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Versione completa: cime ormeggio
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Citazione:Blu ha scritto:
Citazione:tetescio ha scritto:
quando vado in crociera io ho,per la linea d'ormeggio,un seria di cime da 14mm.devo essere sincero,non mi sono mai posto il problema del carico di rottura delle cime:in vacanza sono a bordo la maggior parte del tempo e se di notte dovesse arrivare una sventolata sono sempre pronto a rinforzare l'ormeggio.
non mi piace l'idea del doppino penso che provochi una eccessiva usura delle cime,preferisco la classica gassa con la cima girata due volte nella bitta,il doppino lo uso solo in manovra per lasciare l'ormeggio portandomi via la cima.

B.V.
Lorenzo

Valuta la comodità della cima a doppino:
- carico di rottura doppio- possibilità di abbandonare l'ormeggio in emergenza senza scendere a terra
- possibilità di aggiustare lunghezza e tensione cime dalla barca

Questo no: la sezione resistente del cavo, se gira intorno alla bitta, è la medesima del cavo singolo, che se si spezza, si spezza nella curva.
Il resto sì.
Mi spiego meglio.

cavo singolo con gassa perde il 50%

a doppino conserva, quanto meno, complessivamente, il carico.
va bene,ma mi fate almeno dare due giri sulla bitta o sull'anello?Big Grin
Citazione:Blu ha scritto:
Mi spiego meglio.

cavo singolo con gassa perde il 50%

a doppino conserva, quanto meno, complessivamente, il carico.

beh sì. secondo me ciai ragione ciai. però. il nodo di galloccia sempre nodo è. quindi...[?]
Citazione:Blu ha scritto:
a doppino conserva, quanto meno, complessivamente, il carico.

su questo non sono del tutto sicuro... se passato a doppino su un anello la stozzatura che si viene a formare e' abbastanza stretta, non so se questo porta ad una riduzione del carico [:137]

@wake, secondo me il nodo di bitta non lavora tanto sul nodo quanto prima, sul punto di arrivo della cima sulla galloccia ed e' li che va ad agire il carico massimo, le volte successive mi sembrano piu' che altro di ritenuta... anche qui pero' vale la considerazione sulla strozzatura
Citazione:ciaky ha scritto:
domanda: la barca non è 'appesa' alle cime ma parte del peso é distribuito sull'acqua. Quindi in teoria il carico esercitato sulle cime é inferiore al dislocamento. O sbaglio? Se non sbaglio come si calcola il carico corretto?

non si calcola.
si fa una stima e ci si tiene larghi.

una cima d'ormeggio e' soggetta a trazione. la trazione e' generata dal movimento della barca, a sua volta causato da vento, corrente, urti di altre barche, gente che salta su e giu' dalla barca e via dicendo.

e' assolutamente impossibile sapere con precisione quanto sono queste forze, quindi decidi tu quanto stimarle grandi (o piccole).

il carico statico e' sempre modesto: se la barca fosse legata con 4 cime 'appena appena tese' le cime andrebbero tranquillamente a spasso.
sposti una barca di 6 tonnellate tirandola con una mano mentre stai si' e no in equilibrio sul pontile. se stai tirando 10kg e' gia' tanto.

pero' quando un motoscafo di 12ton spostato da una bella sventagliata di vento al traverso ti prende dentro la murata, anche se ha i parabordi, e' abbastanza dura stimare di che forza si tratti.

le cime vengono sempre lasciate un po' lasche per permettere alla barca di muoversi un po', per cui sono soggette continuamente a tira/molla/tira/molla. questo, alla lunga, snerva il materiale di cui sono fatte (si chiama 'fatica').

non avrai mai, direi, una forza di 2.000kg su una cima d'ormeggio, per qualsiasi cosa succeda, ma se e' vero che il carico di rottura e' un carico dichiarato considerando dei margini di sicurezza che sono relativi ai soli materiali usati per produrre le cime *E CHE TU NON PUOI USARE PER FARE I TUOI CONTI SUI MARGINI!!!* allora e' evidente che il carico di rottura nel tuo caso sia semplicemente il carico di rottura.
considera che ci sono apparecchi di sollevamento industriali che funzionano a fune. per essere ragionevolmente certi che le funi non si rompano nemmeno una volta affaticate si considera un fattore di sicurezza di 7-10 (a seconda di una serie di cose). per cui, se vogliamo considerare 'di sicurezza' una cima di ormeggio, se quella viene venduta per 2.000kg tu dovresti considerare di non chiederle di tenere piu' di 200/280kg di trazione continuativa o, comunque, frequente.

se una cima tiene da sola almeno meta' del tuo dislocamento sei tranquillo che starai sempre entro questo limite, che e' una stima 'a naso' considerando fattori di sicurezza industriali (e che chiedi di rispettare quando sei a lavorare, quindi non si capisce perche' non fare o stesso quando sei a divertirti) per lo stesso tipo di oggetto.

le forze dinamiche, cioe' dovute agli spostamenti della barca, sono impossibili da calcolare e molto difficili da stimare. siccome e' statisticamente difficile che una barca si muova tanto da creare forze dinamiche sulle cime maggiori del proprio dislocamento (una bella sventagliata di meltemi o di bora fa ovvia eccezione, cosi' come il motoscafaro del posto di fianco che ti prende con convinzione nella murata mentre infila il suo mezzo a fianco al tuo) si considera che una cima che abbia carico di rottura pari almeno al dislocamento.

[modificato per renderlo piu' chiaro]
Mmmh. Non sono mica sicuro sicuro.
Citazione:su questo non sono del tutto sicuro... se passato a doppino su un anello la stozzatura che si viene a formare e' abbastanza stretta, non so se questo porta ad una riduzione del carico

Credo che non perda carico, o ne perda relativamente poco.
Per la cima è deleterio il nodo con perdita del 50% in sua corrispondenza.
Altrimenti, se così non fosse, perchè perdere tempo a impiombare cime, drizze e scotte ?
Citazione:Blu ha scritto:
Citazione:su questo non sono del tutto sicuro... se passato a doppino su un anello la stozzatura che si viene a formare e' abbastanza stretta, non so se questo porta ad una riduzione del carico

Credo che non perda carico, o ne perda relativamente poco.
Per la cima è deleterio il nodo con perdita del 50% in sua corrispondenza.

credi che tra un nodo e una piega violenta su un anello di ormeggio ci sia qualche differenza?

l'impiombatura sulle cime d'ormeggio la fai con una redancia, che si occupa di far curvare la cima con un raggio ragionevole e di distribuire lo sforzo su un tratto abbastanza lungo di cima.
Quoto Yanny. Aggiungo un punto di vista legato al comfort di bordo. Se usiamo una cima sottile, questa lavora, a parità di altri fattori, con un allungamento maggiore. L'effetto risultante e' quello di avere la barca continuamente soggetta al richiamo elastico, un qualcosa di simile ad un effetto yo-yo, come se fossimo ormeggiati su elastici.
Il carico di rottura, di per se, e' difficile che sia così basso da schiantare una cima in buone condizioni. Ma una cima sottile, allungandosi di piu', soffira' di più sulle bitte e sugli anelli a terra. Ancora, a prescindere dal fatto di avere minori margini di spessore da consumare, avra' una maggiore usura da sfregamento. Se proprio vuoi andare su spessori piccini, inventati di usare catene o un tubo di plastica per evitare l'usura. Oppure fai delle doppie volte sugli anelli.
Due cavi di questo tipo, da 22, dati volta con gassa alle bitte in pontile e avvolte a 8 alle gallocce di ormeggio a poppa della barca, reggono il tiro della barca (10 tons), con il motore da 40 cavalli a pieno regime e l'elica da 17', senza fare una piega.
Lo faccio ogni tanto per pulire l'elica.

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Senzaparole, scusa: a me pare una cosa buona avere un certo modulo elastico negli ormeggi - tanto che si e' soliti mettere opportuni molloni - per evitare strappi a passacavi & gallocce... proprio qui sul forum qualche tempo fa avevo letto una raccomandazione, da molti condivisa, di usare il nylon 3 trefoli per la sua maggiore elasticita'.
Scusate, ma voi non tenete conto del carico di lavoro?
Normalmente è indicato sulle specifiche del materiale.
lf, e' corretto avere un po' di elasticita', ma troppa fa male alla cima.

i molloni dovrebbero essere usati proprio perche' quelli si allungano e molleggiano molto piu' delle cime. ovvero, molto meglio far molleggiare elementi che nascono per essere elastici piuttosto che le cime, la cui elasticita' e' un incidente di percorso piuttosto che una caratteristica progettuale voluta.

piu' un materiale e' sollecitato al tira e molla e meno dura. e' vero che gli elastici sono fatti apposta, ma tutto ha un ciclo di vita e piu' la roba viene sollecitata meno dura. se costi meno un mollone o una cima nuova non lo so, ma sarei certamente piu' felice di far molleggiare un mollone piuttosto che una cima, magari scegliendola sottile proprio perche' molleggia di piu'.

spero di essermi spiegato: oggi ho qualche difficolta' a farlo Smile
Gianni scusa: 'troppa fa male alla cima' non lo capisco, ovvero: se la cima sta entro il proprio carico di lavoro si rovina piano, se lo supera si rovina prima (o anche subito Big Grin). L' elasticita' della cima, semmai, sara' legata a tutto il resto, in particolare quando i molloni o accidenti in gomma o quello che vuoi non ci siano, fatto questo praticamente certo quando non si sia al proprio ormeggio stanziale. Siccome risistemare una galloccia costa piu che non una cima, come han detto in parecchi nel forum e' cosa buona usare cime che appunto si allungano per quanto possibile.
Se poi vuoi risolvere il problema alla radice, armare fa una bellissima linea detta 'secur line' in dyneema, c'e' quella del 44 con carico di rottura 55T che sembra fatta apposta per i 344 424242
A parte le battute e parlando di numeri, sia il sito loro che il sito Marlowe parlano di allungamenti tra il 10 e il 12% al 30% del carico di rottura per tutti i prodotti da ormeggio salvo quelli molto tecnici, per cui mi viene da pensare che in realta' il range sia relativamente modesto.
Salve,
mi ripeto, ma per l'ormeggio è necessario un materiale elastico. Sono da scartare le fibre esotiche che sono ad alto modulo. La fibra che meglio risponde a queste caratteresticche è il Nylon. Il tipo di cavo più adatto è la treccia a 8 legnoli perchè non crea problemi di cocche e si ripone con facilità, rispetto al cavo a tre legnoli. L'impiombatura è necessaria. Se si usa il nylon il diametro deve essere adeguato, se il cavo è surdimensionato non può lavorare elasticamente in modo corretto, perchè non si allunga.
Per gli ormeggi 'da viaggio' un penzolo di catena impiombato sulla cima da chiudere con un moschettone risolve.
fh, io sarei anche d' accordo, ma quanto all' allugamento ho trovato ... quello che ho scritto sopra. Lasciando perdere chiaramente la battuta del dyneema, non ho visto grandissime differenze (dichiarate, bada) tra nylon e poliestere... come mai? Mi sarei aspettato altro.
Citazione:lfabio ha scritto:
Gianni scusa: 'troppa fa male alla cima' non lo capisco, ovvero: se la cima sta entro il proprio carico di lavoro si rovina piano, se lo supera si rovina prima (o anche subito Big Grin).

chiaro. meno la fai lavorare e piu' dura.
se posso scegliere tra far lavorare una cima e un mollone, faccio lavorare il mollone.

avevo inteso, prima, che tu dicessi che usare l'elasticita' della cima fosse comunque consigliabile per risparmiarsi il disturbo del mollone e dicevo che sarei piu' felice di fare il contrario. tutto qua.

poi e' ovvio che il carico di lavoro continuo di una cima e' dichiarato per una vita ragionevole della cima, mica dura da natale a santo stefano, tuttavia se la rispetti anche di piu' la cima dura anche di piu'. un mollone, anche di quelli di gomma che io preferisco a quelli di ferro, costa comunque meno che una cima e si cambia piu' comodamente se si 'esaurisce'.

Citazione:bellissima linea detta 'secur line' in dyneema, c'e' quella del 44 con carico di rottura 55T che sembra fatta apposta per i 344 424242
a me non piace correre rischi: la prendero' prestissimo Wink

bv
cavi da 22
molloni
elastici
dyneema
...
scusate
ho capito che la foga e la passione trascinano
però
mi sembra ...
... che di fronte ad una domanda riguardo ad un paio di cime da viaggio - quindi per pernottamento o giù di lì - da passare a doppino per praticità, da usare in marine e porticcioli, con l' equipaggio nei dintorni assente per la cena o poco più, quando la notte c'è sempre qualcuno a bordo che in caso di necessità può intervenire, cime che che anche involontariamente si conttollano visivamente ad ogni ormeggio - disormeggio quindi quasi ogni giorno, la cui funzione è di essere leggere, di facile uso, per una barca da 24 con meno di 2 tons e con gallocce piccole, ... bene ...
mi sembra ...
che la discussione sia deragliata completamente Disapprovazione

mi sembra sottintendesse - queste sarebbero 'da viaggio' - che a bordo c'è qualcosa di più serio in caso di necessità: io ripeto che quelle proposte vanno bene
vai tranquillo, anch' io ho ha bordo qualche cima 'facile'
poi ho anche altro

saluti velici
sarastro
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