Citazione:straorza ha scritto:
claupic i signori che hai citato lasciavano si la barca , ma con 3 ancore appennellate e calumi da oltre 100 metri ... lp'ancoraggio è una cosa da effettuarsi sempre con accuratezza ed infatti anche moitessier quando ha ancorato ' alla charterista ' non tenendo in debito conto la meteo e con calumo ridicolo si è trovato il jhoshua scaraventato a terra ... ( con gran sconcerto del suo ospite )
Certo, straorza, l'ancoraggio deve sempre essere eseguito alla perfezione (a prescindere dal fatto di scendere a terra). Ma questo a mio parere è un discorso diverso. Semmai possiamo dire che, se le condizioni di affollamento della rada non consentissero un ancoraggio sicuro, allora è opportuno evitare di scendere a terra (o meglio ancora scegliere un altro ancoraggio)
Italia: troppe leggi che nessuno fa rispettare, salvo sporadiche volte in cui uno sfigato paga per tutti
Paesi un pò più civili, poche leggi fatte rispettare....
il comandante è resposabile di imbarcazione equipaggio e verso i terzi....
basta applicare questo principio, lascia la barca dove vuoi e come vuoi, anzi fai quello che vuoi nel rispetto delle regole, se sbagli ti 'mazzuolo'
a questo dovrebbero servire i controlli
ma questo principio funziona dove per esempio non ci sono le dotazioni di sicurezza obbligatorie, ma ne hanno più che da noi per iniziativa personale....
Citazione:mhuir ha scritto:
Italia: troppe leggi che nessuno fa rispettare, salvo sporadiche volte in cui uno sfigato paga per tutti
Paesi un pò più civili, poche leggi fatte rispettare....
il comandante è resposabile di imbarcazione equipaggio e verso i terzi....
basta applicare questo principio, lascia la barca dove vuoi e come vuoi, anzi fai quello che vuoi nel rispetto delle regole, se sbagli ti 'mazzuolo'
a questo dovrebbero servire i controlli
ma questo principio funziona dove per esempio non ci sono le dotazioni di sicurezza obbligatorie, ma ne hanno più che da noi per iniziativa personale....
Su questo hai ragione. Ma affidarsi alle sole azioni di danni sarebbe socialmente inaccettabile. Qui si tratta di tutelare la sicurezza e l'autorita' di Porto Azzurro in ragione della particolare situazione della zona avranno ritenuto opportuno imporre una norma di quel tipo. Probabilmente sulla base di qualcosa che si e' verificato con una certa frequenza.
Poi, una domanda: se qualche barca entrasse con la prua nella fiancata della tua perche' in quel momento l'armatore e l'armatrice sono andati a far fare pipi' al canarino fra le fresche frasche, saresti soddisfatto di avere come strumento una bella azione civile per danni o avresti rimpianto qualche bel divieto fatto preventivamente ma odiosamente rispettare?
carissimi, un esempio, una domanda e un paio di riflessioni:
zona caraibi....alla fonda davanti a Saint Barth....si sa l'aliseo in questa stagione è molto costante (diciamo dai 20 ai 25 nodi da est) ma quando arriva un groppo (e ne arrivano in media 4 al giorno) arriva anche a 30 e più nodi e gira un poco
Saint Barth per chi non c'è stato è un porto dove la risacca non è un'opinione ma una dura realtà (sinceramente è di gran lunga preferibile stare all'ancora o alla boa piuttosto che stare a far danni in banchina)
Arriviamo con un cat di 40 piedi...boe non ce ne sono più...diamo fondo 50 metri di catena del 10 su una Delta da 16 kg...catena ben stesa, dritta come un fuso, ancora affondata nella sabbia, ben affrancati dalle altre barche alla fonda
dopo 2 ore e 2 groppi in cui la barca non si è mossa di un millimetro sono sceso tranquillo per qualche ora e UDITE UDITE ho perso di vista la barca. Ho sbagliato? (naturalmente al mio ritorno la barca era proprio dove l'avevo lasciata)
E non ditemi che avreste fatto così anche voi solo se foste stati alla boa anzichè all'ancora...proprio il giorno prima avevo visto un bel 50 piedi spagnolo andarsene a spasso da solo dopo che la linea di ormeggio alla boa aveva ceduto....
e se invece foste stati in un porto greco, dove è risaputo non esistono corpi morti, che facevate sorvegliavate l'ancora anche quando siete in banchina?
sul fatto di dormire con un occhio solo sono d'accordo, specie se c'è vento, ma credo che potreste aver aperto tutti e due gli occhi e anche le orecchie e non sentire nulla se si rompe un anello della catena o il gambetto a cui è fissata l'ancora....e succede eccome se succede
infine sui vostri begli allarmi che si basano sulla rilevazione del GPS (supponendo che questo sia precisissimo cosa che non è...e a volte bastano 20 metri): certo aiutano, ma se il vento gira anche solo di 45 gradi, con un calumo di 50 metri, vi siete spostati di 40 metri...
che dice in questo caso il GPS?
pulcio
Mi sembra assurdo pensare che sia messa in pericolo la sicurezza propria ed altrui semplicemente lasciando una barca alla ruota in una rada protetta, con meteo ottimo ed ancoraggio fatto a dovere su fondo ottimo (tra l'altro niente di complicato con le condizioni descritte sopra, basta seguire le poche regole descritte sul libricino della patente nautica... cosa che sicuramente non hanno fatto gli skipper delle barche che spesso si vedono andare a zonzo per le rade).
Veramente non riesco a capire cosa ci sia di male nel visitare un paesino o una spiaggia... mi sembra che per molti la discussione da seguire sia quella sul 'velista figo'. Non è da figo rimanere a bordo della propria barca per 20 giorni continuativi senza toccare terra se non per validi motivi, penso bensì che sia un comportamento da insano di mente... e, se lo facessi io, probabilmente lo penserebbero anche mia moglie e mia figlia di 7 mesi che mi manderebbero a cacare con una mano alzata e saltellando sul posto!
Ma forse sono solo uno sfigato!
concordo assolutamente Pendolo,
e in merito alla Assicurazione copio e incollo quanto detto da Tancredi:
la garanzia che si occupa dell'imbarcazione nella rada si chiama 'acque non protette'. La riporto: la garanzia è operante - salvo quanto espressamente derogato per iscritto - esclusivamente:
1. quando l’unità da diporto sia utilizzata esclusivamente per la navigazione da diporto dalla quale esuli il fine di lucro;
2. entro i seguenti limiti geografici:
• in acqua: nel Mar Mediterraneo fra lo Stretto di Gibilterra, lo Stretto dei Dardanelli e l’imboccatura mediterranea del Canale di Suez, nonché nelle acque interne dei Paesi Europei;
• a terra: nei Paesi bagnati dalle predette acque, sia marine che interne.
3. durante
• la navigazione o la giacenza in acqua, con persone a bordo;
• la giacenza in acqua senza persone a bordo:
- in porto o altro approdo, a pagamento, autorizzato dalla autorità preposte;
- in acque marine, diverse da quelle indicate al punto precedente, nelle sole ore diurne, con previsioni meteo buone;
Quest'ulitma è la garanzia; alcune compagnie ampliano la durata alla ore 24.00 limitando però il concetto di rada ai tre quadranti; qui non si fa riferimento ai quadranti e pertanto l'imbarcazione può essere lasciata incustodita dall'alba al tramonto anche davanti il lungomare di Rimini.
Pertanto se lascio l'imbarcazione incustodita in una rada o altrove nelle ore che vanno dopo il tramonto all'alba non sono coperto e basta aldilà che vi sia colpa grave o meno.Questo perchè viene stabilito e scritto in polizza.
Perchè si parla 'di notte'; pecè la notte non certo facilita le eventuali operazioni di salvataggio o riparazione o altro; è più difficile porre rimedio di notte che di giorno quando la visibilità è migliore e in genere tutte le circostanze sono più favorevoli; poi può succedere che una nottata sia migliore di una giornata ma si parla ovviamente non di eccezioni ma di regola.
Se poi con la piatta totale per sfiga mi si rompe il grillo e la barca va addosso a un altra l'assicurazione, proprio perchè è sfiga paga; attenzione però alle condizioni delle parti; se esse sono visibilmente vecchie e in cattive condizioni bisognerebbe o cambiarle o ripararle; questo vale per tutta l'imbarcazione che deve essere in uno stato buono; ma questo in primis per la propria sicurezza che pr l'assicurazione!!!
In quest'ultimo caso, RCterzi, l'assicurazione paga il terzo e potrebbe rivalersi sull'assicurato avanzando la pretesa che l'imbarcazione o parte di essa era in cattivo stato di manutenzione.
Infine ricordatevi che l'onere della prova spetta sempre all'assicurazione. Pertanto se un sinistro avviene di notte con nessuno a bordo deve essere l'assicurazione che lo dimostra soprattutto se l'assicurato sostiene che è avvenuto di iorno o un pò prima del tramonto con persone a bordo
Citazione:straorza ha scritto:
....basterebbe abbisciare 2/3 metri di catena dopo che l'ancoraggio è stato fissato al primo segnale di araggio da parte dell'ancora la catena viene trascinata da questa facendo un rumore d'inferno nottetempo in grado di svegliare un morto
Ciao Straorza, mi potresti spiegare questa procedura???
Grazie!!!
Mi pareva che il punto della discussione fossero le ordinanze della Capitaneria che vietano di lasciare la barca alla fonda senza nessuno a bordo. In particolare quella di Porto Azzurro.
Dove non c'e' divieto e' tutto lecito e chi deve governare i comportamenti e' la diligenza del buon marinaio. Ma se c'e' un divieto e si verifica un sinistro in violazione dello stesso, mi spiace dover dire che nessuna assicurazione paghera' MAI. Ne' si potranno addurre a propria scusa argomenti pur importanti come la pipi' del cane.
esatto...proprio per questo trovo questa ordinanza assurda
Citazione:Italia: troppe leggi che nessuno fa rispettare, salvo sporadiche volte in cui uno sfigato paga per tutti
Paesi un pò più civili, poche leggi fatte rispettare.....
il comandante è resposabile di imbarcazione equipaggio e verso i terzi....
Il Comandante dovrebbe essere in grado di stabilire se sia sicuro lasciare la barca incustodita. Questo implica come minimo saper ancorare e saper valutare le condizioni meteo.
Fatto questo, se si è deciso in tal senso, si dovrebbe poter scendere a terra.
Se il problema è l'eventuale sconsideratezza dei comandanti di altre barche, purtoppo nessuna ordinanza potrà porvi rimedio: per definizione lo sconsiderato non legge le ordinanze e comunque non se ne cura. Ed è comunque pericoloso anche quando è a bordo.
Se abbiamo dubbi sulla tenuta della linea di ancoraggio, sui capricci del vento, sulle evoluzioni delle barche vicino e sulle capacità dei rispettivi armatori, automaticamente le nostre valutazioni ci porteranno a restare di guardia.
...a meno che non siamo proprio noi, gli sconsiderati dai quali tutti devono difendersi
ma in questo caso non staremmo certo qui a parlarne
La vita dello sconsiderato è moooolto più semplice
Citazione:mikael ha scritto:
di solito in rada,stò in rada!
non mi passa per l'anticamera scendere in paese per lo shopping...
capisco che non tutti siamo uguali,ma noi velisti siamo più uguali di altri,
le responsabilità non ci lasciano mai..
se ho voglia di passeggiare o cenare,chiedo di sostare al benzinaro(chiuso,ovviamente)
altrimenti mando il resto dell'equipaggio,anche da solo è sempre una goduria...
assolutamente così anch'io
Evidentemente le ordinanze vengono emesse nei casi in cui certi comportamenti possono costituire pericoli per la navigazione. In partcolare dove c'e' via vai di traghetti o di navi e affollamento di diportisti, per definizione e mediamente poco esperti di arte marinaresca e normative attinenti. Un provvedimento avente forza cogente non puo' tener conto di tutte le esigenze possibili ma solo degli interessi superiori. Cosi' ove vi siano situazioni di pericolo il sano desiderio di ammirare un tramonto o di far fare la pipi' al cane passa in secondo piano. Altrettanto, non ci si puo' affidare solo alla capacita' marinaresca sempre mediamente intesa, perche' anche questa e' un'oppppinione.
Anni fa con Alex Carozzo sulle cui doti e capacita' marinare nessuno puo' sollevare dubbi, ci mettemmo all'ancora davanti al marina di Porto Ottiolu ancora in costruzione. Poi scendemmo a terra fino agli uffici per chiedere quando il porto avrebbe aperto. Dopo un po' arrivarono degli operai trafelati annunziando che la barca stava urtando contro gli scogli.
Scendemmo di volata ed in effetti l'ancora, a dispetto dell'arte marinaresca profusa nella manovra, aveva mollato e la barca picchiava con la chiglia contro il fondo con un lamento che ho ancora nelle orecchie. Per fortuna danni zero.
Ma solo fossimo andati a fare un giro nell'interno non so' come sarebbe finita.
Questo per dire che eleggere come criterio solo il senso di responsabilita' del Comandante puo' non essere sufficiente. Specie in zone di traffico ed affollamento.
Citazione:fabiseb ha scritto:
Riguardo allo scendere a terra in generale: ue, ma mica si scende solo per fare shopping o andare al ristorante, navigare è bello ma uno degli scopi dovrebbe essere visitare posti nuovi, e non sempre c'è un porto. Nel caso di ciurma numerosa si possono fare i turni, ma quando si è in due , eseguendo un buon ancoraggio, che a volte è più sicuro di n gavitello, non ci vedo nulla di strano.
Temevo di essere l'unico a vederla cosi'...
se l'ordinanza è stata fatta per quelli che lasciavano la barca all'ancora per mesi e per questo impone di restare in barca anche a quelli che l'avrebbero lasciata per qualche ora è ENORMEMENTE ASSURDA
Scusate, ma di quale ordinanza si sta parlando?
Numero e anno per favore...
Comunque sono andato a vedere le ordinanze emesse da Compamare Portoferraio e non ho trovato nulla... Eppure sul sito dovrebbe esserci tutto... Ma queste ordinanze esistono? Vale anche per Porto Azzurro?
Questo é un estratto del regolamento portuale di Portoferraio... Quello che riguarda Porto Azzurro é simile e non parla di divieti di lasciare la barca incustodita in rada... Boh... Non capisco.
ARTICOLO 4
(Soste ed ancoraggi)
La sosta e l’ancoraggio di navi ed imbarcazioni nelle acque della rada sono consentiti, evitando per quanto possibile di interessare:
a) le zone in cui è consentita l’attività di pesca di cui all’articolo 3;
b) gli specchi acquei interessati dalla manovra delle unità provenienti/dirette ai pontili, al deposito costiero Elbana Petroli, agli ormeggi Sales ed Enel, nonché agli ormeggi dei cantieri,
con il divieto assoluto di occupare, anche con la sola proiezione, il canale di accesso come precedentemente individuato.
• Unità da diporto
Ove la sosta e l’ancoraggio sono consentiti, le unità da diporto dovranno rispettare scrupolosamente:
a) le prescrizioni dettate dalla vigente Ordinanza balneare e dell’Ordinanza recante la disciplina dei limiti di navigazione dalla costa delle unità da diporto;
b) tutte le norme in materia di sicurezza della navigazione, con particolare attenzione a quelle fissate per prevenire gli abbordi in mare;
c) la normativa vigente in materia di diporto;
pertanto, in particolare, in caso di avverse condizioni meteomarine, le unità da diporto dovranno opportunamente ridossare con la massima tempestività debitamente armate con equipaggio al completo, se non ormeggiate a banchina ove consentito e/o previsto per le citate unità.
Bravo Crotalus, era proprio qui che volevo arrivare!
A Portoferraio e in tutta l'Elba NON E' VIETATO LASCIARE LA BARCA SOLA, a meno di avverse condizioni atmosferiche, ma allora si torna al discorso della (ir)responsabilità del comandante che lascia sola una barca all'ancora con tempaccio...
Solo che periodicamente rispunta fuori questa storia del divieto, ma nessuno mai va a vedersi cosa dicono effettivamente le ordinanze.
A proposito, in rada a Portoferraio col maltempo la CP gira effettivamente a controllare se c'è gente a bordo, visto più volte coi miei occhi
Citazione:crotalus ha scritto:
Questo é un estratto del regolamento portuale di Portoferraio... Quello che riguarda Porto Azzurro é simile e non parla di divieti di lasciare la barca incustodita in rada... Boh... Non capisco.
ARTICOLO 4
(Soste ed ancoraggi)
La sosta e l’ancoraggio di navi ed imbarcazioni nelle acque della rada sono consentiti, evitando per quanto possibile di interessare:
a) le zone in cui è consentita l’attività di pesca di cui all’articolo 3;
b) gli specchi acquei interessati dalla manovra delle unità provenienti/dirette ai pontili, al deposito costiero Elbana Petroli, agli ormeggi Sales ed Enel, nonché agli ormeggi dei cantieri,
con il divieto assoluto di occupare, anche con la sola proiezione, il canale di accesso come precedentemente individuato.
• Unità da diporto
Ove la sosta e l’ancoraggio sono consentiti, le unità da diporto dovranno rispettare scrupolosamente:
a) le prescrizioni dettate dalla vigente Ordinanza balneare e dell’Ordinanza recante la disciplina dei limiti di navigazione dalla costa delle unità da diporto;
b) tutte le norme in materia di sicurezza della navigazione, con particolare attenzione a quelle fissate per prevenire gli abbordi in mare;
c) la normativa vigente in materia di diporto;
pertanto, in particolare, in caso di avverse condizioni meteomarine, le unità da diporto dovranno opportunamente ridossare con la massima tempestività debitamente armate con equipaggio al completo, se non ormeggiate a banchina ove consentito e/o previsto per le citate unità.
ecco quella di Porto Azzurro è la n11 del 2006
Articolo 12
(Disciplina della rada)
Esclusa l’area adiacente al porto di cui al precedente articolo, le acque ad ovest della congiungente tra Capo Principessa e Punta S. Vicenzo costituiscono le acque della rada di Porto Azzurro, meglio individuate nell’allegato stralcio planimetrico che fa parte integrante della presente Ordinanza.
Le unità in rada, in caso di avverse condizioni meteomarine, dovranno opportunamente ridossare armate con equipaggio al completo
ad occhio e croce vale solo per condizioni meteomarine avverse...
per cui chi è sicuro e tranquillo del proprio ancoraggio SE NE ASSUME LA PIENA RESPONSABILITA' e può lasciare la barca all'ancora (in caso di condizioni meteomarine NON avverse)
Citazione:pulcio ha scritto:
ecco quella di Porto Azzurro è la n11 del 2006
Articolo 12
(Disciplina della rada)
Esclusa l’area adiacente al porto di cui al precedente articolo, le acque ad ovest della congiungente tra Capo Principessa e Punta S. Vicenzo costituiscono le acque della rada di Porto Azzurro, meglio individuate nell’allegato stralcio planimetrico che fa parte integrante della presente Ordinanza.
Le unità in rada, in caso di avverse condizioni meteomarine, dovranno opportunamente ridossare armate con equipaggio al completo
ad occhio e croce vale solo per condizioni meteomarine avverse...
per cui chi è sicuro e tranquillo del proprio ancoraggio SE NE ASSUME LA PIENA RESPONSABILITA' e può lasciare la barca all'ancora (in caso di condizioni meteomarine NON avverse)
Questo mi pare sacrosanto!
Ma io sono proprio demente... dove trovate le ordinanze da consultare?
Intanto grazie a tutti e BV