La butto lì.
Premesso che non mi è mai capitato.
Certo la soluzione più immediata è salire e verificare. Ma magari è più importante risolvere il problema della drizza e pensare ad eventuali danni al fanale più tardi, con calma, in porto...
Così seduto al pc mi viene in mente di provare a incocciare un'altra drizza (genoa ad esempio) con legata una cima (magari con un bel nodo ingombrante per fare spessore), alla drizza randa.
Drizzando dovrebbe fare il percorso e liberare (con l'aiuto della cima gli eventuali ostacoli).
Io proverei... (poi magari è una cavolata).
BV
Suzuki
Sailor il 470 era una battuta, ma io sul meteor se devo fare qualcosa tiro giù l'albero, figurati se ci salgo...
appeso ad una drizza da 5 e con quella chiglia che si ritrova...meglio che lo fai tu che sei rigger

Vogliamo le foto del faretto!
Citazione:dapnia ha scritto:
Vogliamo le foto del faretto!
A grande richiesta ecco la foto del faretto:
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Per la cronaca, oggi con la dovuta pazienza sono riuscito a sbrogliare il tutto con un gioco di cime scavalcando le crocette e poi tornando indietro, questa volta accompagnando la sagola (con un piccolo piompo da pesca in testa) con una lunga canna da pesca che, maremma maiala, mi sono ricordato solo ora di avere in barca.
Ciao che sia passata davanti le crocette.. non penso proprio, certo se era schermato il faretto probabile che si sbrogliava da sola.Canna da pesca e traditore la migliore cura.
Citazione:Markolone ha scritto:
Citazione:dapnia ha scritto:
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Per la cronaca, oggi con la dovuta pazienza sono riuscito a sbrogliare il tutto con un gioco di cime scavalcando le crocette e poi tornando indietro, questa volta accompagnando la sagola (con un piccolo piompo da pesca in testa) con una lunga canna da pesca che, maremma maiala, mi sono ricordato solo ora di avere in barca.
ma non riesco ancora a capire sto imbroglio. Roba da quesito con la Susi, concorso a premi settimanale della Settimana Nigmistica.


Imbraghino da roccia e hop hop hop.

Misteri! Tutte le drizze a sinistra? No, c'è una gialla sulla sartia a destra. Che casino. Ma se dovessi navigare di notte come fai? Le drizze messe in chiaro sono un'oppppinione.
Ciao penso che sia una foto fatta nel pieno delle operazioni di recupero...

Citazione:bullo ha scritto:
Misteri! Tutte le drizze a sinistra? No, c'è una gialla sulla sartia a destra. Che casino. Ma se dovessi navigare di notte come fai? Le drizze messe in chiaro sono un'oppppinione.-
Io ho fisso in barca una vecchia canna da pesca telescopica da 8 metri alla quale ho tolto il cimino e fissato in testa uno di quei terminali che si utilizzano per appendere i vestiti nell'armadio. Mi e' risultato utile in varie circostanze, normalmente in banchina. Questo poteva essere uno di quei casi.
Si concordo ma capita che serva agganciarla e in quel caso il traditore...
Citazione:zoltec ha scritto:
Io ho fisso in barca una vecchia canna da pesca telescopica da 8 metri alla quale ho tolto il cimino e fissato in testa uno di quei terminali che si utilizzano per appendere i vestiti nell'armadio. Mi e' risultato utile in varie circostanze, normalmente in banchina. Questo poteva essere uno di quei casi.
32 risposte per una drizza che è scappata di mano! però!! è proprio vero che il mare è buono


se siamo a questi livelli un consiglio pratico è non staccare mai la drizza dalla randa, agganciarla in un orecchia per le borose quando si ammaina e ricazzarla quando la randa non si usa.
A me succede spesso... quando sono da solo a manovrare. Il primo tentativo da fare e' girare la barca di 180 gradi e mettersi in poppa. Tenendo la drizza piu' in bando possibile, spesso mi si libera da sola per il beccheggio o perche' il vento la spinge verso prua. Prima di scoprire questo metodo, ho usato il lancio della sagolina, appesantita da una bottiglietta d'acqua, da poppa a prua, come mi sembra abbia detto Bullo. In genere la drizza riesce a salire anche incattivata, dunque basta abbozzare la sagolina, farla salire fino al faretto o nelle vicinanze, poi lanciare la bottiglia a scavalcare la crocetta. Dopo qualche tentativo ci si riesce. A quel punto tirando la sagolina da prua dovrebbe sbrogliarsi tutto. Meglio evitare il piombo per non fare danni quando ricasca giu'!!!
Citazione:Senza Parole ha scritto:
A me succede spesso... quando sono da solo a manovrare. Il primo tentativo da fare e' girare la barca di 180 gradi e mettersi in poppa. Tenendo la drizza piu' in bando possibile, spesso mi si libera da sola per il beccheggio o perche' il vento la spinge verso prua. Prima di scoprire questo metodo, ho usato il lancio della sagolina, appesantita da una bottiglietta d'acqua, da poppa a prua, come mi sembra abbia detto Bullo. In genere la drizza riesce a salire anche incattivata, dunque basta abbozzare la sagolina, farla salire fino al faretto o nelle vicinanze, poi lanciare la bottiglia a scavalcare la crocetta. Dopo qualche tentativo ci si riesce. A quel punto tirando la sagolina da prua dovrebbe sbrogliarsi tutto. Meglio evitare il piombo per non fare danni quando ricasca giu'!!!
se la giri di 360° fai ancora prima, una bella scuffia e via!


Però sono un po disorientato, l'episodio mi sembra abbastanza singolare, eppure qui leggiamo che accade a parecchi AdV.
A tanti la drizza in bando se ne va a prua, scavalca la crocetta, ruota attorno il faretto e si incastra fra esso e l'albero...cavoli... tanti anni che vado per mare e una cosa così non mi è mai successa...boh.
Secondo me c'è qualcosa che non quadra sulla gestione delle drizze.
Credo si lasci troppo imbando sulle stesse.
Per fare un esempio, io, quando la randa è a riposo, la drizza o la tolgo e la fisso sulla varea, oppure se la lascio incocciata alla penna la fisso nei pressi della trozza, o dandole volta da qualche parte o facendogli una bozza o parlato con un sagolino fissato appositamente nei pressi. Poi, come si dice 'asciugo la drizza', cioè recupero l'imbando e chiudo lo stopper.
Solo quando devo issare, libero tutto con l'attenzione di recuperare subito l'imbando, ma in ogni caso non è mai così generoso da andare a fare tutti quei giri...
Citazione:tiger86 ha scritto:
Però sono un po disorientato, l'episodio mi sembra abbastanza singolare, ...
Solo quando devo issare, libero tutto con l'attenzione di recuperare subito l'imbando, ma in ogni caso non è mai così generoso da andare a fare tutti quei giri...
E' quello il momento in cui rischio di fare l'errore di lasciare troppo imbando. Io nomalmente faccio passare la drizza sotto una bitta sul boma, lasciandola incocciata. Quando vado all'albero per liberarla, se sono da solo, resta un po' in bando finche' non torno in pozzetto... magari qualche istante in piu' se nel frattempo qualcos'altro mi ha distratto.
Poi ovviamente dipende anche dalla geometria di ciascuna barca, sulla mia le crocette sono lontane dalla deck light, basta che la drizza faccia una pancia profonda quanto l'albero e si puo' agganciare. Insomma... 4-5 volte mi e' successo.
Ma non e' buona abitudine incocciarla prima di lasciare l'ormeggio per poter alzare immediatamente la randa nel malaugurato caso che il motore ci lasci?
Ciao, si dovrebbe giustamente fare e per evitare imbandi basta armare un elastico amovibile che parta da piede albero.In barca bisogna prevedere il futuro

Citazione:ghibli4 ha scritto:
Ma non e' buona abitudine incocciarla prima di lasciare l'ormeggio per poter alzare immediatamente la randa nel malaugurato caso che il motore ci lasci?