04-03-2010, 00:18
04-03-2010, 00:45
Se la lama é rimasta la medesima di prima l'aggiunta del siluretto non puo' aver modificato in modo significativo la portanza. Andrei a cercare piu' lato piano velico.
Aiutaci a capire ...il 'prima' era con lama semplice (senza siluretto) e piano velico normale?
Il 'dopo' é con entrambe le modifiche?
Hai mica allungato il boma o modificato il canale randa-genoa e la relativa sovrapposizione?
Scud
Aiutaci a capire ...il 'prima' era con lama semplice (senza siluretto) e piano velico normale?
Il 'dopo' é con entrambe le modifiche?
Hai mica allungato il boma o modificato il canale randa-genoa e la relativa sovrapposizione?
Scud
04-03-2010, 01:37
Citazione:Augusto Vagelli ha scritto:
Durante una delle ultime regate ho girato la boa di poppa dopo un farr 7.40 e quando mi sono accorto della bolina che faceva standogli dietro.... se allargo vado al doppio ... ma se stringo son dolori. Se poi c'e' mare corto e vento sopra i 10 non ti dico. Mah!!
perdona la domanda sciocca e (forse) non inerente... quanti mesi hanno le vele? materiale?
04-03-2010, 02:31
Quella barca, quando si chiamava 'Cecile', era equilibratissima e veloce, dislocamento leggero, ampia stabilità di forma, un missile dalla bolina larga in giu, ma scomoda ,bagnata e un gavitello con mare corto di bolina. Batteva sull'onda, e il poco peso e la poca superficie velica non gli davano potenza. Tra l'altro il pescaggio era basso, sul 1.20, ottima per entrare in calette o al 'Gombo'.
Poi è stata ribattezzata 'Un quarto di Luna' e subito il primo upgrade, dotata di un bompresso e mega gennaker, e ha iniziato a planare con 10 nodi al lasco....
Adesso dopo la trasformazione secondo upgrade, si ritrova una prua allungata, sfruttando la parte tronca che presentava in origine,( e già questo gli sposta in avanti il centro di carena, quando entra nell'onda di bolina). L'albero nuovo, è bello, lungo e stellare ma non ha nulla a che fare con il precedente piccolo e leggero. La randa che in origine sembrava quella di un FJ adesso è più grande di quella di quel famoso Farr 7.40 ( ottimo progetto), che tra l'altro è condotto da un buon manico...
Io la barca cosi modificata l'ho vista viaggiare bene, alle regatine estive della scorsa stagione, con poco vento e poca onda alla Tuttiavela, viaggiava bene, anche se credo che se confrontassimo la prestazione in T.C. con il vecchio reting da originale, non sò quanto ci sia di guadagno con poca aria..
All'ultima di campionato invernale, con un bello scirocco 15-18 nodi e mezzo metro d'onda, l'ho vista camminare di traverso, troppo sbandata,( premetto che anchio con in Boxer con randa piena e olimpico, in due seduti in pozzetto, non riuscivamo a stringere oltre la bolina) pero mi ricordo anche una randa molto grassa, forse tagliata per sfruttare al meglio nelle ariette l'enorme giro d'albero.
In sostanza, secondo me con una randa molto più piccola e magra ( o meno sformata), magari riducendola solo di base, in modo da portare in avanti il CV, dovresti trovare miglioramento, sensa dover incrementare il momento raddrizzante, con conseguente carico per tutta la struttura.
Poi è stata ribattezzata 'Un quarto di Luna' e subito il primo upgrade, dotata di un bompresso e mega gennaker, e ha iniziato a planare con 10 nodi al lasco....
Adesso dopo la trasformazione secondo upgrade, si ritrova una prua allungata, sfruttando la parte tronca che presentava in origine,( e già questo gli sposta in avanti il centro di carena, quando entra nell'onda di bolina). L'albero nuovo, è bello, lungo e stellare ma non ha nulla a che fare con il precedente piccolo e leggero. La randa che in origine sembrava quella di un FJ adesso è più grande di quella di quel famoso Farr 7.40 ( ottimo progetto), che tra l'altro è condotto da un buon manico...
Io la barca cosi modificata l'ho vista viaggiare bene, alle regatine estive della scorsa stagione, con poco vento e poca onda alla Tuttiavela, viaggiava bene, anche se credo che se confrontassimo la prestazione in T.C. con il vecchio reting da originale, non sò quanto ci sia di guadagno con poca aria..
All'ultima di campionato invernale, con un bello scirocco 15-18 nodi e mezzo metro d'onda, l'ho vista camminare di traverso, troppo sbandata,( premetto che anchio con in Boxer con randa piena e olimpico, in due seduti in pozzetto, non riuscivamo a stringere oltre la bolina) pero mi ricordo anche una randa molto grassa, forse tagliata per sfruttare al meglio nelle ariette l'enorme giro d'albero.
In sostanza, secondo me con una randa molto più piccola e magra ( o meno sformata), magari riducendola solo di base, in modo da portare in avanti il CV, dovresti trovare miglioramento, sensa dover incrementare il momento raddrizzante, con conseguente carico per tutta la struttura.
04-03-2010, 03:59
Un progettista quando disegna una barca da zero di solito parte dalla carena e in base ai valori e ai centri di spinta progetta le appendici e il piano velico, viceversa a fare il contrario credo sia difficile far quadrare il tutto, se aumenti bulbo e albero il dislocamento cambia e anche le linee d'acqua, le uscite, i centri di spinta ai vari gradi di sbandamento, se le modifiche le fa un progettista non e difficile centrare deriva con piano velico e far rimanere la barca equilibrata ma non sempre da i benefici sperati, poi ogni progettista è uno che lavora anche lui.
Così da quello che ho letto mi viene da pensare che il bulbo ha perso quella sezione di poprtanza occupata dai siluri, che aumenteranno il raddrizzamento ma anche la resistenza in acqua, forse era meglio allungare sotto.
1500kg per un 26' non sono mica pochi per regatare, con onda ci vuole un fiocco grande per dare potenza sull'onda, piuttosto twista la randa, scarrella o fai una mano ma non ridurre il motore della barca.
Così da quello che ho letto mi viene da pensare che il bulbo ha perso quella sezione di poprtanza occupata dai siluri, che aumenteranno il raddrizzamento ma anche la resistenza in acqua, forse era meglio allungare sotto.
1500kg per un 26' non sono mica pochi per regatare, con onda ci vuole un fiocco grande per dare potenza sull'onda, piuttosto twista la randa, scarrella o fai una mano ma non ridurre il motore della barca.
04-03-2010, 16:05
Grazie per l'interesse dimostrato nel consigliarmi e vediamo di dare alcune risposte.
Le vele hanno 9 mesi e una decina di regate.
Il prima era con albero di 8 metri ( non 11) , la lama non aveva i 2 semi siluri dalle parti. Il dopo e' con tutte le modifiche.
Il boma e' di 90cm piu' lungo e prima portavo un genoa intorno ai 1,80 di sovrapposizione. La tela totale in piu' di prima e' circa 5 mq.
Anche con 6-8 nodi non ho la bolina di prima.
Augusto.
Le vele hanno 9 mesi e una decina di regate.
Il prima era con albero di 8 metri ( non 11) , la lama non aveva i 2 semi siluri dalle parti. Il dopo e' con tutte le modifiche.
Il boma e' di 90cm piu' lungo e prima portavo un genoa intorno ai 1,80 di sovrapposizione. La tela totale in piu' di prima e' circa 5 mq.
Anche con 6-8 nodi non ho la bolina di prima.
Augusto.
04-03-2010, 16:48
Augusto, il motivo per cui anche con 6-8 nodi di vento tu non riesca a bolinare come prima, potrebbe anche dipendere dal fatto che le vele non sono piu' quelle di prima (dimensioni, taglio, regolazioni); per cui, a questo punto, prima di mettere mano sotto lo scafo, sarebbe gradita qualche foto in navigazione di bolina, se possibile, per illuminarci.
ciao
ciao
04-03-2010, 17:13
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04-03-2010, 17:22
Questa e' la barca prima delle ultime modifiche che hanno interessato la prua che per effetto dell'allungamento (40cm)risultava vuota sotto il galleggiamento. Il vento era intorno ai 6-8 nodi e c'era mare lungo. Nella foto forse non si nota ma avevo un problema di drizza fiocco che arrivava al limite prima di tendere l'inferitura e la base randa e' troppo cazzata per evitare la 'bollitura' della randa lungo l'albero. Era la seconda uscita della barca (luglio 09)dopo le modifiche (albero,scafo vele, timone). Mi sono dimenticato di dire che anche il timone e' stato pesantemente modificato . Tolto lo skeg , e' appeso, compensato e allungato.
Augusto.
Augusto.
04-03-2010, 18:00
Citazione:Augusto Vagelli ha scritto:Mizzega! ne hai fatto di bricolage! e io che pensavo di essere esagerato di mio!
Questa e' la barca prima delle ultime modifiche che hanno interessato la prua che per effetto dell'allungamento (40cm)risultava vuota sotto il galleggiamento. Il vento era intorno ai 6-8 nodi e c'era mare lungo. Nella foto forse non si nota ma avevo un problema di drizza fiocco che arrivava al limite prima di tendere l'inferitura e la base randa e' troppo cazzata per evitare la 'bollitura' della randa lungo l'albero. Era la seconda uscita della barca (luglio 09)dopo le modifiche (albero,scafo vele, timone). Mi sono dimenticato di dire che anche il timone e' stato pesantemente modificato . Tolto lo skeg , e' appeso, compensato e allungato.
Augusto.
Direi che adesso le variabili sono tante e troppe.
Io comunque assolverei il siluretto. E allora perché non puntare il dito sul timone? quanto é efficiente e profondo? e la prua piu' lunga, mentre il centro di deriva é rimasto dov'era?
Di sicuro il boma maggiorato ti ha aiutato in poppa ma non altrettanto di bolina.
Scud
Direi
04-03-2010, 19:13
Con 6-8 nodi di vento, di bolina, dovresti correre al massimo delle tue prestazioni, dalla foto invece, mi sembri fermo.
Non e' che pretendi troppo angolo dalla tua barca? Non guardare la prua delle altre barche, cerca di trovare l'angolo piu' consono alla tua nelle attuali condizioni, sacrifica qualche grado alla poggia e fai correre la barca; insomma cerca di trovare il giusto compromesso tra velocita' e angolo. Ricordati che aumentando l'albero di ben tre metri, e' aumentata di parecchio anche la resistenza al vento che ti penalizzera' in bolina, mentre in poppa ti aiutera' moltissimo.
ciao
Non e' che pretendi troppo angolo dalla tua barca? Non guardare la prua delle altre barche, cerca di trovare l'angolo piu' consono alla tua nelle attuali condizioni, sacrifica qualche grado alla poggia e fai correre la barca; insomma cerca di trovare il giusto compromesso tra velocita' e angolo. Ricordati che aumentando l'albero di ben tre metri, e' aumentata di parecchio anche la resistenza al vento che ti penalizzera' in bolina, mentre in poppa ti aiutera' moltissimo.
ciao
04-03-2010, 19:24
In sostanza la barca è stata stravolta come scafo, appendici, albero, vele e ti domandi come mai non và in determinate condizioni.
Inoltre mi pare di capire che gli inverventi fatti nel tempo non costituiscono il risultato di un'unico progetto di trasformazione ma di successive (e scollegate) modifiche non inquadrabili secondo un'unica logica progettuale.
Se ti volevi complicare la vita () ci sei riuscito benissimo...
Lascio agli altri il tentativo di sbrogliare la matassa che mi pare parecchio intrigata
PS. nella foto vedo una balumina del fiocco troppo lontana dalla crocetta, o sbaglio?
Inoltre mi pare di capire che gli inverventi fatti nel tempo non costituiscono il risultato di un'unico progetto di trasformazione ma di successive (e scollegate) modifiche non inquadrabili secondo un'unica logica progettuale.
Se ti volevi complicare la vita () ci sei riuscito benissimo...
Lascio agli altri il tentativo di sbrogliare la matassa che mi pare parecchio intrigata
PS. nella foto vedo una balumina del fiocco troppo lontana dalla crocetta, o sbaglio?
04-03-2010, 20:15
Non sbagli mania2 , era l'unico modo che avevo per limitare il flusso che mi colpiva la randa lungo l'albero e mi rendeva 1/3 della vela inservibile. Confermo che la barca , anche se arrivai secondo , era ferma .
Forse einstein ha ragione sul compromesso che devo accettare e che io cerco di rifiutare.
Sabato esco per cercare questo compromesso facendo una specie di polare e cercando di capire che angolo mi conviene fare.
Non e' detto poi che il problema non sia nel manico !!!
Forse einstein ha ragione sul compromesso che devo accettare e che io cerco di rifiutare.
Sabato esco per cercare questo compromesso facendo una specie di polare e cercando di capire che angolo mi conviene fare.
Non e' detto poi che il problema non sia nel manico !!!
04-03-2010, 21:05
il fiocco va cazzato a ferro perchè ti fa fare prua.
se la randa rifiuta, potrebbe essere un pò grassa, allora prova a spianarla facendo flettere l'albero e cazzando base; non esagerare con la drizza che sposta il grasso in avanti e peggiora le cose..
Comunque meglio fiocco a ferro e randa che rifiuta un pò, che avere il fiocco così aperto.
Le vele nascono insieme?
se la randa rifiuta, potrebbe essere un pò grassa, allora prova a spianarla facendo flettere l'albero e cazzando base; non esagerare con la drizza che sposta il grasso in avanti e peggiora le cose..
Comunque meglio fiocco a ferro e randa che rifiuta un pò, che avere il fiocco così aperto.
Le vele nascono insieme?
04-03-2010, 21:10
Si, Technosails credo , giugno 09.
04-03-2010, 22:03
Citazione:mania2 ha scritto:Non vi è dubbio.
il fiocco va cazzato a ferro perchè ti fa fare prua.
se la randa rifiuta, potrebbe essere un pò grassa, allora prova a spianarla facendo flettere l'albero e cazzando base; non esagerare con la drizza che sposta il grasso in avanti e peggiora le cose..
Comunque meglio fiocco a ferro e randa che rifiuta un pò, che avere il fiocco così aperto.Le vele nascono insieme?
Credo che augusto debba mettere un po' più di attenzione nelle regolazioni.
Il backwind sulla randa non deve terrorizzare quanto invece fa terrorizzare un fiocco lasco. Giusta la considerazione del paterazzo.
Talvolta può servire anche ridurre non deve essere per forza una bestemmia.
04-03-2010, 22:19
se le vele nascono insieme, dando fiducia al velaio, dovrebbero essere reciprocamente compatibili. Prova a portare il fiocco a baciare le crocette con balumina fiocco parallela alla randa.
Come dice Tiger approfondirei l'aspetto regolazioni vele, per cercare targhet superiori agli attuali.
Fai le regolazioni una per volta e prima di passare alla successiva verifica con esattezza l'effetto che ottieni, ci vuole pazienza e metodo ma è il bello della vela!
Come dice Tiger approfondirei l'aspetto regolazioni vele, per cercare targhet superiori agli attuali.
Fai le regolazioni una per volta e prima di passare alla successiva verifica con esattezza l'effetto che ottieni, ci vuole pazienza e metodo ma è il bello della vela!
04-03-2010, 22:27
OK ricevuto. Sabato inizio con questa fase di studio regolazioni vele. Spero tanto abbiate ragione voi. Grazie .
04-03-2010, 22:41
No...non è detto che abbiamo ragione.
Ma partiamo da quì
Ma partiamo da quì
05-03-2010, 06:40
mah... speriamo che risolvi qualcosa con le regolazioni.
comunque il caso è da manuale, e quindi sarà interessante vedere se risolvi.
quanti di noi fantasticano sulla propria barca e pensano secondo le proprie empiriche convinzioni che migliorerebbe allungando qua, alleggerendo lì, modificando qua, spostando lì ecc... lui l'ha fatto e il risultato sembra essere come dovrebbe
eh una barca a vela non è mica una peperonata...
comunque il caso è da manuale, e quindi sarà interessante vedere se risolvi.
quanti di noi fantasticano sulla propria barca e pensano secondo le proprie empiriche convinzioni che migliorerebbe allungando qua, alleggerendo lì, modificando qua, spostando lì ecc... lui l'ha fatto e il risultato sembra essere come dovrebbe
eh una barca a vela non è mica una peperonata...