23-04-2010, 15:03
Olo ancora una volta grazie, leggo benissimo i tuoi intelligenti consigli (grande idea per esempio l'uso del Phon per termosaldare la flangia da te consigliata).
Ulisse 47: perdonami Ulisse. Non è che sono colto da raptus bricolagico perchè ho im giardino un U 16. E' che sono fatto così. Nella vita mi piace imparare a fare cose nuove.
Il mio motto è 'Live every day as to die tomorrow, learn every day as to live for ever', (Gandi): vivi ogni giorno come se dovessi morire domani, impara ogni giorno come se dovessi vivere per sempre.
E poi resto sempre ammirato da come l'uomo riesce a risolvere con il suo genio dai piccoli problemi ai grandi. D'altra parte fino a poco tempo fa, ora ho un ruolo dirigenziale, ero un bricoleur del cuore. Infatto facevo l'emodinamista, sai quelli che riaprono le arterie del cuore... anche lì è una specie di questione di idraulica! Certo non si mettono flange con spessori da 3 mm ma esilissime retine di nitinolo combinate con sirolimus (sono pastrocchi emodinamici)dentro le arterie.
Certo che l'U 16 è una tranquilla barca per la navigazione lungocosta. Ma dato che tra sette mesi sono in pensione la stò preparando per essere la più bella ciofeca navigante. Tutto questo, rispettando il progetto originale dello sconosciuto progettista, cioè senza allungare la poppa , metttere il timone a ruota ecc
OLO: credo tu abbia ragione, l'unico vero modo per rinforazare la tuga a livello della mastra sarebbe quello di mettere un puntone. D'altra parte in un barchino di 5 metri giustamente il progettista non si è posto tanti problemi. Infatti il carico di compressione dovrebbe comunque eseere minimo. Alla fine il dislocamento è solo 3-400 KG, quindi anche io mi limiterò a riportare all'originale la tuga come era, solo asportando quel poco che si è sfaldato e rimetttendo un poco di resina.
Grazie ancora a tutti.
BV
Giò
Ulisse 47: perdonami Ulisse. Non è che sono colto da raptus bricolagico perchè ho im giardino un U 16. E' che sono fatto così. Nella vita mi piace imparare a fare cose nuove.
Il mio motto è 'Live every day as to die tomorrow, learn every day as to live for ever', (Gandi): vivi ogni giorno come se dovessi morire domani, impara ogni giorno come se dovessi vivere per sempre.
E poi resto sempre ammirato da come l'uomo riesce a risolvere con il suo genio dai piccoli problemi ai grandi. D'altra parte fino a poco tempo fa, ora ho un ruolo dirigenziale, ero un bricoleur del cuore. Infatto facevo l'emodinamista, sai quelli che riaprono le arterie del cuore... anche lì è una specie di questione di idraulica! Certo non si mettono flange con spessori da 3 mm ma esilissime retine di nitinolo combinate con sirolimus (sono pastrocchi emodinamici)dentro le arterie.
Certo che l'U 16 è una tranquilla barca per la navigazione lungocosta. Ma dato che tra sette mesi sono in pensione la stò preparando per essere la più bella ciofeca navigante. Tutto questo, rispettando il progetto originale dello sconosciuto progettista, cioè senza allungare la poppa , metttere il timone a ruota ecc
OLO: credo tu abbia ragione, l'unico vero modo per rinforazare la tuga a livello della mastra sarebbe quello di mettere un puntone. D'altra parte in un barchino di 5 metri giustamente il progettista non si è posto tanti problemi. Infatti il carico di compressione dovrebbe comunque eseere minimo. Alla fine il dislocamento è solo 3-400 KG, quindi anche io mi limiterò a riportare all'originale la tuga come era, solo asportando quel poco che si è sfaldato e rimetttendo un poco di resina.
Grazie ancora a tutti.
BV
Giò