faccio parte di quelli che raggiungono la lay il più tardi possibile, cioè il più possibile vicino alla boa di bolina. In questo modo non regalo nessuna lunghezza agli avversari che arrivano in fila scalettati sopravvento alla lay, anzi faccio molta meno strada.
Il difficile (o divertente) sta nel sapersi infilare nel trenino di barche a poche lunghezze dalla boa non avendo precedenza e qua serve un pò di occhio e incoscenza
ma secondo me conviene sempre
Citazione:giaco_ve ha scritto:
Su tutte le regate ISAF la boa di bolina si lascia a sinistra....
Si lascia a destra nei Match Race o come dice Albert alla 'coppa del radicchio' .
Un po' lungo vuol dire una lunghezza ... non 100 metri ..
Se la fai corta e non riesci a fare la boa quando viri hai la mure a sinistra ... e devi dare acqua al treno di barche in Lay Line !!!!!!
Andarci il più tardi possibile vuol dire fare più virate ... può non convenire ...
Quando viri perdi una lunghezza come minimo, fare tante virate dipende dalla strategia di regata .
Se è per questo dipende anche dalla barca: in deriva ti puoi permettere di rischiare di dover fare anche il 'rebechin'. Anni fa l'ho visto fare a Cayard in un match race fatto a Venezia (@ Giacomo: usava il J di ZanZan) e devo dire che gli è riuscito bene visto che la boa era una di quelle di ferraglia....
Io cmq concordo con l'arrivare corto: in genere il bibordo non lo faccio mai. Mi è riuscito solo quest'anno agli italiani (abbiamo girato 4i su 30 barche) perchè il vento faceva un girasole da panico e io ero partito in barca cercando subito la dx del campo di regata: non era però voluto... è solo capitato! Anche in questo caso però io cercavo di riaccentrarmi e non sono andato io in lay bensì è il vento che me l'ha avvicinata!
Quindi: meglio corti che lunghi (le signore la penseranno diversamente)
Poi ammetto che onestamente una lunghezza di barca sopra la layline può essere tanto se sei vicino alla boa, e pochissimo se ne sei distante.
Secondo me dipende ancora dalla tattica e strategia che hai .
Se prevedi che il vento ruoti a destra in regime di brezza, conviene virare sotto la lay line sperando che la rotazione ti porti in boa senza ulteriori virate con un buon vantaggio.
Ovviamente il discorso è un po' più complesso di come lo stiamo facendo.
Le coppe del 'radicchio' con boe a destra non sono così rare e comprendono anche manifestazioni altisonanti, sia pur di livello bassissimo (mi vengono in mente ad esempio il Trofeo Bernetti e la Barcolana....ma ci sono molti altri casi di boa di bolina da lasciare a dx, ad esempio molti disimpegni delle regate costiere o d'altura.
E' ovvio che nel caso di rotazioni o di salti di vento previsti può essere conveniente sfruttare tutto un lato del campo di regata fino alla lay-line o quasi: ma si deve considerare anche quello che farà il vento nel secondo 'bibordo' altrimenti, come dice il mr., quei gradi in più ci costringeranno a mangiarci le
.
Nel caso di vento stabile o 'imprevisto', il bordeggio andrebbe fatto tenendosi del margine per situazioni tattiche impreviste, ovvero per poter virare e togliersi dalla copertura di altre barche, o per non trovarsi sopra la lay-line in caso di salto di vento.
Anch'io sono della schiera di mania 2......aggiungo però che, se posso, cerco di arrivare a virare fuori dalle 3 lunghezze per evitare di essere soggetto alla RR 18.3.....ed eccoci di nuovo OT
Ciao
Alpa550 sei del Vela Mestre ?
Scusa Giacomo ...si parlava cmq di essere davanti. Davanti si controlla. E se sei davanti di una lunghezza ti puoi permettere di arrivare da sinistra...virare e andarti a fare la boa.
Ma ripeto... DEVI ESSERE DAVANTI.
Mi pare che alla fine siamo tutti + o - in accordo ...
Buona serata a tutti ..
Citazione:albert ha scritto:
Ovviamente il discorso è un po' più complesso di come lo stiamo facendo.
Le coppe del 'radicchio' con boe a destra non sono così rare e comprendono anche manifestazioni altisonanti, sia pur di livello bassissimo (mi vengono in mente ad esempio il Trofeo Bernetti e la Barcolana....ma ci sono molti altri casi di boa di bolina da lasciare a dx, ad esempio molti disimpegni delle regate costiere o d'altura.
E' ovvio che nel caso di rotazioni o di salti di vento previsti può essere conveniente sfruttare tutto un lato del campo di regata fino alla lay-line o quasi: ma si deve considerare anche quello che farà il vento nel secondo 'bibordo' altrimenti, come dice il mr., quei gradi in più ci costringeranno a mangiarci le .
Nel caso di vento stabile o 'imprevisto', il bordeggio andrebbe fatto tenendosi del margine per situazioni tattiche impreviste, ovvero per poter virare e togliersi dalla copertura di altre barche, o per non trovarsi sopra la lay-line in caso di salto di vento.
Anch'io sono della schiera di mania 2......aggiungo però che, se posso, cerco di arrivare a virare fuori dalle 3 lunghezze per evitare di essere soggetto alla RR 18.3.....ed eccoci di nuovo OT
Ciao
Quoto, ma mi sa che andiamo OT...
tutto bene ... ma guardate anche cosa c'è in boa
ricordo più di una regata dove tutti andavano , salvo poi trovarsi uno scarsone proprio li e doversi arrabattare alla meglio
e dire che bastava guardare come entravano i primi
(se siete i primi ... probabilmente sapete già )
dimenticavo ... quando sei primo (monotipo)
se hai un percorso a bastone con il disimpegno se sei un po largo ... man mano che ti avvicini laschi , e lascando prima ... acceleri prima ... se poi quello dietro ti segue nessun problema ... se è più basso passerà con una velocita sicuramente inferiore
se invece hai subito poppa ... per lo meno sei fuori dal casino degli arrembanti
Sì, certo, se il secondo è largo come te o dietro, ma se era dietro di poco e ti ha virato sotto la prua approfittando del fatto che eri largo, come fai a lascare ed accelerare.....lo fai fuori col disintegratore ?
....vela parlata
....ovviamente....
A me sembra scontanto...
per antonomasia le barche a vela vanno piano
poichè vanno piano, a percorrere qualche metro impiega dei secondi
andare oltre una layline di qualche metro equivale a regalare secondi agli avversari
a me i regali piace farli solo a natale, data in cui evito di regatare
Nelle regate a causa delle moltissime variabili nulla è scontato !
Perchè se lo fosse sarebbe ovvio dire che il meglio è andare in boa con 2 virate su due scarsi calcolare la lay line al millimetro così non regali nulla a nessuno ! ... prova e vedrai come arrivi ..
Parliamo di secondi e poi regatiamo in compensato con barche che hanno distacchi di ore
Citazione:giaco_ve ha scritto:
Nelle regate a causa delle moltissime variabili nulla è scontato !
Perchè se lo fosse sarebbe ovvio dire che il meglio è andare in boa con 2 virate su due scarsi calcolare la lay line al millimetro così non regali nulla a nessuno ! ... prova e vedrai come arrivi ..
no, possibilmente con una sola virata
il mio ragionamento (ironico) era riferito ad alcune 'scusanti' citate per una layline presa lunga, tipo <<poi poggio di più e accellero>>, <<così metto gli altri ancora più nei miei rifiuti>>, e altra roba del genere.
Per carità, ci sono motivi per andare un pelo oltre (e a volte anche qualcosa più di un pelo) ma quelli sopracitati mi fanno sorridere