I Forum di Amici della Vela

no! il vang non c'entra.
la manina è sostanzialmente un brancarella (occhiello) posto lungo la balumina una trentina di sopra l' angolo di scotta nel quale si fa passare la borosa della prima mano di terzi.

Se metti in forza la manina, senza cambiare l'attacco della mura, riduci la randa di un settore triangolare appiattendo ulteriormente la zona medio bassa della randa.

Funziona egregiamente. Specialmente con rande un pò vecchie e spanciate che non riesci più a smagrire con le altre tecniche tradizionali.

Circa il vang, mi riferivo all'intervento di Einstein

'...con vento forte e mare agitato invece porterei il carrello leggermente sopravvento lascando scotta fino a portare il boma sottovento o al massimo in mezzeria, cosi' facendo scarichi la balumina (naturalmente controllando anche la tensione del vang )e quindi depotenzi la randa specialmente nella parte alta...'

Non conoscevo la manovra e non sapevo che si chiamasse manina! :O

'cambiare l'attacco della mura' = incocciare la brancarella nella trozza del boma?

IMHO sarebbe molto utile ed interessante spiegare perchè in regata si scarrella sempre il trasto di randa sopravento.

La questione ha a che vedere con l'attritto del vento sul pelo dell'acqua e sulla diversa velocità del vento reale sul pelo dell'acqua rispetto a quella in testa d'albero.

IMHO credo di saperlo (mi è stato spiegato tempo fa da regatanti esperti)... ma lasciamo che si pronuncino i Guru