I Forum di Amici della Vela

Versione completa: NON fidatevi del gps...
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3
Citazione:kitegorico ha scritto:
Io navigo così:

a) Zone che conosco bene: navigo a vista e il navigatore lo uso solo per impostare il pilota automatico o per valutare le distanze e quindi i tempi ai punti d'arrivo.

b) zone che non conosco: uso il navigatore per tracciare la rotta, poi mi guardo la rotta ad una buona risoluzione x vedere se il cartografico mi evidenzia qualche pericolo (tipo secche, boe, ondametri, ecc.ecc) e infine faccio la stessa verifica anche sulla mappa. In prossimità dei pericoli segnalati se non posso tenermene alla larga ASSOLUTAMENTE NAVIGAZIONE A VISTA.

c) Nei porti navigatore e portolano.

d) COMUNQUE E SEMPRE OCCHI APERTI

Carta pronta ovviamente in caso di defoult dei cartografici (ne ho due a bordo, uno in dinette e l'altro in pozzetto).
Concordo pienamente con la scuola di pensiero di Kitegorico.
Mi permetterei di aggiungere che anche uno scandaglio a mano all'occorrenza non guasta.
Io personalmente mi sono salvata diverse volte grazie al fatto di avere settato l'allarme sonoro dell'ecoscandaglio a 60cm oltre il mio pescaggio ma in caso di necessità non ci metto niente ad aumentare questo valore a seconda dello stato del mare.
Una vedetta a prua in molti casi è indispensabile.
Quando posso seguo le rotte degli altri, ma sempre dopo averci ben ragionato sopra.
Senza andare lontano, intorno alle isole di Lerins ho assistito a qualche incaglio.
Ho l'abitudine di segnarmi sul diario di bordo tutti i riferimenti possibili per zone complicate, in modo che se ci ritorno evito rischi inutili.
Però dei miei conoscenti dopo aver ormeggiato per anni in rada davanti a Porquerolles sempre nello stesso posto, proprio perchè pensavano di conoscerlo bene, non so come hanno urtato il bulbo su uno scoglio lo stesso.
Il fatto - ed e' duro a morire nonostante l' evidenza - e' che c'e' gente che e' ancora convinta di riuscire a fare meglio senza. Io vorrei vedere qualcuno che me lo dimostri, ma sono gia molti anni che aspetto...
Infatti non lo può dimostrare nessuno,anche loro lo hanno.E' uno strumento importantissimo ma non dobbiamo imparare a navigare solo ed esclusivamente con il gps.A volte quando navigo in croazia e mi muovo per andare in altre isole mi chiedo 'certo che è comodo il gps',a questo punto mi prende una frenesia per controllare la carta nautica.Credo che cosi'facendo utilizziamo il gps coadiuvato dalla carta nautica,sicuramente sarà difficile che prendiamo una secca,anche se può succedere(ma non dovrebbe).Poi anche il mio quando sono in un marina mi indica che sto sul tetto di una casupola,ma questo è un altro discorso.
'Diciamolo' il GPS cartografico,più o meno preciso, è diventato il nostro secondo. Mi ricordo ancora di un atterraggio notturno di tanti anni fà, era pre GPS, a San Felice Circeo/^/? , porto allora a me sconosciuto, una prova al cardiopalma. Certo tutte le verifice: scandaglio, portolani, pianetti ecc.. Quanto è più rilassante'però' constatare che tutto concorda con il GPS. In anni successivi mi capitato di dover fare altri atterraggi notturni e sì massima attenzione, tutti i controlli, il plotter concorda? si e llora avanti; non concorda-- acc.SadSadsmiley 180° e si torna indietro in sicurezza e si ragiona su cosa si à sbagliato.Certo, volendo, si può fare come nel video ' scegliere di fare spettacolo andando a scogli' ovviamente dopo aver acceso la cinepresa.DisapprovazioneDisapprovazione
Distinguerei, come è già emerso, tre distinte situazioni: navigazione d'altura, navigazione costiera, approdo.
Nella navigazione d'altura il gps cartografico, insieme al pilota automatico, è di primaria utilità.
E' un sistema molto più preciso rispetto ai punti stimati in base alla prua, al log e al tempo. Si guadagna in sicurezza diminuendo anche la durata delle traversate seguendo una rotta precisissima ed è comodo. Sempre però con l'avvertenza di star di guardia. Io ho anche l'abitudine di riportare dopo ogni ora i dati della navigazione sul giornale di bordo.
Nella navigazione costiera in prossimità della costa valgono le considerazioni di cui sopra con però la necessità di incrementare lo studio preventivo della situazione e la sorveglianza.
Di utilizzare il navigatore come portolano e per entrare strumentalmente in un porto o in una baia, invece, non se ne parla proprio. In quei casi è solo uno strumento in più che da alcune indicazioni utili.
Io a bordo ho il gps navigatore, un etrex, e un paio di cellulari con gps...
Palve, sono d' accordo con te in linea di massima, ma ti chiedo: quale strumento altro rispetto al GPS ti fa fare meglio? La carta 'cartacea' in ingresso?
Intendiamoci: ovvio che primo strumento all' approccio, dopo aver studiato la carta (elettronica o cartacea che sia) debbano essere gli occhi. Dato per scontato che quelli li usi e che magari tu abbia anche uno scandaglio opportuno (di quelli grafici, se vogliamo essere proprio rompini..) e magari il radar acceso... di cosa ti fidi *di piu* che del GPS? Perche' se la cartografia e' lacunosa o errata, lo sara' sia che sia elettronica che di carta e se il GPS in quel dato punto ha un errore sistematico si dovrebbe vedere con gli occhi suddetti...
Dato che il problema da evitare è di finire contro ostacoli emersi e non, e che non ho un ecoscandaglio che vede davanti alla barca ma solo sotto, cerco di preparare le rotte in posti nuovi confrontando più fonti di informazione (digitali e cartacee). Poi evito di avvicinarmi agli ostacoli e alla costa se non c'è buona visibilità. Parto per arrivare con la luce e se non è così aspetto. Entro di notte solo in posti che mi sono familiari. Quando navigo parallelo alla costa me ne tengo ben distante anche se è meno suggestivo. Continuo a ripetere quello che mi hanno insegnato: che in mezzo al mare le barche affidabili non affondano se non vanno a sbattere. Cerco di avere buon margine per manovrare. Cerco di stare molto attento ai vari segnali e agli indizi (andamento del fondale, cosa fanno gli altri? ci sono increspature? cambi di colore? attrezzi da pesca?...). Per approdare non si può fare a meno di un portolano affidabile (cartaceo). Poi... bisogna confidare un po' nella buona sorte ;-) Il problema più serio che sento, è quello delle altre navi/barche. Anche in questo il GPS aiuta perchè rende possibile l'uso dell'AIS. Il radar non ce l'ho, mi piacerebbe, e so che è un ottimo aiuto sia per individuare ostacoli che temporali.
Ho l'impressione che si da poco importanza al radar,parliamo di gps e di carte nautiche come se fossero uguali,non è cosi';la carta nautica di quelle serie ed aggiornate gli fa un baffo al gps.Per ultimo il radar non serve solo quando c'è nebbia ma anche con il sole ti guida al tuo porto.Con questo riconfermo che il gps è un gran strumento ma alla fine decido io e non lui,mentre il radar è un'altra cosa,non ti tradisce mai per le funzioni che deve fare.
direi proprio che per me dopo il navigatore (gps +eco) viene il portolano. Non ne potrei fare a meno.
Ho sempre anche le carte nautiche ufficiali in scala buona. Ma sono di supporto
cosa vuol dire la carta seria fa un baffo al gps


bv Smile
Confermo Palve ,del gps non si può fare a meno.Ma se va in tilt pensa quanto solo utili le carte nautiche,ci tracci la tua rotta e dal pozzetto con la bussola arrivi.Non voglio ritornare ai tempi antichi anche se non avendo il gps hanno girato il mondo.Questo mio pensiero è frutto di un'esperienza in croazia con il gps in tilt,mi sono orientato con le carte come dicevo prima ed avevo molti dubbi ed ero andato in tilt come il gps,ma tracciata la rotta a mano devo dire che mi sono anche divertito; certo mi giravano i coglio.....
Mi associo alla domanda di rob, anche perche' io (che sono testone) mi fido piu della subscription C-map che di molte carte 'cartacee' (o facciamo 'non di meno'), anche se a bordo ci sono sempre entrambe. Poi dipende anche molto da dove ci si trova, va detto. In Mediterraneo va bene quasi tutto, altrove meno (detto dal genitore con importante accompagnamento di improperi, lui ha girato molto piu di me).
Palve, inteso tutto e sono ben d' accordo. AIS e radar con la densita' attuale sono se non irrinunciabili diciamo molto utili, anche se la funzione di 'strumento primario di avvicinamento' del radar come dice Garibaldi forse valeva quando si usava il Loran-C ... Smile.
Uno strumento con precisione assolutamente strabiliante, non ridete, e' Google Earth. Li, se Dio vuole, di errori ce ne sono veramente pochini Smile e la risoluzione e' diventata interessante in tantissimi posti. Tutti strumenti d' ausilio, sia chiaro, ma facendo un' intersezione delle varie informazioni riesco a entrare in porto perfino io...42
proprio non ho capito il significato attribuito ai termini Blush

cosa vuol dire la carta fa un baffo al gps Blush mi dà l'impressione tipo il martello fa un baffo al cacciavite
la carta descrive -con i suoi limiti- l'ambiente marino, il gps è uno dei metodi che dà -con i suoi limiti- una posizione

oppure è un discorso carta-carta in relazione a carteelettroniche+GPS

ah forse GARIBALDI VUOL DIRE che se devo fare a meno di uno meglio far a meno del gps che della carta ?

giusto per capire

bv e buona navigazione Smile
La mia esperienza col gps devo dire che è più che ottima...
in marina a San Diego mi posiziona esattamente sul finger (il gps è montato di lato) con un errore di circa 60 cm....
Per uscire dalla baia di San Diego bisogna percorrere 10 miglia di canale navigabile, stretto, tortuoso e con diverse deviazioni ad angolo retto, segnalate da fanali rossi e verdi, e al di fuori del canale non c'è fondale...!!!
ebbene mi diverto un mondo a vedere con quale precisione il mio gps riporta sulla cartografia di Open CPN l'avanzamento della barca...
Una volta rientrando di notte non riuscivo a distinguere l'ingresso del canale, i fanali verdi e rossi si confondevano con la miriade di luci della baia... e con i fanali di altri canali... (ve ne sono diversi) ma seguendo il gps mi ha portato dritto all'imboccatura di quello giusto e poi al marina... Idem quando mi accingo a qualche atterraggio in baie sconosciute... max affidabilità e precisione... certamente l'occhio è sempre vigile... ma io mi fido del mio gps...!!! almeno fin ora...!!! CoolCoolCool
Naturalmente se fossi ai caraibi non sarei così tranquillo... ma basta non navigare di notte fuori dalle rotte conosciute...
Certo Rob volevo dire che la carta nautica è importantissima e deve essere da supporto con il gps.Nel caso di un problema preferisco avere il gps in tilt che non avere una carta a bordo.In barca ho il vhf interfacciato con l'antenna gps e mi mostra le coordinate non rimane che riportarle sulla carta.
Hai ragione Rab il fatto del baffo volevo dire l'incontrario,mi sono espresso male.
oh grazie, era solo per seguire il discorso Smile


bv
Pagine: 1 2 3
URL di riferimento