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Versione completa: tendenza all'orza sotto raffica
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Il motore della barca in oggetto è il genoa. Meglio ridurre la randa che svergolarla, in quanto così facendo si attenua il problema, ma di poco.
Non ho fatto la prova con questo tipo di armo, ma alcuni dicono sia più efficace lo svergolamento, perche fa stallare anche la parte alta del genoa, riducendo anche il momento sbandante della vela di prua. Chiaramente a costo di anche una minore efficienza.
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Il motore della barca in oggetto è il genoa. Meglio ridurre la randa che svergolarla, in quanto così facendo si attenua il problema, ma di poco.
se è vero che il genoa è il motore della barca è anche vero che è quello che la fà sbandare, io con il mio comet 33 performance, tengo tutta randa (in Kevlar) fino a 30 kn, ma davanti armo il genoa 120% in carbonio taglio magro dai 16 kn in sù, la braca risulta molto stabile anche sotto raffica non chiama l'orza ma l'accompagno io con il timone dolcemente per poi ripoggiare appena smette, e non devo correggere il timone come mi è capitato su tante barche a noleggio dove devi scontrare la barra alla poggia per non fare andare in straorza la barca, ovviamente l'albero è ben regolato da esperti velai con la giusta freccia, e il paterazzo agisce molto bene quando lo cazzo apro la balumina della rnada di oltre un metro mandandola in twist, avendo la randa square, sotto raffica la randa la laschi e non porta neanche con 40 kn, e comunque con vento forte faccio portare solo la balumina. quindi meglio genoa 1 o fiocco olimpico a prua, con tanto vento.
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione: La vibrazione a cui alludevo è quella che si sente quando il timone va in stallo: quando straorzi senti una pressione progressiva sul timone, fino ad una soglia in cui il timone si alleggerisce e vibra. Questo fenomeno indica quando il timone va in stallo, crolla la portanza e la barca parte in straorza.
Quando si avverte questo fenomeno la reazione corretta è riportare la barra verso il centro, per recuperare portanza sul timone, la barca orzerà più gradualmente e potresti anche guadagnare qualcosa nella risalita.

Uhm... mmmmmnhhhh.... Penso che la vibrazione sia solo questione di risonanza. Non sono sciuro che una pala in stallo vibri.
Se per stallo intendiamo il momento in cui manca la portanza.
Qui ci vorebbe Kermit. Wink

Quando straorzi cmq la frittata l'hai gia' fatta e sei gia' senza timone e non puoi fare altro che riportare la barca dritta se vuoi iniziare ad governare la barca nuovamente.
Per quanto mi riguarda confermo che le vibrazioni al timone sono l'avviso del prestallo e che stai navigando fuori equilibrio.

Rispetto ai già validi commenti che ho letto c'è poco da aggiungere, anch'io credo che una barca con un armo simile abbia come motore principale il genoa che è a forte sovrapposizione. In questo caso per quanto mi riguarda (avendo una barca concettualmente simile) sposto il trasto randa molto sottovento e lasco la scotta fino a che non recupero equilibrio sul timone, se non ci riesco così allora devo anche ridurre tela.

Forse quello che non è stato detto con chiarezza, anche se forse accennato indirettamente, è che la straorza è fortemente influenzata dall'asimmetria del profilo dello scafo immerso che, essendo molto sbandato a fronte di un sovrainvelamento, perde la sua simmetria nelle forme e si comporta anch'esso come un profilo idrodinamico portante.

In altre parole se siete fortemente inclinati a sx la forma delo scafo nell'acqua diventa un profilo biconvesso asimmetrico che genera una portanza a sx, tale portanza innesca una rotazione delle scafo che si aggiunge agli effetti velici della straoza che il timone non riesce più a contrastare.
In altre parole ridurre la forza velica sbandante e mantenere un profilo immerso accettabile
Citazione:ramingo ha scritto:
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Il motore della barca in oggetto è il genoa. Meglio ridurre la randa che svergolarla, in quanto così facendo si attenua il problema, ma di poco.
se è vero che il genoa è il motore della barca è anche vero che è quello che la fà sbandare, io con il mio comet 33 performance, tengo tutta randa (in Kevlar) fino a 30 kn,
E' una barca profondamente diversa.

La soluzione ottimale c'è ed è usare vele adatte al vento in oggetto, tuttavia non avendo a disposizione un set diverso da randa e genoa si deve per prima cosa arretrare il carrello della vela di prua per abbassare il centro velico svergolando il terzo altro. L'angolo di bolina ne risente poco, e lo sbandamento migliora. Lo stesso si prova a fare svergolando la randa.
Se ancora si è troppo invelati si può prendere una mano di randa, con un calo delle prestazioni abbastanza irrilevante.

Ovvio che tutto ciò segue alle manovre classiche quali base, drizza-cunningham, e soprattutto (dovrebbe essere un t.a.) paterazzo, da cazzare per bene (leggi molto) specie se ci sono delle volanti a contrastare lo spanciamento dell'albero.

Le barche di adesso hanno altri sistemi.
Ad esempio io ho un genoa da 42 mq ed una randa da 24 mq. Suppongo che planet mantenga un rapporto simile.
Citazione:kermit ha scritto:
[...

Forse quello che non è stato detto con chiarezza, anche se forse accennato indirettamente, è che la straorza è fortemente influenzata dall'asimmetria del profilo dello scafo immerso che, essendo molto sbandato a fronte di un sovrainvelamento, perde la sua simmetria nelle forme e si comporta anch'esso come un profilo idrodinamico portante.

In altre parole se siete fortemente inclinati a sx la forma delo scafo nell'acqua diventa un profilo biconvesso asimmetrico che genera una portanza a sx, tale portanza innesca una rotazione delle scafo che si aggiunge agli effetti velici della straoza che il timone non riesce più a contrastare.
In altre parole ridurre la forza velica sbandante e mantenere un profilo immerso accettabile

In effetti è ciò che sostenevo io con parole un po' più 'contadine'...Tongue
Citazione:Sebàstian ha scritto:
Prova a fare così:
1 mano alla randa;
Tutto genoa;
Carrello del genoa abbastanza arretrato.

Così facendo riesci ad ottenere un buon angolo di risalita, a contenere lo sbandamento, ad evitare straorze col rischio concreto che il genoa possa prendere a collo e, conseguentemente, portarti ad una virata non voluta e strappo del genoa sulla crocetta.

La tua è una barca disegnata con grande J e randa piccola, col fiocchetto 100% perdi troppa potenza, specie se c'è onda e devi tirar fuori la prua.

La mia barca è simile alla tua, ed io uso fare come ti ho detto.

Prova e fammi sapere!
infatti questo è l'unico modo per ridurre il problema, con una mano di terzaroli la barca diventa molto più stabile che montando un fiocco più piccolo. Secondo me montando una randa full batten è stato fatto un grosso errore, o almeno si doveva pensare ad una randa decisamente più piccola per vento medio forte, tanto già con 14-15 nodi di vento con la falchetta ancora lontana dall'acqua(non so l'angolo di sbandamento, mi regolo cosi...) la barca è già molto orziera e si è costretti a tenere la randa parzialmente sventata. In effetti a quel punto secondo me conviene prendere una mano di terzaroli che consente di tenere la randa bella piatta e portante senza tirare il freno a mano tenendo il timone alla poggia. Il problema dunque si verifica anche con meno di 20 ndi di vento e secondo me non è dato dall eccessivo sbandamento perchè con vento anche più sostenuto prendendo una mano la barca naviga più sbandata rispetto alla situazione precedente, ma tende meno all'orza.
Il genoa in genere tengo quello perchè è quello da regata in mylar e kevlar ed è l'unico buono che hoBig Grin
I timoni vibrano anche per tipo di disegno del bordo d'uscita dovuto alla turbolenza del fluido che si distacca provocando le trecce di berenice che provocano il 'canto' del timone. Per il fatto che nostri timoni almeno quelli di grande serie sono ricavati da due mezzi stampi nei quali i sottosquadri dello stampo sono risolti sul bordo di attacco dalla forma raggiata che va dalla mezzeria fino al piano mentre nella zona d'uscita per eliminare il sottosquadro vi é semplicemente un piccolo raccordo e un piano inclinato per dare lo sformo che permettera l'uscita del timone dallo stampo .Una volta uscito dallo stampo i cantieri piu attenti carteggiano il bordo d'uscita intorno hai 45 gradi e rigelcottano la parte lavorata .In teoria dovrebbe essere tagliato angolato anche il bordo d'uscita della lama di deriva .Almeno secondo quello che trovato in giro .
Scusate la 'treccia di berenice 'non si forma sul bordo d'uscita ma alla fine del timone dove i due flussi che scorrono sui due lati del timone si incontrano formando un movimento del liquido rotatorio che crea turbolenza (rallentando)Sadsmiley
Quindi la treccia di berenice sarebbe quello che viene volgarmente chiamato il 'vortice di estremità'?
Che ci sia una leggera vibrazione del timone dovuta al movimento del fluido non lo metto in dubbio, ma la vibrazione di cui parlavo si sente in straorza ed è dovuta allo stallo del timone che è una delle cause della straorza visto che all'improvviso il centro di deriva si sposta verso prua perchè viene a mancare il piano di deriva del timone.
Citazione:ami ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
[...

Forse quello che non è stato detto con chiarezza, anche se forse accennato indirettamente, è che la straorza è fortemente influenzata dall'asimmetria del profilo dello scafo immerso che, essendo molto sbandato a fronte di un sovrainvelamento, perde la sua simmetria nelle forme e si comporta anch'esso come un profilo idrodinamico portante.

In altre parole se siete fortemente inclinati a sx la forma delo scafo nell'acqua diventa un profilo biconvesso asimmetrico che genera una portanza a sx, tale portanza innesca una rotazione delle scafo che si aggiunge agli effetti velici della straoza che il timone non riesce più a contrastare.
In altre parole ridurre la forza velica sbandante e mantenere un profilo immerso accettabile

In effetti è ciò che sostenevo io con parole un po' più 'contadine'...Tongue
Nulla togliendo, aggiungerei anche che il timone, essendo fortemente inclinata la barca, inizia a lavorare meno come timone e più come flap... spero d'essermi capito Big GrinBig GrinBig Grin
Io ridurrei inizialmente un po' a prua...
ALegar. Edo
Flap?

[:141]

Tieni su tela allora che magari decolli come un moth!

Big Grin

Però non so se la barca è COSI' inclinata.... Il Baffo mette in acqua la falchetta a 25° (a 20 comincia già a essere intenibile).
In teoria il timone lavora più sull'asse orizzontale che verticale a partire da 45°...
Con 20 nodi, di potenza ne abbiamo in eccesso, quindi prima di tutto dobbiamo preoccuparci di ridurre sbandamento e momento di imbardata orziera (vedi Kermit).
Con in genoa al 150%, la randa costituira' ca il 35/38% della superficie totale e, una mano di terzi (che di solito e' il 20%) la ridurra' di solo il 7/8%, mentre cambiando il genoa con un olimpico, si potra' ridurre globalmente di ca un 20%; con il vantaggio di ottenere (visto il maggior allungamento) un rapporto portanza-resistenza nettamente migliore, lasciando inalterato l'importante compito della randa sulle prestazioni della vela di prua e anche sul suo angolo di incidenza (randa regolata naturalmente all'uopo).
ciao
Citazione:sonmì ha scritto:
E' ovvio con un genoa al 150%
... se solo pensi dove sta il centro velico di un genoa così ... (circa incrocio delle mediane del 'triangolo'/genoa ... molto vicino all'albero!!), quindi, 'sommandolo' al centro velico della randa, avrai un piano velico con centro mooolto a poppavia del centro di deriva ... e la barca va all'orza! Anzi, più vento c'è e più violentemente va all'orza.

Concordo, troppa tela a prua.
In quelle condizioni secondo me va un po' rollato il genova, o, meglio, armato un olimpico.

BV,
Casper
è molto probabile che sia troppa la tela a prua ma io ancora penso che ci sia un problema di fondo diverso, ho fatto caso che basta una raffichetta di manco 15 nodi per farmi portare il timone tutto sopravvento e se non si molla randa non la recuperi più.
ho fatto una prova anche con il solo genoa e la barca va all'orza lo stesso. Un altra cosa strana è che la barca invece con poca aria se lascio il timone al centro con le vele ben regolate tende a poggiare42 e questa cosa mi ha stupito non poco! potrebbe essere anche un problema di distribuzione dei pesi a bordo? la barca ha i gavoni a poppa abbastanza carichi.
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