I Forum di Amici della Vela

Versione completa: quante volte avete beccato sopra i 30 nodi?
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Primi di ottobre 2009, a Pescara. intorno alle 17 arriva un colpo che entra oltrepassando i 70 Kn e non scende sotto i 50 per le prime tre ore. Pioggia a dirotto che rendeva tutto scivoloso e quindi pericoloso. Quando mia moglie, spaventata, mi ha detto 'ci sono dei rumoracci, va a vedere!' mi sono fatto coraggio e sono uscito.
Dove? Fuori al terrazzo: CHE PAURA!!!
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Qui in Adriatico spesso. Pero' ricorda che non e' l'intensita' del vento che conta ma il mare che ti alza. Wink
Fetch appunto.
I 30 kn in se dicono molto dicono niente.
Se sei con un 25 piedi urlano, se sei con un 70 miagolano, se sei di bolina rompono, se sei al lasco godono.
30kn sono un oppppinione.

Dal canto mio con 30kn e più fissi al lasco penso di aver fatto una delle più belle navigate della mia vita. 2 giorni e 2 notti con onde ripide, fortunatamente mai più viste tali in un tratto di mare che a detta di molti é tra i più tosti al mondo. il capo della vela, non a caso.
C'è da dire che il mezzo viaggiava sugli 11kn di media, quindi l'apparente era vento fresco. Come dice il cinghia, il vento é niente, é il mare che t'impegna.
Maracaibo, vento forza nove, zan zan Big Grin
golfo di squillace.... sempre sopra ai 40 nodi....
da rovigno a chioggia ... al terzo giorno di bora decido di partire,
il meteo diceva 20 nodi... ( aveva sbagliato ) ma il problema sono le onde...
a lussino quest'anno ho preso sui trenta ma non vi era granche' di onda,
terzarollato ed e' stato molto bello
Leggendo questi post mi sono fatto un’idea che trovarsi in condizioni “proibitive” sia un fatto abbastanza frequente e comunque scontato. E’ curioso che invece a me, in totale controtendenza, è capitato rarissime volte. Ho frequentato il mare adriatico (Croazia), il tirreno (Sardegna-Elba-Ponza), lo ionio (Corfù e dintorni), laghi vari, facendo un rapido e molto approssimativo calcolo avrò percorso da quando vado in barca almeno 10.000 miglia, trascorrendoci almeno 800 giorni complessivamente, eppure…
La maggior parte di queste esperienze (in realtà quelle che fanno i numeri) erano rappresentate da crociere costiere di molti giorni. Nel farle avevo una barca di circa otto metri strutturalmente molto leggera (carrellabile) e con equipaggio famigliare (anche bambini piccoli). Se avessi dovuto affrontare situazioni come quelle descritte sarebbero stati dolori veri. Certo qualche volta ci sono state condizioni estreme per la mia barca ma non saprei valutarne l’effettiva entità perché privo di strumenti per farlo. E’ capitato anche in un paio di regate all’inizio degli anni '90, ma li c’era in gioco il proprio orgoglio e la famiglia …stava a casa. Comunque mai condizioni che definirei drammatiche. Ora questo può essere dipeso dalla mia grande prudenza o dal fattore fortuna, non so. Certo è che ho sempre assolutamente voluto evitarlo per non rovinarmi le vacanze o peggio. Non mi considero per questo un grande marinaio ma la cosa non mi turba più di tanto, anzi rafforza la convinzione del mio modo di interpretare la vita in barca che per me deve essere soprattutto spensieratezza, tranquillità, evasione rilassata, contatto 'meditativo' con la natura, etc. Ora detto questo spero di non essermi portato sfiga, però adesso ho una barca di 6000 Kg...[:102]
embhè che saranno sti 30 kn ... a marzo dell'anno scorso mi sono preso raffiche di bora a 90 nodi nel vallone di muggia ... tremava tutto, c'era un rimbombo assordante, fischiava ogni cosa.
Ero seduto sul divano di casa a guardare la tv Big GrinSmiley14
Citazione:Palmitos way ha scritto:
Primi di ottobre 2009, a Pescara. intorno alle 17 arriva un colpo che entra oltrepassando i 70 Kn e non scende sotto i 50 per le prime tre ore. Pioggia a dirotto che rendeva tutto scivoloso e quindi pericoloso. Quando mia moglie, spaventata, mi ha detto 'ci sono dei rumoracci, va a vedere!' mi sono fatto coraggio e sono uscito.
Dove? Fuori al terrazzo: CHE PAURA!!!
e io ero a mettere in sicurezza le barche al circolo...un laser ha fatto un volo, dico VOLO, di 20 metri e ha tranciato una sartia ad un tridente: si è sollevato da terra di un metro almeno...

mezzo OT:per fortuna la mia barca è legata con due mattoni insabbiati a un metro di profondità, non si è mossa di un cm....e la gente prendeva per il c.lo quando scavavo la fossa sotto al sole facendo una fatica bestiale...
Citazione:ADL ha scritto:
Citazione:Palmitos way ha scritto:
Primi di ottobre 2009, a Pescara. intorno alle 17 arriva un colpo che entra oltrepassando i 70 Kn...
e io ero a mettere in sicurezza le barche al circolo...un laser ha fatto un volo, dico VOLO, di 20 metri...

A Ortona la scena era apocalittica: quattro barche di oltre 10 m. affondate nel porto, usciva dall'acqua solo la testa degli alberi; ondate che passavano da parte a parte il molo e noi lì sotto a cercare di salvare le nostre barche; pioggia a non finire, freddo e buio; in acqua solo i piloti del porto, con lampeggianti accesi, a controllare se qualche barca si disormeggiava... no comment!!.
Non credo di andare OT quando racconto queste cose; credo piuttosto che siano elementi eloquenti ed utili a capire l'atmosfera dei 70 kn.... a terra! Forse tra gli Amici c'è chi può raccontarla vista dal mare, ma è certo che, almeno qui da noi, quando si superano i 30 kn. ogni persona con sale in zucca fa in modo di mettere in sicurezza la pelle.
Uè ragassi.... Bali ha chiesto chi ha preso oltre 30 knots, non che non lo facciate più dormire di notte!Wink

Il problema è quasi sempre la barca e chi c'è sopra.
Ora facilmente si comincia ( vedo tanti amici ) con un 33-35 piedi se non con un 42-44 ed oltre.
Chiaro che improvvisamente le cose si fanno difficili perchè sino a poco prima si andava spensierati, guidando il camion.
Chi ha cominciato con i 18-24 piedi( se non, meglio, con derive) ha imparato a trovarsi già con 12-15 nodi a dover ridurre, onde che correvano in coperta, barca che mette la falchetta in acqua: si è preparato in palestra ad affrontare il vero mare.
Man mano che la necessità e la possibilità ha fatto crescere la misura ha affrontato da cosciente gli step successivi arrivando ad andare in barca senza eroismi e, soprattutto, ad evitare o di mettere il naso fuori se non sfagiola tutto o di affrontare in modo approssimativo e avventizio situazioni pesanti.
Prendersi i 30-35 nodi con un 35-40 piedi conosciuto, a posto e con un equipaggio minimo ( anche due ) che sa cosa fare, non è una cosa da raccontare orgoglioni la sera nella bettola fumosa del porto ma dovrebbe essere uno dei piaceri, facilmente umidi, della vita.
Comunque una cosa da gestire in serenità (escludendo una navigazione sottocosta con un fetch di 100 miglia).

Se posso, poi, permettermi.
Ho letto che qualcuno (in altra discussione) ha detto che l'andar in deriva non serve a nulla per navigare con un cabinato: non ha capito nulla della vela ( e forse poco anche di ormeggio )perchè il posteriore ( inteso come organo sensore per la navigazione ) è proprio lì che lo acquisisci.
Citazione:Maro ha scritto:
Uè ragassi.... Bali ha chiesto chi ha preso oltre 30 knots, non che non lo facciate più dormire di notte!Wink

Il problema è quasi sempre la barca e chi c'è sopra.
Ora facilmente si comincia ( vedo tanti amici ) con un 33-35 piedi se non con un 42-44 ed oltre.
Chiaro che improvvisamente le cose si fanno difficili perchè sino a poco prima si andava spensierati, guidando il camion.
Chi ha cominciato con i 18-24 piedi( se non, meglio, con derive) ha imparato a trovarsi già con 12-15 nodi a dover ridurre, onde che correvano in coperta, barca che mette la falchetta in acqua: si è preparato in palestra ad affrontare il vero mare.
Man mano che la necessità e la possibilità ha fatto crescere la misura ha affrontato da cosciente gli step successivi arrivando ad andare in barca senza eroismi e, soprattutto, ad evitare o di mettere il naso fuori se non sfagiola tutto o di affrontare in modo approssimativo e avventizio situazioni pesanti.
Prendersi i 30-35 nodi con un 35-40 piedi conosciuto, a posto e con un equipaggio minimo ( anche due ) che sa cosa fare, non è una cosa da raccontare orgoglioni la sera nella bettola fumosa del porto ma dovrebbe essere uno dei piaceri, facilmente umidi, della vita.
Comunque una cosa da gestire in serenità (escludendo una navigazione sottocosta con un fetch di 100 miglia).

Se posso, poi, permettermi.
Ho letto che qualcuno (in altra discussione) ha detto che l'andar in deriva non serve a nulla per navigare con un cabinato: non ha capito nulla della vela ( e forse poco anche di ormeggio )perchè il posteriore ( inteso come organo sensore per la navigazione ) è proprio lì che lo acquisisci.

quoto

saluti velici
sarastro
per Trixarc....dimmi quand e' che vai tu per mare che m accodo con la mia Rainbow, buono buono....Big Grin



per Maro...non preoccuparti ...la notte non dormo per i dolori alla costaola!!!

sai cosa mi fa strano? che credo d aver iniziato con gli scafi piu' piccoli al mondo ...il bodyboard poi col surf da onda...e li cercavo (e quando le trovavo godevo come un pazzo) le onde grosse in ognio parte del pianeta ...contemporaneamente col windsurf,cercavo posti ventosi....una goduria quando uscivo con i 3 mq di vela.....ma oggi la sensazione e' totalmente diversa...sara' che non ho piu' vent anni...sara' che mi sento comunqque addosso la responsabilita' di chi porto a bordo...sara' che secondo me alla fine e' piu' facile farsi del male vero in barca, che non a cavalcare onde grosse su reef basso...fattosta' che io col mare formato il cielo scuro e il vento che ulula..proprio non riesco a godermela...spero sia solo l inesperienza e che passi...ciax a tutti...comunque ho capitop che per stare sereno...devo seguire le rotte dell amico TRIXARC!!!!

Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:Bali ha scritto:
per Trixarc....dimmi quand e' che vai tu per mare che m accodo con la mia Rainbow, buono buono....Big Grin



per Maro...non preoccuparti ...la notte non dormo per i dolori alla costaola!!!

sai cosa mi fa strano? che credo d aver iniziato con gli scafi piu' piccoli al mondo ...il bodyboard poi col surf da onda...e li cercavo (e quando le trovavo godevo come un pazzo) le onde grosse in ognio parte del pianeta ...contemporaneamente col windsurf,cercavo posti ventosi....una goduria quando uscivo con i 3 mq di vela.....ma oggi la sensazione e' totalmente diversa...sara' che non ho piu' vent anni...sara' che mi sento comunqque addosso la responsabilita' di chi porto a bordo...sara' che secondo me alla fine e' piu' facile farsi del male vero in barca, che non a cavalcare onde grosse su reef basso...fattosta' che io col mare formato il cielo scuro e il vento che ulula..proprio non riesco a godermela...spero sia solo l inesperienza e che passi...ciax a tutti...comunque ho capitop che per stare sereno...devo seguire le rotte dell amico TRIXARC!!!!

Big GrinBig GrinBig Grin

Bhè, se da adesso in poi, quando usciamo in flottiglia insieme, dovessimo beccarli almeno saprò da chi dipende...Big GrinBig GrinBig Grin

caricabasso

Citazione:Marisco ha scritto:
'Chi va per mare prima o poi trova tempesta' ripeteva sempre mia mamma , e sapeva quel che diceva visto che nella sua famiglia navigavano quasi tutti per professione .

Il problema è sempre il tempo, quello che passa non quello metereologico, perchè le ferie finiscono e per quel tale giorno bisogna essere nel tale posto. Poi c'è la voglia di navigare anche se le previsioni sono così così, sperando che si sbaglino, poi ci sono le previsioni che sbagliano per davvero e ti arriva la botta di vento imprevista.

Quale sarebbe la teoria?previsioni così così e speri che sbaglino?
Allora è inutile sentirle se si spera in ciò.


E poi c'è qualche volta che te la vai a cercare, come quella volta che dovevamo trasferire una barca a sud della Spagna e nel leone erano previsti 50 nodi il lunedì in giornata; siamo passati la domenica sperando di farla franca ma qualche raffica a 40 ce la siamo beccata lo stesso, però era una condizione eccezionale, barca supercontrollata e ben attrezzata, equipaggio supercompetente, io ero in pratica un passeggero.


Con 50 kn previsti si parte lo stesso?!!Nel Golfo del Leone?

L'unica è essere molto prudenti, anche io non amo le condizioni impegnative, anche perchè ho i miei problemini a gestirle, siamo partiti dalla Liguria il 3 giugno io e mia moglie, adesso siamo ad Agropoli, finora solo una bottarella imprevista da 25 nodi ( + raffiche 42 ) sul capo di Anzio. Sabato/domenica in zona è previsto grecale 20 nodi, quindi vento da terra, sto decidendo in quale porto stare fermo, anche se si potrebbe navigare lo stesso, ma io in questo momento fortunatamente ho il tempo per fare certe scelte.
Citazione:sarastro ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
Uè ragassi.... Bali ha chiesto chi ha preso oltre 30 knots, non che non lo facciate più dormire di notte!Wink

Il problema è quasi sempre la barca e chi c'è sopra.
Ora facilmente si comincia ( vedo tanti amici ) con un 33-35 piedi se non con un 42-44 ed oltre.
Chiaro che improvvisamente le cose si fanno difficili perchè sino a poco prima si andava spensierati, guidando il camion.
Chi ha cominciato con i 18-24 piedi( se non, meglio, con derive) ha imparato a trovarsi già con 12-15 nodi a dover ridurre, onde che correvano in coperta, barca che mette la falchetta in acqua: si è preparato in palestra ad affrontare il vero mare.
Man mano che la necessità e la possibilità ha fatto crescere la misura ha affrontato da cosciente gli step successivi arrivando ad andare in barca senza eroismi e, soprattutto, ad evitare o di mettere il naso fuori se non sfagiola tutto o di affrontare in modo approssimativo e avventizio situazioni pesanti.
Prendersi i 30-35 nodi con un 35-40 piedi conosciuto, a posto e con un equipaggio minimo ( anche due ) che sa cosa fare, non è una cosa da raccontare orgoglioni la sera nella bettola fumosa del porto ma dovrebbe essere uno dei piaceri, facilmente umidi, della vita.
Comunque una cosa da gestire in serenità (escludendo una navigazione sottocosta con un fetch di 100 miglia).

Se posso, poi, permettermi.
Ho letto che qualcuno (in altra discussione) ha detto che l'andar in deriva non serve a nulla per navigare con un cabinato: non ha capito nulla della vela ( e forse poco anche di ormeggio )perchè il posteriore ( inteso come organo sensore per la navigazione ) è proprio lì che lo acquisisci.

quoto

saluti velici
sarastro

ho cominciato a veleggiare con il meteor preso usato con uno dei primi stipendi da ospedaliero, e sono sincero:
il non essere andato in deriva mi manca, non tanto per il divertimento, quanto per le esperienze perse.
Ho fatto alcune regate, la mia prima è stata la prima edizione della Rimini Corfù Rimini, lì ho imparato tanto
Vero, ho letto molto, tanto e continuo a leggere, ma sento che non basta, fortunati voi.

Sapete quante volte ho visto nel canale di Ravenna vicino ai cantieri Cino Ricci andare avanti ed indietro a vela con un barchino 6-7 metri non a motore, era Cino Ricci, che bisogno aveva, eppure...

quoto e straquoto
Citazione:Gianni Mandrioli ha scritto:
Citazione:sarastro ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
Uè ragassi.... Bali ha chiesto chi ha preso oltre 30 knots, non che non lo facciate più dormire di notte!Wink

Il problema è quasi sempre la barca e chi c'è sopra.
Ora facilmente si comincia ( vedo tanti amici ) con un 33-35 piedi se non con un 42-44 ed oltre.
Chiaro che improvvisamente le cose si fanno difficili perchè sino a poco prima si andava spensierati, guidando il camion.
Chi ha cominciato con i 18-24 piedi( se non, meglio, con derive) ha imparato a trovarsi già con 12-15 nodi a dover ridurre, onde che correvano in coperta, barca che mette la falchetta in acqua: si è preparato in palestra ad affrontare il vero mare.
Man mano che la necessità e la possibilità ha fatto crescere la misura ha affrontato da cosciente gli step successivi arrivando ad andare in barca senza eroismi e, soprattutto, ad evitare o di mettere il naso fuori se non sfagiola tutto o di affrontare in modo approssimativo e avventizio situazioni pesanti.
Prendersi i 30-35 nodi con un 35-40 piedi conosciuto, a posto e con un equipaggio minimo ( anche due ) che sa cosa fare, non è una cosa da raccontare orgoglioni la sera nella bettola fumosa del porto ma dovrebbe essere uno dei piaceri, facilmente umidi, della vita.
Comunque una cosa da gestire in serenità (escludendo una navigazione sottocosta con un fetch di 100 miglia).

Se posso, poi, permettermi.
Ho letto che qualcuno (in altra discussione) ha detto che l'andar in deriva non serve a nulla per navigare con un cabinato: non ha capito nulla della vela ( e forse poco anche di ormeggio )perchè il posteriore ( inteso come organo sensore per la navigazione ) è proprio lì che lo acquisisci.

quoto

saluti velici
sarastro

ho cominciato a veleggiare con il meteor preso usato con uno dei primi stipendi da ospedaliero, e sono sincero:
il non essere andato in deriva mi manca, non tanto per il divertimento, quanto per le esperienze perse.
Ho fatto alcune regate, la mia prima è stata la prima edizione della Rimini Corfù Rimini, lì ho imparato tanto
Vero, ho letto molto, tanto e continuo a leggere, ma sento che non basta, fortunati voi.

Sapete quante volte ho visto nel canale di Ravenna vicino ai cantieri Cino Ricci andare avanti ed indietro a vela con un barchino 6-7 metri non a motore, era Cino Ricci, che bisogno aveva, eppure...

quoto e straquoto

visto che quoti anche me, per correttezza devo dire che ho quotato il concetto
ma non ho davvero esperienza di derive, salvo occasionali
BlushBlushBlushBlush

invece ho cominciato con barche piccole ed ho preso svariate batoste, oggi col 35 è tutt' altra cosa, comunque qui da noi tra la bora ed i neverini meglio non dovere farsi troppi problemi

saluti velici
sarastro
Citazione:caricabasso ha scritto:
[quote]Marisco ha scritto:
Con 50 kn previsti si parte lo stesso?!!Nel Golfo del Leone?



Con un 50'ben attrezzato per l'ARC, con lo skipper (vincitore di una delle ultime OStar) e con un buon equipaggio...non vendo il problema a restare in mare anzinche tornare indietro di 100 miglia...
Citazione:Maro ha scritto:
Uè ragassi.... Bali ha chiesto chi ha preso oltre 30 knots, non che non lo facciate più dormire di notte!Wink

Il problema è quasi sempre la barca e chi c'è sopra.
Ora facilmente si comincia ( vedo tanti amici ) con un 33-35 piedi se non con un 42-44 ed oltre.
Chiaro che improvvisamente le cose si fanno difficili perchè sino a poco prima si andava spensierati, guidando il camion.
Chi ha cominciato con i 18-24 piedi( se non, meglio, con derive) ha imparato a trovarsi già con 12-15 nodi a dover ridurre, onde che correvano in coperta, barca che mette la falchetta in acqua: si è preparato in palestra ad affrontare il vero mare.
Man mano che la necessità e la possibilità ha fatto crescere la misura ha affrontato da cosciente gli step successivi arrivando ad andare in barca senza eroismi e, soprattutto, ad evitare o di mettere il naso fuori se non sfagiola tutto o di affrontare in modo approssimativo e avventizio situazioni pesanti.
Prendersi i 30-35 nodi con un 35-40 piedi conosciuto, a posto e con un equipaggio minimo ( anche due ) che sa cosa fare, non è una cosa da raccontare orgoglioni la sera nella bettola fumosa del porto ma dovrebbe essere uno dei piaceri, facilmente umidi, della vita.
Comunque una cosa da gestire in serenità (escludendo una navigazione sottocosta con un fetch di 100 miglia).

Se posso, poi, permettermi.
Ho letto che qualcuno (in altra discussione) ha detto che l'andar in deriva non serve a nulla per navigare con un cabinato: non ha capito nulla della vela ( e forse poco anche di ormeggio )perchè il posteriore ( inteso come organo sensore per la navigazione ) è proprio lì che lo acquisisci.





Quoto anche io!
Citazione:caricabasso ha scritto:
Citazione:Marisco ha scritto:
'Chi va per mare prima o poi trova tempesta' ripeteva sempre mia mamma , e sapeva quel che diceva visto che nella sua famiglia navigavano quasi tutti per professione .

Il problema è sempre il tempo, quello che passa non quello metereologico, perchè le ferie finiscono e per quel tale giorno bisogna essere nel tale posto. Poi c'è la voglia di navigare anche se le previsioni sono così così, sperando che si sbaglino, poi ci sono le previsioni che sbagliano per davvero e ti arriva la botta di vento imprevista.

Quale sarebbe la teoria?previsioni così così e speri che sbaglino?
Allora è inutile sentirle se si spera in ciò.


E poi c'è qualche volta che te la vai a cercare, come quella volta che dovevamo trasferire una barca a sud della Spagna e nel leone erano previsti 50 nodi il lunedì in giornata; siamo passati la domenica sperando di farla franca ma qualche raffica a 40 ce la siamo beccata lo stesso, però era una condizione eccezionale, barca supercontrollata e ben attrezzata, equipaggio supercompetente, io ero in pratica un passeggero.


Con 50 kn previsti si parte lo stesso?!!Nel Golfo del Leone?

L'unica è essere molto prudenti, anche io non amo le condizioni impegnative, anche perchè ho i miei problemini a gestirle, siamo partiti dalla Liguria il 3 giugno io e mia moglie, adesso siamo ad Agropoli, finora solo una bottarella imprevista da 25 nodi ( + raffiche 42 ) sul capo di Anzio. Sabato/domenica in zona è previsto grecale 20 nodi, quindi vento da terra, sto decidendo in quale porto stare fermo, anche se si potrebbe navigare lo stesso, ma io in questo momento fortunatamente ho il tempo per fare certe scelte.

nessuna teoria, solo chiacchiere Smile

per il leone.... ti hanno già risposto, è chiaro che io con la mia barca me ne sto in porto anche solo con 20 nodi, tutto è relativo, l'importante è conoscere i limiti caso per caso e non superarli.
Citazione:Don Ciccio ha scritto:
Il mio pensiero è semplice:
- quando si regata, si naviga con un equipaggio completo (in cui ognuno sa cosa fare), si può pure scherzare;
- quando si esce in famiglia, anche 20 nodi sono un ottimo motivo per organizzarsi diversamente.
Secondo la mia esperienza, il problema non è l'affidabilità del meteo: è il nostro vizio di sottovalutarlo, o di guardare solo quello che ci compiace; per esempio, se per lo ionio meridionale il bollettino meteoam per più giorni di seguito dice 'maestrale forza 7', e invece su Catania (riparata dall'Etna) per più giorni di sequito ci sono solo otto-dieci nodi da E-NE, non vuol dire che il meteorologo si era fatto una birretta in più, ma che c'è qualcosa in ballo, e che potrebbe arrivare una bella sventolata (nel 2001, appunto in queste condizioni, arrivò una bella tromba d'aria con 50 nodi di vento, che durò mezz'ora ma fece un bel pò di danni ...).

assolutamente d'accordo
fino ad ora ho sempre fatto piccole escursioni costiere e con il vento superiore ai 20 nodi gia' cominciavo a pensare se uscire o meno.
Il 24 giugno, ovvero l'altro giorno, ero con tre amici ed avevamo programmato una gita alla Maddalena con un Nautitech 40. Siamo partiti la mattina da Cannigione gia' con un maestrale abbastanza tirato, ma niente di che,di bolina un po' penosa siamo andati prima a Spargi e poi a Budelli. Non c'era praticamente nessuno e ci siamo goduti quell'angolino di paradiso fino alle cinque del pomeriggio. Decidiamo di tornare a Cannigione. Lo speed aveva un'aletta rotta per cui non era molto affidabile,ma nelle bocche di bonifacio in alcuni momenti ha superato i 40 nodi con onde al traverso di circa due metri. Andavamo al lasco con randa con due mani di terzaroli e fiocco ridotto e si filava come una locomotiva. E' stata per me una esperienza esaltante che non vedo l'ora di ripetere.....magari pilotando io.
Citazione:zoltec ha scritto:
fino ad ora ho sempre fatto piccole escursioni costiere e con il vento superiore ai 20 nodi gia' cominciavo a pensare se uscire o meno.
Il 24 giugno, ovvero l'altro giorno, ero con tre amici ed avevamo programmato una gita alla Maddalena con un Nautitech 40. Siamo partiti la mattina da Cannigione gia' con un maestrale abbastanza tirato, ma niente di che,di bolina un po' penosa siamo andati prima a Spargi e poi a Budelli. Non c'era praticamente nessuno e ci siamo goduti quell'angolino di paradiso fino alle cinque del pomeriggio. Decidiamo di tornare a Cannigione. Lo speed aveva un'aletta rotta per cui non era molto affidabile,ma nelle bocche di bonifacio in alcuni momenti ha superato i 40 nodi con onde al traverso di circa due metri. Andavamo al lasco con randa con due mani di terzaroli e fiocco ridotto e si filava come una locomotiva. E' stata per me una esperienza esaltante che non vedo l'ora di ripetere.....magari pilotando io.
vergognati!Smile
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