I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Velai e velerie ... OK non si può!
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Aneddoto esplicativo.

Esco con un ragazzo che mi chiede così...giusto per... vedere la vele nuove che secondo lui non vano bene. Stiamo parlando di crociera. Io lascio fare tutto a lui. Inizia a sproloquiare del velaio...del taglio... della resa... della concavita' della freccia e vai così. E io lo guardo attonito.

Ad un certo punto mi fa: ' vedi che no va... vedi che non va'...

-'hai provato a lascare sta randa... che siamo al traverso con la balumina che tocca il paterazzo??' ...

Molto esplicativo sto aneddoto. Molto.
Una barca del mio club che stenta a fare risultato, decide di portarsi in barca un uomo della North che è pure impegnato nel team Luna Rossa (AC), per avere da lui una lezione sulla regolazione.
Le vele non sono sue, ma di una veleria locale veneta.
Egli da come me lo decrivono(conosciuto ma evito nomi) è serio, preciso, molto preparto, sintetico ... insomma una persona molto valida.
L'armatore per prima cosa gli chiede: 'scusa se ho queste vele ma sai costavano un po meno...'
Lui risponde: 'ognuno ha le vele che si può permettere, e io sono qua per farle funzionare al meglio'
L'armatore chiede:'che ne dici di queste vele, sono fatte bene'
L'altro risponde:'non sono quì per giudicare le vele, ma per insegnarvi a regolarle'.

Questo è accaduto pochi giorni fa, e così si comporta un professionista serio, a lui il mio massimo rispetto.
Altro che tutta la saccenza che si percepisce lungo le nostre banchine.
Meditate Velisti... meditate...Wink
bella lezione, questa.
la vela non è un motore che deve accendersi e spingere la barca senza particolari interventi da parte nostra. la vela richiede non solo che sia bene costruita ma bene regolata. allora sinchè io non avrò acquisito sufficiente esperienza e conoscenza per dire, senza essere smentito, che so regolare perfettamente le vele, non potrò scrivere che Tizio o Caio mi han costruito vele orrende ... fino ad allora mi asterrò.
Resta il fatto che sui materiali e metodi di costruzione mi pare giusto poter discutere perchè ciò non credo richieda il riferimento al solito Tizio o Caio.
Ho letto tutto e tutte le ragioni, i pro e i contro. E tutti, come in ogni discussione che si rispetti, hanno la loro parte di ragione.
Non entro più nel merito.
Effettivamente concordo con chi sostiene che la regolazione, non di fino, la macro sia molto soggettiva, in accezione ironica. E credo dipenda dal concetto stesso di crociera. LE vele e la regolazione seguono inevitabilmente le nuove linee d'acqua e le comodità delle imbarcazioni moderne.
6 nodi vanno bene, e pochi sanno che potrebbero farne 6,8.
30 kg di randa vanno bene, ma potrebbero esser 15 con miglior resa e minor sbandamento, a costi non molto più alti (magari hanno black magic ad alto carico, che costa più della differenza tra le due vele).

L'unica, non c'è scampo, è regatare, regatare e regatare... con quelli più bravi.

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Chiuso questo non nascondo che mi piacerebbe capire le scelte che portano le barche ad avere alcuni set di vele piuttosto che altri.
Mi spiego.
In una regata ci sono barche con vele nere, grigie, gialle, gialle e nere, trasparenti, a fili continui, a fili interrotti, a pannelli incollati... partendo dal presupposto che quelli che vincono abbiano budget non vincolanti sul tipo di materiale da scegliere, allora mi chiedo quale siano le motivazioni che spingano su un materiale o su un'altro. PErché, a rigor di logica, con lo stesso vento dovrebbero avere tutti la stessa vela, ossio la migliore (non di veleria ma di materiale).
'Dietro la qualifica di velaio, si nasconde una persona che deve essere esperta di aerodinamica, tecnologia tessile, ingegneria meccanica e scienza delle costruzioni, magari di calcolatori e di attivita' manuali, nonche' ottimo velista.
Il mondo del progettista di vele e' assai complesso e le sue regole cambiano continuamente; il suo lavoro e' paragonabile alla navigazione di una barca che fa una regata con un vento incostante. Come nelle regate vince chi fa meno errori, cosi' il velaio che sa qualcosa di piu' e fa le cose anche solo un po' meglio, dall'assemblaggio alla tecnica aerodinamica, dal progetto alla fabbricazione con una totale ricerca della perfezione, ma riesce a rimanere flessibile quando il vento e' davvero mutevole, sara' probabilmente quello che vi fornira' il prodotto migliore'.
Sta a noi poi, in base alla ns esperienza e capacita' sfruttare al meglio cio' che lui ci mette a disposizione.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
'Dietro la qualifica di velaio, si nasconde una persona che deve essere esperta di aerodinamica, tecnologia tessile, ingegneria meccanica e scienza delle costruzioni, magari di calcolatori e di attivita' manuali, nonche' ottimo velista.
Il mondo del progettista di vele e' assai complesso e le sue regole cambiano continuamente; il suo lavoro e' paragonabile alla navigazione di una barca che fa una regata con un vento incostante. Come nelle regate vince chi fa meno errori, cosi' il velaio che sa qualcosa di piu' e fa le cose anche solo un po' meglio, dall'assemblaggio alla tecnica aerodinamica, dal progetto alla fabbricazione con una totale ricerca della perfezione, ma riesce a rimanere flessibile quando il vento e' davvero mutevole, sara' probabilmente quello che vi fornira' il prodotto migliore'.
Sta a noi poi, in base alla ns esperienza e capacita' sfruttare al meglio cio' che lui ci mette a disposizione.
ciao


principalmente ..ottimo velista...
Sono stato zitto fino ad ora e adesso, letti i due ultimi interventi di Mr. Cinghia e Mr. Tiger ... dico la mia.
Premesso che non sono un professionista, ma un appassionato e che l' argomento mi interessa moltissimo, anche perche' non riesco a stare dietro allo sviluppo tecnologico del settore ... vi racconto una mia esperienza.

Mi chiedono se voglio portare una barca ad una regata (manca il proprietario/timoniere): accetto.
Durante la regata, parlando coi suoi amici li vedo contenti perche' la barca cammina abbastanza bene.
Mi chiedono se voglio salire a fare il tailer la settimana prossima: accetto.
Ho subito litigato con l' armatore/timoniere: pretendeva regolassi le vele dove aveva fatto dei segni sulle scotte perche' quando era stato a bordo Mr. Montefusco a consegnargliele le aveva regolate la'.
Due anni prima ...
Alla fine ho salutato il suo equipaggio (col quale continuiamo a salutarci) ma su quella barca non ci sono piu' salito.

Per cui, sono pienamente d'accordo se si vuole parlare di perche' un certo materiale/modo di costruire/rinforzare e' piu' resistente, o piu' leggero, o piu' duraturo di un altro, e' preferibile per la crociera o per la regata, per farci un Campionato o un paio di stagioni di regate.

Ovvero, parliamo non tanto di chi, ma di come.
Big Grin
Citazione:gianni diavolone ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
'Dietro la qualifica di velaio, si nasconde una persona che deve essere esperta di aerodinamica, tecnologia tessile, ingegneria meccanica e scienza delle costruzioni, magari di calcolatori e di attivita' manuali, nonche' ottimo velista.
Il mondo del progettista di vele e' assai complesso e le sue regole cambiano continuamente; il suo lavoro e' paragonabile alla navigazione di una barca che fa una regata con un vento incostante. Come nelle regate vince chi fa meno errori, cosi' il velaio che sa qualcosa di piu' e fa le cose anche solo un po' meglio, dall'assemblaggio alla tecnica aerodinamica, dal progetto alla fabbricazione con una totale ricerca della perfezione, ma riesce a rimanere flessibile quando il vento e' davvero mutevole, sara' probabilmente quello che vi fornira' il prodotto migliore'.
Sta a noi poi, in base alla ns esperienza e capacita' sfruttare al meglio cio' che lui ci mette a disposizione.
ciao


principalmente ..ottimo velista...
nemmeno! basta che faccia belle vele! con quelle si va più forte, con il curriculum del velaio mi ci pulisco il ...Big Grin
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