I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Dare ancora a vela, alternativa a scuola classica
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3
Citazione:Hazmat ha scritto:
Citazione:Messaggio di Lysithea
Ciao vorrei una vostra impressione sul mio modo di dare ancora a vela rispetto al metodo classico. A scanso di equivoci il metodo classico consiste nell'arrivare con vento traverso e poi via via si rolla prima il fiocco e poi la randa fino ad arrivare al punto di ancoraggio a secco di vele; si dá catena, poi si aspetta che il vento ci spinga indietro filando il calumo desiderato, il resto sono le solite cose...
La mia umile opinione é che questo metodo non dia molto margine a errori nel senso che, come riportato sui manuali, se si sbaglia la manivra oppure l'ancora dovesse arare, bisogna riaprire di nuovo le vele. Se in caso di tempo buono e con il motore senza guasti ció non porrebbe particolari problemi, in caso di cattivo tempo e/o con motore in avaria (anche con buon tempo nel caso) potrebbe essere veramente difficile ripetere la manovra di ancoraggio.
Io con vento fresco ho provato a simulare un ancoraggio con avaria del motore e ho fatto cosí:
1-mi sono accertato che il vento NON mi spingesse verso costa
2-ho tolto la sicura all'ancora e l'ho preparata
3-mi sono messo di bolina larga (ma non al traverso) per avere abbrivio
4-ho immaginato mentalmente la rotta d'ancoraggio e ho via via orzato avvicinandomi al punto
5-arrivato sull'ancoraggio ho orzato fino a mettermi in cappa filante e contemporaneamente ho calumato fino al fondale; come quando si arriva a motore ho sfruttato lo scarroccio per verificare la tenuta dell'ancora (cappa filante=scarroccio)
6- il vento mi ha fatto scarrocciare in quanto cappa filante consentendomi di calumare il calumo desiderato
7-verificata la tenuta dell'ancora ho rollato fiocco e randa
Vantaggio fondamentale con questa tecnica;se l'ancora arasse si puó riprendere immediatamente abbrivio uscendo dalla cappa filante e aiutandosi con il salpancora (il mio funziona anche a motore spento) si puó bolinare verso l'ancora. Io addirittura legando una cima tra il diamante e una delle bitte di prua sono riuscito a salparla alla rovescia (il vento era troppo forte per il grippiale).
Cosa ne dite?
Impressioni?
Il metodo classico che dici tu non l'ho mai sentito e lo giudico pericolosissimo! Su quali manuali è descritto? cosi gli scriviamo qualche cosetta all'autore!!!Smile

Cito il 'Corso di navigazione Glènans' pagina 647 i dieci comandamenti per dare fondo con vento in prua:
1-Avvicinarsi a velocità sostenuta....
2-Ammainare fiocco....
3-Orzare....
4-Ammainare randa....
5,6,7,8,9 e 10 omissis....
Non è esattamente così, la citazione va fatta completa, (o quasi) . Cito da ' nuovo ' corso di navigazione dei glenans, edizione 1975, pagina 226

DARE FONDO COL VENTO IN PRUA :

E' il metodo classico.
Ci si avvicina sottovento al punto scelto per l'ancoraggio, ad andatura veloce, il vento al traverso è l'ideale. Nella misura del possibile per liberare la coperta a prua si ammaina il fiocco con un certo anticipo, sempre tenendolo pronto ad essere alzato di nuovo in caso di manovra sbagliata .
...
Giunti sottovento al punto scelto si viene rapidamente all'orza bordando la randa per avere la massima velocità. La barca avanza col proprio abbrivio e il timoniere si sforza di portarla con la prua nel letto del vento; ... Nel frattempo lo skipper verifica l'abbrivio ... Da l'ordine di dar fondo nel momento preciso in cui la barca si ferma.... Chi ne ha il compito da fondo rapidamente, filando un calumo uguale alla profondità dell'acqua, non di più, altrimenti l'ormeggio cade in un mucchio ...
Nell'istante in cui si da fondo , un altro membro dell'equipaggio ammaina la randa, ma la tiene pronta ad essere alzata di nuovo nel caso si dovesse arare.
La barca comincia a indietreggiare; l'addetto lascia filare il cavo quanto è necessario, frenando leggermente affinchè ...



Questa la teoria dei francesi, non sempre condivisibile. Il centro velico di Caprera, che nel 1975 era una cosa seria, nella sua didattica ( Giorgio non ridere, ai tempi esisteva una didattica seria e lo sai 42 ) per il corso istruttori prevedeva la manovra che è stata descritta più sopra. Mi spiace di aver gettato via, ai tempi, tutta la didatica del citato corso istruttori incaxxato nero per averlo dovuto abbandonare a metà per problemi di salute, altrimenti avrei potuto citarne il contenuto.

Nel libro segue la descizione di dare fondo col vento in poppa, quella che ho descritto io prima, raccomandandola in caso di poco vento per far fare testa all'ancora. Scontrare la randa è la nostra scuola Italiana, che non ha nulla da invidiare a quella francese ( mi sembra che le repubbliche marinare fossero dalle nostre parti.... )
Citazione:giampaolo ha scritto:
...perchè altrimenti o hai un panfilo con una hall da 100kg ad affondamento,
Io ho una hall modificata da 130 kg, eppure non mi sono mai sognato di chiamare 'panfilo' la mia barca.... figa sta cosa!!! Cool
Perche' ritenete il primo metodo citato cosi sbagliato ?
Avessi una barca e soprattutto il tempo per godermela, proverei ogni tanto a salpare e ad ancorare a vela.
Citazione:lord ha scritto:
Perche' ritenete il primo metodo citato cosi sbagliato ?
Avessi una barca e soprattutto il tempo per godermela, proverei ogni tanto a salpare e ad ancorare a vela.

ma perchè l'ha detto lo stesso Lisithea, se qualcosa va storto non hai manovrabilità, infatti, come ho citato sopra, lo stesso ' glenans ' raccomanda di tenere la vela pronta ad essere riarmata.

Vorei aggiungere che i manuali e la teoria in genere sono una bella cosa, servono par cominciare, ma poi è l'esperienza quella che conta, perchè in mare le situazioni non sono mai identiche è non si finisce mai di imparare, quindi fa bene Lisithea a provare manovre alternative ( anche se non l'ho capita bene e mi sembra una complicazione di cose semplici ) , non esiste una regola fissa per le manovre .
ma in cappa filante non mi pare che si scarrocci esattamente sottovento
Citazione:felix ha scritto:
Citazione:giampaolo ha scritto:
...perchè altrimenti o hai un panfilo con una hall da 100kg ad affondamento,
Io ho una hall modificata da 130 kg, eppure non mi sono mai sognato di chiamare 'panfilo' la mia barca.... figa sta cosa!!! Cool
a cicio...er tuo è un panfiloBig Grin
almeno per me e rispetto alle...mie dimensioni!
nabbraccio e gule gule
bv
g
Il più bel ancoraggio a vela l'ho visto fare a Brbinj ( Isola Lunga) nei primi anni 80.
Barca Ior 9 10 metri, arrivo dietro punta Pericina virando e mettendosi al lasco, ancora Danforth pronta a prua, catena abbisciata in coperta con il calumo corretto.
Arrivati sul posto, ancora a fondo e catena a seguire.
Quando la catena sta finendo orzano e lascano le vele.
Nel momento in cui l'ancora agguanta la barca ha la catena che tira lateralmente, smorza l'abbrivio portando la prua al vento e facendo fare testa correttamente.
Giù tutto, passano a giuncare il fiocco sulle draglie e disporre correttamente la randa sul boma.
Intanto qualcuno scende sottocoperta a preparare la cena.
Citazione:Marisco ha scritto:
Citazione:lord ha scritto:
Perche' ritenete il primo metodo citato cosi sbagliato ?
Avessi una barca e soprattutto il tempo per godermela, proverei ogni tanto a salpare e ad ancorare a vela.

ma perchè l'ha detto lo stesso Lisithea, se qualcosa va storto non hai manovrabilità, infatti, come ho citato sopra, lo stesso ' glenans ' raccomanda di tenere la vela pronta ad essere riarmata.

Vorei aggiungere che i manuali e la teoria in genere sono una bella cosa, servono par cominciare, ma poi è l'esperienza quella che conta, perchè in mare le situazioni non sono mai identiche è non si finisce mai di imparare, quindi fa bene Lisithea a provare manovre alternative ( anche se non l'ho capita bene e mi sembra una complicazione di cose semplici ) , non esiste una regola fissa per le manovre .
Quando si parla di esperienza alzo le mani perchè non ne ho moltissima.
Mi chiedo perchè ammainare le vele dovrebbe essere meno pericoloso che avere la barca alla cappa.
Citazione:felix ha scritto:
Io ho una hall modificata da 130 kg


maremma, centotrenta chili d'ancora !


Felix per curiosità tutta la catena quanto pesa, hai un'idea ?

bv
Citazione:lord ha scritto:
[.
Mi chiedo perchè ammainare le vele dovrebbe essere meno pericoloso che avere la barca alla cappa.

Sto andando in confusione, mi sembra che il concetto fosse l'esatto contrario, cioè che ammainare le vele fosse più pericoloso che avere la barca in cappa.....
Non volevo entrarci ma.... quando sento i Caprerini....

Evidentetemente non ricordano più le loro origini.
Per quanto riguarda l'amico che cercava consigli dico
solo che ci vuole sempre il controllo della barca cioè
fermarsi e poter ripartire, naturalmente a vela.
oltre ad altre conoscenze barca, vento, mare,fondale ecc.
buon vento G.
Citazione:gi.bi ha scritto:
Non volevo entrarci ma.... quando sento i Caprerini
montarsi la testa mi scappa da ridere.
Evidentetemente non ricordano più le loro origini.
Per quanto riguarda l'amico che cercava consigli dico
solo che ci vuole sempre il controllo della barca cioè
fermarsi e poter ripartire, naturalmente a vela.
oltre ad altre conoscenze barca, vento, mare,fondale ecc.
buon vento G.


e allora illuminaci tu professore 424242

Quali sarebbero le origini di cui vergognarsi ? Io non me le ricordo ( primo corso a caprera ne 1973, e ne conservo un gran bel ricordo )
Citazione:Marisco ha scritto:

e allora illuminaci tu professore 424242

Quali sarebbero le origini di cui vergognarsi ? Io non me le ricordo ( primo corso a caprera ne 1973, e ne conservo un gran bel ricordo )
Ci sono nato in quell' anno...
Citazione:Marisco ha scritto:
Citazione:lord ha scritto:
[.
Mi chiedo perchè ammainare le vele dovrebbe essere meno pericoloso che avere la barca alla cappa.

Sto andando in confusione, mi sembra che il concetto fosse l'esatto contrario, cioè che ammainare le vele fosse più pericoloso che avere la barca in cappa.....

All'apertura del 3D viene proposto il metodo di ancorare con la barca alla cappa filante.
Chi interviene in seguito, sostiene che l'ancoraggio si debba obbligatoriamente fare perdendo l'abbrivio contro vento ed ammainando immediatamente le vele.
Mai detto che ti devi vergognare delle tue origini anche
perchè sono le mie forse non le vuoi ricordare.
Citazione:gi.bi ha scritto:
Degna risposta di un Caprerino
Mai detto che ti devi vergognare delle tue origini anche
perchè sono le mie forse non le vuoi ricordare.

senti ti sarei grato se parlassi più chiaro. ho risposto alla tua affermazioni usando il tuo stesso tono, e questo è un errore, ma vedi io odio tutte le classificazioni, ' i caprerini ' che vuol dire i caprerini ? chi sono i caprerini ?

Quelli di destra, quelli di sinistra, i milanesi, i romani, i genovesi ..... per me esistono solo le persone, e due grandi categorie, quelle che usano il cervello e quelle che credono che sia un accessorio. Ma tu sai chi sono io ? quali sono le mie origini ? ma di cosa parli, o sei qui solo pre provocare , perchè nel caso ti inserisco nella sezione troll ( visto che ami le classificazioni 42 ) e non ti rispondo più.

Quindi, se vogliamo parlare di tecniche di ancoraggio a vela andiamo avanti che,c'è sempre da imparare da una civile discussione, dicci la tua e leggeremo con interesse; se siamo qui per offendere vai avanti da solo che io non mi diverto
Ai ragione, accetta le mie scuse.
buon vento Giuliano
Pero' il discorso delle origini a me non sarebbe spiaciuto conoscerlo. Preciso che al CVC non ci sono mai andato...
Citazione:lfabio ha scritto:
Pero' il discorso delle origini a me non sarebbe spiaciuto conoscerlo. Preciso che al CVC non ci sono mai andato...
penso che fosse più una battuta di gi bi , del quale accetto più che volentieri le scuse. per il resto la storia del cvc credo sia scritta sul loro sito
Pagine: 1 2 3
URL di riferimento