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Versione completa: si incattivisce scotta rollafiocco
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Citazione:Moby Dick ha scritto:
Mi pare che la falchetta sia di alluminio, se è così non hai problemi. Piuttosto mi sembra un rallafiocco sotto dimensionato, in particolare l'altezza del tamburo mi sembra scarsa e questo potrebbe creare una sovrapposizione disordinata delle spire.
A proposito di rollafiocchi vi racconto un episodio che forse a qualcuno può tornare utile. Io ho un furlex o meglio avevo, ovviamente sottodimensionato per problemi di risparmio da parte del cantiere.
Un giorno d'ottobre sono partito da Salivoli con un libeccio forza 7 per andare a Procchio. Ho aperto solo un pò di genoa e nel canale di Piombino, mano a mano che il vento rinforzava, chiudevo un pò di genoa. Al traverso dell'isola dei Topi mi sono accorto che lo scottino era arrivato a fine corsa e non ho più insistito, tanto erano rimasti pochi metri di tela che mi tornavano utili. Tutto ad un tratto, subito dopo capo Vita uno schiocco e il genoa si è aperto tutto di colpo, 65 mq di tela. Con il vento a 35 kn e la scotta mollata l'effetto bandiera del genoa minacciava di farmi disalberare, ho messo la prua al vento, autopilota (ero solo), motore al minimo e ho mollato la drizza. La prua però aveva girato e il genoa è andato a finire in acqua. Ho provato a tirarlo su ma non ce la facevo perché pieno d'acqua. Mi è venuto allora l'istinto di mettere la marcia indietro al minimo e piano piano, la barca girando su se stessa e allontanadosi dalla riva, ha svolto in avanti il genoa. Alleggerito dell'acqua ce lo fatta a tirarlo su e a fissarlo sulle draglie. Mio figlio mi ha poi portato il secondo genoa che gentilmente gli ormeggiatori della Darsena mi hanno buttato a bordo con il gommone. A poi rischindo di rimanere a Portoferraio perché le navi per il vento avevano sospeso il servizio. Alle 22 sono arrivato nel golfo di Procchio.
Che cosa era successo? Il furlex, con la mania del rollafiocco smontabile per le regare, ha il tamburo formato da due mezze ganasce di plastica che si accoppiano con due linquette pure di plastica. Non erano rimaste spire e un aumento della trazione dello scottino causato da una raffica di vento sui pochi metri quadri di tela che erano rimasti, ha provocato la rottura delle linguette, l'esplosione del tambuto e l'apertura del genoa. Fortuna che il fatto è avvenuto dopo capo della Vita, quasi a ridosso di Montegrosso, dove cera vento ma non mare; se succedeva nel canale rischiavo di perdere la barca, sicuramente la vela.
Dopo il fatto ho trasformato il rollafiocco mettendo un taburo formato da due ganasce in acciaio inox tenute insieme da spire sempre in acciao inox, togliedo di mezzo la parte chiusa e trasformandolo in sostanza in un Proful che per me rimane il migliore rollafiocco in commercio.
Attenzione quelli che hanno il Furlex, assicuratevi che anche con tanto vento rimangano almeno un paio di spire sul tamburo. Dice che questa avvertenza è contenuta nel manuale del Furlex ma io sinceramente non l'avevo letta.
non è un problema del furlex, ma di tutti i rollafiocchi; Non è il nodo di arresto alla fine della cima di comando dell' avvolgifiocco che deve far tenuta, ma le prime 4 o 5 spire. Pertanto assicuratevi SEMPRE, e specialmente ogni volta che cambiate vela, che i giri di cima contenuti nel tamburo siano sufficenti a chiudere la vela anche avvolgendola molto stretta come succede quando c'è vento forte.
Grazie del consiglio, Sailor13. Lo farò di sicuro.
BV
er quello che riguarda le spire ,mi avevano avvisato e penso ( spero) di stare tranquillo...per il bozzello ...vedro' di inventarmi qualcosa per avanzarlo e rendere l angolo di 90 circa...grazie ancora a tutti!
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