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Versione completa: regolazione del Code Zero
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Ma a livello di kg ma quanto tirate su questa povera drizza ??? Può tenere una puleggia da 1500kg come carico di lavoro...!!
sulla nostra barchetta abbiamo un Cz5 su bompresso di 1.6 mt e un genova ultra light 180% inferito, non è che con il genova stringiamo di più che con il code 0 e questo non ha ne hook ne drizze parancate ecc.. l'albero è sottile e 7/8, il code 0 armato in testa e murato su bompresso non controventato, nella bonaccia la catenaria non guasta anzi, la vela è più potente e la resistenza è la stessa o quasi.
poi penso che dipenda molto anche da vela e vela.

se vuoi fare angolo prova invece a non cazzare moltissimo la drizzae chiudere il punto di scotta all'interno.Wink

1500kg se li misuri sul winch in realtà sulla puleggia saranno 250.
Citazione:zankipal ha scritto:
sulla nostra barchetta abbiamo un Cz5 su bompresso di 1.6 mt e un genova ultra light 180% inferito, non è che con il genova stringiamo di più che con il code 0 e questo non ha ne hook ne drizze parancate ecc.. l'albero è sottile e 7/8, il code 0 armato in testa e murato su bompresso non controventato, nella bonaccia la catenaria non guasta anzi, la vela è più potente e la resistenza è la stessa o quasi.
poi penso che dipenda molto anche da vela e vela.

se vuoi fare angolo prova invece a non cazzare moltissimo la drizzae chiudere il punto di scotta all'interno.Wink

1500kg se li misuri sul winch in realtà sulla puleggia saranno 250.

Mmmmh.... catenaria + punto di scotta interno = risultante propulsiva laterale anziché avanti (no buono). DisapprovazioneWink
Anche se gli strumenti del vento ti dicono che stai facendo un buon angolo, in realtà stai scarrocciando alla grande.
ciao
Citazione:zankipal ha scritto:
sulla nostra barchetta abbiamo un Cz5 su bompresso di 1.6 mt e un genova ultra light 180% inferito, non è che con il genova stringiamo di più che con il code 0 e questo non ha ne hook ne drizze parancate ecc.. l'albero è sottile e 7/8, il code 0 armato in testa e murato su bompresso non controventato, nella bonaccia la catenaria non guasta anzi, la vela è più potente e la resistenza è la stessa o quasi.
poi penso che dipenda molto anche da vela e vela.

se vuoi fare angolo prova invece a non cazzare moltissimo la drizzae chiudere il punto di scotta all'interno.Wink

1500kg se li misuri sul winch in realtà sulla puleggia saranno 250.

Bè, ipotizzando per la puleggia un angolo di deflessione della drizza
di 120 gradi, per un carico di X sulla cima la puleggia sopporta un carico pari al 173% di X...
Citazione:mantonel ha scritto:
sembra strano ma questa vela e'piu'semplice a tirar su che a far funzionare correttamente, ma quando becchi la giusta regolazione e'un portento.

Credo che sia proprio questo il punto Wink

Sulle regolazioni c’è poco da aggiungere al fatto che il Code0 (o Drifter) va trattato come un Genova (o Genovone, se preferite Big GrinBig Grin), con la particolarità che, essendo autoportante, la drizza funge da strallo e il cimino in basso, tra le due ghinde, funge da drizza; cimino che io mi guardo bene dall’andare a regolare in navigazione, poiché mandare qualcuno a prua, significa perdere l’assetto ottimale faticosamente raggiunto (quando la barca riesce a partire...guai a chi si muove.... SmileSmile....e via così... TongueTongue).
Per il resto il punto di scotta va spostato (se possibile) in avanti/indietro come al solito in base all’andatura (avanti per scendere e indietro per stringere)

Sul funzionamento

Essendo una vela per venti leggeri è invece molto sensibile alle variazioni del vento apparente.
Così succede che mano a mano che si acquista velocità, l’apparente si sposta verso prua, obbligandoci a poggiare, fino a quando la velocità non inizia a calare, per cui occorre orzare per ridare pressione sulla vela (insomma, si procede a zig-zag Smiley39).
Ad esempio, con il mio Drifter, mi capita spesso di trovarmi di bolina stretta, rispetto all’apparente (6-7 nodi), ma quasi al traverso rispetto al reale (3-4 nodi), con velocità molto vicine a quest’ultimo (3-4 nodi).

Il fenomeno risulta evidente se ingaggi qualcuno sulla tua stessa rotta a salire, che, molto più lento di te, ti batte però sull’angolo, cosicché agli incroci vi trovate quasi sempre nella stessa posizione Occhio nero

È anche una vela molto sensibile alle variazioni di assetto (longitudinale e trasversale). Infatti può bastare l’ondina di un motoscafo o una distrazione del timoniere o qualcuno... che respiri un po’ troppo in fretta (maledetto!!).....che finisci per impiantarti e dover ricominciare tutto daccapo Occhio neroOcchio nero
A me sembra che solo Einstein abbia le ide chiare. Gli altri poche e ben confuse. Regolare una vela è un'oppppppinione.
Citazione:vento forza10 ha scritto:

Ad esempio, con il mio Drifter, mi capita spesso di trovarmi di bolina stretta, rispetto all’apparente (6-7 nodi), ma quasi al traverso rispetto al reale (3-4 nodi), con velocità molto vicine a quest’ultimo (3-4 nodi).

Il fenomeno risulta evidente se ingaggi qualcuno sulla tua stessa rotta a salire, che, molto più lento di te, ti batte però sull’angolo, cosicché agli incroci vi trovate quasi sempre nella stessa posizione Occhio nero

C'è qualcosa che non torna, se tu fai 3/4 nodi di velocità e sei molto più veloce di lui, è vero che l'apparente si sposta sul naso e ti costringe a poggiare, ma è anche vero che quello che avanza molto lentamente (1/2 nodi) scarroccia anche molto più di te e rimane tanto ma tanto indietro Wink
ciao
Citazione:shabrumi ha scritto:
Citazione:zankipal ha scritto:
sulla nostra barchetta abbiamo un Cz5 su bompresso di 1.6 mt e un genova ultra light 180% inferito, non è che con il genova stringiamo di più che con il code 0 e questo non ha ne hook ne drizze parancate ecc.. l'albero è sottile e 7/8, il code 0 armato in testa e murato su bompresso non controventato, nella bonaccia la catenaria non guasta anzi, la vela è più potente e la resistenza è la stessa o quasi.
poi penso che dipenda molto anche da vela e vela.

se vuoi fare angolo prova invece a non cazzare moltissimo la drizzae chiudere il punto di scotta all'interno.Wink

1500kg se li misuri sul winch in realtà sulla puleggia saranno 250.

Bè, ipotizzando per la puleggia un angolo di deflessione della drizza
di 120 gradi, per un carico di X sulla cima la puleggia sopporta un carico pari al 173% di X...
Anche su barche molto grandi non è la puleggia ad andare in crisi ma il sistema che è troppo elastico per essere cazzato quanto serve, su barche fino a 45' il problema non esiste.

@ Eintain, quando ci sono le condizioni per il code 0, l'importante è muoversi, e lo sbandamento lo provochi con l'equipaggio sottovento, per una volta prova a dimenticarti la teoria e sperimenta la pratica e vedrai che mi dai ragione.Wink non ho detto lasco completamente hè.
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la freccia rossa è l'attacco del code 0, la blu del gennaker/spi
Citazione:zankipal ha scritto:


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la freccia rossa è l'attacco del code 0, la blu del gennaker/spi
ma ti hanno rubato il trasto randa??
azz che cabina grande haiCoolCoolCool
Big Grin era in fase di allestimento!
non ci vado mica in ferie 42
Citazione:zankipal ha scritto:
Big Grin era in fase di allestimento!
non ci vado mica in ferie 42
ah ecco, mi chiedevo dove hai trovato un paio di Hulk per le drizze e la genova
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:vento forza10 ha scritto:

Ad esempio, con il mio Drifter, mi capita spesso di trovarmi di bolina stretta, rispetto all’apparente (6-7 nodi), ma quasi al traverso rispetto al reale (3-4 nodi), con velocità molto vicine a quest’ultimo (3-4 nodi).

Il fenomeno risulta evidente se ingaggi qualcuno sulla tua stessa rotta a salire, che, molto più lento di te, ti batte però sull’angolo, cosicché agli incroci vi trovate quasi sempre nella stessa posizione Occhio nero

C'è qualcosa che non torna, se tu fai 3/4 nodi di velocità e sei molto più veloce di lui, è vero che l'apparente si sposta sul naso e ti costringe a poggiare, ma è anche vero che quello che avanza molto lentamente (1/2 nodi) scarroccia anche molto più di te e rimane tanto ma tanto indietro Wink
ciao

Bè, un risultato velico dipende dalla combinazione di tanti, e forse infiniti Wink, fattori, alcuni (quelli prevalenti) che hanno favorito il risultato e altri (quelli minoritari) che lo hanno contrastato.

Altrimenti dovremmo affermare categoricamente che è impossibile per una barca piccola andare più veloce di una barca più grande.
Eppure a volte non è così [:39], perché la velocità non dipende solo dalla lunghezza al galleggiamento, ma anche dalla forma dello scafo, dal rapporto dislocamento/piano velico, dall'armo, dalla forma e dal materiale delle vele, dal manico dell'equipaggio, dalle condizioni meteo marine, ecc. ecc.

Solo analizzando il fenomeno nel suo complesso è possibile dare una spiegazione tecnico/ scientifica obiettiva e indiscutibile di quello che accade.

Così si può scoprire 4242 che , in certe circostanze, se è vero che la barca lenta perde qualche grado in scarroccio rispetto alla barca più veloce, è altrettanto vero TongueTongue che la sua possibilità di navigare con un angolo (reale) più stretto dell'altra la compensa non solo rispetto al maggiore scarroccio ma anche alla minore velocità.
Insomma, una è lenta, scarroccia e perde tutto quello che vuoi.... ma piano piano risale il vento Tongue.
L’altra invece, che con il suo Code0 all’ultima moda Cool fila come un missile e privilegia solo la velocità... alla fine si ritrova a fare bordi piatti 42

Altrimenti usciamo dal campo tecnico per entrare in quello delle opppppinioni Big GrinBig Grin, dove non esiste una sola verità, ma esistono tante verità quanti sono gli opinionisti che esprimono i loro (discutibili) punti di vista.

Wink
La butto là così...Abbiamo un esempio estremo nelle regate inshore dei Volvo 70, dell'ultima edizione.Spesso si scontravano con ventarelli leggeri, in bolina, alcuni con fiocco ed altri col code...Fino ad una certa intensità quelli col code erano avanti.
ritornando alla regolazione del Code 0, moda o non moda, drizza ben cazzata, punto di scotta basso con un paranchetto - quando mi e'riuscito di ben regolare la barca avanzava laddove era possibile solo a motore e stringendo piu'che decorosamente. Quando si fa'velocita', di riffa o di raffa si guadagna acqua.
Citazione:zankipal ha scritto:


@ Eintain, quando ci sono le condizioni per il code 0, l'importante è muoversi, e lo sbandamento lo provochi con l'equipaggio sottovento, per una volta prova a dimenticarti la teoria e sperimenta la pratica e vedrai che mi dai ragione.Wink non ho detto lasco completamente hè.

Zanki, bel mostriciattolo. Wink
Sopra si parlava di stringere con 4/6 nodi reali, con apparente che può andare da ca 7,5 a quasi 11 nodi; se ritieni che in queste condizioni non si debba ben cazzare la drizza allora penso che bullo abbia colpito ancora. Quando invece, e l'ho scritto anche sopra, si parla di 1/2/3 nodi reali, allora concordo con te non serva stracazzare, anche perché, in queste condizioni, il vento non ha la forza di farmi scadere la vela sottovento.
ciao
42
Citazione:vento forza10 ha scritto:


Bè, un risultato velico dipende dalla combinazione di tanti, e forse infiniti Wink, fattori, alcuni (quelli prevalenti) che hanno favorito il risultato e altri (quelli minoritari) che lo hanno contrastato.

Altrimenti dovremmo affermare categoricamente che è impossibile per una barca piccola andare più veloce di una barca più grande.
Eppure a volte non è così [:39], perché la velocità non dipende solo dalla lunghezza al galleggiamento, ma anche dalla forma dello scafo, dal rapporto dislocamento/piano velico, dall'armo, dalla forma e dal materiale delle vele, dal manico dell'equipaggio, dalle condizioni meteo marine, ecc. ecc.

Parlando di barche dislocanti, se c'è vento sufficiente per far sì che la barca più lunga al galleggiamento raggiunga la sua velocità critica, andrà sempre più forte di una che ce l'ha più corto (sempre in condizioni dinamiche); con poca aria invece, la piccola ha buon gioco, poiché con quel vento lei può esprimersi al massimo, mentre la grande ha bisogno di più aria per farlo. Il confine limite è difficile da stabilirsi, perché come dici tu, entrano in gioco infinite variabili.
ciao
Montanel hai una barca da crociera pesante, non fai regate. Perchè questo genoa rollabile, senza strallo, non si sarebbe potuto farlo più robusto, da tenere su anche se il vento rinforza e c'è un pò di onda. Avresti perso qualche decimo con vento debolissimo ma avresti aumento l'utilizzo della vela. Col velaio si può parlare, discutere. non è facile fare una vela di questo genere perchè bisogna calcolare bene l'enevitabile catenaria.
Citazione:bullo ha scritto:
Montanel hai una barca da crociera pesante, non fai regate. Perchè questo genoa rollabile, senza strallo, non si sarebbe potuto farlo più robusto, da tenere su anche se il vento rinforza e c'è un pò di onda. Avresti perso qualche decimo con vento debolissimo ma avresti aumento l'utilizzo della vela. Col velaio si può parlare, discutere. non è facile fare una vela di questo genere perchè bisogna calcolare bene l'enevitabile catenaria.

Bullo mi piaci anche quando fai le domande.
Giustamente lo chiami grande genoa rollabile.
In passato ho avuto grandi genoa veri, rollabili e non, ma piu'pesanti di un code zero.
Ebbene, quando il vento era leggero le prestazioni erano quasi accettabili, ma data la pesantezza della vela non si arrivava certo a creare l'apparente di un leggerissimo code zero. Non appena il vento rinforzava, la barca sbandava eccessivamente e metteva la falchetta in acqua senza allelerare. Rollando...diventava uno schifo.
Con il code zero, una barca pesante (in condizioni di vento debole e mare piatto) accelera velocemente e da grande soddisfazione. Tutto qui. Non dovendo e non volendo fare regate, con un 106% vando benissimo con onda e vento sopra i 7-8 kn.
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