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Versione completa: Restauro folkboat
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Per quanto concerne il problema delle macchie se non peggio (marcescenza) nel legno causato dai ribattinbi, puoi indicarmi lo spessore del legno?

Se vi fosse lo spessore adeguato si procede ad una carteggiatura un poco più aggressiva su tutta la lunghezza della tavola, che asportando un maggior spessore, va ad eliminare la maggior parte della parte degradata.

In alcunbi casi, con spessori adeguati della tavola, siamo riusciti ad eliminare totalmente il difetto estetico, diversamente, se non puoi asportare più di tanto, si riesce comunque a ridurlo notevolmente.

In un caso siamo riusciti a sbiancare il legno con sostanze idonee in modo da far sparire il nero e poi con un'accurata opera di mordenzatura si è proceduto a rifare il colore.

Logicamente bisogna verificare anche l'eventuale marcescenza del foro.

Se fosse forte, una soluzione è quella di sostituire i ribattini con spine in legno resinate con epoxy; come legno si userà il medesimo delle tavole se trattasi di legno duro e atto allo scopo.

Altra soluzione è quella di spinare con una spina un npoco più grossa e dopo che questa ha tirato, si praticherà un foro al centro della spina e si inserirà il ribattino.

Se il lavoro viene fatto con calma e precisione, il risultato estetico sarà anche molto bello a vedersi.
Ciao, come promesso ho ritrovato il sito francese dove vendono un po' di materiale adatto per la tua (ed anche la mia) barca.
http://www.alabordage.fr/catalogue-et-tarifs/
Sotto al centro dovresti aprire il catalogo e, se non ricordo male, a pagina 36 ci sono i rivetti che ti interessano.
Se hai problemi scrivigli (sono abbastanza disponibili) e ti aiuteranno nella ricerca Wink
Bob.
Grazie ancora a tutti per l'aiuto. Intanto con le vostre preziose informazioni mi consentirete di andare in cantiere preparato. Mi informo sullo spessore del legno e vi farò sapere. Vi terrò al corrente e grazie ancora di tutto. Andrea
ciao alalunga.
scusa l'O.T. la domanda ma x caso la barca in questione è in un cantiere a monopoli???
ciaooo
Paolo
Si e' a Monopoli . Andrea
ciao ,
sono Emanuele e nel vedere la tua barca mi è venuto un tuffo al cuore. Nel 1964 mio padre ne comprò una uguale, facemmo meravigliose navigazioni in mediterraneo . Poi venduta nel 1977 in perfetto stato . La barca era stata costruita a Stintino in Polonia . Che sia Lei ? Come si chiama ?
un salutone e buon lavoro
Alalunga - cantieri Polacchi Mar Baltico Stettino - anno di costruzione 196...non si legge bene se è un 4 o un 7. Sto cercando di metterla a posto: la coperta è ok, il motore (volvo penta 7CV) e le attrezzature anche, purtroppo l'opera viva mi sta dando problemi e temo che mollerò anche se mi dispiace davvero. Grazie comunque per il Tuo interesse. Andrea
ed infatti mi sembrava proprio lei!!!
l'anno scorso che avevo ancora la barca a motore sono venuto in quel cantiere ad alare la barca!!! nonostante tutte le barche che c'erano, la tua mi ha colpito subito! è troppo bella complimenti!
ma da quanto la possiedi? xe già quest'estate ho visto che c'era qualche lavoro in atto!
Spero che tu riesca a trovare i pezzi che ti occorrono e a far tornare a navigare questa bellissima signora 28

Magari è una stupidata enorme quello che dico, ma se la rivestissi in VTR?? magari anche solo l'opera viva che ti permette di nn far entrare acqua!! (se fosse una stupidata chiedo già scusa Smile )

ciaoo
Citazione:Poolk ha scritto:
Magari è una stupidata enorme quello che dico, ma se la rivestissi in VTR?? magari anche solo l'opera viva che ti permette di nn far entrare acqua!! (se fosse una stupidata chiedo già scusa Smile )
ciao
Che sia una stupidata, te lo sei già detto da solo !!!
Per FAVORE! Si risponde se si ha competenza !!!
Trattare con il tessuto uno scafo in legno è come decidere di demolirlo! Equivale ad accelerare la sua marcescenza.
Citazione:alalunga ha scritto:
... e le attrezzature anche, purtroppo l'opera viva mi sta dando problemi e temo che mollerò anche se mi dispiace davvero. Grazie comunque per il Tuo interesse. Andrea
Andrea,
hai scelto il tipo di costruzione più difficile che tra l'altro non puo nemmeno stare troppo fuori dal acqua. Il consiglio che ti posso dare è di trovare un buon libro che ne parli e di andare a cercarti qualcuno che ti sappia spiegare come si lavora. Ma ripeto hai scelto la bambina + difficile da amare. Non ti scoraggiare !! Se mai passa la discussione in barche classiche e d'epoca perché quì me l'ero persa.
Dove stò costruendo la mia seconda barca, in provincia di Varese, nella zona dei Colombo e dei Riva, c'è un restauratore che sa bene come si lavora il clinker. Le domande non bastano; se hai voglia di fare pratica potresti venire a passare qualche giorno al 'Norde'.

Per i rivetti Roberto (Novecento), è sempre prodigo; li possiamo trovare anche in Italia. Ma quello che non si può comprare è la pratica nel ribatterli! Se hai voglia di fare due chiacchiere chiama: 336385034. Oggi ero a Civitavecchia a scoprire un altro Maestro d'ascia ancora attivo. La sua associazione si chiama La Bilancella.

Se pensi che c'é gente che a sentire questo nome pensa ad una Pesa!
Rurik, la mia era solo una proposta che magari nn era solo stata presa in considerazione. NN HO DETTO FAI COSì che è giusto!
nn pensavo potessero partecipare solo esperti, in tal caso chiedo scusa se mi 'permetto di commentare'...
il concetto: un minimo di educazione nell'esprimersi e nel comuicare le cose nn fa male!!!
Grazie a tutti per la solidarietà e sono certo che tutti sono mossi dalle migliori intenzioni nel dare consigli. Mi auguro soprattutto che la mia imbarcazione, già fonte di tanti problemi per me, non ne origini anche tra gli amici del forum: dunque pace fatta!!!
In relazione alla gradita disponibilità, offerta da Riccardo, a scambiare due chiacchiere credo proprio che ne approfitterò, fammi solo sapere qual'è l'ora durante la giornata nella quale posso chiamarti senza arrecarti troppo disturbo. Grazie ancora a tutti... siete preziosi. Andrea
alalunga, ti chiedo scusa a proposito dell'intervento x niente cortese di poco fa.
nn avrei voluto intervenire bruscamente, xò nutro un fortissimo fastidio quando ci si pone scortesi senza alcun motivo o di che si sentono in diritto di decidere chi può e chi nn può partecipare ad una determinata discussione!
ammetto di nn essere esperto, e se nn altro adesso hai la certezza che nn si può passare con la vetroresina!!!! Big Grin
cmq x me nn ci sono problemi, era solo x chiarire Smile
ciaoo
nel frattempo che stavo rispondendo, la mia ragazza (che fino all'anno scorso viveva a monopoli) mi ha detto che sapeva della presenza di un maestro d'ascia e che si trova nella zona del porto dove costruiscono i pescherecci! ha anche aggiunto che xò era un signore anziano e che magari nel frattempo nn lavora più li.
xò ha sentito suo padre (che vive tutt'ora a monopoli) e dice che proverà a sentire un paio di suoi amici che facevano il mestiere in questione e ci avrebbe detto qualcosa! poichè si trova fuori zona x lavoro, nn so quando si farà vivo.
quando mi comunica qualcosa ti giro l'indirizzo o il numero che almeno ti fai un idea di cosa può costare il tutto e magari sa pure dove trovare il materiale nelle tue zone!! [:257]
ciaoo
Grazie, mi faresti davvero cosa gradita. Grazie ancora e a presto. Andrea
Il problema maggiore è costituito - come diceva Riccardo - proprio dai ribattini: nei cantieri di Monopoli (e ne ho girato più di uno)NON SANNO COME RIBATTERLI. A Molfetta dove esistono cantieri che lavorano sul legno mi hanno parlato di una sovrapposizione di fasce di compensato - sempre in mogano - fissate con resina epossidica o di un foglio in tessuto (non poliestere) applicato sui corsi dopo avere riempito con resina epossidica l'area intorno al chiodo (la via d'acqua è stata individuata solo in corrispondenza del chiodame. Tutto ciò, tuttavia, non mi convince!!!
Se qualcuno di Voi è in grado di descrivermi nel dettaglio e con chiarezza la procedura corretta per l'estrazione e l'apposizione dei ribattini e, comunque per la soluzione del problema, posso provare a passare in cantiere le istruzioni.
E'ovvio che sarebbe meglio affidare l'intervento a gente esperta ma questa è un'impresa che si sta rivelando davvero difficile.
A tale proposito Vi rivolgo l'ennesimo appello. Qualcuno di voi conosce cantieri o maestranze in Puglia dove hanno competenza per questo tipo di lavorazione? Pensare di portarla fuori Regione comporterebbe un carico economico che in questo momento non posso sopportare.
Se non riesco a trovare nessuno credo che dovrò mollare, anche se non riesco a digerire l'idea di avviare alla demolizione una barca in mogano di 45 anni che tutto sommato ha retto più che bene e con dignità il passaggio del tempo.
Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione e conto sul Vostro apporto. Grazie Andrea
Come non sanno come ribatterli?

Almeno, lo sanno cos'è il ribattino?

Per toglierlo, se di ribattino si tratta, devi tagliare la testa interna creatasi in seguito alla ribattitura e poi spingere fuori con un punzone, la parte rimasta dentro il legno

Il ribattino altro non è che una sortsa di chiodo cavo allinterno con testa di varie forme, che per la sua posa in opera vuole da una parte un comunissimo martello, dall'altra, un punzone a testa cava all'interno della quale si schiaccia il gambo del ribattino che si ripiega su se stesso, andando a creare una sorta di controtesta

Applicare il ribattino è la cosa più SEMPLICE di questo mondo

Devi solo avere il punzone a punta cava giusto, in base alla misura del gambo del ribattino
Grazie Franco,le Vostre considerazioni personali mi interessano molto. Mi sto già rendendo conto che state facendo il tifo per me ed i tuoi - i vostri - consigli mi sembrano condivisibili. Ho già investito del danaro per la coperta, motore e attrezzature varie. Chi mi ha seguito nell'intervento di restauro, tuttavia, non mi aveva evidenziato le problematiche relative al chiodame; e temo che i chiodi da sostituire siano davvero tanti...troppi!!! E' dunque evidente che ho pagato la mia inesperienza e - cosa questa sgradevole - mi sono imbattutto in persone che di questa situazione hanno evidentemente approfittato, pensando più ai loro interessi che ai miei.
La barca mi è stata donata e speravo con un investimento non particolarmente ingente di riportarla a navigare: mi sbagliavo!
Mi sono stati prospettati dei preventivi da cantieri locali e mi auguravo di avere a che fare con gente seria che conosceva il mestiere. Temo che dovrò rassegnarmi all'idea di aver perso qualche migliaio di euro che credetemi - come immagino accada per la maggior parte di voi - sono stati frutto di duro lavoro. Pazienza, nella vita accadono cose peggiori, cercherò di recuperare qunto più possibile dalla vendita del motore, dell'albero, dei winch ecc. e per la prossima barca (perché credetemi ci sarà una prossima barca)mi documenterò prima di fare qualsiasi passo e, soprattutto, chiederò ancora consiglio a voi. Ho imparato da Voi tutti più cose sulle barche in questi mesi di frequentazione del forum rispetto a quanto appreso nel corso degli anni da libri e manuali.Grazie ancora a tutti quanti e a presto.Andrea
Franco, hai pienamente ragione che è una bestemmia coprire di vtr uno scafo in legno!!! e nn ero al corrente che potessero staccarsi i due materiali!! xò una scoperta negativa ha sempre un suo valore! Big Grin si può affermare sicuramente che nn si fa!
ora è chiaro anche a un ignorante del legno come me! grazie.
ciaoo
Mi piace fare il rompiscatole, sopratutto quando si arriva ad affermazioni che sembrano dogmi: primo, non incollerai tessuto di vetro con resina su legno!
Cerchiamo di essere più chiari: dipende dalle dimensioni del fasciame. Rurik ha pienamente ragione e mi sembra che giá ne abbiamo parlato: meglio non sovrapporre tessuto a legno ma solo se la tavola ha dimensioni notevoli. Vediamo perchè: il legno immerso nell'acqua aumenta di dimensione e finisce col chiudere gli spazi tra le tavole stesse. Un po' come accade nelle botti. L'aumento del volume é proporzionale alle dimensioni in sezione della tavola. Questi movimenti non sono seguiti dal vetro e i due materiali si staccano lasciando passare l'acqua. Ma quando il fasciame è costituito da listelli di sezione piccola ( 3cmx 1cm circa) allora questa deformazione é minima e si puó applicare la tecnica dello strep planking, ovvero listelli incollati tra loro con resina epossidica e tessuto di vetro dentro e fuori. In pratica il legno dello scafo diventa l'anima di un sandwich. Lo scafo diventa monolitico, resistente e leggero.
Concordo Mario, ma solo se lo fa un cantiere con la tecnica del sotto vuoto mi sentirei di consentirlo.
Rimane che la scelta è la morte del fasciame che diventa sandwich.

Come capita ormai da tempo comunque, parlo a vuoto perché Andrea, ottenuto il suo momento di notorietà, ricevuti riscontri anche per email (gli ho inviato le pagine esplicative sui rivetti dal libro di Lodigiani), si è già dileguato. Come sempre capita, ci troviamo a chiacchierare tra di noi che con un po di sacrificio abbiamo fatto letture e ricerche.

Per chi è interessato:
http://sicumera.it/rivetti.pdf
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