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Versione completa: Restauro 'Verdicchio' - Osmosi
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Acquistato... Penso che lo utilizzerò anche in futuro per tenere monitorata la situazione sia dell'opera viva che della coperta.
L'opera viva per controllare il duraturo esito del lavoro che sto facendo e la coperta, che non ha ancora dato problemi, per verificare se si dovessero presentare infiltrazioni.
Ho quello digitale e funziona bene. Ha anche la sonda per la temperatura e l'umidità che è utile per valutare i parametri per resinare.
Ciao Palve !
Toglimi una curiosità, dove stai facendo i lavori?
Da Villani al Lido degli Estensi che è il cantiere dove tengo la barca.
Ciao Palve,
... dolci amari ricordi...
Chiedi consigli, ma mi pare tu non ne abbia gran bisogno.
Te ne do un po':
- se puoi togli il timone e cerca di farlo asciugare al chiuso, di solito (o almeno il mio) sono messi peggio dello scafo e su un termosifone secondo me NON peggiorano; poi liberi la zona di contatto per lavorarci bene.
- La stuccatura è più facile di quel che sembra, compra le spatole da Cecchi, è più elastica e affatica meno la mano (spatole sia dentata che no), magari le trovi anche più grosse (da muratura) per i tratto poco curvi sono più veloci (dente alto 1mm se ti venisse il dubbio)
- cura molto e tira bene dritto la linea di attacco con l'opera morta o ti troverai in difficoltà di scalini visibili (per altro molto poco).
- Quando vedi colature, o piccoli puntini color ruggine dai una passata di idropulitrice (è acido che esce), attento che ad un certo punto ti sembreranno piccolissimi e trascurabili.... continua.
- Nel misurare con lo skinder io tracciavo due righe dei lati dello skinder per segnare l'esatto punto, perché il mio cambiava di millimetro in millimetro e non ero mai certo dei valori (i video che hai visto tu come me segnano il numero ma... a che distanza eri esattamente dal numero?Wink)
- metti la data sotto il numero
- Non pensare di poter dare otto mani al giorno come pensai io...
- Non credere agli amici che ti dicono che ti aiuteranno

Un paio di commenti:
- 900 è un purista... Io cosa ho fatto del morale l'ho spiegato nel mio 3d... La carteggiatrice orbitale (non rotorbitale e non il carroarmato) secondo me va benone... Altrimenti provi e chiami 900 a finireWinkWinkWink.
- Anche a me il lato che è stato 15 anni al sole era + malconcio, ma io non mi sento di elaborare teorie.
- Aggiungio la parola osmosi al titolo del filo così è + utile per chi cerca su questo argomento.
- Skinder... Stesso ragionamento, se altri dovessero leggere, non compratelo, io ve lo presto volentieri

Scusa la prolissità, e se posso essere utile non esitare
Marco

PS: ah... In bocca al lupo!!!!
Magari Marco,ma tu sei troppo lontano,mi toccherà fare la spesa,scusa ancora Palve,ma quello di cui parli
e che possiedi,è quello della Checchi ?
Ciao Marco, ho proprio iniziato a concepire il lavoro leggendo il tuo 3D...
Vedo che hai anche un po' di nostalgia!
Non ti offro di partecipare solo per la distanza ;-)
Veniamo alle questioni pratiche:
TIMONE
domani inizierò a smontarlo anche perchè c'è un po' di gioco e ne approfitto per sostituire le boccole; non aveva bolle e la struttura sembra molto sana; lo skinder sul timone suona e indica 99%... mi sa che dipende dalla struttura interna che deve essere legno e metallo; ho notato che dove c'è legno denso anche sicuramente asciutto lo skinder se si usa la scala grp salt water rileva molta conducibilità.
STUCCATURA
ok per le spatole Cecchi; mi ha consigliato quelle con denti piccoli.
LINEA ATTACCO
nei prossimi giorni con il dremel e le frese cilindriche abrasive ripasserò tutta la linea per ottenere che sia perfettamente dritta e netta; quando stuccherò la raserò perfettamente stando un po' più sottile con lo stucco.
COLATURE E PUNTINI
sulla carena per fortuna non ne ho (è più sana di quel che pensavo fatte salve un paio di bolle già aperte; ne avevo invece sulla pinna (imbullonata e incamiciata); le ho aperte completamente a metallo con la potenza dell'idropulitrice; successivamente le freserò e spazzolerò il metallo con il trapano è la spazzolina; ero in dubbio se svestire completamente la deriva per poi coprirla ex novo ma è un lavoraccio impegnativo e se riesco a rimediare con i rappezzi lo evito; ricostruirò le parti rimosse con resina caricata con fibre minerali:
SKINDER (quello di Cecchi)
il mio è digitale ed è abbastanza costante (non mi sembra abbia ancora dato i numeri); è abbastanza sensibile a cosa c'è dietro la vtr...; da quando ho pelato l'asciugatura va abbastanza veloce e non voglio essere maniaco; controllerò di volta in volta se procede specialmente nelle parti fuori dei parametri ma senza scrivere sempre;
scriverò solo al termine di ciascun mese;
TEMPI
la lavorazione della resina a primavera pensavo di farlo in più giorni consecutivi prendendo ferie per evitare di dover carteggiare ecc. e per rispettare meglio i tempi di applicazione; Tu hai usato i dosatori volumetrici? come ti sei trovato?
AIUTI
amici volontari non ne ho reclutati; se ho bisogno di manodopera ricorro ad un qualche Sierghei ;-) che con 12-13 euro l'ora risolve... solo però per i lavori più grossolani; per carteggiare proverò ma se vedo che ci vuole il manico faccio venire un carrozzaio che in una giornata di lavoro sono sicuro che farà un lavoro ottimo.

Sono stato anch'io prolisso ma penso dipenda dall'insicurezza che accompagna chi non fa queste cose di mestiere ed ha paura di non far bene nuocendo alla beneamata ;-)
Sono anche attività abbastanza complesse con mille varianti possibili e il confronto aiuta molto.
Grazie

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da gedeone marco
Ciao Palve,
... dolci amari ricordi...
Chiedi consigli, ma mi pare tu non ne abbia gran bisogno.
Te ne do un po':
- se puoi togli il timone e cerca di farlo asciugare al chiuso, di solito (o almeno il mio) sono messi peggio dello scafo e su un termosifone secondo me NON peggiorano; poi liberi la zona di contatto per lavorarci bene.
- La stuccatura è più facile di quel che sembra, compra le spatole da Cecchi, è più elastica e affatica meno la mano (spatole sia dentata che no), magari le trovi anche più grosse (da muratura) per i tratto poco curvi sono più veloci (dente alto 1mm se ti venisse il dubbio)
- cura molto e tira bene dritto la linea di attacco con l'opera morta o ti troverai in difficoltà di scalini visibili (per altro molto poco).
- Quando vedi colature, o piccoli puntini color ruggine dai una passata di idropulitrice (è acido che esce), attento che ad un certo punto ti sembreranno piccolissimi e trascurabili.... continua.
- Nel misurare con lo skinder io tracciavo due righe dei lati dello skinder per segnare l'esatto punto, perché il mio cambiava di millimetro in millimetro e non ero mai certo dei valori (i video che hai visto tu come me segnano il numero ma... a che distanza eri esattamente dal numero?Wink)
- metti la data sotto il numero
- Non pensare di poter dare otto mani al giorno come pensai io...
- Non credere agli amici che ti dicono che ti aiuteranno

Un paio di commenti:
- 900 è un purista... Io cosa ho fatto del morale l'ho spiegato nel mio 3d... La carteggiatrice orbitale (non rotorbitale e non il carroarmato) secondo me va benone... Altrimenti provi e chiami 900 a finireWinkWinkWink.
- Anche a me il lato che è stato 15 anni al sole era + malconcio, ma io non mi sento di elaborare teorie.
- Aggiungio la parola osmosi al titolo del filo così è + utile per chi cerca su questo argomento.
- Skinder... Stesso ragionamento, se altri dovessero leggere, non compratelo, io ve lo presto volentieri

Scusa la prolissità, e se posso essere utile non esitare
Marco

PS: ah... In bocca al lupo!!!!
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Un suggerimento.
Può darsi che a primavera tu ti renda conto che in alcune zone della tua chiglia l'umidità sia persistente. Sconsiglio vivamente di sottovalutare il problema: una volta in ballo si deve ballare fino in fondo, ovvero il trattamento antiosmosi va fatto solo quando la barca è completamente asciutta.
Il trattamento infatti non è altro che una barriera fisica: non lascia passare l'acqua che sta fuori dallo scafo ... ma trattiene anche quella dovesse malauguratamente restare dentro (l'acqua 'dentro' ha il vizio di 'lavorare').
Beh, sicuramente queste cose tu le sai ... il suggerimento è di quello asciugare eventualmente le parti 'ostiche' utilizzando una comune stufa ad infrarossi, tipo questa
http://www.comproedono.it/Shop/Scheda.as...o=VOPESQ01
(ma ce ne sono altre che costano ancora meno).
Non è 'professionale', nel senso che non ha la robustezza di una lampada da carozzaio e non è conforme alle norme di sicurezza previste per uno strumento di lavoro ... e non è protetta da aventuali schizzi d'acqua ... per il resto funziona come un costosissimo impianto 'prof'.
Ovviamente, anche l'area che una di queste lampade riesce a riscaldare non è paragonabile a quella di un impianto da carozzaio ... quindi spetta a te valutare se è il caso di acquistarne due per montarle affiancate alla distanza giusta ... e questo dipende anche dalla fretta che avrai di rimettere a bagno la tua bella.

PREGI: (oltre a costar poco) è che riscalda i corpi solidi e non l'aria, quindi funziona anche all'aperto.
DIFETTI: non la puoi lasciare assolutamente accesa se c'è rischio di pioggia. Devi fare molta attenzione a trovare la distanza giusta affinchè la VTR non raggiunga temperature eccessive ... empiricamente devi poterci tenere agevolmente la mano sopra (alla VTR Smile) senza scottarti. Se la temperatura dovesse salire ... ahi ahi ahi la vtr diventa morbida come una scorza di parmigiano reggiano (e non so se subisce danni irreversibili).
Costruire un cavalletto su cui fissare la lampada ... non sto neanche a spiegarti. La lampada alla fine deve essere posizionata all'altezza giusta e con la giusta inclinazione ...

... ah, per mia esperienza ti dirò che più la barca è robusta (maggiori sono gli spessori) e più diventa difficile stanare tutta l'umidità.
Buon lavoro!
Beh Stefano,
Se serve, non ti far scrupoli, un DHL costa sempre meno.
Marco
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Stefano58
Magari Marco,ma tu sei troppo lontano,mi toccherà fare la spesa,scusa ancora Palve,ma quello di cui parli
e che possiedi,è quello della Checchi ?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Oggi altro round!
Ho smontato il timone ed estratto le boccole:


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Ho ulteriormente lavato con acqua dolce.

Adesso il problema è:
- decidere se fare boccole di teflon o di delrin;
- verificare se in commercio esistono già fatte;
- altrimenti trovare un bravo tornitore che dovrà rifare anche il 'blocco' di aluminio corroso che bloccava la testa dell'asse.

Chi mi da delle dritte?
Grazie
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da palve
Ciao Giacomo, domani sarò dalla barca. Di dischi adattatori ne avevo presi di scorta per paura di rimanere a piedi durante la pelatura. Ne ho quindi uno nuovo da darti da provare e non voglio niente. Se ci sei domani lo porto. Servono poi dischi abrasivi con il velcro e vediamo come fare perchè di quelli ne ho pochi (uno per provare te lo posso sicuramente dare).
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Metti una foto online per favore in modo da capire di cosa state parlando? Con la smerigliatrice non fai i 'solchi'?
La foto c'è già ed è nel primo messaggio del 3D.
Lavorando di piatto e non angolati pochissimi solchi e non profondi (quando si insiste un po' troppo...)
Il platorello con il velcro va montato sulla smerigliatrice togliendole il carter. Poi si attaccano i dischi abrasivi allo zirconio come fosse una rotorbitale.
Però la smerigliatrice permette di fare pressione e gira veloce e, quindi, asporta più in fretta.

Oggi sono stato dal tornitore:
- boccole di delrin
- gioco 0,2 mm.
- blocchetto di alluminio che sarà anodizzato.
Il fatto che l'osmosi abbia 'lavorato di più' nella zona esposta al sole ha un senso.
Quando i produttori effettuano le prove di affaticamento e durata del gelcoat mettono un cilindro pieno di acqua distillata a 60°C sulla superfice da provare e la lasciano per un certo numero di ore/giorni/settimane.
L'acqua distillata è meno densa e quindi penetra più facilmente ma soprattutto il fatto di essere calda ne accellera di molto l'effetto.

BV
Palve, grazie per la dritta della smerigliatrice: in 3 ore 1/4 di carena fatta e con buoni risultati, basta non tenere troppo inclinato il disco abrasivo rispetto alla superficie della carena, movimenti armoniosi e mano leggera. Anche le bollicine di osmosi si aprono benissimo. Quando avrò finito il lavoro posterò alcune foto del risultato.
Ciao a tutti.
Inserisco un disegno schematico del timone così si capisce meglio quali sono le parti che devo rifare:
- le boccole;
- il blocchetto di alluminio che blocca la parte superiore dell'asse.
Quando avrò i pezzi fatti dal tornitore li monterò per prova per controllare che il timone non abbia giochi eccessivi sia lateralmente che longitudinalmente ed in senso verticale.


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Ciao Palve,visto che hai gia affrontato il problema,io devo smontare il mio timone
e ti invio un paio di foto,il fatto che sia a ruota non credo cambi di molto il lavoro,
devo farlo da solo,mi conviene imbragare la pala per non farla sfilare improvvisamente
oppure esiste un sistema ? da dove bisogna agire per allentare bulloni,fermi e quant'altro ?
Grazie

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Ciao, non ho esperienza di timoni a ruota. Fino alla settimana scorsa nemmeno di quelli a barra ;-)
Io ho fatto così:
- ho messo un sostegno sotto la pala del timone (una scaletta) per non farlo cadere giu';
- ho rimosso la bulloneria che nel pozzetto bloccava la testa del timone e collegava l'asse alla barra;
- da sotto la barca ho sfilato il timone;
- con un tubo da sotto, entrando per la losca, ho battuto fuori la boccola superiore;
- con lo stesso tubo dal pozzetto, entrando per la losca, ho battuto fuori la boccola inferiore.
Adesso il tornitore mi sta rifacendo in delrin le boccole ed in alluminio il blocchetto (era corroso) che bloccata l'asse superiormente.
Quando avrà fatto i pezzi li proverò per vedere se sono ok. Nel caso che tutto vada bene lascierò le boccole montate ma rismonterò il timone per poter lavorare meglio per l'osmosi. Se il blocchetto di alluminio sarà correttamente dimensionato lo farò anodizzare per farlo durare un po' di più.
Mi sto concentrando sul timone...
Mentre il tornitore rifa' le boccole ed il blocco superiore (non so come si chiama:blushSmile, ho sistemato la barra:


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ed ho fatto dei buchi nella pala perchè, pur essendo esternamente perfetta (nemmeno una bolla), sentivo sciacquio di acqua!


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Con sorpresa (non più di tanta perchè ormai mi sono rassegnato a trovare sempre nuovi problemi quando cerco) dai fori sono usciti, capovolgendola in tutti i sensi, circa 4 litri di liquido acetico scuro e maleodorante.

Come procedere? Esternamente la pala sembra perfetta e non si vede alcun ingresso per l'acqua...Si sarà imbevuta.
Pensavo di sciacquare con acqua corrente per un bel po' e poi di vuotarla bene e di farla asciugare contro un termosifone.
Poi, ad asciugatura avvenuta, di riempirla tramite i fori di materiale che si espande. Quale è il materiale più indicato?
Va bene fare così? Qualcuno ha esperienza al riguardo e può darmi consigli?
Nella sezione lavori a bordo ho aperto un 3d sul problema:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=36017
Grazie
Ieri, dopo la forzata sosta causata dalla neve, sono stato dalla barca e ho misurato l'umidità: cala!!!
Nonostante la stagione non proprio ideale la barca si sta asciugando sensibilmente.
Lo strumento, applicato sugli stessi punti in cui avevo scritto i valori iniziali ne indica di molto migliori.
Ho deciso, per non stare a scrivere sempre, di fare una crocetta su quei valori che sono rientrati nei limiti e di continuare a controllare gli altri fino a che tutti saranno risolti. Poi, a primavera, controllata generale e via con il trattamento!
Sabato ho rimontato le boccole e corretto in opera le tolleranze con un alesatore. Ho leggermente spianato il 'blocchetto' perchè altrimenti il bullone non si infilava nella sede.
Ho rimontato il timone per provarlo e non ha più giochi laterali, longitudinali e verticali. L'attrito è basso e il timone ruota liberamente.
Dopo le prove l'ho rismontato per poter poi lavorare meglio all'opera viva.
Ho notato che devo stare attento agli spessori del trattamento nei punti dove carena e pala sono vicini.
Il mio piano di battaglia prevede che entro marzo la pala del timone sia restaurata completamente.
Devo anche trattarla come poi farò con l'intera opera viva. Lo posso fare al caldo in casa e così mi faccio anche un po' di esperienza nell'uso dei prodotti.
Citazione:palve ha scritto:
Mi sto concentrando sul timone...
...
ed ho fatto dei buchi nella pala perchè, pur essendo esternamente perfetta (nemmeno una bolla), sentivo sciacquio di acqua!


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Con sorpresa (non più di tanta perchè ormai mi sono rassegnato a trovare sempre nuovi problemi quando cerco) dai fori sono usciti, capovolgendola in tutti i sensi, circa 4 litri di liquido acetico scuro e maleodorante.
...
io terrei il timone verticale e farei qualche foro all'estrenità bassa per drenarlo tutto con sicurezza.
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