di poppa sottovento, la barca gira trattenuta a prua dalla cima di prua sotto vento verso sopravento e arretra. La cima a questo punto viene immediatamente lanciata in banchina.

Con quel metro di margine vado avanti a motore, tolgo la cima di prua ed esco.

Nel frattempo la barca ovviamente cerca di andare di nuovo verso la trappa di sottovento ma a questo punto lei affonda. Comunque appena sono al traverso della cima di prua che sta' affondando metto in folle per sicurezza Wink.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da cicciopettola
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da andros
1-doppino a prua sulla bitta della barca sopravento che deve arrivare in pozzetto (il tuo ovvio) e cazzi.
2-molli la trappa a prua.
3-torni in pozzetto molli sottovento e cazzi il doppino;la prua e la poppa si avvicinano
alla barca sopravvento.
4-marcia avanti molli a poppa e recuperi velocemente il doppino.

(poi c'è l'opzione elica di prua)


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tutto esatto, si vede l'indole del solitario
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mica indole....gioco forza!!!Big GrinBig Grin
Mi piace molto la soluzione della cima di poppa.

Cercando meglio in rete ho trovato questo

http://www.geocities.com/marcofraschinim...raino.html

L'alternativa del doppino credo sia altrettanto efficace in uscita (anzi forse lo è di +) ma mi sembra un tantino più complessa come manovra x un principiante come me

Grazie a tutti x le dritte Big GrinBig GrinBig Grin
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da fabiseb
Io ho una secca all'ormeggio proprio davanti alla prua della mia barca, ho provato col sistema cime/elica ma sempre con Lorena a prua armata di mezzo marinaio, che una volta non è andata bene e ho toccato Sadsmiley ( vabbè a mezzo nodo non fai danni, ma è sempre seccante ) .

Avevo pensato anch'io a un sistema come quello di Andros, ma non avevo mai osato metterlo in pratica; adesso, confortato dalla sua esperienza, ci proverò alla prima occasione. certo che il fatto di non riuscire ad uscire da solo è una bella scocciatura, ma l'ormeggio costa poco, che vuoi fare....
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hai cambiato ormeggio ?
Ehhhhhh, quando c è molto vento, affidarsi ai parabordi è pericoloso se non si ha nessuno che li controlla
alle volte fanno brutti scherzi, quoto il doppino di andros.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da kitegorico
Mi piace molto la soluzione della cima di poppa.
Cercando meglio in rete ho trovato questo
http://www.geocities.com/marcofraschinim...raino.html
L'alternativa del doppino credo sia altrettanto efficace in uscita (anzi forse lo è di +) ma mi sembra un tantino più complessa come manovra x un principiante come me
Grazie a tutti x le dritte Big GrinBig GrinBig Grin
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Mi sembra giusto riportare tutto il testo di Marco Volpe desunto dal sito di Marco Fraschini, stasera mi ci sono scervellato la testa e l'ho trovato interessante. Da provare alla prima occasione.
Aiuto anche l'autore del testo qui sotto ha scritto 'marcia avanti', ma è una pandemia! Che si fa adesso ??? Big GrinBig Grin

'Traino di banchina (vento semi-laterale, nessun appoggio sottovento)
Supponiamo di accostare alla banchina nella posizione illustrata qui accanto (barca b). Con vento fresco è già molto impegnativo anche il solo arrivarci, in quanto la manovra richiede una buona dose di velocità e determinazione, sia per mantenere il controllo della direzione ed impedire alla barca di traversarsi, che nella fase di annullamento dell'abbrivio a breve distanza dalla banchina.

A questo punto la concentrazione dell'equipaggio, che si ritiene felicemente arrivato, può scendere a zero, proprio nel momento più delicato. E' infatti indispensabile e urgente dar volta ad una cima d'ormeggio, a poppa e sopravento, per poter contrastare il vento cha fa abbattere vistosamente (vedi figura sotto).

Se invece siamo riusciti a dar volta alla nostra cima, che deve essere tanto più robusta quanto più il vento è forte, potremo tenere la posizione a tempo indeterminato, generalmente fino a quando non avremo recuperato e messo in tensione la trappa, ma al limite anche in attesa di portare fuori l'ancora con il tender.
La situazione assomiglierà al traino di banchina e sarà la seguente: una sola cimo d'ormeggio, marcia avanti, timone (ruota) a sinistra (barra a dritta).

In questa particolare navigazione in banchina, curiosamente, timone e motore hanno ruoli invertiti: infatti la potenza applicata al motore controlla la rotazione della barca e quindi la direzione della prua; il timone determina invece lo spostamento, in questo caso laterale.
La chiave di questo comportamento, diciamo così, poco istintivo, sta tutta nell'umile cima d'ormeggio che impedisce nel modo più assoluto l'avanzamento della barca qualunque sia il regime del motore (e perciò deve essere robusta e possibilmente avvolta sul winch). Essendo parecchio disassata rispetto all'elica, genera la coppia di forze (perpendicolari alla banchina) necessaria a controllare la rotazione. Quanto più daremo motore, tanto più verremo trattenuti dalla cima con l'effetto di ruotare la prua controvento.

Il timone non ha molto effetto sulla rotazione, dato che non modifica la geometria del disassamento, ma dato che il flusso dell'elica deviato produce portanza laterale, parallela alla banchina, consente invece movimenti in questo senso con la massima precisione.
Per spostarci controvento gireremo la ruota sottovento (barra sopravento): inizialmente si muoverà la poppa e poi seguirà tutta la barca.
Si può osservare che la spinta laterale del vento deve essere equilibrata da una qualunque combinazione tra la componente laterale della tensione sull'ormeggio e la portanza del timone, che siamo noi a controllare. Se non diamo timone o ne diamo dalla parte sbagliata, l'equilibrio sarà in ogni caso ottenuto, ma con una sensibile inclinazione della cima rispetto alla poppa.
Questa tecnica può essere utilizzata sia in arrivo che in partenza per non scadere, e anche per operare ad una certa distanza dalla banchina, come nel caso di ancore incrociate o incattivate, recupero di oggetti, assistenza a barche incagliate.

Da quando navigo sui cabinati, dopo un certo numero di brutte figure, mi ero domandato inutilmente come risolvere questo problema, finchè ho assistito dall'alto alla manovra, realizzata da una vecchia nave di circa 70 metri, quest'estate nel porto nuovo di Ventotene. Aveva una cima di 400 metri, tesa come una corda di violino, ha fatto una lentissima sfilata in uscita, tra le barche alla fonda e la catena delle loro ancore senza scadere di un metro, per oltre 20 minuti, senza bisogno di rimorchiatori nè di eliche direzionali.
In seguito, l'ho sperimentata più volte sulle nostre barche e devo dire che funziona e anche bene...
Attenzione alle trappe e alle cime galleggianti!
(Marco Volpe)'
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ondasuonda
Ehhhhhh, quando c è molto vento, affidarsi ai parabordi è pericoloso se non si ha nessuno che li controlla
alle volte fanno brutti scherzi, quoto il doppino di andros.
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Ieri in ingresso il parabordo a mezza nave, pur essendo legato alla bitta e non alla draglia bassa, si è sollevato spinto dal parabordo della barca vicina ed è salito in coperta. Fortunatamente gli altri parabordi (miei e del vicino) hanno impedito il contatto.
per studiodip
per impedire di far 'saltare' i parabordi io adopero questo trucco. Mezzo giro (del cimino) sulla draglia bassa e nodo sulla alta.
OT
Corto, complimenti per la tua foto dell'avatar. (Ho anche visitato il tuo sito)
Credo che tecnicamente 'marcia avanti' non sia un errore.
Nell'alveo della tradizione fa molto lupo dire 'macchine avanti' ma visto che ormai da parecchio tempo gli invertitori sono cosa assodata e che non credo ci siano più imbarcazioni con la presa diretta, salvo gli elettrodiesel, sia il 'marcia avanti' che 'marcia indietro' mi sembrasia terminologia appropriata.
Oltrettutto 'macchine' la fa un po' fuori dal vaso visto che nei monoscafi motori, credo valga per tutti noi, ne abbiamo solo uno, salvo pensare di manovrare anche col tender.
Diverso, a mio parere, usare il 'retromarcia' perchè nell'eccezione normale è in contrapposizione alla specifica marcia ( 1°, 2° ecc e sempre nel senso dell'avanzamento normale) e quindi di esclusivo gergo automobilistico.
Salomonico il 'gas(olio) avanti' ma impreciso, indica solo il regime in aumento del motore.

PS: anch'io la sto facendo un po' fuori!SmileBig GrinCoolBlush
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Corto
per studiodip
per impedire di far 'saltare' i parabordi io adopero questo trucco. Mezzo giro (del cimino) sulla draglia bassa e nodo sulla alta.
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mi intriga, ma sono 'de coccio'...
me la spieghi meglio?
tks
l'ho imparato da Paolo Scainetti (chi e' di Roma lo conosce sicuramente) e lo trovo veramente molto utilie.
Ho provato ha fare un disegno:



Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 52,83&nbsp;KB
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Corto
l'ho imparato da Paolo Scainetti (chi e' di Roma lo conosce sicuramente) e lo trovo veramente molto utilie.
Ho provato ha fare un disegno:



Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 52,83 KB
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oh ma allora sei reicidivo!!! Big GrinBig GrinBig Grin

non è un giro nè mezzo giro... è UNA VOLTA
Big GrinBig Grin

e non so chi sia Paolo Scainetti ma non l'ha certo inventato lui.. si fa correntemente, e se non sono impicciato e di fretta lo faccio anche io così
bravo!
Immaginavo che fosse così, in ogni caso grazie per il disegno, Corto.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Corto
l'ho imparato da Paolo Scainetti (chi e' di Roma lo conosce sicuramente) e lo trovo veramente molto utilie.
Ho provato ha fare un disegno:

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grazie!
Smile
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